Italiani in campo (ATP-WTA-Challenger) – 23 Settembre 2015
Questi gli azzurri impegnati con i relativi orari di gioco e scontri diretti nei main draw dei tornei del circuito ATP-WTA-Challenger.
ATP 250 St. Petersburg – Indoor Duro
1T Rublev – Bolelli (0-0) 3 incontro dalle ore 11:00
ATP 250 Metz – Indoor Duro
1T Darcis – Lorenzi (0-1) 3 incontro dalle ore 12:00
WTA International Guangzhou – Cemento
2T Errani – Zhang (0-0) ore 08:00
2T Schiavone – Jankovic (3-5) 2 incontro dalle ore 08:00
Challenger Sibiu – Terra
2T Hemery – Mager (0-0) 2 incontro dalle ore 11:00
1T Bozoljac/Lajovic – Giacalone/Naso (0-0) 3 incontro dalle ore 11:00
Challenger Kaohsiung – Cemento
2T Moriya – Vanni (0-0) ore 08:00
1T Chen/Huang – Fabbiano/Vanni (0-0) 3 incontro dalle ore 08:00
Challenger Trnava – Terra
1T Skugor – Giustino (1-0) ore 11:00
2T Robert – Gaio (1-0) 2 incontro dalle ore 11:00
1T Blasko/Molcan – Motti/Paval (0-0) ore 14:00
1T Koolhof/Middelkoop – Bellotti/Brunner (0-0) ore 12:30
TAG: Italiani in campo
@ RAF (#1455711)
Domani come ultimo incontro.
GQ che programma ha?
@ Pelandrone (#1455568)
Credo che un tennista sia consapevole di avere 10-15 anni di possibili lauti guadagni…la maggior parte di loro meno. Considerando quanto hanno speso i loro genitori per farli arrivare ai top 100 (almeno per un po), credo che sia logico che battano il ferro finchè è caldo (tradotto, facciano quanti più tornei possono-anche in doppio, perchè no-finchè sono nel pieno della loro forma fisica, atletica, mentale, etc).
Ma il match della Giorgi che fine ha fatto?
Grazie a chi mi ha risposto, dandomi spunti per riflettere, anche al simpatico cucco che, immaginando che il suo nickname, come spiegato tempo fa, sia esattamente il contrario al pari del mio, sia tutt’altro che cucco
@ Pelandrone (#1455568)
Il tennis non è uno sport come l’atletica dove conta solo la preparazione individuale per raggiungere una prestazione assoluta e poter quindi battere gli altri nei pochi giorni di gara importanti di un anno. Il giocare in competizione per un tennista è un elemento fondamentale per trovare la forma giusta confrontandosi con avversari e situazioni ogni volta diversi e non può essere creato in allenamento. Inoltre la maggior parte dei tennisti nella settimana di gara fa mediamente un paio di partite, raramente quando le cose vanno bene se ne fanno di più. Ci si allena inoltre quasi meglio nei tornei perchè ci sono altri giocatori del tuo livello o maggiore con cui fare partitelle e palleggi. Vale certo il discorso denaro .. più giochi più guadagni ma anche che non è tanto facile scegliere pochi appuntamenti e centrarli (solo i campioni assoluti che vincono l’80% dei match possono farlo). Se si giocano 25-30 tornei diventa più facile azzeccare in capo a un anno quelle 1-2 settimane in cui tutto gira giusto.
@ Pelandrone (#1455568)
Ti sei già risposto. Sono professionisti, per cui nei limiti della preparazione, giocano il più possibile, anche perché se sei fuori dai primi 79/80 del mondo fai fatica a quadrare il bilancio tra trasferte, voli, allenatori, etc etc.
Inoltre conta che al primo turno di ogni torneo il 50% dei giocatori è eliminato e con il secondo turno il 75% dei partecipanti è ‘a casa’…per il 75% dei giocatori giocare una media 1,5 partite a settimana non è davvero troppo…Inoltre se perdi al primo turno (salvo nei major) prendi zero punti e non sali in classifica, quindi ‘devi’ giocare più tornei possibile perché probabilmente ‘scarti’ diversi zero dalla classifica
forse perchè non sono dei pelandroni
Dopo la Fed Cup di lunedì con Giorgi e Garcia, abbiamo la Davis con Bolelli e Rublev.
In bocca al lupo anche a Sara e Francesca (dura prova per quest’ultima).
Mi stavo domandando una cosa, ma perche’ nella programmazione fanno tanti tornei i tennisti (a parte la motivazione del vil denaro, poco sporco e subito, soprattutto se esci ai primi turni), i tornei che valgono per la classifica mi sembra siano solo i migliori 18, no? Ad oggi quasi tutti ne hanno gia’ fatti almeno 22, alcuni 26 e mancano ancora 2 mesi alla fine della stagione. Prevale la cultura americana del professionismo, dove negli sport a squadre giocano ogni 2 giorni. L’allenamento e la programmazione scrupolosa sono quasi residuali. Quando hai fatto, non dico 18, ma 20 tornei l’anno (avendo la possibilita’ di scartare i 2 risultati peggiori), allenandosi regolarmente nei buchi di calendario, con una programmazione adeguata, magari mediamente raggiungerebbero piu’ spesso traguardi importanti, e di conseguenza guadagnerebbero anche di piu’, se e’ sempre al vil denaro che pensano