Challenger San Benedetto del Tronto: Resoconto di Giornata. Cecchinato, Caruso e Giannessi in semifinale
Terzultimo giorno di gare per l’edizione numero 13 della San Benedetto Tennis Cup (montepremi 64.000 euro più ospitalità), torneo del circuito ATP Challenger che si disputa dall’11 al 19 luglio sui campi in terra rossa del Circolo Tennis Maggioni. La giornata odierna ha in programma i quarti di finale di singolare e le semifinali di doppio.
Marco Cecchinato è riuscito nell’impresa di superare Filippo Volandri, suo compagno di allenamenti oltre che amico, e raggiungere dunque la semifinale della San Benedetto Tennis Cup. Un risultato ancora più importante se si considera che, con i punti ottenuti grazie alla partita odierna, il 22enne tennista palermitano entra virtualmente tra i top-100 della classifica ATP per la prima volta in carriera. Un match in cui Cecchinato ha sempre dato il segnale di essere in controllo, e nel quale è sempre stato in vantaggio, tanto che sul 6-2 5-4 ha anche avuto un match-point, poi non sfruttato. La vittoria finale è arrivata col punteggio di 6-2 7-5 in 1 ora e 21 minuti di gioco, per quella che è addirittura la nona semifinale a livello Challenger negli ultimi tre mesi e mezzo.
“Davvero difficile giocare contro Volandri, con cui ho l’onore di passare molto tempo, e che per me è sempre stato un esempio da seguire”, ha detto Cecchinato al termine dell’incontro.
Un altro semifinalista italiano, anch’esso uscito da un derby, è Salvatore Caruso, che si è vendicato della sconfitta patita proprio la scorsa settimana a Todi e ha battuto Matteo Donati col punteggio di 3-6 6-4 7-5 dopo 2 ore e 11 minuti di lotta. Caruso è stato bravo a venir fuori sulla distanza, e a recuperare un break di svantaggio nella terza frazione. A parziale giustificazione per Donati c’è da segnalare che il giovane tennista di Alessandria negli ultimi giorni ha passato più tempo con i fisioterapisti del torneo che sul campo, a causa di un problema alla mano che lo ha infastidito nelle ultime ore e non gli ha permesso di certo di essere al 100% fisicamente. Per il tennista siracusano, grazie all’eccezionale prova odierna, uno dei risultati più importanti della carriera, che lo proietta in semifinale (contro il vincente della sfida tra Hamou e Giannessi).
Dopo Marco Cecchinato e Salvatore Caruso, sono Alessandro Giannessi e Albert Ramos-Vinolas a conquistarsi un posto nelle semifinali della San Benedetto Tennis Cup 2015. Vittoria più agevole del previsto per Giannessi, che sembra tornato più in forma che mai dal periodo di otto mesi fuori dal circuito per infortunio al polso. Il tennista spezzino si è imposto in 69 minuti per 6-3 6-2, non dando la possibilità all’avversario, il francese Maxime Hamou, di prendere in mano le redini del gioco. “Sono veramente entusiasta di questo risultato, frutto del duro lavoro degli ultimi mesi”, ha detto il ligure al termine del match. Tra Giannessi e la finale ci sarà Salvatore Caruso.
Ad evitare l’en-plein azzurro tra i migliori quattro del torneo è stato Albert Ramos-Vinolas, accreditato della seconda testa di serie, che ha eliminato senza troppi problemi Paolo Lorenzi dopo una partita di 1 ora e 6 minuti di gioco conclusasi per 6-3 6-1. Il 27enne di Barcellona dal 3-3 del primo set ha comandato l’incontro, mentre il tennista senese non ha avuto la lucidità per rispondere prontamente al ritmo imposto dallo spagnolo. A tentare di fermare l’ex numero 38 del mondo domani ci penserà Marco Cecchinato. “Dopo un inizio complicato, ho giocato un ottimo match, e sono contento di aver battuto un giocatore di qualità come Lorenzi. Sono anche felice di incontrare Cecchinato, è un tennista che si merita di essere arrivato sin qui, e so anche che con la vittoria di oggi è entrato nei top-100, sarà una partita durissima”, ha detto l’iberico ai microfoni del campo Centrale del CT Maggioni a fine partita.
Domani alle 18.00 si disputerà la finale di doppio con la coppia croata Marcan/Sancic opposta al duo messicano Ramirez/Reyes-Varela. Alle 19.45 sarà poi la volta della prima semifinale di singolare Caruso-Giannessi, mentre non prima delle 21.30 in campo Cecchinato-Ramos Vinolas.
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6 commenti
Ieri è stata la mia seconda ed ultima giornata al TC Maggioni, tanto intensa quanto la prima e altrettanto ricca di belle battaglie.
Quando dico battaglia, intendo certamente quella che ha visto in campo per poco meno di 2 ore e mezza Matteo Donati e Salvatore Caruso. Mi sono seduto con ampio anticipo sul campo3 e quando è entrato in campo Matteo, si è seduta vicino a me la madre di Matteo, e il fratello/cugino, non son riuscito a capire quanto fosse stretta la parentela con Matteo. Non c’erano nè Puci nè Gualdi, quindi in pratica il team di Matteo questa settimana era composto solo dai suoi 2 familiari, che lo hanno incitato dal primo all’ultimo minuto di partita. Durante il riscaldamento Donati sembrava abbastanza insofferente, non spingeva bene i colpi e avevo la sensazione che quel problema alla mano fosse più grave di quanto mostrato nel giorno precedente. La partita poi è iniziata bene per Matteo, il servizio non lo spingeva al massimo e si notava, però nello scambio da fondo riusciva spesso a prevalere, anche sulla diagonale del rovescio, quella teoricamente preferita dal siciliano. Da sinistra, Caruso molto spesso serviva sul rovescio di Donati che impattava la palla quasi sempre in anticipo, e questo colpo oggi ha funzionato molto bene, dato che gli ha procurato molti vincenti, e il break nell’ottavo game è merito di questo colpo. Un altro colpo che ha usato molto spesso ieri è stata la smorzata, alcune effettuate molto bene, altre un po’ peggio, però direi che il saldo tra punti vinti e persi quando ha usato questo colpo è senza dubbio positivo, e potrebbe essere una soluzione valida da aggiungere a un repertorio già molto vasto. Durante la partita Matteo si girava spessissimo verso il suo angolo, mostrando il pugno, e i suoi parenti lo continuavano a sostenere, chiedendo anche abbastanza spesso informazioni su come stesse la mano, e ad inizio 3° set Donati ha proprio risposto “Fa maleee”, o qualcosa del genere. Già, terzo set, poichè nel secondo Matteo ha avuto grossi, grossissimi problemi al servizio, perdendolo ben 3 volte.
Quindi Donati, da 6-3 2-0, era costretto a dover lottare ancora, contro un Caruso che intanto era salito di livello notevolmente, e contro il suo dolore, che di certo non stava diminuendo. Il terzo set è stato molto appassionante, al primo gioco subito break di Matteo, sguardo alla madre, pugno battuto sul petto, e partita che sembrava nuovamente indirizzata bene. Nel gioco successivo però, grandissima reazione di Caruso che da 40-0, mentre si diceva “tranquillo, tutto normale, forza”, andava a ottenere un ottimo controbreak, sfruttando 2 errori di Donati ma anche giocando molto bene, non lasciando comandare Matteo ma comandando lui. Nel gioco successivo annulla una palla break, si carica, viene caricato dagli “alè Salvo” provenienti dal suo angolo, e per la prima volta nel match è avanti. Matteo tiene il successivo servizio senza troppi problemi e nel 5° gioco c’è quella che poteva essere una svolta della partita: stesso arbito del giorno precedente, altra decisione che dal vivo mi sembrava sbagliata (ma un utente ha scritto che l’arbitro aveva ragione, quindi ottima invece) e che fa arrabbiare tanto, tantissimo il giocatore siculo. In pratica colpo di Donati che finisce sulla riga, il giudice di linea chiama out, Caruso la rimanda lunga, l’arbitro fa overrule e da il punto a Donati, con Caruso che si lamenta di essere stato infastidito dalla chiamata, e anche la madre di Donati credeva che il punto sarebbe stato da ripetere, infatti era dispiaciuta dell’errore del GDL. Caruso perde il servizio a 0 e Donati tiene agevolmente quello successivo, e Caruso sembrava stesse sciogliendo, se ne accorgono anche dal suo angolo, dove gli urlano un “SALVOOOOOOOOOOOOOOOOOOO”. A quel punto, come per miracolo, Caruso torna a giocare praticamente in modo perfetto, esce da una situazione complicata nel game successivo grazie ad un passante in corsa allucinante, tanto che la madre di Matteo aveva già applaudito la volè di suo figlio e aveva già detto “Bravo Matt”, non pensando che Caruso potesse mai arrivare sulla palla, invece non solo ci è arrivato ma ha tirato fuori un passante in corsa applaudito veramente da tutti.
Donati sale sopra 5-3 ma poi, nel gioco in risposta, spara via un paio di palle non impossibili come se volesse concentrarsi sul turno di battuta seguente, quasi non considerando che oggi, servire o ricevere, era più o meno la stessa cosa dato il problema alla mano. Il game seguente parte con un doppio fallo, poi una palla di Caruso rimbazla male sulla linea di metà campo, e la frittata per Matteo era fatta, Caruso controbreakkava, si caricava, e serviva splendidamente nel game seguente, obbligando Donati a dover servire per rimanere nel match. Però la battuta oggi, come già detto, non andava alla grande, sul campo3 non c’è il contachilometri, ma la sensazione è che mancassero almeno 20 km/h sia nel kick, sia nello slice e sia nella soluzione piatta. Al primo match point così, sul 5-6 30-40, Caruso è riuscito a chiudere meritatamente questa partita, e dico meritatamente perchè non ha mai mollato, ha rincorso per tutto il match e alla prima vera chance ha chiuso. Ha 23 anni, è meno giovane di Matteo ma non vuol dire che non possa arrivare anche lui in alto, i numeri li ha, quel rovescio è veramente molto buono, col dritto cerca di comandare ma manca forse un po’ di pesantezza, ha un servizio buono e con margini di miglioramento, e soprattutto dopo questa semifinale avrà tanta fiducia in più.
Del match tra Cecchinato e Volandri non ho visto neanche un punto, e un po’ mi è dispiaciuto, perchè ciò che sta facendo Marco è veramente qualcosa di impressionante, nona semifinale challenger in stagione, insomma, bravo davvero, la top100 e l’entrata nel Main Draw di NY sono le giuste ricompense per il N1 siciliano. La partita perfetta comunque, l’ha realizzata Giannessi, lasciando le briciole ad Hamou, il punteggio dice 6-3 6-2 e la prestazione di Alessandro è stata veramente perfetta. Il piano di Hamou era chiaro: spingere col dritto sul rovescio di Giannessi, e io temevo che così l’avrebbe portata a casa, dato che il suo dritto dagli stream sembrava qualcosa di allucinante, invece era sì molto potente ma spesso molto corto, e il Gianna aveva tutto il tempo per organizzarsi, e dal 3°/4° game ha iniziato ad usare con continuità un back che gli è uscito quasi sempre profondo, mandando in crisi il transalpino. Poi quando poteva comandare lui col dritto, allora il francese non riusciva veramente a controbattere, provava a remare qualche metro dietro la riga di fondo ma poi Giannessi lo puniva, con una palla corta chirurgica, molto spesso Hamou non riusciva neanche a partire in tempo che già era atterrata, altre volte provava a rincorrerla ma non c’era proprio nulla da fare. In tutto il match è stato solidissimo al servizio, non concedendo nessuna palla break, e nel il primo set è stato deciso dal break nel 7° gioco, sottolineato dall’esultanza di Ale. Poi altro break nel 9° gioco che ha consentito al tennista spezzino di iniziare il 2° set al servizio, il francese provava a scuotersi con qualche allez e qualche pugnetto, esaltando anche il pubblico con qualche punto tipo quello con cui ha salvato la BP nel 4° gioco, per poi gridare a pieni polmoni, ma alla seconda occasione che ha concesso a Giannessi, nel 6° game, Alessandro non ha perdonato, e a quel punto il francese ha totalmente mollato la presa, e per un Giannessi praticamente perfetto non ci sono stati problemi nel chiudere.
In serata speravo ci sarebbe stato l’en-plein italiano, con il successo di Lorenzi, ma così proprio non è stato. Dopo i primi 6 giochi di totale equilibrio, con Lorenzi che attaccava molto spesso l’avversario oppure eseguiva ottime palle corte, la solidità di Ramos ha preso il sopravvento e dal 3-3 in pochissimi minuti è salito 6-3 3-0, e siccome erano le 22.30 e avevo ormai una certa fame, ho deciso di abbandonare il circolo e di andare finalmente a cena. L’avventura marchigiana per me è finita ieri, stamattina ho incontrato Ceck, gli ho detto buona fortuna per oggi, e son ripartito. Spero che anche questo report vi sia piaciuto e vediamo un po’ se Ceck oggi riesce nell’impresa di estromettere l’unico non italiano, e vediamo anche chi la spunta in un derby molto interessante in cui vedo leggermente favorito Giannessi.
Volevo dire “come contro Hamou”, che sbadato 🙄 🙄
@ CannoniereKarlovic (#1399321)
Giannessi ha gia giocato e vinto contro Hamou..gioca contro Caruso e nn c’e’ dubbio che per la carriera fatta pre infortunio possa considerarsi piu forte di Salvo. Sara’ cmq dura. Solita “sfiga” per il ceck che ha la semifinale piu difficile e che sembra essere diventata un tabu. Inoltre potrebbe essere scarico dall’aver agguantato i top 100. Speriamo di no!
Ramos l’uomo da battere, però se Cecchinato (come detto da un utente in precedenza) rimane in stato di grazia o Giannessi gioca in modo spaventoso contro Hamou, penso che i nostri abbiano una minima speranza…
caruso è il migliore dei ns scrivetevelo pure
Proiezione ranking giannessi?