Matteo Donati: dopo questo 2015 sarà la nostra punta di diamante?
“È esplosa una stella!”, “È il nostro miglior giovane!”, “Abbiamo un potenziale top10!”: sono tutte frasi che in questo 2015 abbiamo sentito da ogni parte riguardo Matteo Donati, rivelatosi al grande palcoscenico del tennis in un 2015 per certi versi sorprendenti.
Classe ’95, l’allievo di Massimo Puci, quest’anno è cresciuto tanto dal punto di vista fisico, mettendo su massa muscolare e centimetri importanti, mettendo in atto una programmazione quasi perfetta: è arrivato a un best ranking di numero 159 al mondo, chiuderà l’anno attorno alla 175a posizione, ha raccolto alcuni risultati davvero prestigiosi e soprattutto, non ha avvertito il passaggio di livello, salendo dai futures ai challenger. Aveva chiuso il 2014 sopra il numero 400 e, smaltita la fatica con un meritato riposo, complici i primi mesi dell’anno liberi da scadenze (li ha saltati nel 2015) potrà continuare a salire nel 2016.
Quest’anno ha raccolto 33 vittorie e 21 sconfitte, con 16/9 su terra, mentre dovrà migliorare su cemento outdoor dove ha solo 4 vittorie a fronte di 5 sconfitte, mentre non ha demeritato indoor.
Questi sono nello specifico i suoi risultati più importanti: a marzo dopo due futures in Canada, trova dei significativi quarti di finale al challenger di Drummondville. È a inizio aprile, sulla terra casalinga di Napoli, che esplode però definitivamente il suo anno: Donats raggiunge la finale (persa da Munoz-De La Nava), superando tennisti di un certo spessore come Golubev, Arnaboldi e Cecchinato, garanzie a questo livello.
Vercelli e Torino sono avari di successi mentre a Roma, nella favolosa cornice del Foro Italico, supera il suo primo top50, Santiago Giraldo, prima di cedere al 2T destando una gran bella impressione contro il ceco Berdych. Il giocatore sembra destinato a grandi palcoscenici e l’Italtennis gongola.
Non supera le quali a Ginevra, a Vicenza supera solo un turno, fallisce le qualificazioni sull’erba di Ilkley e al turno decisivo di Wimbledon: il ragazzo ha voglia di mettersi alla prova con grandi tornei, fatto che denota una grande fiducia in se stesso e nei propri mezzi.
Torna in Italia e sulla terra rossa challenger: a Todi arriva in semifinale battendo Olivo, Pouille e ancora Arnaboldi, prima di cedere sul filo di lana a Kicher, mentre in quello successivo di San Benedetto si ferma ai quarti contro Salvatore Caruso.
È tempo di cemento e l’estate nordamericana pare essere il banco di prova migliore per testare le ambizioni e la voglia di crescere di Matteo Donati: a Granby arriva una nuova semifinale (perdendo contro Millot), a Vancouver solo un 2T, mentre a New York fallisce le quali perdendo al 1T contro Mathieu, un sorteggio davvero sfortunato che, misto alla stanchezza, non regala di certo la migliore versione dell’italiano.
Da New York in poi poca sorte per Donati: 1T contro Haase sulla terra di Genova, quali fallite a Kuala Lumpur a livello indoor, contro Kuznetsov a Pechino e contro Bolelli a Shanghai, prima di tornare in Europa e cedere al 1T al challenger di Brest contro Przysiezny.
Una stagione con dei picchi altissimi, il viatico migliore per una crescita che dovrà essere progressiva e continuare nei prossimi mesi, con nuovi traguardi che potranno essere sicuramente raggiunti: Donati ci crede completamente, quello che possiamo fare noi appassionati è sostenerlo il più possibile, apprezzando soprattutto la sua voglia di diventare un giocatore completo, non specializzandosi solo su una superficie come tanti italiani fanno con la terra battuta. Il ragazzo vuole arrivare in alto.
Alessandro Orecchio
TAG: Donati, Italiani, Matteo Donati
Donati attualmente con Fabbiano è il nostro migliore giovane, è arrivato a fine stagione stanco e nonostante tutto ha continuato a giocare, facendo bene perché solo in questa maniera puoi migliorare
Mah…ultimamente ha fatto flop in diverse partite… 🙄
Forse volevi dire al contrario, vale a dire : Resto dell’idea che il Donati visto al ch di Napoli ha un potenziale superiore a quello del pur discreto Quinzi.
Io credo che non le abbiano sparate grosse. Come ho scritto sotto lo può anche diventare in fin dei conti niente è impossibile
Ho sempre seguito Donati solo sul sito livetennis e in qualche raro streaming. Ero quindi assai contento di poterlo vedere un paio di domeniche fa all’aniene per la serie a. giocava contro cipolla.
raramente ho avuto delusioni così cocenti; l’ho trovato un giocatore costruito, privo di mano e con schemi totalmente automatici; ovviamente il buon cipolla ne ha disposto facilmente. non sto parlando di una giornata no, ma proprio della incapacità di leggere una partita e di apportare le necessarie modifiche. sul cemento dove le variazioni sono minori rende di più, ma con limiti talmente evidenti sarà difficile entrare nel tennis che conta.
Dubito……c’ha un sacco di rognette fisiche…..è un po’ fragilino….
tecnicamente non ha molte varianti di gioco…..un po’ come Seppi….
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Resto dell’idea che il Quinzi visto al ch di Napoli ha un potenziale superiore a quello del pur ottimo Donati
Vero che ci sono in giro tanti bei talenti molto più precoci (Zverev e Coric su tutti) ma Donati è uno che ha molti margini di miglioramento. Per i top 10 è un po’ prematuro sperare, ma certo ha i numeri per essere un tennista di punta (stabilmente tra i primi 30/40 al mondo).
Poi si vedrà….
Potenziale top 10???? Esplosa una stella????
Scusate ma allora cosa dovreste scrivere di Coric Chung Zverev
Rublev Kyrgios Thiem…….
Signori vediamo di non spararle troppo grosse e di restare
con i piedi per terra che forse è meglio.
Forza Matteo facci sognare..ti auguro una buona preparazione per il 2016….
Allenandosi e giocando con la determinazione, grinta e talento che gli appartengono ; Donati nel 2016 entra di sicuro tra i primi 80/50 al mondo. La grande forza di Donati, è la determinazione e la voglia di imparare per migliorarsi sempre di più e diventare un ottimo tennista tra i primi 30/20 al mondo. Oppure anche un campione da top ten (ma non lo gridiamo tanto forte)
Diamo i numeri..
Mi aspetto per lui la top 80-90 e per Sonego almeno i 200.
Forza Matteo 😀
articolo interessante, grazie