Australian Open: sesto titolo per Djokovic, Murray ancora sconfitto nettamente. Inizia una nuova corsa al Grande Slam (di M.Mazzoni)
Novak Djokovic si conferma praticamente imbattibile a Melbourne. Dopo aver distrutto “Re” Federer in semifinale, vince il suo sesto titolo “down under”, uguagliando il record di Emerson come pluricampione nel primo Slam stagionale. Troppo superiore ad Andy Murray, che gli ha pure concesso il primo set, di fatto non giocato. La finale è stata tutt’altro che esaltante, inferiore come qualità e spettacolo a quella dell’anno scorso, e probabilmente anche a tutte le loro finali qua disputate. Colpa di un Murray che c’ha messo troppo ad entrare in partita, ed incapace di schiodare il rivale dal tennis che predilige; ma soprattutto per merito del n.1, in condizione fisica, tecnica e mentale quasi perfetta, che lo rende nettamente superiore a tutti i rivali. “Purtroppo” sono mesi che andiamo riscrivendo ad ogni grande finale lo stesso film: Djokovic non si batte. E’ difficilissimo scalfire la sua corazzata, una vera macchina da guerra tennistica che avanza poderosa e pian piano ti stritola. Servirebbe un tennis potente ma brillante, imprevedibile ma continuo. Non è un caso che solo Wawrinka c’è riuscito di recente, ed è stata un’impresa straordinaria. Non può giocare un tennis del genere Murray, non è nelle sue corde, non ne ha le armi tecniche (seconda di servizio su tutto ed esplosività del dritto) e nemmeno la spavalderia mentale per riuscire a reggere un piano del genere. Ha servito anche discretamente il britannico, buon numero di Ace; e col rovescio dal secondo set ha prodotto molti vincenti spettacolari e colpi mediamente consistenti ed interessanti. Ma sulla seconda di servizio ha pagato, come per troppi errori col dritto (lungo linea e non solo), e mediamente ha ceduto negli scambi più duri. Così che è andato in scena il “solito” match tra questi due campioni. Nelle fasi migliori tanta lotta, grandi scambi, ma alla fine Andy anche oggi ha finito per subire la maggior qualità sulle diagonali di Djokovic. Serie di colpi che vanno col pilota automatico, abbastanza lunghe da muoverlo ma mai troppo lunghe da rischiare l’errore. E quasi sempre quando Andy è costretto a più colpi cross col dritto, prima o poi arriva l’errore, soprattutto quando cerca di cambiare sul lungo linea. Questa è la chiave delle loro sfide australiane sulla lunga distanza, insieme ad una maggior intensità e qualità generale di Novak, che ha anche risposto meglio e sbagliato di meno. Abbiamo almeno assistito ad un discreto tennis nel secondo set, di grande intensità, con Murray che ha dato il suo massimo tra rendimento al servizio, spinta, capacità di rincorrere e soffrire. Ma il britannico ha retto un’oretta a quel livello fisico e mentale estremo, mentre Djokovic riesce a tenerlo con più continuità e meno fatica, e questo fa sempre la differenza a favore del serbo nei grandi match. Nel terzo Murray è stato bravo a non cedere di schianto dopo aver subito un break immediato. C’ha provato, con una fiammata è tornato in partita, fino salendo fino al tiebreak, …ma non puoi permetterti di commettere doppio fallo nel primo punto dopo una rimonta contro un avversario più forte! Nel secondo punto invece Djokovic piazza l’Ace. Sono questi piccoli grandi dettagli che fanno la differenza tra i due. Djokovic ha respinto ogni assalto alla sua fortezza, giocando da campione servizi precisi e attacchi immediati per non perdere l’iniziativa nelle fasi più delicate. Questa è forse la qualità che dalla scorsa stagione ha reso Djokovic davvero superiore: quasi sempre quando deve affrontare un momento critico trova una ottima prima e prende il centro del campo, comanda e chiude. Ecco la cronaca del match.
Si inizia alle 9.42 ora italiana, con il campione in carica al servizio. Cerca e trova prime non a grande velocità ma esterne, per aprire il campo. Chiara la tattica di Djokovic: aprire il campo e scambiare in corsa sulle diagonali, dove i numeri dicono è nettamente il più forte del mondo (ed infatti Simon nel torneo l’ha impensierito giocando prevalentemente al centro, evitando le “pallate” di ritmo). Murray sbaglia le prime due palle, ma poi ingrana il pilota automatico a medio ritmo, ed è Novak a sbagliare. 30-40, subito palla break per lo scozzese. Djokovic la annulla in modo perentorio, spostando lo scambio sulla diagonale del rovescio e lasciando partire una rasoiata imprendibile. 1-0 Djokovic, che in risposta è immediatamente aggressivo a pungolare la seconda di Andy, il punto debole. Due seconde, due scambi in cui va sotto, due palle break per Novak. Doppio fallo Murray! Pessimo inizio dello scozzese, 2-0 Djokovic che tira quattro sberle e consolida il break. 10 minuti e spiccioli e la finale sembra già instradata, compromessa. Decisa. Non è quello che vorresti da una finale di un torneo dello Slam… Gli spalti sono ammutoliti, ed il silenzio si fa assordante nel quarto gioco quando con altri errori Murray cede per la seconda volta il servizio, di schianto. 4-0. Lo scozzese non entra in partita, non c’è partita. Arriva male sulla palla, gioca corto, rincorre le palle in diagonale di Novak senza riuscire a ribaltare lo scambio. 5-0 Djokovic. Sesto gioco, Murray centra il primo Ace, e vince finalmente il primo scambio lottato, passando Djokovic (che a dire il vero si era un po’ “consegnato” con una volee non incisiva). Strappa finalmente un gioco Andy, 5-1. Si lotta nel settimo game, Murray sprinta, inizia a tagliare qualche back, entra con una grande risposta cross ad annullare il primo set point di Novak, ma n.1 chiude 6-1, in 30 minuti di tennis onestamente deludente. Poca qualità, nemmeno da parte di Djokovic che si è limitato a giocare al ritmo minimo sufficiente a provocare l’errore; pochissime emozioni.
Secondo set, Murray al servizio. Finalmente vince un bel gioco, incluso un punto molto duro, strappato con un vincente ed un urlo a molti debicel, forse per auto convincersi di essere in campo. Djokovic non arretra di un millimetro, né in campo né di convinzione, tanto da tornare estremamente aggressivo alla risposta nel terzo game. Si va ai vantaggi, con ben 4 palle break annullate da Andy, soprattutto grazie al servizio (due Ace e altri servizi incisivi). Con enorme fatica, Murray resta avanti 2-1. Il set scorre via, seguendo i servizi e senza grandi sussulti tecnici. Nel sesto gioco finalmente c’è lotta anche sul servizio di Djokovic. Murray è più ficcante col rovescio, attacca, ma affossa una comoda volee che poteva portarlo a palla break. Novak arriva con filo di ritardo, sbaglia qualcosa, ed è anche appena più corto nel palleggio, ma tiene il servizio, 3 pari. Murray disperde energie mentali sfogandosi contro se stesso, ma almeno (rispetto al primo set) è vivo, presente in campo, e nel palleggio non subisce più il ritmo del rivale. 30 pari, scambio durissimo, alla fine Andy cede forzando un rovescio in rete, come per uscire da un palleggio asfissiante. Palla break che potrebbe spaccare definitivamente il match. Altro scambio duro, Murray regge, cerca di ribaltare l’inerzia negativa ma non ci riesce, spedendo di poco lungo un dritto dopo aver corso come un matto. Break Djokovic, 4-3. Tutto lasciava pensare che il n.1 scappasse via rapido, invece Murray non cede di schianto, ma rilancia. Accetta con sacrificio gli scambi di ritmo, corre, lotta, ringhia, e soprattutto spara alcuni rovesci lungo linea che sorprendono Novak e gli tagliano le gambe. Arriva la palla break, ed un altro bel rovescio cross dello scozzese pizzica la riga. Break Murray, 4 pari. Adesso c’è match, ed è match molto duro. 30-0, ma Novak si rimette a pestare col dritto, forzando qualche errore del rivale, che sul 30 pari manda out un back, concedendo una palla del contro break. Il servizio tiene a galla Andy, Ace. Altro gioco molto complicato, tecnicamente non eccelso ma con tensione alta, ritmo e tanta lotta. Murray concede un’altra palla break, ma disegna il campo con un’accelerazione fantastica di rovescio, bissata da un’altra esecuzione formidabile. 5-4 Murray. Adesso la pressione è su Djokovic, e la avverte. Spedisce fuori un rovescio banale di scambio, e subisce l’ennesima grande accelerazione di rovescio cross dello scozzese. 15-30, Andy a due punti del set, ma non riesce a sfruttare l’occasione, Novak impatta sul 5 pari. Andy serve bene, spinge, si porta 40-0, ma Novak non molla niente, si mette a macinare tennis, fin dalla risposta, strappando uno scambio infinito di 36 colpi. Vince 5 punti di fila ottenendo una palla break che può di fatto chiudere il match. Si scambia al centro, ma mentre le gambe del serbo sono reattive e velocissime, quelle dello scozzese sembrano aver accusato la durezza degli scambi precedenti, tanto che un attimo di ritardo nell’impattare l’ennesimo drive fa scappar via la palla lunga. Break Djokovic, 6-5. Va servire per il secondo set, ed improvvisamente si imballa! Commette due doppi falli consecutivi, mandando Murray a palla break. Non se la gioca bene Andy, risponde male su di un servizio al limite, sprecando una grande chance. Sarà l’ultima, Djokovic chiude 7-5 grazie ad un errore di dritto lungo linea del rivale, colpo che oggi non l’ha molto aiutato.
Terzo set, Murray alla battuta. Il colpo incassato è stato durissimo, va sotto 15-30 e sbaglia un comodo smash in rete. 15-40, suona già l’allarme della resa definitiva. Djokovic spara in corsa un passante di rovescio assoluto, da lontanissimo, e pizzica la riga. Break Djokovic, 1-0 e servizio. Da vero “black mamba” tiene a zero il turno di battuta, non gli era mai accaduto nel match. La distanza con l’avversario sembra ormai incolmabile, anche per un maratoneta come Murray, che però non crolla di schianto. Prova a restare in scia, tiene il turno di servizio salendo 1-2, e continua a spingere con tutte le forze rimaste, arrivando anche a palla break, ma non sfruttando l’occasione. 3-1 Djokovic. Murray insiste e sul 3-2 e si procura un paio di palle break (anche per un calo di ritmo di “Nole”), trasformando di forza la seconda. Break Murray, 3 pari, che diventa 4-3 di slancio. Tre giochi di fila per lo scozzese, boccata d’ossigeno per un match che pareva ampiamente archiviato. Il n.1 in questa fase concede qualche cosa, è meno lungo col palleggio, commette pure doppio fallo, ma impatta sul 4 pari. Sale di nuovo la tensione, ma anche il livello di gioco. Murray, già “metabolizzata mentalmente” la sconfitta, pare più leggero, incisivo, anche se il dritto lungo linea continua a non girare; Djokovic concede qualcosa rispetto all’avvio, ma resta focalizzato al massimo. 5 pari, Murray al servizio. Con coraggio attacca e chiude di rovescio, ed il servizio lo sostiene, sale 6-5 guadagnandosi il tiebreak. Djokovic in sicurezza impatta 6 pari, è tiebreak. Ed è un incubo per Murray. Inizia con un doppio fallo, mentre Djokovic piazza un Ace toccando un filo di riga. Djokovic gioca sciolto, sicuro, rischia poco; Murray non regge, altro doppio fallo! E’ di fatto la resa. Si gira sul 5-1, chiude Djokovic sul 7-3 con un Ace al centro. Applausi al n.1.
11esimo titolo dello Slam per Djokovic, che da Melbourne inizia una nuova rincorsa 2016 al grande Slam, l’anno scorso sfuggito per una magia di Wawrinka. Con Federer sempre più vecchio, con questo Murray inferiore negli head to head 3 su 5, con una concorrenza che latita, ed i giovani ancora molto lontani, sarà la volta buona per Novak? L’impresa appare discretamente possibile.
Marco Mazzoni
@marcomazz
La partita punto per punto
TAG: Andy Murray, Australian Open, Australian Open 2016, Djokovic, Murray, Novak Djokovic
Dato che il mio commento ha scatenato l’ira di molti proverò a spiegarmi meglio. Il tennis è uno sport nato tra la nobiltà e l’alta borghesia della fine dell’ottocento. Per i giocatori di quella estrazione sociale non era importante vincere a tutti i costi ma vincere divertendosi e soprattutto facendo divertire i colleghi e le damigelle che v’erano fra il pubblico. Non erano cioè persone interessate ai premi perché non ne avevano bisogno. Se oggi soggetti come Mark Zuckerberg, Larry Page, Sergei Brin ecc. si mettessero a giocare a tennis di sicuro non lo farebbero per i premi che per loro sono spiccioli. Quando però hanno iniziato a giocare anche i “poveracci” ecco che è diventato importante vincere per intascare i premi a qualunque costo. Per questi “nuovi” giocatori, infatti, i premi erano importanti in quanto permettevano la scalata sociale. Questo è ciò che è successo al tennis nel corso dei decenni. Infine sul fatto che sia giusto o sbagliato che le masse possano accedere a qualunque cosa se ne potrebbe parlare all’infinito. Spero di essere stato più chiaro.
Bidoni quei due? perché non fanno serve & volley, non giocano il rovescio a una mano, non indossano coppola e pantaloni lunghi?
Che gusto ci sarebbe se questo fosse uno sport d’alto borgo? Per fortuna adesso è uno sport accessibile a tutti, o quasi, perché una lezione di tennis e l’affitto di un campo per una partita sono tutt’altro che economici!
Per fortuna, dico io, i punti si fanno e basta, senza una giuria che alza la palettina per votare (in maniera totalmente soggettiva) la bellezza o meno del punto!
@ Gabbo (#1519144)
Ecco il commento radicale e snob.Il tennis nasce come sport d’elite,ma vorrei ricordare che se non si fosse esteso ad altre masse,non avrebbe ottenuto la grandezza che ha oggi.O dobbiamo continuare a catalogarlo sport per ricchi? E’ giusto che chiunque possa praticarlo o guardarlo,e questo implica anche che,con le evoluzioni dei materiali,ci siano top player di talento esteticamente inferiori a giocatori che invece ci sono nati con le racchette.Ma fa parte del gioco,lo rende più vario,o è meglio limitarlo? Non dovrebbe più esistere la differenza economica per uno sport,specie il tennis che è riuscito ad uscire dagli schemi fiscali e rigidi dello sport di alto borgo.
@ Ragazza cioè (#1519174)
Non è giusto? Per il dominio espresso,Nole se lo merita da tempo il Grand Slam,come d’altronde lo meritava Roger negli anni della sua imbattibilità,ma il tennis insegna che anche quando ti giochi 4 finali nei 4 tornei più grandi di sempre e nello stesso anno ne vinci 3,alla quarta succede quell’imprevisto storico che ti impedisce,inaspettatamente,di compiere un’impresa epocale e che verrà ricordata negli annali.Ripeto,attualmente Djokovic merita questo traguardo storico,e gli auguro di ottenerlo.
E comunque non ho ancora visto un giocatore provare a fare una partita “pazza” contro djokovic.
Per intenderci meglio, una partita come quella di fognini contro nadal, spregiudicata, piena di vincenti!
Guarda caso l’unico che ha fatto una cosa del genere è stato wawrinka a parigi ed ha vinto
Djokovic quest’anno farà il grande slam, magari non perdendo neanche una partita, nei prossimi anni infrangerá record su record… Ma lo spettacolo sul campo? Gran difensore e basta!!
Nadal solo un anno e mezzo fa pareva al top, poi improvvisamente è regredito. Si parlava di quanti slam avrebbe sicuramente ancora vinto, adesso siamo tutti d’accordo che probabilmente non ne vincerà più. Anche a Nole, da domani, potrebbe accadere lo stesso. Nadal e Nole sono alla fine simili, vincono grazie alle loro doti fisiche più che tennistiche, ed è per questo che, all’opposto, Roger è sempre lì a 35 anni suonati. Questo solo per dire che il dominio di Nole potrebbe finire da un momento all’altro, non appena le sue gambe non gli permetteranno più di giocare ogni colpo in totale scioltezza. E non credo che Nole ucciderà il tennis maschile come ha fatto Serena per il femminile negli ultimi anni.
Sì ma non te la prendere. Pensa che c’è ancora chi navigherebbe con le navi a vapore…. chi giocerebbe a calcio con 9 punte o a pallavolo senza bagher. Ogni epoca ha i suoi campioni. Occorre solo avere l’intelligenza di capire che i tempi e le tecnologie cambiano nel bene o nel male.
Vedere scritto di 2 bidoni, o di un presunto re che non ha fatto gran slam è francamente antisportivo. I 2 set vinti contro Roger sono stati spettacolari ma certi tifosi esaltati e poco obiettivi non lo ammetteranno mai, Nole come ha detto anche Rafa è il piu forte giocatore mai esistito, almeno per ora. Poi se qualcuno lo passerà tanto di cappello
Non è giusto? Chi vince (se mai lo facesse questo grande slam) ha sempre ragione!
Nole è talmente superiore da poter giocare un tennis controllato, sempre.
Non è una sua colpa, semmai è il suo merito.
Indirizza come vuole le partite, anticipa tutte le mosse degli avversari e se, il caso, riesce a recuperare qualsiasi tipo di svantaggio (di punteggio, psicologico, nello scambio, temporale,…).
Non c’è proprio storia, onore a lui, stimolo per gli altri, se vi sono.
Se nn ci è riuscito federer a fare grande slam non è giusto che xi riesca nole, che gli è sotto. Alle brutte toccherà tifare nadal a Parigi o wawrinka o qualche altro ma non possiamo
Permettere a nole di fare un’impresa che non è riuscita nemmeno al re
Io francamente ho visto giocare due bidoni. Partita noiosissima e banale. Il tennis era nato come sport per gentiluomi di alto borgo per i quali fare un pallonetto o peggio fare i pallettari era una vergogna. L’obiettivo non era tanto fare un punto ma fare un bel punto. Purtroppo con il passare dei decenni il tennis è diventato uno sport di massa con un indotto milionario. Due giocatori del genere sono la giusta punizione.
Alla fine l’unico che l’ha messo veramente in difficoltà è stato Simon. Chi l’avrebbe mai detto! Comunque, mi è sembrato un Djokovic sempre fortissimo, ci mancherebbe, ma meno ingiocabile di altre volte: il problema è che anche i suoi rivali classici sono rimasti a mio avviso ben al di sotto del loro standard migliore.
Il Djokovic attuale, secondo me, è ad un livello da lui mai raggiunto.
Estrema consapevolezza della propria forza unita ad un’esperienza maggiore: per scalfirne l’autostima c’è bisogno di un cataclisma.
Al momento sembra inattaccabile.
Infatti. Almeno Roger un set l’ha vinto!
Ho sempre pensato e scritto che fare il grande slam nel tennis di oggi fosse impossibile ed è sempre stato un discorso di poco interesse.. Ma, non so, da quando guardo il tennis non ho mai visto un “distacco” così importante ed evidentemente di un giocatore.. Neanche Sampras e Federer.. Lo vedo cmq difficile ma non più impossibile x Nole.. Troppo il divario con il resto del gruppo
Djoko nel 2011 era sensazionale aveva un livello stratosferico anche oggi gioca alla grande ma non secondo me ai quei livelli anche perché nel 2011 nadal era in gran forma anche federer oggi invece tutti e 2 sono calati
Il dramma per gli avversari è che questo Nole tira più piano perchè vince lo stesso. Ma, nel corso della partita, avanza e anticipa i colpi (con molto meno spin) e per gli avversari sono regolarmente dolori
@ TheDude (#1518941)
Bella partita anche quella che testimoniò quanto Rafa soffrisse il serbo quell’anno, infatti molto probabilmente lo avrebbe battuto anche al Roland Garros ma Roger fece un miracolo..
@ ale98 (#1518919)
Veramente pazzesca quella partita, un livello assurdo da parte di entrambi.
Comunque secondo me per rendersi conto di quanto giocava bene Nole nel 2011 le partite migliori sono quelle con Nadal, io in particolare ricordo la finale di Roma.
Ricordo bene il 2011 e ricordo bene le vittorie su Rafa partite quasi mai veramente lottate ,Madrid,Roma,Wimbledon,Us Open,solo a Miami o indian Wells se non erro fu molto equilibrata e con tutto il rispetto di Roger l’avversario più pericoloso a livello di testa non era lui ma Nadal poi è chiaro che sono opinioni e per questo opinabili ma rimango della mia idea Nole più forte oggi
Djokovic si potrà fermare solo con l’usura fisica che arriverà, prima o poi. Al primo infortunio mollerà parecchio. Ma ora come ora è inarrivabile (salvo ovviamente partite casuali dove la sfanga pure lui per fortuna o per cacarella dell’avversario, vedi simon, vedi anderson)
@ Fighter 90 (#1518909)
Ti posso dar ragione sul gioco di volo ma il Djokovic tirava più forte di questo Nole e non sbagliava mai ma proprio mai.. Ora vince tutto lui perchè non ha avversari che lo possono infastidire ma il livello che espresse quell’anno fu un qualcosa di impressionante e ancora non capisco come fece Roger (in uno degli anni peggiori della sua carriera tra l’altro) a batterlo al Roland Garros, che partita assurda giocarono una delle più belle da quando seguo il tennis.
@ fabrizio (#1518877)
Ormai è una leggenda questa che Roger è meglio ora di qualche anno fa, fino al 2012 Roger tirava il doppio più forte di ora, magari ora il rovescio è più solido ma dritto e servizio sono nettamente inferiori a qualche anno fa.. Con questo non voglio dire che il Roger del 2006,2007,2008 avrebbe battuto sicuramente Nole ma di certo tutte le partite sarebbero state tutte partite lottate anche negli Slam..
@ alexalex (#1518872)
Anche secondo me, Djokovic gioca un tennis migliore adesso, rispetto al 2011.
In quella stagione giocava con più intensità, sopratutto la manteneva per più tempo, ma tecnicamente oggi è più completo, è migliorato nel gioco di volo e sopratutto con il dritto, è molto più incisivo e meno falloso.
Nella finale odierna, ha giocato un set con la sua solita intensità, ritmo altissimo, pressing asfissiante, direi insostenibile per Murray, poi nei due set successivi, si è adeguato al ritmo di Murray.
La partita era comunque sempre sotto il suo controllo, poteva anche perdere il secondo set, ma la mia impressione, è che poteva fare la differenza, quando voleva.
A mio avviso adesso si gestisce meglio, non gioca sempre al limite, ha una fiducia smisurata, sopratutto su questi campi.
Nole è ormai una leggenda del tennis, campione che merita questi grandi successi, perché per avere e mantenere questa condizione, ci vogliono tanti sacrifici e rinuncie, oltre a delle qualità che pochi possiedono.
@ TheDude (#1518878)
Io l’ho sempre detto il 2011 di Nole è stato e rimarrà il suo migliore anno per gioco espresso, anche nelle pochissime partite che perdeva giocava benissimo.. Se nel 2015 (e forse anche in questo 2016) vincerà soli di più il motivo è uno solo: ora non ha avversari che possono infastidire, basti pensare che quello che più lo ha messo in difficoltà nell’ultimo anno è un Roger Federer ormai 34enne..
A meno di cali improvvisi non vedo chi potrà contrastare Djokovic, Nadal è in declino, Federer va per i 35. Gli unici che possono impensierirlo sono Wawrinka e Murray (se torna ai livelli dell’estate 2012 e di Wimbledon 2013), ma attualmente lo scozzese non è in grado di creare molti problemi a Nole. Sicuramente sarò smentito, ma ho la sensazione che Djokovic non vincerà il Roland Garros nemmeno quest’anno, è un torneo tabù per il serbo e a Parigi la sfortuna lo perseguita.
Federer gioca ancora a tratti in maniera divina, ma a tratti…è la continuità che manca, come è giusto che sia!
@ Timea (#1518873)
Ahahahahahahahahahahah
@ fabrizio (#1518868)
Secondo me ricordi male, perché freddo nei momenti importanti come nel 2011 non lo è mai stato, probabilmente. Oggi diverse volte ha fatto regali anche verso la fine del secondo set, per dire, che era sicuramente un momento importante.
Non so se ricordi i match point annullati a Federer nella semifinale degli US Open 2011. Se non è freddezza nei momenti importanti quella non so cosa lo sia.
Quando si vincono 6 titoli dello stesso Slam si è nella cerchia dei grandissimi.
Nessun dubbio al riguardo del fatto che Nole ne faccia parte a pieno merito.
Bella questa…vado sotto 2 set a Wimbledon con uno che serve così….tanto poi lo recupero….
A Djokovic va dato merito di stare sempre lì nel match ma ci vuole anche fortuna per vincere certe partite!
In questo Australian open ha battuto solo regolaristi come Seppi e Simon,ma mettilo davanti a tipi come Wawrinka,Dimitrov,Paire,Dolgopolov…gente che se tira tutto e gli va dentro sono dolori!
Quelli sono giocatori che lo mettono in difficoltà seria e prima o poi perdera con loro anche negli Slam!
Quanto a Nadal credo non riuscira più a vincere neanche un set sulla terra contro un Djokovic che lo prende a pallate come a Doha…
A certo con Simon era più che scarico! Ha vinto perché l’avversario non era certo il più pericoloso possibile! concedere tante chance a un Federer, o a un bombardiere, gli sarebbe costato
@ gio147 (#1518862)
Sì, nel 2008 batté Federer in semi, e c’era la famosa storia della mononucleosi che non credo si sia mai ben capito quanto avesse realmente influito nella sconfitta.
Della tenuta mentale è vero, ma nel 2011 in generale per me giocava meglio, sempre all’attacco, spingendo dall’inizio alla fine, senza pause. Che è poi il modo in cui riuscì a battere Nadal così tante volte di fila. Ora non è più così, non gioca sempre così offensivo, sicuramente oggi non l’ha fatto, poi per la vittoria è bastato, ma quello è un altro discorso.
Ti do pienamente ragione è da un Po che dico che questo federer gioca a tennis da Dio, il rovescio è migliorato rispetto ad esempio a quello 2006-2007 enormemente,forse leggermente calato il servizio ma qui bisogna capire che Nole fa parte di un altra generazione tennistica rispetto a Roger più completa da tutti i punti di vista dove l’allenamento la cura del fisico e l’ attenzione a tutti i particolari fa la differenza,detto questo Roger è un fenomeno e vederlo giocare non ha prezzo detto da una persona che non ha mai tifato per lui.
Rafa tornerà e Nole il Grand Slam non farà!
No Secondo me dal 2008 È cresciuto tantissimo anche dal punto di vista fisico e tecnico! E non è stato solo per aver scoperto le sue intolleranze alimentari. Deve essersi allenato veramente tanto! E dal punto di vista dei colpi È migliorato sia nel rovescio, Con cui adesso Cambia direzione in maniera incisiva in qualunque condizione di equilibrio,Sia con il dritto che gioca adesso meglio del 2011,Sia con il servizio!
Allenamento?
Con Anderson rischiò grosso.
Per carità lecita la tua opinione e rispettabilissima viste le tue conoscenze sull’ argomento Tennis ma non sono assolutamente d’accordo con te Nole 2016 batte Nole 2011anche e non solo perché più completo tennisticamente ma anche cosa non poi così secondaria più freddo nei momenti importanti
@ gisva (#1518835)
Sì, certo, allenamento agonistico.
Contro Anderson era in enorme difficoltà, aveva perso i primi due set perché l’avversario serviva alla grande, teneva benissimo da fondo campo e giocava senza paura. Nole in quell’occasione spesso lanciò occhiate preoccupate verso il suo angolo che non sembravano lasciar capire che per lui quello era un allenamento.
@ nico (#1518811)
Io spero vivamente, pur da tifoso di Roger, che tra dieci anni non si debbano riscrivere gli Albi d’Oro facendo arrivare lo Svizzero alla quota di 24-25 Slam…..
@ TheDude (#1518858)
sarà secondo mè non è cambiato nulla dal 2011 ad oggi… e ti dirò di più giocava così anche nel 2008 quando ha vinto il suo primo slam….tra altro battendo in 3 set in semifinale se non erro propio roger federer…gia allora aveva messo in mostra doti eccelse la cosa che gli mancava era la tenuta mentale……quello che ora è la cosa che impressiona di lui.
@ alexalex (#1518854)
Sì, certo, Murray in questo momento è inferiore anche come gioco, non solo mentalmente.
Ma anche contro Simon mi è sembrato di averlo visto un po’ scarico, poi che abbia vinto è un altro discorso.
@ gio147 (#1518857)
Ovvio che non conta solo quanto tiri forte.
Io infatti sono convinto che Djokovic nel 2011 fosse superiore semplicemente guardandolo giocare prima e ora. Quello era un dato (anche piuttosto pesante, direi) che supporta la mia tesi. Anche perché, come avevo detto, quell’anno tirava mediamente molto più forte dell’anno prima, e la differenza nei risultati si è vista, quindi probabilmente è un dato significativo.
@ TheDude (#1518845)
ma non conta solo quanto tiri forte… altrettanto importante è il cambiamento di ritmo la profondità del colpo.e l’altezza rispetto alla rete…
@ TheDude (#1518808)
mmm… non lo so… vorrei vederlo messo veramente alle strette…anche se Murray avesse giocato la partita perfetta, dubito che avrebbe vinto… certo, finché non succede, non lo sapremo mai…
Qui si continua a dire “un Federer d’altri tempi avrebbe fatto di più” io continuo a pensare che federer non solo gioca il suo migluor tennis ma è anche all’altezza come prestazione fisica. Guardate come ha strapazzato Berdych e guardate come sono andati gli altri contro il “mostro” e non mi sembra che costoro abbiano più di 30 anni. Roger senza il “mostro”avrebbe vinto tanto tanto di più.
Allenamento ? Era palesemente in difficoltà
Eguagliato Borg. Prossimo obiettivo superare Sampras e Nadal e superare lo spagnolo anche come titoli vinti per adesso 61 Nole 67 Nadal. Dai dai che questo ė l’anno dei record!
@ fabrizio (#1518813)
Il Djokovic del 2011 nella stessa finale superò molto più nettamente un Murray migliore di quello di oggi. Contro il Murray di oggi quel Djokovic avrebbe lasciato appena qualche game. Nole nel 2011 era superiore ad oggi sotto ogni aspetto, tranne forse (ripeto, forse) il servizio. Riuscì a battere diverse volte consecutive un Nadal al top, contro il quale oggi sono convintissimo che non avrebbe assolutamente vinto.
Se non sei convinto tieni in considerazione questo: durante la finale di Roma 2011 a un certo punto una statistica diceva che Djokovic in tutto quell’anno stava tirando i colpi da fondo a 125 km/h di media (che per la cronaca erano 9 in più dell’anno prima, se non ricordo male). Durante la finale di Doha di quest’anno, un match che in molti hanno definito uno dei migliori da lui giocati negli ultimi tempi, a un certo punto si vedeva come la velocità media dei suoi colpi da fondo fosse 122 km/h, mentre nei turni precedenti era 114.
In pratica il miglior Nole di ora tira più piano del Nole “medio” del 2011, e non è che all’epoca sbagliasse più di quanto sbagli ora.
Sì la differenza è aumentata ma non perché Nole è al livello dello scorso anno. Semplicemente le altenative languono!
Se è vero che compie 29 anni è anche vero lo stesso farà Andy ed 1 in più lo farà Nadal. In tutto questo i futuri campioni di domani ristagnano tra la 30esima e la 40esima posizione e ci vorrà più tempo che in passato per scalare la classifica.
Quindi non si può escludere che Nole, oltre a quest’anno, sarà il numero 1 anche l’anno prossimo.
Come ha già scritto qualcuno gli avversari sono pochini! Federer e Nadal al crepuscolo della carriera e murray facendo lo stesso gioco inferiore da sempre gli altri non pervenuti! Per cui è normale che domini!
Gli episodi di Simon ed Anderson sono due casi in cui Djokovic ha voluto fare un allenamento agonistico ed ha fatto allungare match che altrimenti avrebbe vinto facilmente.
Al momento gli unici che possono impensierirlo sono Nadal (solo su terra)o Wawrinka quando sono al loro top. Oppure la sua condizione fisica (come fu per lo US Open 2014).
@ fabrizio (#1518813)
Hai assolutamente ragione! Ora ha la consapevolezza dalla sua, della sua forza, e degli avversari più ostici ormai meno forti rispetto a prima.
Speriamo che prima o poi cali! Ma la parentesi Simon non la considererei più di tanto. Djokovic ha giocato distratto.
Come ho già detto in altro post, Simon gli è nettamente superiore nella terra (grande slam precluso).
Quello che pensavo qualche giorno fa quando si discuteva se Nole potesse fare il grande slam oppure no e se questo Djokovic sia più forte o no di quello del 2011 si sta piano piano concretizzando.Io sono uno di quelli almeno sino all’ inizio del 2015 che diceva che fare il grande slam sia ai tempi di oggi quasi impossibile ma da un anno a questa parte la mia opinione è totalmente cambiata vista anche la scomparsa ad altissimi livelli dell’ unico giocatore che poteva fermare Nole e cioè nadal .Come dissi qualche giorno fa là sensazione che solo il caso ho un improvviso braccino possa impedire a Nole di completare lo slam,inoltre continuo a ribadire che il Nole di oggi è superiore di quello del 2011 per continuità,testa,tennis e tutto quello che volete voi.
È vero però tu nel 2014 avresti scommesso su Rafa (era già in fase calante e Novak aveva i favori del pronostico) al Roland ?
Avresti scommesso 1 centesimo su Wawrinka o su Nishikori ?
Io sinceramente no…
L’antagonista vero e proprio non c’era eppure non ci è riuscito comunque
Non può vincere 100 partite su 100 nell’anno delle Olimpiadi…dovrà rifiatare
E poi giusto, non ho nominato Simon settimana scorsa, nulla è scontato
Una cosa nn l’ho mai capita e mai la capirò..
quando vinceva nadal e teneva sti ritmi anzi nemmeno questi..era ….sai le magliette smanicate..i muscoli..la nazione,il sudore,fuentes etc etc.
Tutti contro di lui,quando vince invece sto qui c’è ne fosse uno ma uno a cui venga in mente un ipotesi del genere ..poi come nelle migliori favole alla fine citofonano a marin.
Qui si capisce l’astio su nadal,le accuse nn venivano rivolte a lui x le vittorie ottenute,altrimenti sarebbero venute pure per il serbo,ma venivano proprio x antipatia.
Per concludere complimenti x l’ennesimo slam senza avversari
@ alexalex (#1518773)
Mah, a me invece in questo torneo è sembrato il contrario, l’ho visto molto più scarico. Anche oggi ha regalato parecchio nel secondo e terzo set, ma Murray ha dato ancora una volta prova di una debolezza mentale incredibile e di un atteggiamento da perdente totale (a livello di finale slam, s’intende). Non ci ha creduto mai, neanche per un attimo, glielo si leggeva chiaramente in faccia. Ogni tanto dopo un errore banale guardava il suo angolo e rideva, e a me sembrava stesse praticamente dicendo “Ma tu guarda che roba. Vabbè, alla fine poco male, tanto non credo mica di poter vincere sul serio”. Ciliegina sulla torta: i due doppi falli nel tiebreak. Eppure Nole ci ha provato a fargli vincere il secondo set soprattutto, ma non c’è stato verso.
Ma lo spettacolo dov’è nel tennis di oggi? Ne vedo sempre meno. Peccato. Quando si ritirerà Federer, sarò costretto a impiegare meglio il mio tempo libero.
Sì, è vero, però federer doveva fare i conti con il miglior Nadal e un Djokovic in crescita paurosa. Poi Nadal ha dovuto fare i conti con il miglior Djokovic! Con chi deve fare i conti Djokovic nei prossimi mesi? Con il peggior Nadal, un Federer imparagonabile con quello dei tempi migliori, per quanto sempre divinamente competitivo, con un Murray calato rispetto a un paio d’anni fa, con un Wawrinka troppo discontinuo, con giovani emergenti che non sembrano essere dei fuoriclasse… poi?
Per quest’anno dubito ne vincerà altri
Sembra imbattibile e forse attualmente lo è veramente..
Però prima o poi calerà fisicamente
Quest’anno compie 29 anni e se pensiamo a quanti slam hanno vinto Roger o Rafa dopo i 29, forse è meglio rimanere cauti con i pronostici e le previsioni
Lo si dava favorito pure nel 2011 ( perso al Roland con Federer ) nel 2014 ( Roland con Nadal e Nishikori us open) nel 2015 ( wawrinka Roland Garros e quasi Anderson a Wimbledon )
E la prospettiva è che sia lanciato verso altri (numerosi) successi slam!
quasi la metà dei punti vinti in risposta. 31 vincenti su 123 punti fatti. Nole non ha rischiato niente, ha dovuto fare un solo vincente ogni quattro punti vinti. Ha solo aspettato che l’altro sbagliasse, rimandando di là tutto e tenendo alto il ritmo dello scambio. In queste condizioni Nole non poteva perdere.
11:
6 AO
3 WIMBLEDON
2 US OPEN
Il serbo corre veloce verso Nadal e Federer.
quanti
Ultimamente sembra che la differenza sia aumentata. Non solo Djokovic vince sempre, ma sconfigge i suoi avversari in maniera sempre più netta. Saranno anche scesi di livello i suoi avversari, ma lui sembra essere salito ancora, se mai fosse possibile. Questo dipende sicuramente dalla fiducia che ha accumulato in questi tanti mesi di successi. Quello che colpisce è che da un anno e passa non ha mai dato segni di cedimento, né fisico né mentale. Ricordo che nel 2011 giocò a 1000 fino ad agosto, poi crollò improvvisamente, e il crollo sembrava fisiologico. Ora invece non ha neppure cali fisiologici!!! 😯 E neppure per appagamento! Complimenti a Nole!
E pensare che a volte giustifichiamo le sconfitte degli italiani perché non hanno saputo mantenere il livello fisico e mentale per 3 ore di fila… Novak riesce a mantenerlo per più di 12 mesi consecutivi! Certo, lui è un campione con la C maiuscola, ma ho come l’impressione che si alleni anche molto molto, ma molto meglio!
Quanto slam ha vinto djokovic con questo?? 10 o 11??
@ temmi (#1518767)
Secondo me seppi l aveva messo più in difficoltà aveva avuto 2 set point
stesso punteggio di Seppi: non fosse per Simon e Federer, Seppi n.2 del mondo insieme a Murray
Chi diceva che bisogna sperare in Murray e gli altri per battere Djokovic e non Federer?? 😆
Si è visto anche stavolta 😉