Australian Open: Risultati Day 6. Eliminate Ivanovic e Muguruza. Andy Murray perde un set ma accede agli ottavi

Scritto da Vince

Scritto da pinkfloyd

Scritto da pallabreak

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L’allineamento agli ottavi dei 2 tabelloni di singolare conferma a mio avviso la forte involuzione del tennis femminile di vertice. Mentre infatti tra gli uomini ai turni decisivi arrivano quasi sempre i migliori, tra le donne le uscite di scena premature sono molto maggiori e si prestano sempre di più a una considerazione: che quasi tutte le prime 50, se azzeccano le “due settimane giuste”, possono ambire al grande risultato.
Ecco qualche numero a corroborare la mia tesi.
Teste di serie ancora in gara: 15 uomini, 9 donne.
Teste di serie fra le prime 16 arrivate agli ottavi: 13 uomini, 8 donne.
Top ten ancora in gara: uomini 8 su 10 (fuori solo Nadal; Gasquet non si è iscritto), donne 4 su 10 (già fuori Halep, Muguruza, Kvitova e V. Williams; Pennetta e Safarova non si sono iscritte).

E quali sarebbero queste “prime 50″ candidate ad azzeccare le “due settimane” giuste”?
Fai i nomi.
Negli ultimi anni nessuna top 50 ha vinto Slam, solo top 10 o ex-top 10 (al massimo la Schiavone ex 11).
C’è molta più incertezza o talvolta livellamento, ma alla fine non è che ci sia tutta questa varietà di vincitrici Slam, tantomeno fantomatiche top 30 o top 50 outsiders assolute.

Per grande risultato non intendo necessariamente vincere. Ritengo tale, ad esempio, anche una semifinale d’uno Slam, quello che in questo torneo può fare la Konta. E mi vengono in mente la finale della Cibulkova agli Australian Open 2014 e la semifinale della Flipkens a Wimbledon 2013.

Si d’accordo, quello può capitare, infatti l’abbiamo detto che il femminile è più incerto e propenso a sorprese rispetto al maschile, ma forse da sempre, direi.
Può capitare ma non è nemmeno una regola fissa.
Probabilmente in questa fase c’è ancora più caos, questo si, ma penso che le pretendenti alla vittoria Slam restino ancora le top player o quasi.

Poi a dirla tutta la Cibulkova con quella finale raggiunse la top 10, la Flipkens era top 15, quando arrivò in SF a Wimbledon…e se la Konta qui arriva in SF, di certo non sarà un fuoco di paglia, ma ne sentiremo parlare ancora a lungo.
E comunque prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni, quindi 20 slam, ed estendendo anche il discorso fino alle semifinali, tre soli casi mi sembrano pochini.

Si, alla fine gli exploit se confermati (o avvenuti in particolari momenti di grazia) poi non sono nemmeno così clamorosi o “scandalosi” come si può pensare.
Cioè se una giocatrice lo merita, niente da dire alla fine.
Mi viene in mente anche la Kerber di quel 2011 che fece semi agli Us Open da quasi n°100 ma che poi ha fatto un’ottima carriera.

Scritto da pinkfloyd

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L’allineamento agli ottavi dei 2 tabelloni di singolare conferma a mio avviso la forte involuzione del tennis femminile di vertice. Mentre infatti tra gli uomini ai turni decisivi arrivano quasi sempre i migliori, tra le donne le uscite di scena premature sono molto maggiori e si prestano sempre di più a una considerazione: che quasi tutte le prime 50, se azzeccano le “due settimane giuste”, possono ambire al grande risultato.
Ecco qualche numero a corroborare la mia tesi.
Teste di serie ancora in gara: 15 uomini, 9 donne.
Teste di serie fra le prime 16 arrivate agli ottavi: 13 uomini, 8 donne.
Top ten ancora in gara: uomini 8 su 10 (fuori solo Nadal; Gasquet non si è iscritto), donne 4 su 10 (già fuori Halep, Muguruza, Kvitova e V. Williams; Pennetta e Safarova non si sono iscritte).

E quali sarebbero queste “prime 50″ candidate ad azzeccare le “due settimane” giuste”?
Fai i nomi.
Negli ultimi anni nessuna top 50 ha vinto Slam, solo top 10 o ex-top 10 (al massimo la Schiavone ex 11).
C’è molta più incertezza o talvolta livellamento, ma alla fine non è che ci sia tutta questa varietà di vincitrici Slam, tantomeno fantomatiche top 30 o top 50 outsiders assolute.

Per grande risultato non intendo necessariamente vincere. Ritengo tale, ad esempio, anche una semifinale d’uno Slam, quello che in questo torneo può fare la Konta. E mi vengono in mente la finale della Cibulkova agli Australian Open 2014 e la semifinale della Flipkens a Wimbledon 2013.

Si d’accordo, quello può capitare, infatti l’abbiamo detto che il femminile è più incerto e propenso a sorprese rispetto al maschile, ma forse da sempre, direi.
Può capitare ma non è nemmeno una regola fissa.
Probabilmente in questa fase c’è ancora più caos, questo si, ma penso che le pretendenti alla vittoria Slam restino ancora le top player o quasi.

Poi a dirla tutta la Cibulkova con quella finale raggiunse la top 10, la Flipkens era top 15, quando arrivò in SF a Wimbledon…e se la Konta qui arriva in SF, di certo non sarà un fuoco di paglia, ma ne sentiremo parlare ancora a lungo.

E comunque prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni, quindi 20 slam, ed estendendo anche il discorso fino alle semifinali, tre soli casi mi sembrano pochini.

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L’allineamento agli ottavi dei 2 tabelloni di singolare conferma a mio avviso la forte involuzione del tennis femminile di vertice. Mentre infatti tra gli uomini ai turni decisivi arrivano quasi sempre i migliori, tra le donne le uscite di scena premature sono molto maggiori e si prestano sempre di più a una considerazione: che quasi tutte le prime 50, se azzeccano le “due settimane giuste”, possono ambire al grande risultato.
Ecco qualche numero a corroborare la mia tesi.
Teste di serie ancora in gara: 15 uomini, 9 donne.
Teste di serie fra le prime 16 arrivate agli ottavi: 13 uomini, 8 donne.
Top ten ancora in gara: uomini 8 su 10 (fuori solo Nadal; Gasquet non si è iscritto), donne 4 su 10 (già fuori Halep, Muguruza, Kvitova e V. Williams; Pennetta e Safarova non si sono iscritte).

E quali sarebbero queste “prime 50″ candidate ad azzeccare le “due settimane” giuste”?
Fai i nomi.
Negli ultimi anni nessuna top 50 ha vinto Slam, solo top 10 o ex-top 10 (al massimo la Schiavone ex 11).
C’è molta più incertezza o talvolta livellamento, ma alla fine non è che ci sia tutta questa varietà di vincitrici Slam, tantomeno fantomatiche top 30 o top 50 outsiders assolute.

Per grande risultato non intendo necessariamente vincere. Ritengo tale, ad esempio, anche una semifinale d’uno Slam, quello che in questo torneo può fare la Konta. E mi vengono in mente la finale della Cibulkova agli Australian Open 2014 e la semifinale della Flipkens a Wimbledon 2013.

Si d’accordo, quello può capitare, infatti l’abbiamo detto che il femminile è più incerto e propenso a sorprese rispetto al maschile, ma forse da sempre, direi.
Può capitare ma non è nemmeno una regola fissa.
Probabilmente in questa fase c’è ancora più caos, questo si, ma penso che le pretendenti alla vittoria Slam restino ancora le top player o quasi.

Scritto da pinkfloyd

Scritto da pallabreak
L’allineamento agli ottavi dei 2 tabelloni di singolare conferma a mio avviso la forte involuzione del tennis femminile di vertice. Mentre infatti tra gli uomini ai turni decisivi arrivano quasi sempre i migliori, tra le donne le uscite di scena premature sono molto maggiori e si prestano sempre di più a una considerazione: che quasi tutte le prime 50, se azzeccano le “due settimane giuste”, possono ambire al grande risultato.
Ecco qualche numero a corroborare la mia tesi.
Teste di serie ancora in gara: 15 uomini, 9 donne.
Teste di serie fra le prime 16 arrivate agli ottavi: 13 uomini, 8 donne.
Top ten ancora in gara: uomini 8 su 10 (fuori solo Nadal; Gasquet non si è iscritto), donne 4 su 10 (già fuori Halep, Muguruza, Kvitova e V. Williams; Pennetta e Safarova non si sono iscritte).

E quali sarebbero queste “prime 50″ candidate ad azzeccare le “due settimane” giuste”?
Fai i nomi.
Negli ultimi anni nessuna top 50 ha vinto Slam, solo top 10 o ex-top 10 (al massimo la Schiavone ex 11).

mi sa che lui non lo sa eh 🙂

altrimenti che senso avrebbe quello che ha scritto?