Matteo Donati ritorna ad allenarsi
Apprendiamo dal sito ufficiale di Matteo Donati che dopo alcune settimane di allontamento forzato, “Donats” ritrova il suo elemento naturale, ovvero il campo da tennis.
Non ci sono più segni dell’infiammazione al tendine della mano destra che gli impediva la normale mobilità del polso e un’impugnatura ottimale, il ventenne piemontese è tornato ad allenarsi con la racchetta, in vista del rientro in circuito, nel Challenger di Vancouver di metà agosto.
Così Matteo commenta il periodo di riabilitazione: «Sono partito dagli Stati Uniti per andare direttamente dal professor Pier Francesco Parra a Montecatini Terme per tre giorni, per sottopormi aterapie laser al mattino e al pomeriggio. Dopo sono stato a Tirrenia, per altri sei giorni di terapia, senza far nessun lavoro con il polso, a scarico totale. Ieri (domenica 9, ndr) ho ripreso a giocare per mezz’ora e le senzazioni sono buone: non ho più alcun fastidio. Mi rimane il servizio da provare stamani (lunedì 10, ndr), ma sono piuttosto fiducioso e soddisfatto per aver risolto il problema in fretta. Domani mattina (martedì 11, ndr) parto per raggiungere Max! (Puci, allenatore di Matteo, rimasto in America in attesa del ritorno del suo pupillo, ndr)».
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Speriamo che Matteo sia completamente guarito al polso. Il tennis italiano ha bisogno di ragazzi seri, responsabili e con la testa sulle spalle come lui.
Sì, come no, e da Tirrenia escono super atleti ad ogni stagione…
Mirko, hai mai provato a giocare a qualche sport sul cemento? Non dico solo il tennis ma magari il calcetto o il basket (non vale la briscola sul cemento del bar)…Se l’avessi fatto sapresti, senza dover sempre polemizzare, che non e’ possibile giocarci per 10 mesi all’anno. Mi pare che nel caso di Matteo per questa stagione la scelta sia ideale: febbraio/marzo/aprile su cemento indoor, maggio/giugno su terra, luglio su erba, agosto/settembre/ottobre cemento.
Forza Matteo! subito protagonista in Canada
Cemento o terra che sia, l’attuale tennis professionistico è talmente esasperato e portato a sfidare le più elementari leggi della fisica (teoria degli urti, tensioni ammissibili, carico di rottura, ecc.), che qualsiasi programmazione (anche la più oculata e prudente) non impedisce il rischio di infortuni, anche seri.
Tale assunto è ancor più veritiero quando si applica ad un giovane molto promettente ma ancora fisicamente acerbo e poco robusto come Donati
Da questo post di koko,non è che siete invece voi fissati che il cemento fa male sempre e comunque,piuttosto? A sentire certi utenti,ho come l’impressione che vorrebbero vedere tutti gli italiani giocare e cimentarsi solo sulla terra,naturalmente a livello challenger,s’intende,e stare lontanissimi dal cemento(che cattivone! 😆 ).
Il viaggio in Canada gli ha fruttato una semi e buoni punti. Forse però con il senno di poi occorreva andare da Parra appena il fastidio si era evidenziato (su rosso contro Caruso mi pare). L’urgenza di spaccare all’istante sul cemento nordamericano forse andava un attimo riflettuta.
se leggi con “attenzione” i post scoprirai che dicevo altro….
se non ti è chiaro “HA FATTO BENE A TORNARE QUI PER CURARSI GRATIS.”
Per la cronaca è difficile che Donats ed il suo staff sbaglino le scelte, unica eccezione è stata quella di giocare quei due challenger sulla terra dopo Wimbledon, infatti si è infortunato.
@ Paolo (#1416770)
Bolelli e Giannessi non penso siano della stessa opinione….
@ stankosky (#1416859)
gliele pagavi tu le cure … sempre a criticare , qualsiasi scelte…
Semplicemente fare queste terapie in USA costa una cifra pazzesca, se fatte in centri di livello, in italia gliele paga la FIT.
è un fenomeno nel suo campo medico.
vanno da lui anche tantissimi sportivi stranieri.
Volevi dire “iraniano”…??? 😀
Grande Matteo ed ora più forte di prima!!!
a già dimenticavo 🙄 come oso toccare i sistema sportivo italiano che domina da 40 anni del tennis? ma come ho osato?
qui abbiamo la federazione TOP;
abbiamo gli allenatori certificati migliori;
abbiamo i giocatori migliori;
abbiamo i migliori medici!!!
da fonti ansa “certificate” il Dow Jones fluttua in base alle prestazioni del Ftse Mib …..
ma basta chiederlo ai nostri tennisti
tipo la giorgi
e tantissimi sportivi in genere, sono un flagello
E vogliamo parlare di Derrick Rose ?
Chiedilo a Danilo Gallinari come sono bravi nell’NBA a curare i problemi articolari 👿
Per chi non segue il basket: fuori per un anno e mezzo per terapie “innovative” completamente sbagliate, ritorna e si fa male di nuovo….
No, meglio che in Italia nessuno sa curare i malefici danni da terra rossa
la fanno la fanno, decisamente meglio che in qualsiasi altra parte del mondo, basta mettersi nelle mani dei professionisti che curano giocatori dell’NFL e NBA ma i costi sono pazzeschi!!
meglio stare lontanissimi dagli stati uniti quando si ha a che fare con problemi articolari
Tanto per chiarire..Il Dr. Parra è un luminare nella laser terapia, in special modo per i giocatori di tennis, fa parte dello staff sanitario del Team di Coppa Davis…
fatto il tagliando a tirrenia…laddove in teoria dovrebbero togliere il blocco e invece lo mettono…
Grande notizia….sei il futuro del tennis iraliano
Forse sono io che non capisco? Ma la terapia Laser in America non la fanno?Mi pare cosi anomalo?
Parra, Tirrenia, mah, speriamo bene…