Day2 Australian Open: la caduta degli dei (Video)
Difficilmente potremo dimenticare una giornata Slam come questa: nella nottata italiana arriva la prima grande sorpresa di questi Australian Open, con la sconfitta dello spagnolo Rafa Nadal, eliminato in una sfida fratricida e tutta iberica da Fernando Verdasco, al quinto set e dopo una vera e propria maratona. Stupore per un Rafa Nadal già fuori dai giochi con un’eliminazione al primo turno che frena bruscamente la sua rincorsa per tornare al vertice. Così come nel 2009, i due si sono dati battaglia in terra australiana ma, se l’altra volta a vincere era stato il recordman di Manacor, questa volta la spunta il meno famoso, con un Nadal distante anni luce dalla condizione spumeggiante dell’incontro precedente.
Le sorprese però non sono finite qui: l’uscita di Nadal è stata seguita a ruota da quella altrettanto eclatante della rumena Simona Halep, superata in due rapidi set dalla cinese Shuai Zhang, una che per intenderci prima della partita odierna poteva “vantare” uno score di 0-14 nelle prove Major. L’Australia si conferma terra di exploit inattesi ma vedere due candidati alla vittoria (perlomeno alla finale) uscire tanto prematuramente, lascia l’amaro in bocca. Nello specifico della rumena, la sensazione personale è che dopo il suo arrivo prepotente ai vertici, le avversarie abbiano trovato il modo per disinnescare la sua trama e le sue ragnatele di gioco.
Per una Muguruza scintillante che supera senza affanni la Kontaveit, c’è però una Venus Williams che cede mestamente e nettamente alla britannica Konta: per Venus, ottava favorita del seeding, una sconfitta preoccupante che non dà seguito allo stupendo finale del 2015.
Fra le donne vincono anche la Keys contro la Diyas, Karolina Pliskova contro l’australiana Birrell, la serba Ivanovic contro la Patterson, la Jankovic contro la Hercog, la tedesca Kerber rischiando moltissimo contro la giapponese Doi, la Makarova contro la Inglis (ecatombe delle wc aussie…), la Lisicki contro la Cetkovska, la Bacsinszky al rientro contro la Siniakova, una Cornet versione rullo compressore, una pimpante Svitolina mentre escono in maniera netta la francese Garcia e la Tsurenko.
Impressiona la bielorussa Vika Azarenka: doppio 6-0 alla malcapitata belga Van Uytvanck: in forma strabiliante, la due volte vincitrice di Melbourne è la favorita numero 1 alla vittoria finale? Più di Serena?
Fra gli uomini, dopo il disastro Nadal, non ci sono state grandi cadute: eccetto il ritiro di Kevin Anderson sotto nel punteggio contro l’americano Ram, tutti gli altri hanno superato l’ostacolo del primo turno. Il britannico Andy Murray ha lasciato le briciole al teenager terribile Alexander Zverev, Wawrinka ha beneficiato del ritiro del russo Tursunov, Bernard Tomic ha superato in rimonta l’uzbeko Istomin, il canadese Raonic è stato abile a sbrigare la pratica Pouille, John Isner a vincere la battaglia dei giganti contro Janowicz, mentre sono arrivate le vittorie dello spagnolo David Ferrer in 3 set contro il teutonico Gojowczyk, del tennista showman Monfils contro Sugita, di Feliciano Lopez contro il giustiziere di Vanni il britannico Evans, di Steve Johnson contro Bedene, di Jack Sock bravo a tenere a bada l’arrembante Taylor Fritz battendolo in 5 set e del serbo Troicki che è riuscito a recuperare Munoz de la Nava da 0-2.
Le vittorie di giornata del cuore sono quelle di Chardy 13-11 contro Gulbis e quella di Lleyton Hewitt, quanto mai deciso a rinviare il più possibile il ritiro.
In casa Italia ridiamo con Simone Bolelli (4 tie break contro Baker) ma piangiamo con Fabio Fognini (sempre 4 tie break contro il lussemburghese Muller) e con Marco Cecchinato (in 4 set contro Mahut). Se da Cecchinato potevamo aspettarci questa battuta d’arresto contro l’esperto Mahut, non possiamo che vivere di rimpianti con Fognini: contro Muller, il ligure ha giocato un buon match, con buone statistiche ma, complice il nervosismo in momenti cruciali del match e lo strepitoso gioco messo in campo dall’avversario, la sconfitta è davvero arrivata per pochi episodi e nel giro di pochi punti. Nonostante i buoni propositi per questo 2016, inizia male l’anno di Fabio, l’anno in cui la top10 dovrebbe essere l’obiettivo del tennista nostrano. L’Australia si conferma quindi terra avara per i colori italiani.
Alessandro Orecchio
TAG: Australian Open, Australian Open 2016, Halep, Nadal, Rafael Nadal, Simona Halep
Non riesco a capire come fai a godere così quando la Errani ed ora anche la Halep perdono, che poi a te che te ne viene?? Neanche a dire che potevano dar fastidio alla Schiavone 😆
Davvero antisportivo
beh ma sai quando perde una Halep oppure una Sara con le loro belle classifiche alte ed i loro fans che ancor prima inizi lo SLAM gia le proiettano.. verso quarti e semi-fnali varie… quando le vedi perdere al primo turno pensi : ed ora come la mettiamo tanto alla fine nessun tennista è immune alla sconfitta neanche loro… lo dico perché a molti danno fastidio le critiche – ed io gli ricordo che vale lo stesso anche per noi estimatori delle altre tenniste… tutto qui.. ciao 😉
veramente in ogni partita di tennis c’è qualcuno/a che perde 🙂
io son contento nuovamente di vedere grossi pezzi del tennis mondiale e Italiano perdere… e come prendersi ogni volta delle piccole rivincite contro chi attacca e pensa che a perdere sia solo e sempre una certa Schiavo 😎 poi tanto tempo una settimana e si riprenderanno tutti alla grande.. come del resto fan sempre… cambiando radicalmente la versione dei fatti detta ed esibita qui agli Australian Open nelle loro varie interviste o conferenze..
Ma tu giochi a tennis?
Dal commento non sembra
Bravo condivido. Anche perché poi le loro dinamiche noi ovviamente non le conosciamo.
La caduta delle dee, casomai. Che nel femminile è routine. Non sono più i tempi della Graf, Seles o Navratilova.
@ Palmeria (#1511303)
non “si dirige”, ormai e’ gia’ finito da un pezzo……
“Sono contentissimo”. 😆
E la bella Belinda?
Comunque per Rafa urge un cambiamento, che sia il coach, che sia il tipo di gioco(ad esempio allenare tantissimo il servizio, ne avrebbe bisogno) ma deve cambiare e resettare partendo da zero.
Perché un Nadal che si dirige così a fine carriera non è bello da vedere, nè per i suoi tifosi(me in primis), nè per gli stessi Haters!
@ cooper (#1511283)
Si, però mi sembra che il bersaglio sia sempre la solita Halep. Ora. Mi sembra abbastanza evidente che la rumena, guardando l’andamento degli ultimi mesi, abbia dei problemi (oppure si è dimenticata di essere una tennista). I pessimi risultati, per chi guarda le partite in modo obiettivo, dipendono da una tenuta psico fisica pessima. Non solo per una N2, non solo per una giocatrice che corre molto, ma in assoluto. Una che o si ritira o perde… o è impazzita oppure non sta bene. Sempre secondo me, ovvio.
e ci mancherebbe altro… ha detto una cosa su cui tutti quelli che amano lo sport dovrebbero concordare.
quindi criticarla per quanto ha detto, significa non amare lo sport.
Obiettivo Fognini nei top 10,scordatevelo;la Halep ,forse afflitta da qualche acciacco,ha perduto la freschezza di gioco di un tempo(due anni fa),ma resta sempre una signora tennista.La Konta ,se fortifica ancora un pò il carattere,darà del filo da torcere a moltissime e credo che nell’anno potrà entrare almeno nelle trenta!
@ pallabreak (#1511229)
Io invece mi riferisco al “vero Errani?”quello che ha detto Sara è stato condiviso dalla stramaggioranza (addetti ailavori e perciò fattene una ragione
L arrotino è tornato a tirare mozzarelle che non superano metà campo… sopratutto nel 5°! 😆
Il titolo è:”La caduta degli dei”.
……………………………..perché poi sì parla di Fognini?
P.s.
L’Halep non ha perso perché infortunata.Ha perso perché la signorina cinese ha giocato meglio,molto meglio(spettacolo puro) 😳
Presto ritorneranno ai primi sei posti del ranking femminile le più forti: Serena, Vika, Masha, Garbine, Petra e Aga non necessariamente in quest’ordine.
ma di Venus presa a pallate dalla Konta non ne parla nessuno?
per rispetto degli spettatori e degli organizzatori ci si ritira prima della compilazione dei tabelloni, questo era il messaggio della Errani, ma probabilmente c’è chi continua a far finta di non capire pur di dare addosso alla Errani
@ magilla (#1511226)
Questa è una sua opinione, che rispetto ma non condivido: io non sminuisco i risultati degli italiani, semplicemente cerco di valutarli per quello che sono, a prescindere cioè dal fatto che siano appunto ottenuti da italiani o stranieri. Quindi, se un risultato per me è frutto di circostanze favorevoli non diventa di colpo un’impresa solo perché a ottenerlo è stato un italiano. Tutto qui.
@ Max (#1511219)
Non ho la presunzione di aver capito tutto, ho semplicemente fatto – come del resto specificato nel mio commento – delle considerazioni che i 2 risultati di stanotte mi hanno suggerito. Magari lei potrebbe fare altrettanto, in modo da stimolare la discussione, anziché concludere frettolosamente che sono uno di quelli che pensa di aver capito tutto…
“Due candidati alla finale ”
Io su Nadal in finale non ci avrei scommesso nemmeno dieci centesimi
basta che non giochino contro gli italiani…..perche in tal caso ci sarai sempre tu a sminuire i loro risultati 😉
@ pallabreak (#1511191)
Condivido. Ma spero anche che la Halep (ha solo 24 anni!!) possa riprendersi. Sarebbe una sfiga pazzesca vedersi rovinata la carriera a quella età.
@ pallabreak (#1511191)
Eccone un altro che ha capito tutto.
Questo sito ne è pieno di quelli che “capisco tutto io e solo io”.
non ha il fisico di Safin per reggere di giorno e.. di notte…. 😀
Vika fa oggettivamente paura.
Ma che partita ha fatto Verdasco?
I due grandi ko di giornata suggeriscono altrettante considerazioni che aiutano a contestualizzare meglio anche alcuni episodi del recente passato.
NADAL – Il suo valore ormai è questo. E i 3 set su 5, che una volta erano uno dei suoi cavalli di battaglia, adesso sono un rischio in più. Ora, forse, qualcuno capirà meglio come ha fatto, nel 2015, a perdere 3 volte da Fognini.
HALEP – Certi riferimenti ironici e polemici ai suoi forfeit anche a tabellone già compilato, vanno forse rivisti alla luce d’un elemento tanto semplice quanto condizionante: la Halep sembra ormai combattere innanzitutto con i problemi fisici. Ci prova sempre e fino all’ultimo: poi, se è un Premier magari rinuncia (vedi Brisbane, vero Errani?), se è uno Slam gioca lo stesso ma al 30% del suo potenziale.
PER ENTRAMBI – Magari vinceranno ancora qualcosina, ma la loro corsa di vertice mi pare arrivata al capolinea.
Non spariamo giudizi affrettati sui nostri italiani…
Ad inizio anno arrivano sempre i risultati peggiori (eccezion fatta per qualche exploit tipo Seppi agli AO 2015 o Fabbiano a Chennai)…
Poi non la vedo così buia, Fognini ha perso lottando contro un avversario molto rognoso sul cemento, Seppi ha vinto convincendo, Bolelli un po’ meno ma sono comunque punti importanti, Cecchinato ha comunque strappato un set a Mahut che due settimane prima lo aveva battuto nettamente 63 61, e Lorenzi ha perso giocando una gran partita con Dimitrov… Io non la vedo così nera…
Capitolo Nadal: ormai non tornerà più, questo è assodato, le pile sono finite già da tempo e continuando così potrà vincere solo qualche 500 o 250… Onore comunque a Verdasco che non si sa come non sia mai stato mai top 5, talento assurdo, dritti a 160 all’ora al quinto set come se non fosse nulla…
Per la vittoria finale Djokovic non dovrebbe avere patemi, l’unico che secondo me può giocarsela sui 5 è Murray, Federer a malincuore lo vedo un po’ indietro… Spero di sbagliarmi.