Venus Williams, Venere nera e dea del tennis contemporaneo
C’è chi avverte l’appagamento e non trova più le energie necessarie per continuare nello sport dopo un grande successo, pensiero e idea da me condivisi, perché se si deve lasciare, se si deve dire basta con il tennis ad esempio per un ritiro quanto mai agognato, meglio farlo con il clamore della stampa, il plauso della gente che ti implora di restare e continuare ma tu indefesso te ne vai da vincente e con una prestigiosa coppa in mano.
In questa categoria non rientra sicuramente Venus Williams, giocatrice che dal tennis ha avuto tutto, gioie e dolori, il primato, gli Slam, le copertine, i guadagni, ma anche problemi fisici che più volte hanno portato gli altri, sempre gli altri, a invocare un suo addio al tennis.
Lei invece, Venere in gonnella di un tennis fatto di sola potenza e poca eleganza, sinuosa e con le sue lunghe leve ha continuato indomita a calcare il suo palcoscenico, anche quando la classifica non era da top player o quando nel 2010 le venne diagnosticata la sindrome di Sjögren, che provoca secchezza agli occhi e alle labbra, roba non da poco per un’atleta professionista.
Venus ha lottato, ha colpito più forte che poteva, con il suo servizio bomba ma con la consueta eleganza nelle falcate, ha creduto di essere ancora una delle migliori e così, quando una cosa la si desidera con tutto il cuore, questa spesso finisce per realizzarsi.
A 35 anni sta vivendo una delle migliori stagioni della sua seconda carriera tennistica, non certo paragonabile a quelle dei vari Wimbledon o dei primati nel ranking, ma pur sempre un’annata che l’ha portata a ridosso della top10 e in lizza con la nostra Flavia Pennetta per il Master di fine anno, riservato alle migliori 8 del circuito WTA.
Forse non ce la farà, forse a Honk Kong non avverrà il sorpasso nei confronti dell’italiana, ma il solo essere lì a lottare e soprattutto, a desiderare ardentemente di farlo, regala alla Venere del tennis il più lungo e sentito degli applausi.
Tutti vorremmo Flavia al Master, per chiudere in bellezza una carriera di strepitosi successi: qualora però la Pennetta non ce la facesse, Venus Williams si rivelerebbe una fantastica protagonista.
Alessandro Orecchio
TAG: Venus Williams
Diamole un tè o un caffè! 😆
ma saltare e non leggere i nostri posts no? 😀 😛
tennista che ha dato molto al tennis femminile,se si deve ritirare io spero vada al masters quest’anno se lo meriterebbe.
@ groucho (#1471389)
🙂 😆 😀
Aspettiamo chiarimenti…
Ma scambiarvi la mail no?
beh…scrivere che la tua visione del tennis è quella giusta è come dire io ho ragione….e dare del provinciale in quel modo faccio fatica a vederlo come un tuo atto di modestia …..un’ po’ come se io definissi i tuoi modi da incivile (cosa che mi astengo dal fare) 🙄 e poi metto tra parentesi di non ritenerlo un insulto…..
cmq tranquillo…anche per me c’è la massima serenità’…..scrivere qua è un modo per affrontare più allegramente giornate di lavoro….dialogando un po’ con tutti!
Giusto riconoscimento ad una grande sportiva!
Non sono “scontri” neanche per me, visto che l’avevo scritto tra virgolette.
Non voglio avere ragione, non è questo che mi interessa e per me finisce tutto lì, per qualunque argomentazione io tratti.
Poi se ti scrivo “provinciale” è perché era l’aggettivo giusto in quella occasione. Riferito a quello che hai scritto.
Ma questo non significa che io sia “migliore” di te o altro, io uso le parole, forse ne uso tante ma mai per far male a qualcuno in modo mirato e prevenuto.
Sono parole usate in determinati momenti e contesti, poi finisce lì.
Almeno per me.
per te sono scontri e li porti avanti in tal senso…..per me sono scambi di opinioni che sono belli e costruttivi fino a quando l’argomentazione dalla parte opposta non diventa “tanto so che ho ragione io” oppure tacciare di “provincialismo”…..ma tant’è!
veramente quella di sola potenza e niente eleganza è la sorella Serena 🙄 Venus è sempre stata tutta un’altra cosa… e lo dico io che non amo per niente il gioco fatto di solo braccio e dal fondo… lei non so spiegare ma l’ho sempre apprezzata … anche come comportamento totalmente differente dalla sorella boss 😆 sopratutto dopo aver saputo della malattia ho iniziato a guardarla con occhi diversi… e chiaro che in chiave Master per me dovrebbe andarci la Pennetta . però se cio non dovesse succedere beh allora diamo pure quel posto alla Venere Nera – se lo meriterebbe 😉
Io personalmente di tenniste poco eleganti come Venus ne vorrei vedere un Vagone ad ogni torneo;perchè se è poco elegante Venus ,la nostra Sarita come si dovrebbe definire??
Beh, lo so benissimo che il tuo modo di pensare è spesso diverso dal mio e viceversa…quindi è stata una conversazione scontata, diciamo così 😛
Ma mi fanno piacere questi “scontri”, perché comunque sono argomentati ecc
Poi era da parecchio che non succedeva, quindi, prima o poi doveva ricapitare 🙂
ok….ogni conversazione con te deve finire con il tuo presuntuoso “so tutto io e ho ragione” (non prenderlo come un insulto)….e io adoro il mio provincialismo’ e rinnego la tua arroganza 😀 ….fatti tuoi!…. 😛
Tanto di cappello alla carriera di Venus nella quale ha però raccolto meno di quanto meritava, un po’ per i problemi di salute segnalati nell’articolo, un po’ per scelte di programmazione discutibili (anche quest’anno) e un po’ per colpa sua o magari delle… gerarchie in famiglia. Nessuno mi toglie dalla testa che se quest’estate avesse affrontato con minor rassegnazione, più o meno inconscia, gli scontri diretti con la sorella a Wimbledon e agli Us Open, avrebbe portato a casa almeno un altro Slam, se non addirittura due. Certo, bisognava infrangere il sogno (e forse il business) d’una Serena avviata al Grande Slam e che a farlo potesse essere proprio la sorella magari non suonava tanto bene.
Ma non c’entra niente.
Mica tutte vincono tutte le partite come Serena, capita davvero a tutte di perdere nei primi turni.
Nel tennis che conosco io, poi magari c’è un fanta tennis a me ignoto.
Così come non capita a tutte di vincere Slam (a prescindere da Flavia).
Quanta gente vince Slam, che è il massinmo riconoscimento nel tennis?
Che fanno ‘ste ragazze di oggi: hanno una classifica dignitosa e perfettina…e gli Slam chi li vince?
E che me ne importa, poi, dei 4 o quelli che sono 1 in classifica.
Io ho una visione diversa del tennis (e secondo me è quella giusta, non vorrei dire).
Chi ha una visione provinciale, da provinciale e così ristretta (non prenderli come insulti) del gioco del tennis, del basket, del calcio, degli scacchi…son fatti suoi 😉
certo che avere 4 uscite al primo turno con 1 punto per una partecipante ad un master !!!!
@ magilla (#1471232)
Nel maschile danno addirittura una WC all’eventuale vincitore di Slam che non si qualifica (se rientra comunque nei primi 20).
Questo per far capire l’importanza dello Slam (e ci mancherebbe) e la considerazione che ha il vincitore Slam. Per i vertici del tennis, non per me.
Poi non ho fatto nomi e ho detto che tutte meritano, se si qualificano.
Ma, di certo, se non merita una vincitrice Slam, allora chiudiamo il Master, eliminiamolo, che sia quello maschile o femminile.
Poi numericamente sarà quel che sarà, questo non lo metto in dubbio, a prescindere da tutto.
ovviamente non concordo con nulla di quello che tu dici….ma non è la prima volta :link:
cmq sono solo pareri personali….l’unica cosa certa e anche ovvia è che l’aritmetica non si mette in discussione….onore a chi si qualifica per un motivo o per un’altro….l’unica cosa che dico è che non me sembra che ne la williams ne la svizzera in questo 2015 possono essere definite delle formichine!
@ Papero (#1471193)
quello che dici ha sicuramente importanza anche se non sono d’accordo….il master premia un’annata ad alti livelli e non una vittoria isolata….credo che una vittoria ad uno slam sia già’ altamente ricompensata a soldi e punti!
Alla fine – al Master – ci vanno quelle che, numericamente, rientrano nelle prime 8 della classifica finale.
E’ un fatto prettamente aritmetico…se poi apriamo la bagarre di chi “merita” o meno non ne usciamo più.
Diventa una questione prettamente soggettiva e come fai a dire che questa merita e questa no? O quella merita di più dell’altra?
Ci sono i numeri, in questo caso sono sufficienti.
Mettiamola così: Pennetta è l’unica che ha vinto uno Slam in stagione a parte Serena. E’ già questo è sensazionale.
Quindi, nella graduatoria del “merito”, dovrebbe essere in cima.
Perché il tennis è fatto soprattutto di trionfi e di vittorie e non di risultati medi e costanti, numericamente importanti, ma che ti danno poche (o nulle) soddisfazioni particolari e da ricordare, alla fine.
Allora va bene la “formichina” che fa punti in tutti i tornei, anche quelli medio-bassi, ma è da premiare chi entra nella storia e raggiunge traguardi apicali, talvolta epocali.
E a fine anno, al Master, ci sono tutti i tipi di giocatrici…ma non ditemi che merita di più…chi non ha vinto nulla o nulla di importante in stagione.
Non è il caso di Venus, comunque leggenda di questo sport, a cui andrebbe davvero un premio alla carriera, un riconoscimento finale. Questo si.
E’ un fatto aritmetico, solo quello, non c’è spazio per l’immaginazione e i giudizi soggettivi.
A parte questo Flavia, a New York, ha detto che avrebbe concluso la stagione e così sta facendo.
Il Master era un obiettivo ma se numericamente non ce la fa, non importa.
Spero che il Coni si renda conto che doveva farsi i fatti suoi e non stressare così una giocatrice con le idee ormai chiare.
Solo per estorcere una promessa capziosa e proiettare arbitrariamente una giocatrice ad agosto 2016, per una manifestazione marginale per il tennis e magari solo per un doppio che nessuno avrebbe ricordato nella storia (anche in caso di vittoria, non certo facile tra l’altro).
Ma insomma è elegante o no ?
Venus meriterebbe sicuramente di qualificarsi per il master, come anche per motivi diversi Flavia, sinceramente spero solo di non vedere un mercato di wild card per il premier di mosca con annessi ritiri a metà torneo data la qualificazione al master. Continuo a trovare assurda e scorretta peraltro anche il fatto che lussemburgo non assegni punti per la qualificazione.
Da parte mia, una vincitrice slam avrà sempre più merito rispetto a tennisti/e molto constanti ma senza vittorie di rilievo.
Commovente la voglia di lottare di Venus.
Lei non è solo una tennista, è anche una portavoce per chi è caduto e si è rialzato, per chi soffre e lotta.
io onestamente avrei preferito un ritiro immediato di flavia dopo us open….tutta questa tiritera intorno al suo ritiro l’ha fatto nascere lei e non mi dite che non era prevedibile…..quindi spero che flavia per il master ce la faccia (certo che quattro 1 nel proprio best sono davvero tanti) ma se non fosse italiana tiferei per la williams e la baczinzky che credo che lo meritano più’ di lei….ma visto che è italiana forza flavia!
famo le corna
troppa enfasi