Masters1000 Parigi Bercy: Novak Djokovic troppo forte per Andy Murray, decimo titolo stagionale per il serbo
Djokovic, fortissimamente Djokovic. Novak si conferma imbattibile in questa parte di stagione, vincendo a Parigi Bercy il decimo titolo di quella che si appresta a diventare la sua miglior annata in carriera, una delle migliori di sempre nell’era Open. Dal 2013 in poi l’autunno è sempre targato Djokovic, un ritmo travolgente tra Cina e quel che resta della stagione indoor europea. E’ di nuovo difficile commentare in modo originale l’ennesimo successo del serbo. Le sue finali sono veramente a senso unico, davvero pochi i sussulti, i momenti in cui si intuisce un possibile cambio di rotta, una novità tecnica, una sorpresa. Bercy è spesso stato un torneo fuori dal coro, con qualche interessante sorpresa; ma con queste condizioni non così veloci e con rimbalzi discretamente alti il n.1 è oggi quasi imbattibile. Strappargli anche solo un set è diventata un’impresa titanica. Novak ha una condizione psicofisica straripante. E’ sicuro, lucido, governa lo scambio col pilota automatico. Solo servendo in modo eccezionale e non facendolo respirare si può provare a batterlo. Per ora, nessuno ci riesce. Non c’è andato affatto vicino Andy Murray nella modesta finale appena conclusa. E’ stata la 21esima sconfitta dello scozzese negli scontri diretti, un gap importante tra i due, ma che non potrà che accentuarsi se il Wimbledon Champion 2013 continuerà ad affrontarlo con quella condotta così difensiva.
Murray ha disputato una partita totalmente errata sul piano tattico e mentale. Inutile impostare il match sulla corsa, sulla lotta. Solo togliendo a Novak i tempi di gioco puoi provare a superarlo. Andy al contrario ha stazionato per quasi tutto il match troppo lontano dalla riga di fondo, mai in comando dello scambio. Portato dal rivale a correre, i suoi colpi non fanno male a Djokovic perché non sono mai così lunghi, veloci o angolati da mandarlo in difesa estrema. Inoltre Murray non ha ottenuto niente dal servizio, con percentuali di prime troppo basse che hanno ancor più reso facile il compito del n.1. Djokovic è stato troppo più solido e preciso, più forte nell’aprire il campo con le diagonali e allontanare lo scozzese dalla riga di fondo. Così il solco di intensità tra i due è diventato un canyon, desertificando anche le emozioni di un match troppo a senso unico per divertire.
Si inizia con Murray al servizio, ed il primo gioco spiega molto di quello che sarà il match. Con la prima in campo, Andy riesce a tenere i piedi non così lontani dalla riga e tenere l’iniziativa; sulla seconda dello scozzese Djokovic entra, comanda lo scambio, apre il campo e chiude. Gioco laborioso, qualche punto già lungo anche se l’intensità non è ancora al massimo. 1-0 Murray. Novak risponde tenendo a zero il servizio “in un amen”, lasciando andare il braccio in grande sicurezza. 1 pari. Murray torna al servizio e suona l’allarme. Novak entra con la risposta, lunga e precisa. 0-30. Seconda di servizio… Djokovic sale in cattedra. Spinge in progressione senza esagerare, esplora tutti gli angoli del campo facendo correre Andy e portandolo all’errore in difesa. 0-40, prime palle break. Novak è freddo, chirurgico: risposta cross precisa, attacco altrettanto preciso, passante in rete. Break Djokovic, 2-1. Sono passati una manciata di minuti, ma lo spettro di uno “Shanghai bis” già aleggia maligno tra gli oltre 15mila di Bercy.
Murray prova a reagire, cerca la massima velocità nel palleggio ma il rovescio, di solito molto costante, finisce troppe volte in rete quando è costretto a tirarlo in corsa. Djokovic sembra servire non al meglio (si era vociferato di problemi alla spalla ieri), ma Murray resta troppo attendista. Un attendismo che gli costa caro, perché Novak resta centrale, martellando il ritmo di gioco, mentre lui è costretto a correre, rincorrere, ringhiare e trovare una prodezza per strappare un punto. 3-1 Djokovic. La partita avanza, ma il canovaccio tecnico non cambia. Sul servizio di Murray scambi intensi, corse e rincorse, angoli acuti e grandi spin, ma alla fine Djokovic comanda ed ottiene la palla del doppio break. Esagera nella spinta (uno dei rarissimi gratuiti), sprecando la chance. Ne sciuperà altre due, anche per merito di Andy. Con enorme fatica, Murray strappa il secondo game del match, 3-2. Sul servizio di Djokovic si gioca assai di meno, il n.1 avanza spedito non lasciando spazio al rivale per reagire. 4-2 Djokovic. Nel settimo gioco Andy entra in confusione, sbaglia e Novak “ringrazia”, strappando il secondo break, 5-2 Djokovic. La sensazione è quella di una lenta agonia per Murray, l’impossibilità di sfondare il muro-Djokovic e di invertire l’inerzia del match. Ci prova con una smorzata Andy, ma sono tentativi estemporanei, senza una spinta tecnica importante. Il n.1 chiude in sicurezza il primo parziale 6-2, in una quarantina di minuti di tennis onestamente deludente. Deludente perché Djokovic non è stato nemmeno spinto a giocare al massimo da un Murray incapace di rubare tempo di gioco al rivale, troppo più costante e preciso. Con Andy così lontano dalla riga di fondo, poco incisivo nella spinta e senza punti diretti al servizio la partita è troppo facile per Novak.
Secondo set. Ancora Murray al servizio, ma dalla prima non ricava niente mentre arriva il primo doppio fallo del match. Dal 40-15 si va ai vantaggi, e la prima latita. Lo sguardo di Novak è intenso, lascia capire la precisa intenzione di mettere subito la testa avanti, far avvertire il massimo della pressione e della presenza al rivale, che, spinto a correre, sbaglia ancora. Palla break delicatissima, che Murray annulla trovando finalmente una buona prima esterna, chiusa da un dritto in avanzamento. Si salva Murray, 1-0. Novak continua a veleggiare sicuro nei suoi turni di servizio, spinge sicuro e non concede niente, 1 pari. Nel terzo gioco ancora misero il servizio dello scozzese, Novak sale 30-40, allarme rosso. Ancora niente prima, e sulla seconda Djokovic è lì famelico, aggredisce la palla e fa fare al rivale letteralmente il giro di tutti gli arrondissement parigini, portandolo all’inevitabile errore in difesa. Break Djokovic, 2-1. Quando la partita pareva archiviata, Murray prova l’ultima disperata reazione. Sale 0-30, esplodendo tutta la propria rabbia e frustrazione, lasciando finalmente andare il braccio a tutta e provando a rubare il tempo di gioco. Djokovic ci mette del suo, giudicando male una palla di scambio. 0-40, prime palle break per Andy, che trasforma subito con un attacco profondo e coraggioso. 2 pari. Il britannico si incita, un “Fire up!” rimbomba nell’arena parigina, ma il servizio continua a non prendere ritmo. Djokovic non si scompone, macina tennis in progressione impattando sul 30 pari. Niente prima… altra chance per il n.1 che aggredisce la seconda e porta Murray a forzare un dritto, largo. Palla break per Novak, stavolta Andy serve bene esterno e chiude di rovescio lungo linea. Vince un buon game Murray, salendo 3-2 e portandosi anche 0-30. Novak intuisce il momento positivo del rivale sale e di livello. La prima di servizio non lo assiste ma accelera i tempi di gioco, lascia partire subito rovesci cross veloci e stretti. 4 punti di fila e 3 pari. Proprio quando Murray sembrava di colpo entrato nel match, più aggressivo e senza quei colpi interlocutori che lo penalizzano terribilmente, crolla 15-40 con un paio di errori gravi nello scambio. Ancora niente dal servizio, altro errore… break Djokovic, che inanella un parziale di 8 punti ad 1. E’ lo strappo decisivo. Il serbo chiude 6-4 con un errore in risposta di Murray, frustrato come non mai per la seconda severa sconfitta dopo quella patita in Cina poche settimane fa.
Tra una settimana a Londra andranno in scena le ATP Finals. Se le condizioni saranno simili a queste parigine, non così veloci e con rimbalzi così alti, la probabilità che possa andare in scena l’ennesimo “One Man Show” del n.1 è terribilmente concreta.
Marco Mazzoni
@marcomazz
Six ATP Masters titles in one season, and he takes it all in his stride! pic.twitter.com/ZrFryGT4Nj
— TennisTV (@TennisTV) 8 Novembre 2015
La partita punto per punto
N. Djokovic – A. Murray
01:32:51
2 Aces 4
0 Double Faults 2
63% 1st Serve % 54%
20/30 (67%) 1st Serve Points Won 23/36 (64%)
13/18 (72%) 2nd Serve Points Won 11/31 (35%)
0/1 (0%) Break Points Saved 5/9 (56%)
9 Service Games Played 9
13/36 (36%) 1st Return Points Won 10/30 (33%)
20/31 (65%) 2nd Return Points Won 5/18 (28%)
4/9 (44%) Break Points Won 1/1 (100%)
9 Return Games Played 9
33/48 (69%) Total Service Points Won 34/67 (51%)
33/67 (49%) Total Return Points Won 15/48 (31%)
66/115 (57%) Total Points Won 49/115 (43%)
1 Ranking 3
28 Age 28
Belgrade, Serbia Birthplace Dunblane, Scotland
Monte-Carlo, Monaco Residence London, England
6’2″ (187 cm) Height 6’3″ (190 cm)
172 lbs (78 kg) Weight 185 lbs (84 kg)
Right-Handed Plays Right-Handed
2003 Turned Pro 2005
73/5 Year to Date Win/Loss 64/11
9 Year to Date Titles 4
57 Career Titles 35
$88,444,918 Career Prize Money $40,320,055
TAG: Andy Murray, Djokovic, Masters 1000 Parigi Bercy, Masters 1000 Parigi Bercy 2015, Murray, Novak Djokovic
Condivido che Djokovic sia un esempio di sportività per tutti i Serbi e non solo,troppo spesso la Serbia dava un esempio sbagliato soprattutto per colpa di alcune frange violente di tifosi che non aiutano a dare una bella immagine del Paese
@ ILSanto (#1486963)
Mah! Io penso che l’antipatia dipenda da chi si incontra: ieri non credo che tra lui e Murray il pubblico preferisse il britannico. Magari rispetto a Federer e Nadal preferisce ancora i primi ma tra un po non sarà cosi o meglio quando Novak inizierà a perdere qualche incontro in più diventerà più umano ed inevitabilmente più simpatico rispetto ai nuovi vincitori
Concordo in pieno con i Tuoi due commenti. Parlando del tifo del pubblico inspiegabilmente contrario ; il Sottoscritto pensa che all’invidia e alla cattiveria non c’è limite in questo mondo. In quanto non si è mai visto un grandissimo tennista come Nole (il tennista più forte di tutti i tempi) vincere quasi tutto in 4 anni (specialmente il 1° e quest’ultimo anno), e quando non ha vinto al 99% è arrivato sempre in finale. Anche il pubblico è cambiato rispetto 5 oppure 10 anni indietro ed è più rozzo. Nole è simpatico ed educato (adesso come in passato), quando faceva le imitazioni il pubblico lo amava per questo (ma era un altro tipo di pubblico).
nole merita tutti gli apprezzamenti che gli sono dati al 1000×1000!
detto questo (so che i se non fanno storia) se rafa e delpo non avessero subito quelle brutte operazioni !! chissa!! cmq nole adesso
non ha avversari!
Quello che mi dispiace è che Nole debba nei suoi incontri superare anche un tifo del pubblico inspiegabilmente contrario, cosa di cui lui ne soffre molto.Io penso che lui stia pagando ancora le imitazioni dei due santoni Federer e Nadal, che evidentemente nel mondo del tennis contano altrimenti questa antipatia dei vari pubblici non si spiga, visto che è molto sportivo quando perde, ed è l’unico che applaude un bel colpo dell’avversario.
@ giuliano da viareggio (#1486660)
Nole è ormai da classificare come uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. IL suo tennis praticamente non ha punti deboli ed è in continua evoluzione tecnica,inoltre è supportato da una intelligenza tattica superiore, un fisico eccezionale a cui si aggiunge la sua tempra di lottatore.
Chi mi sa dire la statistica dei giocatori con più vittorie sui top five?
Io conosco quella delle vittorie sui top ten: 1) Federer 192; 2) Djokovic 153; 3) Nadal 132; 4) Sampras 124; 5) Becker 121; 6) Lendl 119; 7) Agassi 109; 8) Edberg 96.
Però sarebbe molto più interessante quella sui top five.
Grazie.
Grandissimo Nole. In assoluto il migliore giocatore di tennis al mondo. Stan è un buon giocatore da top ten (come Cilic), e al RG è stato molto fortunato, perché ha trovato un Nole stanco e poco riposato. Se Nole giocava la finale del RG al massimo delle sue potenzialità, schiantava Wawrinka. Fattene una ragione
Ma adesso sta a vedere che Nole ha perso il RG per aver giocato un set vinto 6-1 il sabato! 😯
Djokovic non ha vinto il RG perché c’era un Wawrinka SUPER!
Ora come ora penso siano i 2 svizzeri gli unici in grado di vincere contro questo Djokovic.
Gli altri della Top ten hanno un gioco troppo difensivo, che mette in palla il numero uno e che in quelle condizioni non sbaglia mai.
Complimenti a lui,ma c’è da sperare che gli svizzeri non calino o che torni un DelPotro in forma, se no il prossimo anno sarà un dominio di un solo giocatore…… 🙄
Soprattutto gentile con i ball boys
Sì sì con 10 vincenti come oggi
numero uno sui generis 🙁
Bravo Novače . Se è miglior giocatore di tutti o no , non importa, è una persona straordinaria, intelligente , generoso . Serbia ha una persona molto importante, non solo per lo sport , Novak è una persona completa e per le generazioni giovane un vero modello . Grazie a tutti ,
ovviamente, il livello di questi anni non è lo stesso degli anni antecedenti il 2010/11. né nadal né federer sono più quelli di un tempo, mi sembra evidente, e djoko invece è esploso proprio in corrispondenza del loro declino
Infatti ha vinto il primo set facile ma poi il giorno in meno di ririposo sé sentito e si è spento sopraffatto dalla fatica, cmq Stan ha giocato bene ma non hanno avuto le stesse condizioni e qs lo sanno tutti
Concordo con il Tuo commento. Wawrinka è un grande tennista, ma se Nole era più riposato (come scrivi nel Tuo commento in maniera molto precisa e dettagliata), Wawrinka al RG usciva sconfitto al 100% contro Nole
@ ILSanto (#1486672)
Quest’anno Novak avrebbe meritato il grande slam, purtroppo al Roland Garros, lui ha sempre tanta pressione. L’aspetto emotivo è stato determinante in negativo, dopo aver battuto Nadal sembrava quasi obbligato a vincere. Questo ha pesato tanto prima con Murray,match da chiudere in tre set, invece si è protratto fino al giorno dopo, lasciando per strada tante energie psicofisiche, e poi in finale con Wawrinka.Novak era tesissimo, molto contratto e con una grande pressione sulle spalle, lo svizzero giocava a tutto braccio e senza niente da perdere. Wawrinka ha giocato un grande tennis d’attacco, ma quello non era assolutamente il miglior Djokovic. Comunque sono convinto che Djokovic riuscirà a vincere il Roland Garros e tanti altri slam. 😉
Quest’anno abbiamo avuto un Nadal decisamente sottotono, penso sia l’unico che possa in realtà contrastarlo è logico che senza di lui ad alto livello vince tutto Nole.
Personalmente tifo per Nole ‘per Me è il migliore’, ma non so se riesce a frantumare tutti i record dell’era open. Se un altro anno si ripete come quest’anno (allora per l’80% riesce a farcela). A me basta che riesca a fare il 60%/70% di quello che ha fatto nel 2015, poi si vedrà
Nole grandissimo, ma se Federer a 34 anni, pur con la sua immensa classe, è l’unico che riesce talvolta a batterlo, vuol dire che il livello della competizione non è il massimo. Nadal scomparso a grandissimi livelli, Roger ha problemi di tenuta legati all’età (2/3 ancora qualche chance ma 3/5 contro Nole impossibile), Wawrinka ottimo outsider ma non fuoriclasse assoluto, Murray in calo, i vari Berdych, Raonic, Nishikori, Cilic, i francesi non pervenuti ai massimi livelli….
Peccato non poter misurare questo Nole con i migliori Nole e Rafa, sarebbe stata una bellissima lotta oggi è purtroppo quasi noia
@ gio147 (#1486644)
va anche sottolineato che l’unico master 1000 dove non ha raggiunto la finale è semplicemente perchè non partecipava
Devi stare quieto e tranquillo. Perché sarebbe andata proprio in quella maniera, vale a dire che Nole sconfiggeva Wawrinka
@ il luminare (#1486613)
Finalmente una tua previsione si avvererà giustificando il tuo nickname
@ giuliano da viareggio (#1486660)
Se Nole è sgarbato e indisponente Nadal cos’è con i suoi tic i continui sforamenti e l’arroganza dimostrata verso alcuni giudici di sedia?
@ ILSanto (#1486672)
se lo sai tu come sarebbe andata in quella precisa occasione allora siamo tutti più tranquilli….
@ giuliano da viareggio (#1486660)
Ma quando mai indisponente? Sempre pronto ad applaudire l avversario, se perde si complimenta. Poi se vogliamo a tutti i costi trovare qualcosa è un altro discorso
Grandissimo Nole. Il migliore in assoluto. Stan è un grande tennista, ma al RG è stato molto fortunato, perché ha trovato un Nole stanco e poco riposato. Se Nole giocava la finale del RG al massimo delle sue potenzialità, schiantava Wawrinka
Personalmente gli tifo sempre contro, in campo lo vedo sgarbato e indisponente, però….frantumerà qualsiasi record del tennis nell’era open…..
number one
Deve solo ringraziare Stan che gli ha soffiato il RG da sotto il naso sennò non avrebbe questa tenacia.
Grandissimo Nole troppo per tutti nessuno escluso
Sempre sintetico!!!
@ Laver (#1486637)
con 8 finali masters 1000 6 vittorie 4 finali slam 3 vittorie è già la più grande stagione dell era open.
Se vince il master diventerà la più grande stagione tennistica dopo la conquista dello slam: record difficilmente battibile. Se consideriamo che federer ha giocato una grandissima stagione, wawrinka era al massimo e murray e’ tornato ai massimi livelli…
Simpy the best
Sta uccidendo il tennis
Troppo superiore
presto supererà i master1000 di nadal
Commovente!!!!