Il 2016 tennistico e un calendario senza sosta
Se i tennisti sono soliti lamentarsi per il calendario serrato senza possibili settimane di riposo sparse qua e là, avranno strabuzzato gli occhi scorrendo il calendario degli appuntamenti dell’anno prossimo.
Sempre più tornei, sempre più appuntamenti cui non si possono sottrarre, con l’aggiunta delle Olimpiadi a Rio de Janeiro che renderanno il mese di agosto decisamente “ caldo”.
Se da un lato con appuntamenti così ravvicinati i valori messi in campo potranno cambiare ed esserci delle gradite sorprese a far saltare il banco, bisogna pure dire che le condizioni in cui si troveranno i tennisti ad esempio saranno perlomeno complicate: i Giochi di Rio seguiranno infatti la Rogers Cup canadese (c’è anche Atlanta prima delle Olimpiadi ma i migliori diserteranno), un Master 1000 che in molti utilizzeranno per preparare la trasferta brasiliana, anche se poi il viaggio Canada – Brasile non sarà dei più semplici da affrontare.
E proprio a Rio seguiranno in serie l’altro Masters1000 di Cincinnati e lo Slam newyorchese, senza dimenticare il week end Davis di inizio settembre. Un mese e mezzo di fuoco: ma comprimere così tanto il calendario era l’unica soluzione possibile?
Non credo fossero possibili spostamenti dei tornei sopracitati: ognuno rivendica il proprio posto al sole, forte di partenership commerciali già stipulate e consapevoli che nel mondo dello sport, la fidelizzazione dei propri tifosi e dei vari appassionati che affollano gli spalti è fattore che non si può sottovalutare.
Sembra la soluzione meno equa da attuare, ma credo che la compressione del calendario, senza quindi danneggiare alcun appuntamento previsto, sia l’unica soluzione quantomeno plausibile: d’altronde i tennisti non vanno gratis nei vari tornei e i prize money consistenti dei tornei sapranno alleviare le loro stanchezze. Anche se si lamenteranno, oh si se si lamenteranno, salvo poi scordarsene a fine anno quando accetteranno la corte di milionarie esibizioni sparse in giro per il mondo.
Alessandro Orecchio
TAG: Circuito ATP
Amburgo non ha più soldi e visto il disastro di questo anno,probabilmente diventerà un 250
@ pallabreak (#1461526)
Il problema è che Lei e io la pensiamo alla stessa maniera, che poi è la stessa maniera di chi ha scritto il pezzo. Le facevo solo notare che nel Suo commento sembrava ironizzare sull’autore del pezzo, adducendo motivazioni che non trovavo condivisibili. Il Suo, come il mio, come quello dell’autore, è un punto di vista condivisibile.
Le porgo i miei saluti,
A
D’accordo l’unico problema è il jet leg ma tra Nord e Sud Amerrica non ci sono differenze abissali quindi si lamentino meno e giochino di più
I tornei più trattati male sono quelli sulla terra di luglio europei! 👿
Nella settimana dopo Wimbledon, oltre alla Coppa davis,ci saranno 3 tornei sulla terra ( con anche il 500 di Amburgo) e nella settimana dopo altri 3 tornei sulla terra e il 500 di Washington! 😯
Sarà un disastro…i giocatori arriveranno ad Amburgo senza preparazione sulla terra e un torneo come quello potrebbe vincerlo anche Cecchinato…ma con gli spalti vuoti…
Trovo molto preoccupante questo fatto perché penso che l’Atp vorrebbe eliminarli del tutto per i tornei sul veloce in Asia dove vanno gli sponsor ma non gli spettatori.
Probabilmente abbiamo un concetto diverso di cosa vuol dire faticare nella vita, se lei definisce difficoltà innegabili quelle che io ritengo normalissime incombenze professionali d’una categoria lavorativa (il tennista di vertice) assolutamente privilegiata. Ma io rispetto anche, anzi soprattutto le opinioni che non condivido. Ho solo cercato di spiegarle che aver espresso il mio parere non significava non aver letto l’articolo, semplicemente pensarla in un modo diverso.
@ pallabreak (#1461376)
Aspetta, vuoi forse dire che l’articolo pianga per il dolore dei tennisti e per le loro difficoltà? suvvia non cerchiamo il pelo nell’uovo…mi sembra si metta in evidenza un calendario ravvicinato, che comproterà delle difficoltà innegabili ma che i tennisti possono benissimo sobbarcarsi.
D’accordo in parte, e’ vero che sono strapagati, i primi 50 del mondo, ma ad esempio a me sfugge il motivo della presenza di tornei obbligatori; se federer o nadal non vogliono partecipare ad 1000 e’ una scelta loro e rimettono dei punti e dei soldi non partecipando al torneo, mettendo la presenza obbligatoria magari giocano contro voglia e tolgono spazio a giocatori più indietro in classifica che vivono una condizione economica meno agiata che con un prize money di un primo turno in un 1000 ci si finanziano 1 mese di attività agonistica @ pallabreak (#1461308)
Che mettono al posto di sosta ?
@ pallabreak (#1461376)
Perfettamente d’accordo con pallabreak, non vedo complicanze significative nel prossimo anno olimpico. Tra l’altro quasi sicuramente tutti i migliori diserteranno la Rogers Cup e prepareranno le Olimpiadi di Rio direttamente a Rio…
Certo che l’ho letto, altrimenti non lo avrei commentato!Lo so che nell’ultimo paragrafo c’è un po’ di ironia nei confronti dei tennisti e viene espresso il mio stesso concetto delle esibizioni strapagate. Ma il resto dell’articolo mi sembra fin troppo comprensivo nei confronti dei disagi che devono sobbarcarsi. Si parla di condizioni perlomeno complicate nelle quali si troveranno i tennisti e il viaggio Canada-Brasile viene definito non dei più semplici da affrontare. Condizioni complicate giocare un Master 1000 prima delle Olimpiadi? E non semplice da affrontare un viaggio Canada-Brasile (privo fra l’altro di sbalzi di fuso orario significativi) per gente che viaggia in business-class se non addirittura con aereo privato?
@ pallabreak (#1461308)
ma l’hai letto l’articolo?
@ pallabreak (#1461308)
Grande!!!! E poi fanno le esibizioni
Quando leggo di calendari senza soste e soprattutto di giocatori o giocatrici che si lamentano, mi si stringe il cuore a pensare a questi poveri forzati del tennis. Loro sì che sono sfortunati e fanno una vita tremenda, mica i disoccupati o chi d’estate rifà l’asfalto sulle autostrade mentre noi ce ne andiamo tranquillamente in vacanza. Sono profumatamente pagati per fare una cosa (giocare a tennis) per la quale quasi tutti noi invece paghiamo e si lamentano pure? E se poi sono così logorati dai calendari senza soste perché a dicembre, quando potrebbero riposarsi, vanno a fare esibizioni strapagate in giro per il mondo? E noi ancora qui a “compatirli”. Ma per favore…