Wimbledon: I giocatori non hanno l’occhio di falco
‘Fortuna o ottima vista’: è questo il motto dell’occhio di falco.
Chiamare hawkeye è una cosa molto frequente nel tennis e come sappiamo non dà sempre uno stesso esito; a volte si assiste a chiamate con palle fuori di millimetri, mentre in altri casi la pallina è fuori anche di diversi centimetri.
Sul sito di Wimbledon è stata pubblicata un’interessante statistica riguardante l’occhio di falco. Durante le due settimane di torneo, l’occhio di falco è stato chiamato per 858 volte ma solo in 229 occasioni (vale a dire il 26.7%) i giocatori hanno avuto ragione.
Lorenzo Carini
TAG: Occhio di Falco, Wimbledon, Wimbledon 2015
Ma neanche così è giusto!
Sono buoni tutti ( a meno che non siano giudici di linea Kazaki…)a chiamare una palla che è fuori più di 10 cm.
Il valore reale andrebbe fatto sulle chiamate vicino alle linee che solitamente sono quelle chiamate dai giocatori.
Comunque io sono per un aumento di occhi di falco per set e per l’introduzione su ogni campo…così si eviterebbero sceneggiate dei giocatori su ogni palla dubbia.
Neanche così è corretto… meno dell’1% del totale delle chiamate (non ho rifatto i calcoli) sono sbagliate e vengono corrette grazie all’occhio di falco.
I peggiori sono stati Karlovic, Troicki, Raonic e Berdych.
Federer 7 azzeccate e 12 sbagliate (37%), ampiamente sopra la media.
E’ sbagliato dire che il 26% delle volte i giudici sbagliano.Nell’arco di un set i giudici fanno centinaia di chiamate con cui i giocatori sono d’accordo.Poi ce ne sono alcune con cui sono in disaccordo(al massimo sei per set) e in questo caso solo il 26% delle volte hanno ragione i giocatori.Quindi facendo un calcolo statistico i giudici sbagliano meno dell’1% delle chiamate
Interessante vedere chi ci azzecca di più…Federer sarà nelle ultime posizioni….
Comunque vuol dire che il 26% delle volte i giudici si sbagliano,non so se mi spiego….
Mi sembra una percentuale nella norma, contando che il giocatore, nella maggior parte dei casi, chiede il falco, non quando pensa che la chiamata sia sbagliata, ma quando pensa che ci sia una probabilità che la chiamata possa essere sbagliata, o addirittura spesso sa già che il falco gli darà torto, ma avendone l’opportunità lo sfrutta.
Hanno tolto l’ultima frase dell’artico,ora è tutto OK.
Il giudice di linea osserva la palla scagliata a 200km/h spesso con visuale coperta dal giocatore e deve prendere una decisione (a volte sbagliata). La statistica sarebbe stata più interessante da capire se venivano divisi gli errori sul servizio (credo di più) e su palle giocate (credo di meno).
Io posterei l’articolo che i giudici nelle chiamate “dubbie” ci hanno preso 3 volte su 4!!
Se poi pensate che l’occhio umano 10/10 sia in grado di capire se una palla a 10 metri di distanza circa ha spizzato o meno la linea con % oltre l’80% credo che si sbagli.
L’uomo ha dei limiti e la tecnologia quando usata aiuta.
E anche vero però che il 73,3% delle volte è giusto e nel tennis mi sembra una percentuale altissima quindi ben venga che esista!!!!
Ma, scusate, se parliamo di chiamate errate dell’occhio di falco è evidente che ci poniamo dal punto di vista dei giocatori…dunque saranno 858 meno 229…o sbaglio io??????
Più che altro bisogna contare i falchi chiamati per prendere un po di fiato dopo punti stressanti..
Non è facile il mestiere dei giudici di linea con le pallate che tirano oggi.
Mi sembra una statistica ragionevole.
esatto!
e se contiamo che spesso lo chiamano così, tanto per non aver dubbi anche se già si vede che hanno intuito che la chiamata del giudice è corretta… 😯
Bhe, quasi il 27 % di chiamate errate non mi sembra affatto poco! Parliamo di torneo singolare maschile + femminile?
Ma non sono 229 lechiamateerrate?
Ci sono comunque, almeno, un 26,7% di errori.
E, a seconda dei momenti, possono essere decisivi.