Il 2015 di Flavia Pennetta: un meraviglioso viaggio chiamato carriera terminato a New York
Difficile sarà separare il nome di Flavia Pennetta dall’edizione 2015 degli Us Open: così come successo in passato con il torneo vinto a Indian Wells, il nome di Flavia si lega indissolubilmente al suo più grande successo, colto a New York in un tripudio azzurro e di emozioni Slam.
I nostri ricordi, quella coppa levata al cielo, le lacrime di chi saltellava su un divano da casa o di chi aveva il privilegio di guardare lo spettacolo dagli spalti: come ogni favola che si rispetti, è arrivato l’happy ending, una vittoria tanto grande e potente da indicare la via d’uscita, con la Pennetta che annunciava il ritiro a fine stagione, prima di giocare l’ultimo grande appuntamento della stagione e della carriera, quel Master di Singapore che se l’azzurra avesse giocato con ben altre motivazioni, forse avrebbe raccontato una nuova impresa della brindisina. Impossibile però staccare la mente dopo New York e ritrovarsi, sebbene per un’ultima volta: la voglia di andare via e dedicarsi ad altre cose è stata davvero troppo forte.
Ma se tutti sappiamo com’è terminata la stagione di Flavia, com’è stato in generale il suo 2015?
Un anno da 28 vittorie e 23 sconfitte, con il grande apice newyorchese e pochi altri picchi: un bilancio di 20-11 sul cemento outdoor, 6-4 su terra battuta, 0-2 su erba e 2-6 sul sintetico indoor. Si potrebbe dire che New York ha salvato una stagione mediocre ma andiamo a vedere dove Flavia ha ben giocato.
Fino a Melbourne rimedia 5 sconfitte (le 3 della Hopman Cup, a Sydney con la Pironkova e contro la Giorgi al primo Slam della stagione), ritrovando il sapore del successo solo a Dubai dove batte la Kerber fermandosi solo nei quarti di finale contro la danese Wozniacki.
2T con sconfitta netta a Doha (doppio 6/1) da Aga Radwanska, i quarti di finale raggiunti a Indian Wells, torneo tanto caro dove batte la Sharapova e cede solo al tie break del terzo alla tedesca Lisicki, ottavi a Miami battendo la Azarenka ma cedendo alla Halep, prima del weekend di Fed Cup dove batte su terra battuta agevolmente la McHale.
Inizia la stagione su terra rossa con i quarti di finale in Marocco, a Marrakech, dove perde da favorita in 3 set contro Timea Babos, prima delle due sconfitte nette al primo turno di Madrid e Roma rispettivamente contro Petkovic e Svitolina.
Flavia dà un senso alla sua campagna sul rosso con gli ottavi al Roland Garros, dove batte Carla Suarez Navarro, autrice di una prima parte di stagione incredibile, cedendo però a Garbine Muguruza senza appello.
L’erba non porta fortuna all’italiana con Kuznetsova e Diyas a estrometterla all’esordio sia a Eastbourne e Wimbledon.
Si passa al cemento estivo americano: a Toronto cede in 3 a Serena Williams al 2T, vincendo il primo parziale ma perdendo il terzo per 6/0; 2° turno a Cincinnati contro la Bencic e sconfitta al 1T contro la Rybarikova a New Haven.
Non sono buone le sensazioni alla vigilia dell’ultimo Slam di stagione ma Flavia inizia una cavalcata stupenda, battendo Gajdosova, Niculescu, Cetkovska, Stosur, Kvitova nei quarti, spazzando via la Halep in semifinale, regalandosi una finale tutta azzurra contro la Vinci, amica-rivale, per la sua vittoria più bella. Flavia è in cima al mondo, nessuno se lo aspettava sebbene i più fiduciosi lo sperassero: l’annuncio del ritiro coglie tutti di sorpresa, ma la Pennetta è decisa, nonostante piccole percentuali sparse qua e là.
3T a Pechino contro la Pavlyuchenkova, la sconfitta contro la numero 400 e passa Kichenok a Tianjin, prima del forfait nei quarti dopo aver battuto la Gavrilova a Mosca, risultato utile per qualificarsi al Master.
Nelle sue ultime partite subisce la rivincita della Halep, vince e incanta un’ultima volta contro la Radwanska, prima di dire addio al circuito e ai suoi tanti tifosi contro la Sharapova, nonostante un vantaggio importante nel primo set, quando bastava un solo parziale portato a casa per andare avanti e sperare in una nuova, grandissima vittoria.
Come fare però ad avere dei rimpianti nei confronti di Flavia Pennetta? I suoi risultati nel 2015 passano in secondo piano, e forse è giusto così: resterà sempre la regina di New York, sorriso italiano in un tripudio di festa. Si diverta adesso lontano dal campo, ci sarà tempo per rivederci.
Un omaggio dell’amico Oscar Rabago
Alessandro Orecchio
TAG: Flavia Pennetta, Italiane, Pennetta
Breaking News:
Il cast di Ballando con le stelle 2016 è in fase di lavorazione. Dopo l’ipotesi Simona Ventura e la conferma di Platinette, spuntano Selvaggia Lucarelli e Flavia Pennetta mentre, Marco Castoldi, in arte Morgan, potrebbe rivestire i panni di giudice. La tennista, reduce dalla memorabile vittoria degli Us Open e dall’addio al tennis, sembra essersi proposta come concorrente del programma condotto da Milly Carlucci….
http://www.televisionando.it/articolo/ballando-con-le-stelle-selvaggia-lucarelli-e-flavia-pennetta-nel-cast-morgan-forse-torna-a-fare-il-giudice/147631/
Si ok fare soldi, ma una come lei con un trascorso sportivo di un certo standing andare per soldi a un tv show così pacchiano, maah…. lo trovo altrettanto pacchiano!!
My 2 cents!
Saluti.
Fabrice
Dal sito:
http ://www.supertennis.tv/archivio-news/457-flavia-pennetta-10-momenti-1-di-una-vita-da-star.html
“1 5 aprile 2001 – Il tifo – Flavia sembra essere in procinto di spiccare il grande salto verso il professionismo d’alto livello. A 19 anni appena compiuti, è appena entrata tra le prime 300 del mondo.”
Ottimo articolo, però Flavia diventa 300 al mondo molto prima, esattamente il 30 Agosto 1999, a 17 anni e 6 mesi 😉
La più grande e forte tennista italiana di tutti i tempi 🙂
@ Fab (#1483973)
Si, “italiano” intendevo di un’atleta di cittadinanza italiana 🙂
Poi si, anche a me non piacciono Binaghi et company, questo è un altro discorso e vedremo fra qualche anno cosa combineranno senza queste ragazze.
@ diegus (#1484043)
Segnalo anche la lettera di Flavia nel suo sito ufficiale. Lettera in cui fa vari ringraziamenti a tutti 😉
L’ho visto giusto ieri sera. 😀
Tutte molto carine. Tra l’altro la Kerber nell’intervista post match Kvitova, aveva detto che agli Us Open tifava Flavia 🙂
Vincere gli Us Open a 33 anni suonati non è da tutti.
Inutile negare che il tennis questi anni l’ho seguito principalmente per Flavia (E per tutte le altre azzurre naturalmente, ma per Flavia ho fatto cose che per le altre non ho mai fatto 😆 😀 😉 ).
Ora bisogna andare a cercare e creare un nuovo idolo sportivo, e non sarà facile. Personalmente attendo Jessica Pieri, ma come la Penna non ci sarà mai nessuna. 😉 😛
@ groucho (#1484028)
Beh dai, non c’era alcuna infortunata in finale, nel primo set di sicuro, nel secondo ha influito nulla il risentimento dell’avversaria, visto che dopo un paio di giorni era a giocare (e fece anche partite lunghe) a Miami.
Ti sei dimenticato del vento però, il vento!!
(ma poi quella stessa Radwanska che è stata spazzata via in altre occasioni, tipo qualche giorno fa…vero, Flavia non è capace di battere Radwanska..)
Schiavone approdò in finale al RG grazie all’infortunio di Elena Dementieva, quello vero, visto che poi la russa non giocò fino ad agosto, saltando pure Wimbledon.
Ma io, di certo, non starò qui a scrivere c…
Sono conscio che molti di voi saranno tristi per la vittoria di Flavia o per qualunque vittoria di Flavia, continueranno a tirar fuori falsi pretesti senza senso ma non importa, davvero non importa.
“La verità è sempre rivoluzionaria” (Gramsci)
Flavia Pennetta è riuscita in extremis a trasformare una carriera normale in una carriera splendida. Senza NY io l’avrei ricordata per le occasioni sprecate e per il fortunoso IW (vinto contro sparacchiatrici in giornata no e un’infortunata in finale) che se fosse rimasto l’unico importante successo in carriera avrei considerato un fatto episodico. Invece, contenta lei e contenti tutti noi, è arrivato NY 2015.
https://www.youtube.com/watch?v=h_X44Y3Mfmw
@ pallabreak (#1483810)
Beh…se il tuo scopo era raggiungere la noia, bisogna dire che ce l’hai fatta.
Questo articolo era con ogni evidenza puramente celebrativo…dispiace che tu e altri che ti seguiranno (c’è da scommetterci), non lo capite e lo utilizziate come pretesto per delle polemicucce sterili, che non interessano proprio a nessuno.
Bravo inoloppez,cantagliele chiare,a tutti questi miscredenti! 😉
Per quanto mi riguarda,direi che Orecchio,per essere decisamente più credibile di ora,è pregato di cantarle chiare anche e soprattutto al nostro settore maschile,vera pietra dello scandalo,come si dice.Incapace per dirne una,di esprimere un tennista veramente importante a livello internazionale,dal 1980-1981 o giù di lì.Altrimenti sarei seriamente portato a pensare che lui ce l’ha decisamente con le nostre tenniste,e con il nostro settore femminile,visto che le critiche verso di loro,da parte sua non mancano proprio mai.
Solo i campioni fanno coincidere il picco delle loro prestazioni annuali,in occasione di un grande appuntamento,e Flavia ha dimostrato di esserlo,anche in un’annata che non sembrava per lei felice.Immagino che la tua opinione sarebbe stata ben diversa,se lo stesso rendimento avuto da Flavia quest’anno,lo avesse invece avuto una Sharapova o una Williams,e puntualmente si sarebbe detto che solo le grandi campionesse vincono Slam in un anno apparentemente avaro di soddisfazioni per loro.Ninete da fare,il vizio tutto nostrano di guardare sempre il pelo nell’uovo,anche di fronte a grandi imprese da parte delle nostre tenniste specialmente,ma anche verso altri nostri atleti,è veramente duro a morire.
Anch’io mi permetto di segnalarle 2 cose.
1) Il mio giudizio (e credo anche quello dell’articolista) è relativo al 2015 e non alla carriera.
2) Il fatto che altre abbiano fatto peggio di lei non rende automaticamente brillante il 2015 della Pennetta, Us Open ovviamente a parte.
@ pallabreak (#1483810)
Scusa ma ti vorrei ricordare due cose, la prima che in carriera ma vinto tutto e ti elenco 4 Fed Cup, Unidici titoli di cui 1 Premier, 1 Premier Mandatory, 1 Slam, prima italiana nei Top 10, vincitrice di Slam in Doppio, vincitrice di Master in doppio, vincitrice di Roland
Garros giovanile e mi fermo qui.
La seconda cosa è vero che nel 2015 non ha vinto tanto e il motivo del suo ritiro è proprio da considerare che non aveva più voglia di mettersi in gioco, se non sporadicamente quando ha affrontato Kerber, Wozniacki, Sharapova, Azarenka suonandole a tutte e tralascio le avversarie affrontate in US Open.
Pertanto non cadiamo nel ridicolo quando diciamo che il suo anno si è salvato con US OPEN perché le altre, a parte Serena, dovrebbero suicidarsi, dato che nella maggior parte dei casi hanno vinto poco nulla e cito Muguruza (1 solo titolo vinto), Halep (1 solo Premier vinto) che sono n.2 e n.3 del ranking.
@ pinkfloyd (#1483851)
per quanto riguarda:
“probabilmente irripetibile a livello italiano”
di italiano nella carriera della Pennnetta ( e non solo! ) c’è solo la bandierina italiana che hanno messo sù quelli della FIT e i giornaloni italiani, ma nella sostanza la sua formazione tennistica come tennista professionista si è svolta quasi esclusivamente in Spagna, a Barcellona, con Gabriel Urpi prima e poi con Salvador Navarro!!
Ben diverso!!
Ergo, se Binaghi & Company che da quando sono a capo della FIT non hanno prodotto nessun giocatore italiano da Top 20 ATP-WTA non si faranno mai da parte e allora si continuerà a produrre ben poco a livello sostanziale e quando capiterà continueranno a fare fumo appropriandosi di risultati sportivi maturati a livello formativo al di fuori dei confini nazionali!!
Tanto paga pantalone!! E chi campa paga…!!
Saluti.
Fabrice
Va bene così lascia al momento giusto,ha fatto un’ottima carriera con un picco importantissimo come la vittoria a Flushing Meadows.
Bravissima 😮
Ho l’impressione che nessuno ricorderà quello che ha fatto Flavia a Marrakech o Kathmandu in questa stagione.
Mi sembra anche inutile ripercorrere quest’ultima sua stagione analizzandola nel suo totale (lo dico solo come mio parere personale).
Ormai quei risultati globali stagionali non servono più, l’anno prossimo non potrà difenderli né sfatarli, la sua carriera è finita e, anche se è triste e malinconico, non ci resta che celebrare la sua splendida carriera, quella iniziata gradualmente nel 2000 e finita trionfalmente nel 2015.
Che, paradossalmente, è stato l’anno migliore per lei, quello indimenticabile della sua carriera, con quello Slam enorme vinto, trofeo che molte tenniste potranno vedere solo in Tv, al massimo dagli spalti o sullo schermo dello smartphone.
Flavia ha sigillato la sua favola e l’intera sua carriera, è stata una favola, probabilmente irripetibile a livello italiano, ma una favola reale, non scritta sui libri ma reale, vera, non frutto di una storia inventata ma certificata e impressa e iscritta nella storia di questo sport.
Non era un sogno notturno o a occhi aperti e non lo è nemmeno ora, non lo è mai stato e mai lo sarà.
@ pallabreak (#1483810)
mi sa che hai scritto nel posto sbagliato, qui ( con in tanti altri siti di tennis italiani e non ) è pieno di tifosi della curva sud di questo o di quella!!
Alcune volte ad esempio ho addirittura beccato qualcuno ( circa 10 volte ) che definisce la Sharapova “Divina”!!
Oppure un ragazzo che definiva Roger Federer “davvero un bell’uomo con la faccia d’attore di Hollywood”!!
Roba da neuro!!
Ma se in politica la gente è tifosa, figurarsi nello sport!!
The sky’s the limit!!
Niente di nuovo sotto il sole!!
Ciao! Fabrice
Quando nelle scorse settimane ho sostenuto che il trionfo agli Us Open è stato un risultato splendido ma al tempo stesso un’eccezione rispetto al rendimento-medio della Pennetta nel 2015, sono stato ovviamente subissato di critiche. Ora constato che sono almeno in buona compagnia, visto il succo di questo articolo, di cui cito 2 passaggi illuminanti:
– “Un anno da 28 vittorie e 23 sconfitte, con il grande apice newyorchese e pochi altri picchi”.
– “Si potrebbe dire che New York ha salvato una stagione mediocre”.
Tutto ciò, lo ripeterò fino alla noia, non è tifare contro un’italiana (che oltretutto nel caso della Pennetta stimo parecchio) ma impedire che il tifo tolga obiettività a un giudizio.
Ti auguro il meglio Flavia:adesso comincerà un nuovo capitolo della tua vita e spero che realizzerai tutti i tuoi sogni! Non dimenticherò mai le emozioni provate durante i tuoi match e quindi grazie di tutto
Che la vita ti sorrida sempre, come tu hai fatto sempre per il tennis e per noi ammiratori con quel tuo sorriso meraviglioso 😉
Spero che riuscirai a realizzare tutti i tuoi sogni extra tennistici
Una grande donna e una grande atleta, seria, tenace, di gran classe, e’ passata attraverso gravi problemi fisici ed e’ tornata piu’ forte di prima. Come donna la cosa piu’ rimarchevole ad oggi (ha ancora una lunghissima “carriera” davanti a se chiamata vita) e’ aver saputo rinunciare al tennis all’apice, per salire di livello ed evolvere nella sua esistenza. Come atleta il picco e’ aver vinto gli US Open, nessun atleta italiano prima di lei e’ riuscito a trionfare in un torneo di quel livello al di fuori della nostra amata terra rossa. Grazie Flavia per tutto, e buona fortuna