L’estate su terra degli italiani
Con la tournée su terra europea conclusa con i vari tornei di Umago, Amburgo, Gstaad e Kitzbuhel, è tempo di valutazioni, quando già entra nel vivo la stagione su cemento americano e gli italiani lasciano il loro ambiente naturale, o presunto tale.
Andreas Seppi: voto 5,5. Noie fisiche (a Kitz), condizione generale in calando (conferma dal brutto esordio in Canada), Andreas è tornato a essere il numero 1 italiano ma ha smarrito la verve giusta. Ha raccolto la semi finale di Amburgo, ma negli altri tornei non ha reso come era lecito sperare; un vero peccato perché il campo di partenza dei tornei su terra rossa sopracitati non era affollato di campioni e ciò gli avrebbe potuto permettere un’ulteriore scalata in classifica.
Fabio Fognini: voto 7,5. Ha giocato bene a tratti benissimo ad Amburgo, fermandosi in finale e giocando alla pari contro Rafa Nadal, che sulla terra parte sempre con i favori del pronostico quasi con tutti. È vero che nel continuo delle settimane a tinte rosse avrebbe potuto segnare risultati migliori ma ricordiamo l’anno scorso di questi tempi in che condizioni psicofisiche lo trovavamo? Buona risalita nel ranking e ora il cemento outdoor come banco di prova per dare un senso (lontano dal doppio) a questa stagione.
Simone Bolelli: voto 5 –. Chi la capisce la programmazione del Bole alzi la mano. Ha giocato solo il torneo di Amburgo ma per problemi fisici non è potuto scendere in campo nei quarti di finale nel derby contro Andreas Seppi. Ma perché poi andare a giocare il challenger su terra di Praga invece di andare sul cemento nordamericano? Se proprio vuoi giocare un challenger non è meglio essere già lì dove ci sarà il clou della stagione?
Paolo Lorenzi: voto 6. Somma perfetta fra il 7 del circuito challenger e il 5 di quello maggiore. Paolino a livello challenger è una garanzia e la vittoria a Cortina lo indica pienamente ma nel circuito dei grandi raccoglie sempre poco rispetto anche a quello che potrebbe: 2T a Umago e 1T a Gstaad. Forse il suo livello è proprio questo.
Luca Vanni: voto 4 –. Crisi, profonda crisi. La terra non mi pare essere il suo habitat naturale e il suo gioco speriamo raccolga ora frutti consistenti sul cemento. Ma l’impressione è che dopo l’euforia della top100 ci sia stato un netto calo. O una sbornia da obiettivo insperato e raggiunto?
Marco Cecchinato: voto 6,5. Si è sfiancato fisicamente per raggiungere la top100 a suon di semi finali challenger e poi si è giustamente fermato per rifiatare. Quello che ha fatto è per intenderci straordinario, ma non si può basare una classifica solo con i risultati del circuito minore, almeno che non si abbiano grandi ambizioni. Adesso che la top 100 è arrivata (ma nel frattempo ne è leggermente uscito) bisogna fare un ulteriore salto. Perché il potenziale in questo caso fa rima con spirito di sacrificio e dedizione al lavoro.
Matteo Donati: voto 7. La sua programmazione è quella che mi ha convinto di più. Sono arrivati ottimi risultati su terra ma è sul cemento dove dovrebbe incontrare le migliori sensazioni. Peccato per quell’infortunio che ha interrotto sul più bello il suo percorso in ascesa ma di tempo ce n’è, meglio preservare piuttosto che curare. E che il Nord America ci regali un gran Donats.
Alessandro Orecchio
TAG: Cecchinato, Donati, Fognini, Italiani, Lorenzi, Seppi, Simone Bolelli, Vanni
@ massimiliano.Dirienzo (#1418910)
Comunque Fognini è arrivato in finale anche nel 500 di San Paolo.
7.5 per Fognini è da pazzi.
Il 7,5 a Fognini è troppo alto. A meno che non accettiamo l’idea che ormai Fognini è un giocatore mediocre e che quindi basta una finale in un 500 (e poi il nulla) per giudicare molto bene una stagione sul rosso. Darei di più a Lorenzi: questo è il suo livello e nel circuito challenger è uno dei migliori. Meglio regnare all’inferno che servire in Paradiso. Un bel 4 a Bolelli non glielo leva nessuno…ed è pure generoso!
C’è gente dietro in classifica che sul cemento raccoglierà molto e che sta facendo bene. Anche se hanno poco da difendere sia Fogna che Seppiolone è bene che non si cullino troppo, altrimenti per fine anno sono fuori dai top30 (fogna è n.30 sin da lunedì con un -3)
Su Vanni ci sta il 4, purtroppo. Per Fogna io direi 6.5, in considerazione del livello di avversari incontrati ad Amburgo che, Nadal a parte, erano avversari da torneo challenger. A Umago, del resto, è uscito contro Sousa. Molto peggio braccio d’oro Bolelli, a cui darei un voto a parte per la programmazione, ossia ZERO 00 tondo tondo.
@ Tweeners (#1418828)
Ti sbagli semplicemente perchè fabio non ha nulla da difendere dopo cincinnati fino al torneo di rio dell’anno prossimo xd
Troppo alto il voto per il Fogna….
Se si da 6 al povero Paolino che ha pure vinto un torneo challenger e lo si rimprovera di non alzare il livello si meriterebbe 6 anche il Fogna!
Troppo comoda la via per la finale di Amburgo e poi sconfitta con Sousa ai quarti e Koschriber al secondo turno…..
Se gioca come ha giocato contro Monfils perderà parecchie posizioni fino ad Aprile del prossimo anno!
@ groucho (#1418719)
@ groucho (#1418719)
Quanto siete cattivi!…gli articolisti che a scuola facevano fatica a prendere la sufficienza in italiano, e che, anni dopo, esibiscono le loro sgrammaticature in faccia a noi lettori, possono anche far tenerezza…o no? 🙂
Secondo il Mio parere. :
Seppi : 6
Fognini : 7
Bolelli : 5
Lorenzi : 6
Vanni : 5
Cecchinato : 6,5
Donati 6.5
è vero, si sente nominare Lorenzi ed in automatico viene in mente una posizione attorno alle 80, un poì come l’esperimento del cane che gli veniva l’acquolina ogni volta che sentiva il suono della campanella!
Secondo me:
Seppi 6
Fognini 7
Bolelli 4
Lorenzi 6,5
Vanni 5
Cecchinato 7
Donati 7
Per me la chicca linguistica è “i vari tornei di Umago, Amburgo, Gstaad e Kitzbuhel” come se in queste quattro località ci siano stati “vari” tornei…
“Almeno che” anzichè “a meno che” non si può proprio leggere. 🙄
Il livello di Lorenzi è questo da anni, dove sta la novità?