ATP Newport: Flavio Cipolla sconfitto da Fabrice Santoro al primo turno
09/07/2009 23:59 
38 commenti
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Flavio Cipolla classe 1983, n.103 del mondo
Niente da fare per Flavio Cipolla eliminato al primo turno nel torneo ATP di Newport ($ 500,000 – erba).
Il tennista romano, è stato sconfitto dal transalpino Fabrice Santoro (vincitore delle ultime due edizioni del torneo americano), testa di serie n.2, con il punteggio finale di 63 75 in 1 ora e 22 minuti di gara.
Cipolla nel primo parziale subiva il break decisivo nell’ottavo gioco, con Santoro che si aggiudicava la frazione per 6 a 3.
Nel secondo set l’azzurro, dopo essere stato in vantaggio di un break, veniva controbrekkato al quarto gioco e all’undicesimo game Santoro, strappava il servizio a Flavio chiudendo l’incontro per 7 a 5.
Ricordiamo che ieri prima della sospensione per pioggia i due giocatori erano sul 3 pari nel primo set.
Entrambi avevano salvato molte palle break (Cipolla 6, Santoro 5), ma nessuno dei due aveva perso la battuta.
TAG: ATP Newport, Cipolla
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Veramente durante una telecronaca di Wimbledon, Tommasi riempì di elogi Palpacelli, che aveva visto 5 minuti prima, mentre faceva lo sparring, dicendo che ha un dritto da primi 5 del mondo (ed è vero) 😉
Però te dì la verità che hai un gran debole per i muratori!
Te invece, Antiquariato al 100%…
Condivido appieno.. tutto quello che hai detto, x me è una vergogna che questi 2 Pezzi da Museo… stiano ancora li belli Svaccati nelle loro comode poltrone… a parlare di quando ancora non erano nati, ed di sopratutto di Buttare solo ed Esclusivamente, Merda su Merda.. al nostro tennis ed a tutti coloro che tu hai citato, così come tutti gli altri.. che provano con tanta fatica, e tanti sacrifici a diventare qualcuno e fars conosce il Tennis in Italia, come uno dei maggior sport seguiti (purtroppo non’è così…)
Io dico che non possiamo nasconderci dietro un dito, e non considerare la nostra situazione tennistica nazionale pessima.
Ma la considerazione generale, messa a confronto con altri Paesi del nostro stesso livello qualitativo, ed addirittura con altri Paesi di livello qualitativo inferiore al nostri, è una cosa.
Le considerazioni nei confronti dei nostri tennisti, è un’altra.
Io ho detto di persona a Rino Tommasi che mica ce l’ho con lui se non ritiene di essere patriottico come me, ci mancherebbe. Ognuno ha la sua opinione ed i proprio gusti. Io vedere una finale tra Federer e Roddick, la guardo come due muratori che stanno costruendo una casa. Una finale tra Starace e Montanes in un torneo challenger o ATP, invece, mi da più emozioni, per esempio.
Ma quello che mi chiedo. Se come dicono, il tennis non ha nazionalità ( a spiegarlo, però, a spagnoli, svizzeri ed argentini, questo concetto … ), perchè accanirsi sulla situazione tennistica italiana ? Andrebbe fatto anche sulla situazione tennistica brasiliana o sudafricana, allora, no ?
Eccola:
PIÙ RISPETTO, SIGNOR TOMMASI
di Elisabetta Di Lorenzo
Sul numero di luglio del mensile “Il Tennis Italiano” compare la seguente lettera, scritta da Elisabetta Di Lorenzo, mamma del giocatore azzurro Flavio Cipolla
Caro dott. Tommasi,
sono la mamma di un giocatore professionista del tennis italiano. Per carattere non amo mettermi in mostra a causa della mia indole piuttosto riservata e mai sono entrata nelle faccende puramente professionali di mio figlio, dunque il mio nome non le dirà nulla, tuttavia penso che Lei potrà identificarmi con una delle tante madri che da lontano e silenziosamente seguono i loro figli-giocatori da casa, attaccate allo schermo del computer, spesso seguendo un tabellone live-score che singhiozza e s’inceppa facendoci sobbalzare sbuffando e maledicendo la tecnologia telematica.
La conobbi personalmente molti anni fa al Foro Italico, durante gli Internazionali di tennis, dove io ero una giovane addetta all’ufficio stampa e Lei già un affermato giornalista sportivo. La vidi persino giocare a tennis, mi sembra al circolo Parioli, e già allora, rimasi stupefatta ed ammirata dal fatto che, quello che appariva ai miei occhi un comune giocatore da circolo, potesse scrivere di tennis in modo così inflessibile. Sul Suo sito vedo scritto che invece Lei si definisce un “discreto tennista” con all’attivo quattro vittorie consecutive nel Campionato Universitario anni cinquanta.
Credo che chiunque abbia giocato a tennis, anche solo a livello di terza o seconda categoria, sia in grado di capire lo sforzo, il sacrificio, la volontà, la fatica, il lavoro, la rinuncia, la tenacia ed il sudore, che si nascondono dietro la prestazione vittoriosa o la sconfitta di un ragazzo così motivato da spendere i tre quarti della sua vita sui campi da tennis. Ma allora come è possibile, da giornalista e sportivo come è Lei, esaltarsi e magnificare solo i giocatori tra le prime cinque posizioni nel mondo e gettare il disdoro sui nostri ragazzi, spesso usando nei suoi articoli parole di derisione, e a volte un sarcasmo velenoso quanto negativo, senza contare i Suoi funebri annunci a grandi titoli su un “tennis italiano davvero ammalato”?
Lei che con il suo lavoro ha girato il mondo, certo sarà a conoscenza di come la stampa estera segua e blandisca i propri giocatori, sostenendoli e puntellandoli nei momenti di crisi e di difficoltà. A giovani giocatori che si affacciano appena nelle ultime posizioni del ranking Atp, viene offerta la possibilità di acquistare visibilità attraverso la stampa e la televisione essendo sospinti e incitati dai mezzi di comunicazione e questa attenzione mediatica naturalmente serve loro da incoraggiamento per proseguire nel difficile ed impervio sentiero della rinuncia e dell’impegno sportivo. Dileggiando i nostri giocatori italiani, perde completamente di vista il fatto che questi professionisti della racchetta sono per prima cosa degli uomini e delle donne che hanno il sacrosanto diritto al rispetto di persone che lavorano con solerzia e applicazione e che hanno bisogno di molte cose, ma certamente non sempre della sua irriverenza distruttiva.
E’ noto che le critiche quando sono costruttive aiutano nella crescita, ma non quando vogliono esclusivamente colpire: in questo caso hanno la sola finalità di avvilire e mortificare. Quando lei sentenzia che il doppio di coppa Davis Italia-Slovacchia perso dai nostri per 9-7 al quinto set contro due tennisti piazzati in classifica tra i primi 25 del mondo (da Lei definiti mediocri, ma in realtà specialisti), è stato lo spettacolo più deprimente che Lei abbia visto dai tempi di Galimberti-Navarra (guarda caso altri due italiani), Lei non solo esprime una opinione del tutto personale, avvilisce i nostri giovani giocatori e l’impegno da loro speso in campo, ma nemmeno promuove con simili giudizi la buona salute del tennis italiano, né dimostra di avere preso le dovute informazioni sulle reali capacità dei nostri avversari, nell’urgenza di screditare la formazione italiana messa in campo dal capitano Barazzutti. Lei non vede che “macerie” ovunque e sconsolato si aggira per i campi di tutti i circoli del mondo, in attesa del regalo di una gioia o di una soddisfazione che finalmente arrivi dai tennisti italiani, ma invano, e dunque, sempre più demoralizzato, scrive articoli dal sapore apocalittico e inclini allo scoramento.
Umiliante, deludente, mediocre, patetica, sconfortante, amara, sono gli epiteti che Lei ama usare in riferimento alle prestazioni dei nostri tennisti. Non viene risparmiato nessuno, e secondo la Sua opinione anche i dirigenti della Federazione dovrebbero prendere atto della realtà dei propri giocatori “anziché nasconderla dietro patetiche affermazioni di compiacimento e di ingiustificata soddisfazione”.
Quando stiamo temendo di perderLa, finalmente sembra riprendere vita nel momento in cui può liberare l’entusiasmo represso scrivendo delle imprese di giocatori al vertice della classifica, confermando la Sua propensione a stare dalla parte del più forte.
L’esperienza mi ha insegnato che gli uomini burberi, nella maggior parte dei casi, hanno un animo gentile e se si riesce a superare il distacco che frappongono tra essi stessi ed il resto del mondo, rivelano poi il lato migliore del loro carattere, niente affatto scontroso, ma anzi sensibile e garbato.
Parafrasando dunque un Suo articolo, Le confesso che nemmeno io ho più l’età per scrivere una lettera a Babbo Natale, tuttavia penso che se mi fosse concesso di esprimere un desiderio, questo sarebbe la preghiera di abbandonare il metro di valutazione da Lei adottato per considerare i nostri tennisti italiani, di strapazzarli e rimbrottarli con severità, assumendo posizioni sprezzanti ed integraliste, giudicandoli con saccenteria e la penna affilata come una lama di coltello.
Mi auguro invece che Lei voglia affiancarli, difendendoli e tifando in modo spudorato per loro, in coppa Davis come nei tornei individuali, accogliendoli e spalleggiandoli con esortazioni incoraggianti, perché il tennis italiano ha bisogno anche del Suo appoggio.
In attesa di leggerLa nuovamente sulla pagina stampata, con atteggiamento più attento e benevolo, Le invio i miei più affettuosi saluti.
Elisabetta Di Lorenzo
No è una lettera molto pacata, in cui si richiede un po’ più di rispetto verso i giocatori che non rientrano tra i TOP10, verso quei giocatori che ci mettono l’anima, si dannano, non guadagnano certo come nababbi, sono sportivi e vivono da sportivi (con tutte le rinunce)e si sentono apostrofare dal Rino Nazionale come si trattasse di poveri incapaci.
Ricerco la lettera e la posto
la lettera della mamma di cipolla si può leggere?
se l’ha scritta avrà avuto i suoi buoni motivi e i due vecchietti
saranno andati giù pesanti con le parole.
Ma se non è possibile mettere in discussione o criticare i Clerici o Tommasi, allora non è possibile nemmeno farlo con giocatori tipo Andrea Stucchi.
Provate voi, a rispondere ad un suo servizio, se ne siete capaci, e poi mi dite.
Ed ha solo 1 punto ATP …
Per prendere altri esempi, senza punti ATP.
Fatemi voi il serve and volley come Simone Vismara, o un servizio come Palpacelli. Poi mi dite se possiamo criticare i risultati dei nostri giocatori, se non si possono criticare i difetti dei pur sempre bravissimo Tommasi e Clerici !!!
Ma, quello che parla a vanvera sei tu, vedo.
A vantaggio, nei miei confronti, è che hanno potuto vedere il tennis di 40-50 anni fa. Anche 60. Io solo quello degli ultimi 30 anni ( che mi ricordo ). Però del tennis attuale conosco anche i giocatori da challengers, non solo i giocatori da Master Series o Grande Slam.
Riguardo alle conoscenze, fra 40 anni, tra me e loro, allora non ci sarà paragone, come conoscenze alla stessa età.
Il problema è che poi ti devi mettere al microfono e fare una telecronaca. Li non su può competere con loro.
Ma riguardo alle conoscenze tennistiche, non conta solo sapere di tecnica. Devi anche sapere tutto di tennis.
Come se un commentatore di calcio non sapesse in che serie gioca il Modena, ad esempio, e si limiterebbe a conoscere solo Juve, Milan, Inter e Roma.
” Il Parma ? Perchè ? E c’è una squadra che gioca a calcio che si chiama Parma ? ”
Ecco … per fare un esempio se dovessereo commentare il calcio in questa manera …
Si, ma tu vuoi far fare il pilota, allora, al più grande studioso di tecnologia nelle vetture di formula 1 ? O gli vuoi far fare una telecronaca di una corsa automobilistica ?
OK essere un espertissimo studioso di tennis e grande gioranalista, ma non è consequenziale essere anche un grande telecronista.
Clerici a me piace come telecronista tennistico, me se vogliamo paragonare appunto due ” mostri ” del microfono sportivo, allora De Adamich ( formula 1 ) da 3 set a 0 sia a Tommasi che Clerici.
Questo è un fenomeno nel suo settore.
Gli scarsi ( non tutti ovviamente ) sono gli appassionati di tennis italiani che non sanno un tubo di tennis, e vogliono pure parlarne da scenziati in materia.
Per fare questi commenti : tu ne sei l’esponente classico.
Sono daccordo. Ultimamente anche io quando li ho sentiti non mi sono sembrati prorpio così negativi contro i nostri giocatori, soprattutto Clerici, il più patriottico dei due ( Tommasi è più esterofilo ).
Hanno un grande difetto appunto nel limitare le loro conoscenze ai ptimi della classe. Ad esempio, mettendone insieme 100 di Tommasi e Clerici non arrivano a conoscere i giocatori italiani che conosco io. Anche avendoli incontrati di persona, i nostri giocatori.
Come la maggior parte dei commentatori, spesso, si nota che sono li interessati al tennis solo nel momento che lo ” devono ” fare.
Il loro forte è lo stile della telecronaca, che è di altissimo livello, a dimostrazione che sono sempre li e nessuno riesce a prendergli il posto.
Sono i migliori in Italia a livello di telecronaca tennistica, ma il problema è proprio questo : che sono i migliori.
Purtroppo anche a livello di telecronaca tennistica, dobbiamo tenerci quello che abbiamo. Di meglio in Italia non c’è.
E sono messi peggio rispetto ai tennisti veri e propri come qualità ( sto parlando di tutto il parco commentatori tennistici ).
E’ quello che stavo per scrivere anche io per sdrammatizzare.
Fino a giovedì ci è arrivato, però !
clerici e sopratutto Tomassi hanno fatto la storia del commento tv in Italia.
Chi ne e´all´altezza. MI RICORDO LE RIDICOLE TELECRONACHE DI GALEAZZI, quando commentava la davis in rai. Certo che anche Clerici e Tommasi stanno diventando vecchi e quindi qualche errore e´anche perdonabile.
Viva il re´delle statistiche (ZIO TOM) e il tecnico divertente (clericino)
Sul fatto che Clerici sia un’ottima penna in materia tennistica non ci piove ma da qui a fare il telecronista sportivo ce ne passa…il “mitico” duo in occasione della finale di wimbledon non ne ha azzeccata una…ho perso il conto di quante volte Tommasi sbagliava il punteggio e si scusava in diretta…Clerici se la prendeva con McEnroe e il suo modo di commentare..
P.S:quando gioca un italiano e ci sono Tommasi e Clerici io metto muto…vi giuro!
concordo , clerici è un commentatore ottimo davvero, anche se nno commenta molti tornei.
gli scarsi sono i giocatori italiani….
😈
ragazzi se avete 13 anni non guardate le partite commentate da Tommasi e Clerici … SONO DUE GRANDISSIMI… COME POTETE CRITICARLI!!!
CONOSCONO IL TENNIS COME NESSUN ALTRO!!!
AVETE LETTO IL GRANDE TENNIS DI GIANNI CLERICI???
inoltre se ben sentite quel che dicono, parlano male del doppio perchè lo giocano giocatori di secondo piano…
chi è Huss per esempio???
sto Huss ha vinto il doppio del rolando….
prima di parlare a vanvera … informatevi…
tommasi e clerici non è possibile criticarli sono 2 mostri sacri e clerici poi è considerato universalmente se non il più grande uno dei più grandi studiosi ed esperti di tennis al mondo non a caso è nell’hall of fame poi che abbiano la loro età è indiscutibile ma per me restano anni luce superiori a tutti gli altri commentatori attuali in particolare quelli di eurosport che sono insopportabili e infine che non siano aggiornati sui tennisti da challenger ma chi se ne frega anche perchè mai li commenteranno
PS a pippella o come ti chiami che si lamentava dell’anacronismo tecnico di Clerici leggiti se riesci il suo articolo di martedì 7 uscito su repubblica sull’analisi tecnica dei colpi di Fededer…impeccabile!avrà 80 anni ma è sempre il numero 1
il problema non è tanto il loro atteggiamento con gli italiani( qualche critica ci può stare) ma è il loro atteggiamento in generale. in particolare clerici sembra sempre svogliato e persino seccato quando commenta.inoltre ritengo che due telecronisti di quel livello debbano conoscere molto di piu’ del tennis attuale e non parlare sempre di Laver e Cramer
Ho sentito tutte le partite commentate da Tommasi e Clerici. Onestamente, mi sono sembrati tutti molto positivi con i giocatori italiani. Anche con cipo. Poi, certo, non e che si può osannarli e qualche critica e giusta e doverosa. Sono due grande persone clerici e tommasi, criticarli ogni volta mi sembra esagerato. Mammismo al 100%.
sono daccordo…e se TOMMASI ancora ancora ci può stare…CLERICI ci ha davvero rotto i…..poi nn sa nulla del tennis attuale…ma proprio 0..!!
sono completamente d’accordo. poi come si fa a dire: “io il doppio lo abolirei tanto non serve a niente”
affermazione assolutamente “ingrata”:fa bene a svegliare due che assieme tra poco avranno 30000anni e si ostinano a ricordare rosewall,laver o a tirare in ballo frasi come “anche nel 1971 ecc. ecc.”siamo nel IIImillennio,nel power tennis del top spin e della condizione fisica:quando guardo un tsonga-murray,da spettatore del 2009,non me ne frega niente di sapere che tilden aveva una falange in meno,voglio invece sapere come murray ha tirato un vincente lungolinea di rovescio.inoltre,se entra in campo un italiano che sia starace o volandri o seppi ecc ecc,non voglio sentire solo critiche ma anche qualche incoraggiamento pacato invece di assumere sempre una posizione da tribuno a favore del più forte.inoltre,se fossero veramente i migliori giornalisti di tennis in italia non parlerebbero di crugnola con aria di sufficienza come”quel poveretto,ma chi è?”.il tennis professionistico non è fatto da i primi 30 del mondo ma da 100000 tennisti che defiscono le posizioni di nadal,federer ecc.,per questo dovrebbero conoscere da laureati i vari d’agord,trusendi,vanni,comporto ecc,,(invece non ne sanno niente)e i challenger/futures.solo così il tennis può essere conosciuto a tutti i livelli ed essere apprezzato come Sport
😯 La mamma chioccia di Cipolla scrive lettere ai giornalisti…siamo proprio in Italia!
Si occupi del soffritto, piuttosto, facendo attenzione a non mettere troppe…”cipolle”…
Santoro a Newport si esalta. Cipolla ha fatto comunque una buona partita peccato per il break di vantaggio perso nel secondo set
Cipolla voto: 6+
E’ pur sempre andato fuori al primo turno, ma era sulla superficie a lui meno congeniale, contro il vincitore delle ultime due edizioni del torneo nonchè testa di serie numero 2 (ma in realtà 1).
Voto positivo di fiducia se non altro per il coraggio di pensare in grande!
una lettera in cui accusa li e clerici di non tifare per i nostr giorcatri. io invece la trovo la tipica manifestazione di mammismo italico. scusate, ma in questi ultimi vent’anni non due o cinque) un giornalista cosa doveva scrivere? che tutto andava bene?
quale lettera ?
Bravo e sfortunato, beccare Fabrice al primo turno, che è la prima testa di serie nonché il vincitore delle ultime due edizioni, non è propriamente un colpo di fortuna.
L’interruzione non è stata, neanh’essa, un colpo di fortuna.
Bravo Cipolla a non esserti squagliato.
Entrerai presto nei cento e ci resterai.
PS: Ho letto di una lettera firmata ed inviata dalla mamma di Flavio a Rino Tommasi: condivido ogni parola.
Ero rimasto sul 3-3….e poi perde subito 3 giochi di fila..che peccato! Cmq un torneo del genere non si può seguire, assurdo che nel 2009 il tennis sia ancora funestato dai capricci climatici a tal punto 😡
Per il resto, tutto secondo pronostico, Cipo è un giocatore umile e volitivo, ma i mezzi sono quelli che sono, e personalmente trovo raramente di che rimproverargli
Bravo comunque come Ramirez Hidalgo che si e’ voluto cimentare in un torneo sull’erba!
ma avete visto quante palle break ha sprecato?un’enormità anche nel secondo set…peccato
ottimo lato positivo, ma il grano e la gloria sn quellidi un qualunque lunedi
Almeno è arrivato ad un solo minuto dal venerdì 😯
Risultato semplicemente secondo pronostico. 😉
nessuna sorpresa, non ha le caratteristiche per poter giocare su questa superficie ma apprezzo la sua buona volontà ❗ ❗