Australian Open: Fabio Fognini “Ho lavorato molto al servizio durante tutta la preparazione invernale e i frutti si vedono” (Video dell’incontro)
Fabio Fognini parla dopo la sconfitta al primo turno dell’Australian Open contro Gilles Muller.
“E’ stato un match duro e lo sapevo, contro un avversario che sta giocando molto bene. Ho avuto le mie chance sia nel primo che nel secondo set, ma il mio avversario è stato molto bravo. Mi spiace, ma siamo solo all’inizio della stagione. Per fortuna mancano dieci mesi e di possibilità ne avrò altre”.
“Ho lavorato molto al servizio durante tutta la preparazione invernale e i frutti si vedono. Ripeto, la stagione è lunga, anche se in questo momento sono incavolato per la sconfitta”.
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@ Gattone il Cessore (#1511636)
Sì, assolutamente, le statistiche se non interpretate non vogliono dire niente, e spesso anche interpretarle è difficile e non si riesce a ricavarne molto di concreto. Queste sui tiebreak in particolare sono piuttosto strane e infatti comunque è difficile trarne grandi conclusioni.
Le percentuali di Isner sì, dovrebbero essere in generale qualcosa tra il 60% e il 70%, quindi altissime.
Però ecco, se c’era una cosa che si poteva concludere quasi sicuramente da questa analisi era che in generale fare molto affidamento sul tiebreak non è un buon modo per ottenere successo a lungo termine, né per vincere i tornei importanti. Per questo è meglio fare affidamento sul proprio gioco in risposta per ottenere i break, come ha ampiamente dimostrato Djokovic l’anno scorso e non solo.
Del resto è anche abbastanza intuitivo: essendo comunque i tiebreak abbastanza influenzati dalla fortuna se li giochi in continuazione prima o poi dovrà andarti male e difficilmente riuscirai a vincere sette partite consecutive in uno slam, ad esempio. Per quanto puoi essere bravo prima o poi sbaglierai un paio di prime di servizio, e a forza di giocarti le partite su pochissimi punti diverse le perderai 😉
@ TheDude (#1511524)
@ Tweeners (#1511426)
Corretto: entrambi vi riferite comunque a fattori mentali. Poi è certo che entrino in gioco anche numerosi altri fattori; ma se uno ha un buon/ottimo servizio e forza mentale superiore, il tie-break dovrebbe quasi certamente essere suo indipendentemente dall’avversario. Sono sicuro 🙄 che le percentuali di Isner siano vicine al 70%, il che sarebbe comunque mostruoso per il professionismo (personalmente non l’ho mai visto perdere un tie!!! e l’ho visto giocare numerose volte…).
Dude, considera poi che le statistiche devono sempre essere interpretate, e non è affatto sicuro che il ‘matematico’ di turno sia in grado di associare correttamente ciò che è astratto – il numero – a ciò che è concreto – un colpo, un evento o una determinata prestazione del tennista. Questo a parer mio inficia il valore assoluto di ogni statistica, non solo tennistica, che spesso diventa solo un dato folkloristico e non uno strumento di conoscenza. Comunque il tuo spunto è stato interessante.
Adieu
@ Tweeners (#1511426)
Sì, probabilmente può essere vero anche quello. Una sconfitta al tiebreak del terzo avendo avuto match point è una di quelle che ti rimangono bene impresse nella mente, e ci può stare che nei successivi match poi sei più teso e meno lucido se ti ritrovi in quella stessa situazione.
Chi non ha visto il match, credo che non siamo noi. Nel primo e nel secondo set Fognini ha avuto possibilità di chiudere il set, ma semplicemente con quella panza e quela spocchiosità che si ritrova ha concesso il primi 2 set al lussemburghese….ahhh l’obiettività questa sconosciuta… 😐
Interessante Dude! 🙂
Ci sono mille fattori che possono influenzare un tie-break non ultimo il modo con cui ci si arriva….
Ma credo che un fattore chiave sia la memoria che un giocatore ha dei primi tie-break dell’anno.
Per farti un esempio l’anno scorso per tifo( 😆 )ho seguito Brown non certo un giocatore che serve male.
Dopo aver perso una partita con Janowitz (dove ebbe match point) nel quale perse il tie break che poteva chiudere l’incontro a suo favore, durante l’anno ne ha perse altre 3 0 4 al tie-break del terzo set.
Questo non vuol dire che ha sempre perso i tie break ma quando arriva a quello del terzo lo perdeva.
Speriamo che questa teoria non sia vera se no il Fogna è meglio che non giochi più tie-break!
@ Gattone il Cessore (#1511294)
Sì, la mente sarà senza dubbio un fattore importante del tiebreak, e in effetti è probabile che un ottimo servizio aiuti ad essere più sereno. Però l’80-90% di vittoria al tiebreak è una percentuale clamorosa, a Isner questo non succede di sicuro, forse a te sì, ma a livello amatoriale cambiano tante cose 😉
Comunque, per riassumerti brevemente cosa dicevano quegli articoli, in pratica l’autore si proponeva di “calcolare” il numero dei tiebreak che sarebbe lecito aspettarsi che un particolare giocatore vinca, in base alle sue percentuali di punti vinti al servizio e in risposta (tutto questo in genere calcolato sulla media di una stagione), e confrontare questo dato con il numero di tiebreak che tale giocatore vinceva effettivamente. Questo perché guardando solamente alla percentuale di tiebreak vinti sarebbe difficile interpretare il fatto che Federer vinca più tiebreak di Seppi, ad esempio, in quanto è normale che sia così essendo un giocatore migliore in generale.
In questo modo viene fuori che la fortuna conta molto, essendo i tiebreak decisi spesso su uno o due punti, e che pertanto spesso i vari giocatori hanno rendimenti piuttosto altalenanti tra le varie stagioni – un esempio era Nishikori che nel 2014 aveva vinto molto più del previsto e nel 2015 molto meno – mentre c’è una ristretta cerchia di giocatori che negli anni ha costantemente vinto più tiebreak di quanti “doveva”. Questi giocatori sarebbero Federer, Nadal e appunto Isner. Riguardo Isner, l’autore dell’articolo ipotizzava che la cosa potesse dipendere dal fatto che spesso non si impegna al massimo nei game di risposta, lasciando perdere nel momento in cui magari si trova sotto 30-0 o 40-0, e quindi in realtà nei tiebreak esprime solo il suo vero livello. Ovviamente è difficile stabilire se e quanto sia vero, ma ha senso. In ogni caso è notevole come sia sempre uno dei migliori nei tiebreak nonostante ne giochi tantissimi ogni anno, quindi molto difficilmente è solo fortuna.
La stessa cosa però non si può dire di Federer e Nadal. Per loro potrebbe essere semplicemente fortuna, ma sarebbe una bella coincidenza se proprio loro due, per pura fortuna, fossero i migliori nei tiebreak. In realtà negli ultimissimi anni questa sorta di abilità sembra averli abbandonati, visto che non sono più andati così bene come prima, quindi si potrebbe pensare che la chiave fosse semplicemente la grande fiducia in loro stessi che derivava dall’essere i più forti in assoluto. Sicuramente quello era un fattore importante, ma se bastasse quello da solo allora la stessa cosa dovrebbe capitare a Djokovic, come invece non succede e non è successo neanche nel 2015.
Fognini nel 2013 e 2014 ha avuto ottime statistiche, e nel 2015 era 9-9 se non sbaglio, quindi pari.
E’ un discorso piuttosto complesso, e forse anche piuttosto fine a sé stesso, ma a me piacciono le statistiche in generale, e l’ho trovato interessante v 😉
Concordo, Muller ha giocato un ottimo match. Prima di parlare bisogna guardare le partite e dalla poltrona è sempre facile…..provateci voi.
Ovvio, infatti stiamo parlando di Thomas Fabbiano, mica noccioline !
2008 – 80 = 1928.
Sono fermo agli anni 20-30, quindi ? 😆
quanti soloni in questo thread (soloni da “sola”).
ha avuto 2 set point nei primi due e su uno, il primo Muller è stato ingiocabile. nel secondo tie break il net preso dal mancino, che si è scusato moltissimo perchè il funto era importantissimo, è stato fondamentale ai fini del testa a testa.
se l’è giocata con un signor giocatore che ha fatto dei punti strabilianti…guardare la partita prima di parlare.
vabbè ci sono abituato in questo luogo che si parla ad capocchiam.
Fognini con o senza migliormente del servizio (e qua possoamo disciture) é in difficoltà con giocatori che non danno ritmo, tra questi vi metto |’ex Llodra. Sul veloce non è una sorpresa se perde con uno che è uno specialista di tale superficie.
@ TheDude (#1511197)
Caro Dude, apprezzo sia la tua foto che i tuoi rimandi agli articoli. Non li ho letti, parlo per esperienza diretta: la mia e quella di John (Isner). Tutti e due abbiamo un ottimo servizio – ammetto che il suo in valore assoluto è leggermente migliore del mio 😀 – ma il fattore decisivo è quello mentale. Io, come del resto John, raramente perdiamo il tie: e questo non perchè il nostro servizio sia eccellente ma perché la concentrazione in quei frangenti è massima. Senti che la tua forza mentale è come il ferro; sei tranquillo, sai che non perderai, ti basta mettere dentro la prima di servizio: o farai ace, o servizio vincente, oppure l’avversario ribatterà una ciofeca e potrai facilmente chiudere con la volèè – mio schema – o con un diritto da metà campo – schema di John. Sei concentrato solo sul momento in cui impatterai la palla con la racchetta al momento del lancio: se lanci la palla e la colpisci in quel punto e in quell’istante preciso sai già che farai il punto. Pensi solo a quello, il resto non esiste; in quel frangente sei come un automa, quasi affetto da un autismo (tennistico ovviamente!) che ti isola da tutte le possibili distrazioni. E quando è così, quando sei in quello stato di concentrazione, non c’è scampo per l’avversario, nemmeno per Djo, il ribattitore divino. Ti assicuro che è una goduria quando arrivi al tie-break e sai che all’ 80/90% vincerai il set (contro chi ribatte da Djo, scendono un pochettino le percentuali ma sei sempre il favorito). Sono sicuro che per John sia lo stesso. Mentre non è così per Ivo, ‘cartina di tornasole’ della mia esperienza/argomentazione: non è il servizio ma la mente il fattore decisivo del tie.
…e i frutti…beh, mi sono mangiato anche quelli!
@ marco65 (#1511129)
Questa storia di Vanni (e Lorenzi) che debbano dare lezioni di professionalità a tutti onestamente comincia a stancare. Hai idea della professionalità che ci vuole per sfiorare la top10 battere Nadal, Dimitrov, vincere tornei ATP con continuità, essere una certezza sulla terra? Fognini è un professionista, magari un po eccentrico, che sia allena tanto per ottenere i risultati che ha ottenuto e che altri non otterranno mai. Se il tennis italiano fosse solo Vanni e Lorenzi….
A parte il solito accanimento stavolta do ragione a Koko.
Le possibilità le ha avute per brekkarlo, ma non ha risposto bene quando doveva.
Penso anche che il problema alla coscia l’abbia fatto sbarellare ancora di più di quanto non fosse dopo aver perso il primo tie-break…..si vedeva che ci credeva poco…
Dai che anche Federer l’anno scorso uscì subito dall’Australian Open e poi fece una grande stagione!
post molto interessante, complimenti!
detto questo, mi dispiace molto per Fogna, ci credo che si stia impegnando per essere più competitivo sul veloce
Allora ragazzi.Spero che Mi darete ragione e non mi giudicherete il sapientino del tennis…
Non ho nulla contro di voi…assolutamente…
Allora io…qualche giorno fa ero su un social che leggevo svogliatamente dei commenti…
E ho saputo che Fabio ,quando viene criticato,non regge e sente tanto la pressione . A tal punto di non parlare…(lui balzicchia nei vari siti di tennis per vedere i commenti)
Allora quindi ,se questa cosa fosse vera,provate quando perde a non criticare e a incoraggiarlo.
Cmq oggi ha giocato benino.20 aces non sono mica pochi…
Ora sotto col doppio e poi con BuenoAires-Vamosss
Spero k leggiate questo commento.Provate a non criticare quando perde e vediamo nelle prossime partite cosa succede…Un saluto.
@ marco65 (#1511139)
Perfettamente d’accordo con te!
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#1511135)
Caro GSR, dovresti aggiornarti; mi sa che sei ancora fermo agli anni ’80/’90 (per altro i 2 migliori decenni – senza alcun dubbio – per il tennis fino ad ora): la superficie degli AO non è il Rebound Ace ma il ‘Plexicushion’. Rimbalzo più basso del RA ma soprattutto più veloce (appena installato è lento ma poi si velocizza col passare degli anni e delle ore giocate: considera che il cambio superficie è del 2008…). E’ la stessa superficie di Auckland per la quale qualche giorno fa Paire esclamava ➡ “QUESTO E’ UN CAMPO DI .ERDA… E’ PIU’ VELOCE DI WIMBLEDON” – così almeno riportava questo sito. Ora è vero che il rimbalzo dipende anche dal sottofondo e da altri fattori ma non è difficile credere che questi campi siano veloci se Bolelli e Fognini – che hanno un servizio non propriamente irresistibile – hanno entrambi concluso le loro partite 76 76 67 76…
Doveva commentare: “Ho mangiato molto durante tutta la preparazione invernale e i frutti si vedono”
@ Angelos99 (#1511175)
a dir il vero fognini nella stagione 2013 e anche nel 2014 aveva un record impressionante nei tie break…, oggi non se li è giocati tutti al meglio, purtroppo perchè con un filo più di attenzione nei punti decisivi avrebbe estromesso anche Muller nonostante la gran prova del lussemburghese
Il giocatore di alto livello si gioca ogni risposta che umanamente è giocabile e la trasforma spesso in punto. Muller farà sempre 25 aces ma per il resto con i big in risposta subirà breaks al momento opportuno perchè gli rispondono ad ogni servizio solo normale.Fognini invece gli aces nemmeno li vede e spesso perde anche banalmente nei servizi appena normali. Per cui il suo livello cementizio cala paurosamente e può perdere se particolarmente distratto in risposta anche con i Ram! Murray non ci perderebbe nemmeno con una racchetta di legno!
@ Angelos99 (#1511175)
@ donati n1 (#1511166)
@ Losvizzero (#1511090)
Generalmente si è portati a pensare che avere un gran servizio aiuta a vincere i tiebreak, ma non è ben chiaro se questo sia effettivamente vero. Ad esempio Karlovic l’anno scorso è andato piuttosto male nei tiebreak, e sembra che durante la sua carriera in generale non ne abbia vinti più di quanto ci si aspetterebbe. Quello che è sicuro è che se il servizio è un aiuto nei tiebreak comunque non è un aiuto così grande.
Ultimamente ho letto degli articoli interessanti a riguardo, li linko in caso qualcuno volesse dargli un’occhiata (consiglio di andare nello stesso ordine in cui li metto io, che è anche l’ordine cronologico in cui sono stati scritti):
http ://www.tennisabstract.com/blog/2012/10/17/more-tiebreaks-than-expected/
http ://www.tennisabstract.com/blog/2012/10/18/the-luck-of-the-tiebreak/
http ://www.tennisabstract.com/blog/2013/11/29/the-luck-of-the-tiebreak-2013-edition/
http ://www.tennisabstract.com/blog/2016/01/06/the-luck-of-the-tiebreak-2015-in-review/
Di sicuro qualcuno di voi troverà sorprendente il fatto che in realtà Fognini negli ultimi tre anni se l’è cavata abbastanza bene nei tiebreak, con un ottimo saldo di 11 vinti e 5 persi nella stagione 2014.
Riguardo questa partita, è una sconfitta che ci sta. Ovviamente si poteva vincere, e io infatti pensavo che avrebbe vinto, ma così non è stato, pazienza. Muller sembra essere in un buon momento ed è un tipo di giocatore che Fabio sembra soffrire, e anche i bookmaker davano favorito il lussemburghese. Inoltre forse Fabio non era neanche proprio in perfetta condizione fisica (fasciatura alla coscia).
Se chi lo critica oggi lo fa perché crede ancora che sul cemento valga i top 10 o anche i top 15, dovrà mettersi l’anima in pace prima o poi perché non li vale.
Concordo con chi dice che Fogna in risposta è troppo discontinuo.. verissimo, lui a volte è frustrato quando gioca con questi bombardieri, ma invece x batterli devi stare li punto su punto.. Tornando al campo invece francamente mi sembrava un po troppo veloce.. ed in queste condizioni Muller è favorito.
Dagli highlights si vede bene: il problema principale è stato che Fabio rispondeva corto ai servizi. Altrimenti avrebbe probabilmente vinto in 3 set.
Secondo me Fognini è troppo leggero e spensierato in risposta. Alterna buonissime risposte anticipate ed efficaci a riposte rassegnate e distratte contro chi gli serve bene. Ne imbrocca una se va tutto bene per poi rilassarsi in altre due e si ritrova subito 30-15 e da li è dura riprendere un Muller alla battuta. Se va 0-30 a favore per puro miracolo e Muller mette una seconda inizia lo scambio ma poi va a perdere assurdamente a mezza rete il punto laddove aveva sempre dominato nello scambio a media velocità. Se deve passare e ha spazio va pesantemente a mettere un passante in rete. Insomma nei games di risposta è l’instabilita fatta persona e non da nessun affidamento. Su queste basi un buon servitore anche solo nei 200 ATP ha normalmente gioco agevole quando va a battere contro Fognini. I suoi colleghi di infanzia Djoko e Murray sono orologi svizzeri concentratissimi in risposta giocandosi ogni punto e questo fa una differenza enorme.
@ donati n1 (#1511166)
Per vincere i tie-break c’è bisogno solo di una cosa: TESTA.
Parole sante fogna,adesso allenati x giocare i tie break in maniera decente
@ marco65 (#1511129)
Adesso non andiamo sempre per stereotipi…….. che Vanni sia un professionista serio, ammirevole, che non sbrachi mai e non indulga in atteggiamenti fuori dalle righe, è vero al 100%…….
Però ho visto tutta la partita del primo turno delle quali agli AO, ha avuto un atteggiamento pauroso (quando ha servito sul 5-3) e passivo, non ha mai sfruttato il vantaggio che aveva negli scambi da fondo per avanzare con un minimo di coraggio, in sostanza è stata una partita che ha fatto soffrire, è stata parecchio noiosa e l’ha pure regalata, perché era chiaramente superiore all’avversario… quindi non direi proprio che sia valsa la pena di stare su la notte a guardarlo!
Concordo
Ragazzi, la partita di Fabio non era semplice. Muller su questa superficie è un giocatore difficile da affrontare. Il suo servizio e il gioco a rete fanno male.
@ pallabreak (#1511084)
Ha fatto un numero di aces considerevole,ok non basta questo dato ma guardiamo allora al movimento e alla sua efficiacia,l’esecuzione mi sembra più sicura e meno trascinata,non solo per mettere la palla nel rettangolo di gioco avversario ma un vero e proprio colpo eseguito.Una sostanziale differenza che,almeno io,ho notato rispetto ai suoi vecchi standard.Poi la pigrizia complessiva,beh,quella non la togli nemmeno con le tenaglie.
si, come no…..
Campo da Hockey forse al momento in cui Fabio ha vomitato maleducatamente una mezza bottiglietta di acqua sul campo (come si fa nei campetti di calcio uisp forse) e l’arbitro lo ha richiamato e chiesto di pulire il vomito per decenza prima che per pericolosita’. Bellissimo che i cronisti non hanno capito nulla e pensavano che fosse stato uno spettatore a lanciare dell’acqua in campo per infastidire Fognini! Più che il tennis sono queste le cose che lo caratterizzano.
C’è differenza tra un Muller al primo match della stagione contro un giocatore che è al quarto match e un Muller reduce da una semifinale Atp sulla stessa superficie di Melbourne.
Ha ragione su Muller, ma è comunque un’occasione sprecata, poteva arrivare a un comodo terzo turno contro Tomic e, come ho scritto nel post di Bolelli, Bernard in casa non è un mostro perché gestisce male la pressione.
Dobbiamo rassegnarci: per gli AO meglio “puntare” su altri cavalli italiani, tipo Seppi.
Speriamo che si rifaccia in doppio, deve difendere il titolo con Bolelli.
Infatti Muller è un buon top 50/60 come Fabio che nella media tra tecnica e testa ha anche lui quel livello lì…
Non lo demotiva affatto.
Più che altro gli gireranno le palle anche perchè al prossimo turno c’era Millman, infatti una testa di serie fino al terzo turno non ha un tabellone ostico. I 90 punti li poteva portare a casa, giocando anche per i 180, tra l’altro.
Invece torna a casa con 10 miseri simbolici punticini.
E certe volte, i punti che mancano, ti permettono di giocare tabelloni con un seeding che agevola.
Il Rebound Ace un campo da Hockey ? 😯
Ormai lo abbiamo capito tutti che il servizio è importante anche sulla terra battuta.
Vero : difficilissimo breccarlo.
Ci vogliono i migliori giocatori del pianeta, tipo Thomas Fabbiano, per riuscire a farlo !
OK che Muller veniva dalla semifinale di Sydney, ma Fabbiano lo ha messo via 64 75. Due Break.
La differenza l’ha fatta un avversario concentratissimo che ha giocato tutti i punti come fossero l’ultimo ed un bambino che ha alternato grandi colpi a leggerezze, anzi a colpi che si fanno il sabato con gli amici al circolo. Quando vedo anche uno solo di quegli atteggiamenti, sono solito cambiare canale ed infatti mi sono messo a guardare il challenger di Manila dove almeno sai che Vanni è un professionista serio che merita una nottata insonne a guardarlo!
Credo proprio che quest’anno Fabio ci regalerà delle belle soddisfazioni!!!!
Con un pizzico di determinazione in più può regalarsi e regalarci vittorie indimenticabili!!!!
Alè Fabio, questa mi sembra la strada giusta!!!!
si si vede infatti ha perso ahahahaha
Infatti invece di andare in Sud America sulla terra rossa con i cacnacci spagnoli e argentini. ..poteva rimanere in Europa con il cemento indoor..
in campi dove il servizio fa la differenza….muller è tosto breakarlo. fabio se l’è giocata alla pari….e la differenza l’hanno fatta pochi punti….peccato…
Condivido, e mi pare che al servizio qualche progresso lo stia facendo, qualche tempo fa avrebbe perso in 3 rapidi set sul veloce con Muller, tra l’altro ho visto qlc pezzo di partita ed il campo sembrava una pista di hockey, la palla a tratti non si seguiva nemmeno con gli occhi… mi pare che in certi tornei si agevolino troppo i vari “raonic tomic kyrgios ecc” che vincono le partite x il 90% con il servizio.
Si vedono infatti 3 tie su 4 persi 😆
Peccato che bisogna lavorare molto sulla testa e non sul servizio 🙄
Mi auguro che questa sconfitta non porti a demotivare Fabio, nel senso che sarebbe un peccato se decidesse che le superfici rapide non siano per lui. In realtà ha solo bisogno di allenarsi a giocare contro avversari che hanno una tipologia di gioco come quella di Muller e Feliciano Lopez.
Fabio ha il potenziale per imparare ad affrontare anche giocatori che vanno costantemente all’attacco e non danno ritmo. A patto che sia lui il primo a crederci e abbia la determinazione di farlo.
Io tutti questi progressi al servizio sinceramente non li ho visti. La seconda resta una palla gestibile dall’avversario e la prima magari basta contro un giocatore fermo sulle gambe e legnoso nei movimenti come Muller, ma in assoluto non mi pare devastante.
Australian Open … tradizionalmente avversi agli italiani.
Ma … ( indovina ? ) … danno punti per il ranking anche quelli …
Questo match era da portare a casa.
Ma siamo agli Australian Open.