Il torneo di Roma due Ponti Challenger, Copertina

Diario dal Due Ponti – DAY4 – 29/09/2015: La giornata di Giulio Di Meo

29/09/2015 23:12 7 commenti
Giulio Di Meo classe 1982
Giulio Di Meo classe 1982

Giornata non fortunatissima per gli italiani, ma secondo me non è nemmeno da considerarsi come negativa. Il merito è praticamente tutto del ragazzone qui in copertina, Giulio Di Meo, NR ATP, 33 anni, con un tennis bello, pulito, aggressivo, vario, che però non ha mai deciso di dedicarsi veramente all’attività internazionale.

Quando sono arrivato al circolo Di Meo stava abbondantemente sopra nel primo set (5-1), e avevo seguito i games precedenti in streaming, quindi mi son diretto sul campo A dove giocava Berrettini, con il giovane romano che faceva partita praticamente pari, ma era molto poco cinico nei momenti decisivi, come quando in quell’infinito nono game del primo set ha avuto 3BP e non è riuscito a strappare il servizio, non rispondendo mai, anche su una seconda piuttosto morbida di Cervantes. Poi il break in apertura di secondo set ha ucciso la partita e, dato che Di Meo – Tsitsipas era diventata più equilibrata e divertente, ho deciso di spostarmi lì. Il giovane greco era veramente troppo nervoso oggi, non è abituato a giocare dei match da favorito sulla carta, e forse ha anche sottovalutato Di Meo, che però ha dimostrato di avere ancora un gran rovescio, un’ottima sensibilità sotto rete e una bel servizio.

Insomma, oggi Giulio ci teneva tantissimo a vincere e si caricava molto spesso durante la partita, ma allo stesso tempo era anche molto sportivo (ha detto più volte bravo a Tsitsipas) ed è stato concentrato nonostante ci fossero degli spettatori, che avevano evidentemente puntato un bel po’ sul greco, che facevano un tifo quasi esagerato per “Stefano”.

Dopo la fine di Di Meo ho detto ad un amico “dai, andiamo a vedere la fine di Viola”. Il punteggio era 3-6 2-5, Matteo era nervoso, insomma, niente, ma proprio niente, avrebbe fatto presagire ciò che poi è successo veramente. Viola dal 2-5 però, zitto zitto, ha tenuto il servizio agevolmente, e lo spagnolo al servizio per il set ha sentito un po’ la pressione, ha abbassato il ritmo del pressing da fondo, offrendo palle comode a Viola che cercava sempre di accelerare, soprattutto col rovescio, ma molto spesso la mandava troppo corta, e gli scambi diventavano praticamente infiniti. Comunque Matteo, dopo aver ottenuto il break a 30 grazie ad un non forzato di Carballes col dritto, è stato a due punti dal perdere il match al servizio sul 4-5 30-30, e lì ha vinto uno scambio lunghissimo, di una ventina di colpi, che ha girato il match, innervosendo lo spagnolo, che nel punto successivo ha sbagliato un dritto non impossibile e imprecato qualcosa in un incomprensibile spagnolo.

Nel game successivo Matteo ha avuto la chance di andare a servire per il set, non l’ha sfruttata sbagliando di pochissimo un bel dritto lungolinea, ha perso il game e lo spagnolo sembrava essere di nuovo carico. Nel game successivo altro pericolo, 5-6 15-30, una seconda tirata sulla linea che è diventato un servizio vincente, un altro servizio su cui Carballes non ha risposto ed infine un altro errore di RCB, e si arriva al tie break, con l’iberico nervoso. Però quello che parte male è Viola, facendo prima un punto in risposta ma non sfruttando poi nessuno dei due servizi a disposizione e trovandosi indietro prima 2-3, poi addirittura 3-5. Ma ancora una volta Viola non molla, prima sfrutta un bel regalo di Carballes (altro dritto largo di poco) e poi fa un fantastico rovescio lungolinea su cui neanche un maratoneta come lo spagnolo può arrivare, e arriva sul 5-5. Viola comanda, Carballes la rimanda come può, ma alla fine si deve arrendere, 6-5 per l’italiano e set point. A quel punto durante lo scambio, Baena si ferma su una palla lunga non chiamata e mostra all’arbitro un segno, che a me, detto sinceramente, non sembrava quello dove è caduta la palla, ma uno poco più a destra…anche Viola era un po’ sospettoso ma alla fine non può far altro che fidarsi, e si gira di nuovo sul 6-6.

Finalmente Viola riesce a chiudere questo set rocambolesco, con un bel dritto inside out, uno dei pochi che gli ho visto fare in maniera efficace, ed a portare la partita al terzo, con l’iberico che era un po’ incredulo e un po’ nervoso. Abbandono la battaglia, pensando di ritornare dopo una mezzoretta con loro ancora in campo, per andare a vedere Delbonis-Giustino. Delbonis a questo livello non ho veramente idea di chi lo possa fermare, troppo superiore col servizio, troppo solido con entrambi i fondamentali, tanto da far sembrare brutta la prova di Giustino, che brutta non è stata per niente. Nel secondo set, all’inizio, l’italiano era anche andato sopra di un break ma nel game successivo, da 40-15, si è fatto rimontare anche per colpa di un doppio fallo, e da lì non ha mai creduto di poterla vincere, poichè, come ho detto durante il match, “guarda che deve inventarsi ogni volta per fare un punto”, poichè Delbonis nello scambio da fondo era un rullo compressore. Nel secondo set la resistenza è durata fino al 4-3 in suo favore, poi parziale di 10 punti a 0, con Delbonis al servizio sul 5-4 30-0, e io ho abbandonato il centrale sperando di andarmi a vedere il tie break del primo set di Mager, ma purtroppo così non è stato.

Già, avevo il livescore aperto su Gianluca e segnava 6-5 e servizio per lo spagnolo ma 15-40, ma mentre sono arrivato stava già A-40, e, neanche il tempo di affacciarmi, che lo spagnolo si incitava con uno dei suoi tanti (troppi, forse) vamos e chiudeva il primo set. Ah già, dimenticavo, nel frattempo Viola aveva vinto 6-1 il terzo, purtroppo non ho visto per niente quel set ma tutti i fattori erano dalla sua parte, dopo aver portato un match così difficile al terzo, e quindi la sua vittoria mi ha stupito relativamente poco. Mentre gli addetti cercavano di sistemare il campo (sempre il più problematico della struttura il B), dove stavano per entrare Giannessi e Montanes, rimanevo un po’ da Mager, vedendo la partita da una posizione un po’ scomoda (il campo 18 non è proprio adatto a match che hanno un pubblico oltre le 15-20 persone), ma godendomela lo stesso. Dopo essere stato subito avanti di un break, Gianluca si è fatto subito riprendere e parlava di continuo da solo, dicendosi “niente, non ho più voglia di vincere”, “oh con sti spagnoli non riesco a fare più di 3-4 scambi”, facendo imprecazioni e bestemmie varie, ma comunque facendo vedere delle soluzioni veramente belle, forse un po’ troppe palle corte che ormai lo spagnolo capiva in anticipo, ma comunque un bel tennis, potente e divertente. Anche mentalmente è stato bravissimo a non mollare, io sul 7-5 4-3 e servizio per Marti mi sono allontanato andando da Giannessi e temendo che fosse finita, ma quando un amico mi ha detto che Gianluca era sopra 5-4, son tornato lì, e lasciato il match dello spezzino che aveva appena breakkato nel primo set.

Come tutti i match di Mager, gli ultimi game del set sono una sofferenza emotiva, non solo per lui che li gioca ma anche per chi li guarda, “i colpi li ha tutti ma la testa è da junior”, tante, troppe volte si sente questa frase, ma purtroppo è vera. A vedere il match è arrivato anche Di Meo, che era ancora visibilmente affaticato dal match di singolare ma che non voleva perdersi questa partita perchè, testuali parole sue, “questo qui mi piace un macello”, riferendosi a Mager, e dicendo di essere contento che aveva ricevuto una wild card. Il game sul 5-4 è uno psicodramma, in pratica in tutti i punti da destra non riesce a rispondere e da sinistra tira fuori un vincente, e, le volte nelle quali risponde da destra, poi perde il punto successivo a sinistra. Insomma, non riusciva a fare due punti di fila, e uno dei set point se lo vede annullare da un rimbalzo veramente ridicolo della palla su un back comodo di Marti,
che poi tiene il servizio e si incita dicendo un vamos misto ad altre esclamazioni spagnole. Nel game successivo Gianluca sembrava essere crollato mentalmente, due doppi falli, un dritto lungo e subito 15-40, e lì credevo che fosse finita, visto che lui non si prendeva neanche più tempo tra un servizio e l’altro e che lo spagnolo non sbagliava più una palla. Già, anche in questo caso mi sbagliavo, gran servizio tenuto con personalità facendo 4 punti di fila di cui 3 diretti col servizio più una bella volè, e lui per primo che torna a crederci. Il game successivo parte in maniera spaventosa, subito due vincenti di cui uno direttamente in risposta su una prima per Mager, poi un errore di Marti e tutti insieme 3 set point. Sul primo, cerca di aggredire una seconda di Marti ma manda lungo, ma il secondo è quello buono, lo spagnolo commette un non forzato e poi dice delle cose non ripetibili su questo forum, che, insieme ad un ball abuse, gli costano un bel penalty point in avvio di terzo. Anche qui tutto lasciava presagire, come nel match di Viola, ad una comoda vittoria al terzo set, ma così purtroppo non sarà.

Intanto Giannessi, zitto zitto, chiudeva 6-2 il primo set, l’ho visto poco ma la chiave tattica di Montanes era chiara, tutte sul rovescio di Ale, che però, nel primo set, funzionava benissimo, riusciva a variare ritmo e angoli e a trovare una bella profondità, e lo spagnolo non sapeva più che fare, dato che, ogni volta che andava sul dritto, rischiava di trovarsi spiazzato da un vincente di Giannessi. Intanto facevo su e giù tra Mager, che, misteriosamente, dal nulla, era crollato mentalmente, e Giannessi, che dopo aver preso un break di vantaggio anche nel secondo, si deconcentrava un attimo e iniziava ad innervosirsi. Parliamo prima di Gianluca comunque, tra il primo e il secondo set è andato in bagno ma in quei 5 minuti a riprendersi è stato lo spagnolo, che è partito determinatissimo in avvio di terzo ottenendo subito il break in apertura, nonostante il game partisse da 15-0 per Mager, causa penalty point. Di nuovo monologhi, di nuovo lamentele verso l’angolo, e in un battito di ciglia parziale di 16 punti a 3/4 e pesantissimo 5-0. Scatta però una scintilla nel cervello di Mager, dettata probabilmente dall’incoscienza, e gioca due games fuori dal normale, sparando tutto, ma con tutte le palle che riuscivano ad entrargli, compreso uno smash da fondocampo colpito nonostante la pallina stesse per uscire di 15 centimetri, e lo spagnolo, che nei 5 games precedenti era in modalità muro, non sapeva più che fare. Anche sul 5-2 Gianluca ci ha provato, si caricava, era veramente convinto di farcela, ma purtroppo l’iberico è stato lucido nel chiuderla e c’è riuscito alla terza chance, quei 5 games di fila son pesati veramente troppo, e credo che, almeno da ciò che mi han detto, Gianluca avrebbe dovuto chiuderla in 2 set quella partita, visto che nel primo era 3-0 con una palla del doppio break.

Passiamo a quanto accadeva intanto sul B, con in campo Giannessi e Montanes, io mi son messo a guardare quella partita dalle tribune dell’A, per seguire in contemporanea un bel doppio tra Ignatik/Ghedin e Motti/Martin, con il bielorusso assolutamente on fire, di cui non ho seguito neanche un 15 in singolare ma in doppio mi ha veramente stupito, trascinando anche Riccardo ad un bel successo. Giannessi intanto sul 6-2 3-3 aveva due chance di break, ma Montanes era bravo ad annullarle entrambe giocando in maniera propositiva (è successo molto raramente), e dopo aver tenuto il servizio si caricava con un sonoro “mucho!”. Poi Giannessi successivamente ha servito sul 3-4 nella parte di campo molto più rovinata, tanto che diceva proprio di non riuscire a correre, e questo l’ha innervosito non poco, e l’iberico, da vecchio volpone, ne approfittava per incitarsi di continuo ed innervosire ancora di più Ale. Purtroppo quel break in apertura di terzo in favore di Montanes, che in tutto il set avrà commesso due errori non forzati a dir tanto, ha compromesso il resto dell’incontro e Ale ha avuto 3 chances di fila sotto 2-3 per riprendersi il break, ma niente, mentalmente era praticamente uscito dal match, nonostante in tribuna ci fossero tanti giocatori a supportarlo e ad incitarlo, ma niente, tra il campo, i raccattapalle, la sfortuna, era troppo distratto e non riusciva a concentrarsi, e tanti meriti van dati a Montanes, che sembrava a tratti Ferrer, macinava chilometri e teneva un’invidiabile profondità, e poi arrivava con facilità sulle palle corte di Giannessi, che ad un certo punto ha anche rinunciato a farle.

Finito quel match ho visto qualche game del doppio Abbruciati/Teodori, che non han sfigurato, soprattutto Lorenzo, e poi son tornato a casa. Questo report l’ho scritto in maniera più caotica del solito poichè caotici son stati gli incontri, e raccontarli non è proprio facile, ma spero vi piaccia ugualmente. Sono molto contento di aver letto della vittoria di Cecchinato/Di Meo in doppio, e del facile successo di Volandri, domani credo di andare nel pomeriggio a vedere i match, cercando di seguire soprattutto Ceck-Naso, il doppio di Gaio/Giannessi e appunto Ceck/Di Meo, dato che non penso di arrivare in tempo per il match di Volandri.


AndryReax


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7 commenti

winter18 (Guest) 30-09-2015 11:01

Bravo, è un piacere leggerti, perchè restituisci bene l’entusiasmo e la passione con cui segui gli incontri, sottolineando anche i contorni emotivi ed ambientali che sono la parte più interessante in un resoconto tennistico.

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AndryREAX 30-09-2015 10:13

@ quentin81 (#1460432)

Intanto grazie mille per i complimenti. Allora, la prima di Mager è indubbiamente una gran botta, va oltre i 200 etc, il problema è che varia poco gli angoli e che non usa mai lo slice, che su terra puó non servire ma magari sul duro servirebbe. Poi spesso tira anche la seconda, e fa spesso doppio fallo, o si affida ad un bel kick, che peró é troppo corto. Insomma è buono ma è migliorabile ulteriormente. Per me Giannessi è inferiore al Ceck solo a livello mentale, ma non so quanto, a questa età, potrà lavorare su quest’aspetto. Forse anche la prima di servizio va rafforzata.

@ groucho (#1460374)

Ieri non gli ho visto fumare nessuna sigaretta.

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quentin81 (Guest) 30-09-2015 09:14

Più AndryReax e meno Orecchio 👿 ! Finalmente si parla e si “ascolta” di tennis e non chiacchiere da bar sport inutili e sterili. Andry due domande : la prima di servizio di Mager sta migliorando o è sempre un terno al lotto? Giannessi credi che possa diventare solido come Cecchinato? Personalmente non credo possa migliorare per entrare stabilmente tra i primi 100. Complimenti come sempre

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groucho (Guest) 30-09-2015 01:08

Scritto da AndryREAX
@ marco (#1460367)
Veramente, certi passanti straordinari..che bravo. E dire che se lo incontri per strada, uno, con quelle gambe minuscole, fatichi a credere che sia un giocatore di questo livello.

Senti Andry, tu che gli sei stato vicino, ma Giulio fuma ancora come un turco? No perché ai tempi, quando me lo ricordo io, si faceva due pacchetti al giorno!
Genio e sregolatezza, mannaggia a lui, che giocatore avremmo potuto avere…

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AndryREAX 30-09-2015 00:09

@ marco (#1460367)

Veramente, certi passanti straordinari..che bravo. E dire che se lo incontri per strada, uno, con quelle gambe minuscole, fatichi a credere che sia un giocatore di questo livello.

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marco (Guest) 29-09-2015 23:53

anche se non lo conoscete, se lo trovate in allenamento, chiedete a giulio di giocare il rovescio solo di polso, tipo ping-pong: la palla esce dalle corde ad una velocità incalcolabile…nemmeno il dritto di del potro. basta vederlo giocare una volta sola e non si scorda più!

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Ken_Rosewall 29-09-2015 23:52

Ottimo e abbondante! 😉

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