Us Open 2003: Andy Roddick, David Nalbandian e quella chiamata “casalinga”
Andy Roddick è il più atipico degli one man Slam: sebbene possa vantare un solo successo a livello Major, è probabilmente il giocatore dell’ultima decade che meno ha raccolto in base al suo potenziale, scontrandosi con una bestia nera come Roger Federer che lo ha puntualmente bloccato nei suoi sogni di gloria, soprattutto quelli legati all’erba di Wimbledon.
Il suo unico Slam lo ha vinto nel 2003, quando sul cemento di New York ha saputo sfruttare un tabellone non impossibile, sconfiggendo in finale senza troppi patemi d’animo un Juan Carlos Ferrero alla migliore performance lontano dalla terra rossa. Un nuovo numero 1, che avrebbe dovuto dare lustro al tennis maschile statunitense nell’ideale staffetta con i mostri sacri Andre Agassi e Pete Sampras: la storia invece ci ha consegnato un campione con tanti rimpianti, un giocatore dal power tennis che poteva mettere in fila Slam su Slam e invece si è dovuto “accontentare”, per così dire, di poca gloria.
Quell’anno New York battezzò la sua grandissima speranza, nonostante il pubblico rischiò in semi finale di vedere uscire sconfitto il suo beniamino dalla sfida con l’argentino David Nalbandian: surreale come a consegnargli il lascia passare per l’atto conclusivo fu un altro dei giocatori “incompiuti” degli ultimi anni, con l’argentino che non riuscì mai a vincere un torneo del Grande Slam, fra infortuni seriali, presunzione tennistica, scarsa umiltà e occasioni mancate, come la finale Wimbledon che raggiunse giovanissimo e di cui forse non seppe gestire l’immane peso. E vicino a uno Slam David andò proprio a New York contro Andy Roddick, quando si ritrovò in una situazione di assoluto vantaggio.
L’argentino incantò infatti per due set e mezzo, portando l’americano a un passo della sconfitta con un tie break del terzo set discusso e che sarebbe potuto essere risolutivo: fu in quel momento che la carriera sportiva di Roddick, ma forse anche di Nalbandian, cambiò definitivamente, con una chiamata decisamente “casalinga” che cambiò le sorti del match.
L’argentino perse energie preziose in sterili diatribe con il giudice di sedia, con quelli di linea, con il pubblico, lanciando occhiatacce a tutti, al suo staff e al suo allenatore soprattutto, con lo statunitense ringalluzzito che, fiutando la ghiotta occasione, portò a casa il terzo parziale e scappò via nel quarto e nel quinto, involandosi verso la sua prima (e unica) affermazione Slam.
Se le carriere degli sportivi, dei tennisti, sono fatte di singoli episodi che possono cambiare partite, incontri, quel giorno New York, con il suo teatrino messo in scena per favorire (forse inconsciamente) il suo campioncino, ha cambiato due vite sportive e umane in modo ineluttabile. E senza possibilità di replay.
Alessandro Orecchio
TAG: David Nalbandian, Nalbandian, Roddick, Us Open, Us Open 2003
@ laver (#1408851)
Capace anche di un buon e potente diritto, avrebbe dovuto lavorar molto sul gioco di rete, così sull’erba avrebbe potuto raccogliere di più, forse anche uno Slam
Scusate ma in che senso “casalinga”
Ah Nalbandian, lo spaccatibie al Queen’s molti anni dopo… oh poverino lui non voleva semi ammazzare il giudice di linea… ma uno così come fa ad essere il capitano argentino di Davis…Povero fu il mio nonno gabbato dai tango bonds
Ma dai! Non esageriamo, addirittura “cambiato due vite sportive ed umane in maniera ineluttabile”. Roddick si è messo ad allenarsi in modo serio ed a mangiare in modo sano solo negli ultimi anni di carriera seria con Larry Stefanky. Nalbandian non si è mai allenato.
Il giocatore che ha meno raccolto in base al suo potenziale invece è proprio Nalbandian anche a causa di quella chiamata. Tra l’altro non fu l’unica di quel torneo, se non ricordo male anche Ljubibic può lamentarsi.
ho rivisto adesso il tiebreak:
https://www.youtube.com/watch?v=oYxKGS3xQH0
mi sembra di aver capito che sia stato uno del pubblico a chiamarla fuori, e l’arbitro non se l’e’ sentita di far rigiocare il punto…
Roddick era un grande combattente, tatticamente faceva sempre la cosa giusta, ma a parte il servizio era limitato tecnicamente in tutti i colpi. Secondo me è da annoverare tra i + scarsi vincitori di slam….
altro grande furto agli UO. per non parlare di quello ai danni di serena e in favore della capriati. quest’ultimo fu addirittura grottesco
Me l’ero dimenticata…