Open Court: Masters U21, i motivi di una novità interessante (di Marco Mazzoni)
Stavolta Chris Kermode mi ha davvero sorpreso. Fino a pochi giorni fa non mi sarei mai aspettato di scrivere un commento “positivo” su qualche iniziativa del CEO dell’ATP. Dal suo insediamento ai vertici dell’associazione che gestisce gran parte dell’attività tennistica internazionale le sue proposte mi avevano sempre trovato contrario, o almeno lasciato perplesso. Idee rivoluzionarie al contrario, proposte avventate come i match a tempo, pericolosi attentati all’unicità del tennis nel panorama sportivo. Idee trainate dalla voglia di avvicinare ancor più le masse al tennis ma con il forte rischio di far perdere alla disciplina la sua identità e differenza, appiattendola. Idee a tutto marketing, a tutto business. Idee che hanno provocato reazioni forti, anche da parte di chi il tennis lo vive tutti i giorni in campo. Così che il CEO ha convocato alcuni council per parlare, riflettere, correggere il tiro e rivedere in parte questi piani, assai spinti. Ne è scaturito qualcosa di buono, a quanto sembra.
Durante le ATP Finals appena concluse a Londra infatti Kermode ha annunciato due decisioni importanti: Il Masters resterà a Londra ancora per molti anni; l’anno prossimo sarà organizzato un evento simile alle Finals ma dedicato ai migliori Under 21. Niente male…
Sulla prima notizia, il commento è: pericolo scampato. Il sentore che l’evento conclusivo della stagione potesse essere spostato di nuovo in Asia era altissimo, lo stesso Kermode l’aveva fatto capire agli Australian Open 2015. L’Asia sarà anche il futuro (mah), però la crescita del nostro sport in Cina & dintorni sta andando a ritmi molto più lenti di quel che si sperava, sia nel maschile (dove i paesi asiatici quasi non hanno giocatori di ottimo livello, eccetto rare eccezioni come il Giappone) che nel femminile (dove di tenniste mediamente buone ce ne sono, ma l’interesse del pubblico indigeno è davvero scarso). Ritrovarsi un Masters di nuovo in Cina con un deserto intorno non è un bello spot per il nostro sport. Niente contro il paese della grande muraglia, ma se il processo di crescita del tennis è più lento del previsto, ritengo inutile e persino dannoso forzare i tempi a tutti i costi. Meglio scegliere ancora Londra, che ama il tennis, che vanta una struttura eccezionale, che logisticamente è una meta perfetta per il pubblico ed anche per i giocatori, attualmente per la maggior parte europei. Tra qualche anno vedremo, ma per il futuro prossimo Londra è una scelta che condivido in pieno. …solo spero che nel 2016 si scelgano condizioni di gioco più veloci, che possano rimescolare maggiormente le carte in tavola e proporre uno spettacolo più interessante.
Sul secondo annuncio di Kermode, quello del Masters under 21, mi verrebbe da dire “ottimo che Chris legga Livetennis!”. Battute a parte, di un evento top dedicato ai giovani ne avevo parlato qua un annetto fa, lanciando quest’idea che ritenevo interessante ed importante per vari motivi. I giovani sono il futuro della disciplina, ma da (troppo) tempo per vari motivi fanno fatica ad emergere ed insidiare i top nei grandissimi eventi. La maggior parte del pubblico, soprattutto quello medio, li conosce ancora poco perché difficilmente arrivano a giocarsi i titoli. Un Masters a loro dedicato può essere assai utile per farli conoscere, ed apprezzare. Sarà una grande vetrina, un torneo utilissimo a presentarli perché verrà organizzato nella settimana “di buco” tra il 1000 di Bercy e le Finals, quando non c’è altro tennis nel main tour. Personalmente avrei anche pensato di portare gli otto migliori under 21 al Masters vero, e farli scendere in campo nella sessione pomeridiana come terzo match. Questo avrebbe avuto un impatto molto interessante per il pubblico: chi paga il biglietto (costoso) per il pomeriggio, vede soltanto un doppio ed un singolare, un piatto discretamente ricco ma assai meno rispetto alla quantità di un buon Masters1000 o di uno Slam. Un match in più non guasterebbe gli orari della manifestazione, sarebbe certamente apprezzato dal pubblico e farebbe assaggiare alle “new balls” l’atmosfera eccezionale delle Finals, magari una spinta ulteriore a crescere e maturare. Tuttavia si può opporre che la partita giornaliera tra i giovani potrebbe essere troppo schiacciata dal match tra i big, e quindi diventare marginale nell’interesse generale. Obiezione valida, ma forse solo con un test si potrebbe valutare il vero impatto sul pubblico e sull’evento in generale. Ad ogni modo, l’idea di utilizzare la settimana pre-finals per questo Masters U21 mi piace, merita di essere sperimentata.
Altro aspetto importante, l’evento dedicato ai migliori giovani potrebbe rivelarsi assai utile anche per farli crescere, sul piano umano e sportivo. Si troveranno per un’intera settimana assieme al centro dell’attenzione, ricevendo una sorta di investitura e quindi spinti a dare il meglio in campo in “prime time”. Molti di loro già si conoscono da anni avendo frequentato gli stessi tornei junior; ma portati ad un livello superiore di competizione potrebbero scoccare anche intriganti contrasti e rivalità, con la speranza che sia solo l’inizio e che queste sfide possano diventare le grandi finali degli anni a venire.
Dalle parole di Kermode, sembra che questo Masters U21 sia stato impostato come una sorta di lancio e scommessa per il futuro più che un evento da cui riuscire a ricavare molti dollari. Se è così, ritengo che sia una impostazione corretta. Potrebbe anche generare un interesse notevole, e quindi diventare importante dal punto di vista commerciale per i giocatori, per i loro sponsor, per il luogo scelto, a livello globale. Affinché abbia successo, è molto importante che sia organizzato bene, a 360°. Intanto sarà fondamentale il luogo in cui verrà organizzato. Su questo Kermode ha lasciato le porte aperte, forse ha lanciato semplicemente l’esca, aspettando che qualcuno si faccia avanti; oppure era troppo presto per scoprire le carte. A differenza della scelta di Londra, per il Masters U21 potrebbe essere adatta una scelta più aggressiva. Due le ipotesi più interessanti: un paese che ha fame di tennis; un paese che ha fame di visibilità e mezzi per organizzare un evento top. Nella prima categoria inserisco paesi di cultura e tradizione tennistica, ma che oggi non hanno più il campione/grande torneo, ma che lavorano forte sui giovani ed hanno quindi reali prospettive di tornare ad essere un punto di riferimento. L’identikit è quello della Germania, che dopo l’epopea di Graf e Becker ha un peso marginale nel grande tennis, ma ha tutto quello che serve per tornare al massimo livello (mezzi, soldi, in prospettiva anche giocatori con Zverev). Altro paese europeo che potrebbe meritare un evento del genere è la Repubblica Ceca, fucina inesauribile di talenti, e che con Praga potrebbe assolutamente reggere l’impatto e fornire un pubblico interessato ed adeguato per cultura e tradizione. C’è grande fame di tennis in America Latina, Brasile e Messico stanno investendo non poco sul tennis. Di giovani promettenti ce ne sono molti in Australia, come in Russia. Sarebbero due candidature niente male, anche se molto diverse tra di loro per implicazioni logistiche e commerciali. Sarebbe tutt’altra prospettiva se andiamo a cercare paesi con radici tennistiche giovani o povere, ma in grado di organizzare un grande evento e molto aggressivi sul piano commerciale globale. Penso ad Astana ed il Kazakistan, o Baku in Azerbaigian, o anche la Turchia (il nuovissimo torneo ad Istanbul è stato un piccolo caso, forse grazie a Federer ma non solo), o la Corea del Sud, paese olimpico 2018 e che potrebbe esser trainato da Chung. Un’idea interessante potrebbe essere quella di far diventare il Masters U21 itinerante, cambiando ogni anno sede. Il rischio qua è prettamente economico: organizzare un evento sportivo una tantum è più costoso, visto che non si possono suddividere su più anni molti dei costi organizzativi. E l’Italia? Perché no… però si torna al punto che ho provato più volte a sottolineare: serve una voglia di scommettere ed imprenditorialità che oggi, ahinoi, manca.
Ultimo commento, ma non per importanza, sulla formula. Kermode non ne ha parlato nel dettaglio, ma l’idea credo che sia quella di replicare le Finals, quindi due gironi con i migliori 4 in semifinale. Purtroppo è uno schema tanto alieno al tennis quanto funzionale a far giocare almeno 3 match ad ogni partecipante. E visto che quest’evento dovrebbe essere anche una vetrina oltre che un torneo significativo dal punto di vista tecnico, è difficile che si opti per un tabellone tennistico classico ad eliminazione. Piuttosto Kermode ha lanciato qualche spunto su possibili sperimentazioni, come l’abolizione del let e del riscaldamento pre-match per accorciare le partite. Qua si entra in un vero ginepraio, e preferisco non approfondire troppo. Ritengo l’idea di togliere il riscaldamento ridicola. 5 minuti non cambiano nulla e sono utilissimi ai giocatori a trovare il feeling con le luci, il campo, le palle, il contesto, ecc. Per rendere i match più corti basterebbe inserire 20 secondi tra un punto e l’altro e farli rispettare con un banalissimo orologio a bordo campo, tecnologia antica e totale affidabilità, togliendo al giudice di sedia una discrezionalità inutile e spesso fastidiosa. Non rispetti i 20 secondi? Primo warning, poi 15 perso. L’arbitro potrebbe aver facoltà di stoppare il tempo in casi eccezionali (infortunio evidente, pubblico in delirio dopo un big point). Questa sì che sarebbe una sperimentazione utilissima. Sul let sono personalmente più possibilista: si potrebbe provare, ma penso che l’impatto sia minimo nel corso di un match, a meno di un caso estremo come let vincente su palle break o addirittura matchpoint. Le sperimentazioni che sarebbe il caso di testare? Sulle condizioni di gioco (palle e velocità della superficie) o addirittura sui materiali tecnici, ma qua davvero si entra in aspetti molto delicati, che vanno ben oltre l’importanza di un Masters under21.
Concludendo, quello che è importante e mi piace sottolineare è la voglia di puntare sui giovani, di farli crescere. Non solo perché sono il futuro del movimento, ma perché lo spettacolo ha bisogno di essere più vario, più sorprendente, ancor più in una fase storica troppo anchilosata sugli stessi giocatori, sia al vertice che appena dietro.
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: ATP, ATP Finals Under 21, Chris Kermode, giovani, Kermode, Marco Mazzoni, Masters U21, Masters under21, Open Court
01 1995 30. Kyrgios AUS
02 1996 44. Coric CRO
03 1996 51. Chung KOR
04 1994 76. Lucas Puille FRA
05 1996 78. Kokkinakis AUS
06 1995 100. Edumnd GBR
07 1994 129. Coppeljeans BEL
08 1996 136. Ymer SWE
09 1995 139. NIshioka JAP ALT
Altri
1994 154. Thompson AUS
1994 160, Pavlasek CZE
1995 172. Djere SRB
1997 173. Rublev RUS
1997 176. Fritz USA
1998 179. Tiafoe USA
1995 182. DONATI ITA
1994 187. Saville AUS
Fuori dai top 200
1996 204. Halys FRA
1994 205. Bourgue FRA
1995 223. Hemery FRA
1994 225. Krueger USA
1995 230. Cachin ARG
1998 236. Lee KOR
1994 237. Barrere FRA
1994 241. Krstin SRB ( Djokoviccino )
1978 249. Ruben Ramirez Hidalgo ESP ( OPS … forse ho sbagliato ! )
1995 255. Popko KAZ che come racchetta ha la Specialized Tarmac come Nibali ed Aru ..
1994 260. Ramanathan IND Patapim e Patapham !
1995 262. Marterer GER
1996 269. Majchrzak POL Zakkhete !
1997 274. Paul USA
1996 276. Garin CIL oppure INTER con la U in più
1994 277. Perez Sanz ESP
1995 280. Milojevic SRB Tipsareviccino
1995 287. Ferreiro Silva POR
Primo fuori dai 300 :
1994 301. Liam Broady ( Juve, Inter e Sampdoria ma senza O ) IRLANDA … ehm … Gran Bretagna
…
cerca
.
cerca
.
cerca
…
attendere prego
..
attendere prego
..
attendere prego
…
… si, ma … QUINZI ?
…
Attenzione a darlo per spacciato … potreste farvi fare doppia figura, dopo averlo osannato, e poi distrutto.
Può salire da un momento all’altro
Infatti : kyrgios non credo nemmeno io si metta a giocare questo master junior.
Come Becker non giocava Wimbledon Junior. A 21 anni ne aveva vinti già 2 di quelli maggiori, forse se controllo, anche 3.
Appunto. Intanto per metterli in vetrina, già ci sono in vetrina. Chi è che non conosce kyrgios ( quarti di finale nel grande slam all’attivo ), coric, puille, kokkinakis etc. etc.
poi … intanto ci sarebbero sempre i primi due troppo favoriti.
Le differenze tra gli under 21 sono troppo evidenti.
Il n.8 degli Under 21, infatti è ymner, il primo è Kyrgios.
Se non c’è differenza … !
Anni fa la cosa era diversa, ma non aveva senso, visto che tutti gli 8 top 21 erano praticamente top 20 o top 30 mondiali !!!
Se vogliamo proprio fornirgli una vetrina, andrebbe messa la regola del divieto ai top 100, o top 50.
Così è più incerto come torneo.
Poi lo sappiamo già … Kyrgios non ci sarebbe andato … troppo poco tornaconto. Meglio una preparazione migliore verso gli Australian Open.
il prossimo anno spero che Donati possa avvicinarsi ai top!
A me invece piacerebbe un master U21, a patto però che sia un torneo di primo livello (faccio riferimento al fatto che gli slam U18 non sono mai frequentati dai migliori U18).
Ecco, se il master U21 fosse snobbato dai “big” competitivi non avrebbe alcun senso.
Io nn trovo alcun vantaggio in una manifestazione simile ma al contrario sarebbe un ulteriore tentativo nn di promuovere l’emergere di giovani tennisti dal basso, cioe favorendo economicamente Itf e CH nel mondo, ma al contrario di dare peso a una sterile attivita’ juniores che nulla apporta al tennis. Intendo dire che nn sara mai e poi mai percepito cm un evento di prestigio perche nn vedo cm possa essere reso ufficiale alla stregua di un qualsiasi altro torneo atp che assegni punti. Ci sarebbe troppa disparita a fine anno con chi nn paertecipa e quindi sarebbe nulla piu che una esibizione inutile a mio giudizio. Per di piu a fine stagione con il rischio che nessuno dei migliori, che nn aspirano a restare i migliori 8 U21 ma anche da “adulti” , nn partecipino. Non solo, immagino che qst esibizione offra un cospicuo prize money altrimenti si pederebbe anche il minimo spazio per un incentivo ulteriore ai partecipanti.
Anche ove cosi fosse si otterebbe di sottrarre ulteriori risorse finanziarie magari destinabile ai circuiti inferiori che dovrebbero rappresentare la vera cantera dei futuri campioni. Non un inutile master u21 a cui nessuno importa.
A chi potrebbe osservare che dal punto vista ufficiale ha poco valore anche il masterino del circuito CH, rispondo gia che e’ effettivamente cosi. Ha tuttavia un senso maggiore perche premia cmq i migliori giocatori in un circuito minore definibile a scelta cm parallelo o contiguo a quello maggiore e che pertanto premia indistintamente under over che si confrontano nel tour.
Felice di condividere pensieri e riflessioni
e sei anche ottimista… non ce li vedo 500 spettatori per quelle partite…
Schettini?
mi sembrano i campionati europei under 21 di calcio, non mi sembra un’idea così geniale………sia chiaro, a noi “malati” piacciono, ma dal punto di vista generale una manifestazione di serie b.
tra l’altro il master junior c’è già, quindi avremo un master under 18, uno under 21 ed uno assoluto.
secondo me in un paese neutro ymer-poille o coppejans-chung (per fare un esempio) fanno 500 spettatori.
Buona idea, ma devono anche farlo per le ragazze !
nel caso si fosse disputata sarebbero stati kyrgios, coric, chung, kokkinakis, zverev, edmund, donaldson e ymer.
donati primo azzurro è quindicesimo in questa lista.
kyrgios
coric
chung
pouille
kokkinakis
zverev
edmund
coppejans
donaldson
ymer
ma sarebbe un torneo davvero così’ interessante?
chissa’ nadal come sara’ felice…..e poi una superficie più’ veloce?…fra un po’ giocheranno con gli schettini!….vabbe’ tanto visti gli scambi non è che devono spostarsi molto 😯
Chi sarebbero gli 8 qualificati quest’anno?