Russia contro Italia: le insidie
Il week end che ci vedrà volare in Russia tra il 18 e il 20 settembre prossimo, si annuncia essere di vitale importanza per le sorti attuali del nostro tennis italiano, bisognoso quanto mai in precedenza di restare nel World Group, la Serie A della Coppa Davis, in uno spareggio cui spetterà ai nostri avversari la scelta della superficie e della sede, sicuramente le più ostiche per metterci in difficoltà.
Un sorteggio duro, con una lunga trasferta e i Russi sulle ali dell’entusiasmo: la Spagna li ha sottovalutati, infarciti di baby presuntuosi come Rublev e seconde linee come Donskoy, con il solo Robredo atleta di punta e un doppio affidabile che sulla carta sarebbero dovuti essere sufficienti a portare a casa la pagnotta. Invece sappiamo tutti che la squadra della nuova controversa capitana Conchita Martinez, in Russia ha stabilito addirittura un piccolo record, perdendo l’incontro venendo rimontata per la prima volta in Davis da un vantaggio di 2 a 0, con polemiche a non finire al rientro in Patria e quei punti che dovevano essere certi che improvvisamente sono diventati chimere (il doppio ceduto malamente e che poteva essere risolutivo e il punto del 2 pari ceduto da Robredo).
E l’Italia? L’Italia ha un piccolo vantaggio a mio modo di vedere rispetto ai colleghi iberici nell’affrontare la Russia. È sottovalutata. Il capitano non giocatore russo si è espresso in maniera decisamente favorevole riguardo al sorteggio capitato, consapevole di poter affrontare un avversario su una superficie che potrebbe svantaggiarlo, conscio anche che la forza d’urto dei suoi giovani potrebbe aumentare esponenzialmente. Ma l’Italia, che allo stato attuale dovrebbe puntare sul trio delle meraviglie Seppi, Fognini, Bolelli (più un quarto d’esperienza o come convocazione premio), ha un altro piccolo vantaggio: non sottovaluterà l’avversario.
Le insidie saranno tante, da quelle psicologiche a quelle di adattamento, al viaggio che si preannuncia interminabile alla voglia di provocare di Rublev ad esempio, baby fenomeno che incarna alla perfezione la strafottente saccenza della nouvelle vague tennistica che sta cercando di dare il cambio generazionale a Fab 4 and co.
Il doppio dovrebbe e potrebbe essere decisivo e l’Italia con Fognini – Bolelli parte favorita. Mancheranno quindi due punti e, sfruttando l’inesperienza dei più giovani e facendo leva sulla classifica scadente dei più grandi (fra i convocabili Gabashvili, Youzhny in picchiata e Kuznetsov fuori dai 100) per i nostri giocatori saranno decisamente fattibili.
Alessandro Orecchio
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2015, Russia vs Italia 2015
8 commenti
Ma dai i loro singolaristi perdono anche da Donati…. Compreso Rublev
Sopravalutata la Russia,mancano tennisti di calibro ed esperienza a loro,questa non mancherebbe se venissero schierati Youzhny e Gabashvili,ma quest’ultimi due sono inferiori agli italiani.
Sapete mica quando si ritira Youzhny?
Sempre a esaltare gli stranieri… donati massacra ambedue . E sul veloce vanni a furia di ace … per me Italia 4 Russia 1
Ma lo avete visto Fognini contro Nadal? Si, lo so, erano su terra e non sul veloce, ma la classe è quella. Il buon Rublev può andare a scuola persino da Donati. Seppi, Fognini, e il doppio Fognini-Bolelli: 3-0 per noi e tutti a casa!
basta solo che uno dei 3 si.infortuni che diventano favoriti loro
trio delle meraviglie?
Il 18 Settembre è ancora lontano.Donati e altri stanno arrivando.
Mah..speriamo bene…