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Il lungo Wimbledon di Nick Kyrgios

13/07/2015 08:00 6 commenti
Nick Kyrgios classe 1995, n.41 ATP
Nick Kyrgios classe 1995, n.41 ATP

Nick Kyrgios aveva immaginato un’edizione di Wimbledon diversa: se l’anno scorso si era rivelato al mondo con uno scalpo eccellente ancora nella mente degli appassionati, chi mai avrebbe potuto fermarlo in questo 2015 e non fargli alzare al cielo un trofeo tanto prestigioso?

La convinzione nei propri mezzi c’era eccome, il fisico nuovamente integro e la voglia intatta un po’ da sbruffone di stupire il mondo di certo non mancava: ma le cose non vanno mai così come le abbiamo immaginate. In poco più di una settimana invece di una coppa tanto importante sono arrivate un’eliminazione fragorosa, dichiarazioni proprie discutibili e dichiarazioni altrui deprecabili sempre con un unico protagonista indiscusso, Nick Kyrgios appunto.

È risaputo che il francese Gasquet si sia ripreso la sua dolce e personale rivincita, estromettendo il talentino aussie dal tabellone, infrangendo i suoi sogni di gloria: se la sconfitta nel mondo dello sport è comunque variabile da tenere in considerazione, ciò che stupisce è l’indolenza con cui Nick ha lasciato all’avversario il secondo set, abbozzando solo qualche insulsa risposta al servizio in alcuni games che avrebbero potuto raddrizzare l’esito del match. Pioggia di critiche, meritate direi, tutte concordi nel dire che perdere volutamente alcuni punti (se non addirittura un set) è atteggiamento pessimo da tenere in campo, da bambino viziato che dovrebbe agire ma punta i piedi e fa i capricci. Incomprensibile quale possa essere stato il motivo che abbia spinto Kyrgios a comportarsi in tal maniera, ma la condanna non può che essere unanime. Soprattutto perché il giovane Nick non è ancora nessuno per poter tenere certi atteggiamenti, tranne che non voglia essere bollato fin da subito come tennista scomodo e difficile. Ma perché dovrebbe volerlo?

A bollarlo ma in modo razzista è stata l’ex campionessa di nuoto australiana Dawn Fraser: la nuotatrice non si è limitata infatti a condannare il gesto ma ha tirato in ballo e senza alcun motivo le origini del tennista (parlando anche di Bernard Tomic). Se risulta difficile capire perché Kyrgios abbia deciso lasciar scappar via il secondo parziale, grottesco risulta essere stato l’exploit della Fraser che ha invitato appunto Kyrgios a tornare nel Paese di origine dei genitori se non felice di stare sul campo da tennis a rappresentare i colori della bandiera australiana. Inutile il tentativo successivo di migliorare la situazione, dopo le critiche degli internauti: la Fraser poteva fare un’osservazione condivisibile, è finita per fare una figura ridicola. Così il passo da campionessa amata a bersaglio facile tacciato di essere razzista è stato davvero breve.

Nick Kyrgios è e sarà sempre uno di quei giocatori destinati a far parlare di sé e sono sicuro che l’attenzione mediatica non sia qualcosa che Nick disdegni: è un istrionico, sa benissimo che se dice qualcosa di particolare nel suo caso diventa sensazionale, altrimenti non mi spiego l’aver recentemente affermato ad esempio il suo poco amore per il tennis. Come può avere così tanta voglia di primeggiare (e per me questo è evidente) in un campo in cui non desidera essere presente? Probabilmente perché il far parlare di sé spesso prende il sopravvento. Attenzione però Nick, faresti meglio a pensare solo a giocare, almeno per ora. Meno polemiche e più servizi vincenti.


Alessandro Orecchio


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6 commenti

alexalex 14-07-2015 13:45

Da questo articolo si capisce come già ci fosse eccessiva attesa su questo giocatore! Forte si, ma mentalmente ancora acerbo per affrontare con la giusta concentrazione molte partite complicate una in fila all’altra…

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Koko (Guest) 13-07-2015 14:04

Diciamo che questa volta non ha incontrato uno accomondante come Seppi e Gasquet lo ha punito con un residuo di classe sul rovescio indubitabile che ancora possiede. Per cui gli ha fatto saltare la calma finta che spesso mostra in campo.Kyrgios, ricordiamolo, non è esattamente da erba (da juniores fu umiliato da Quinzi su verde) ma molto più da cemento nonostante ciò che dicano i suoi tifosi. A Wimbledon devi essere un tipo anche a modo, con testa matura e di classe per fare belle figure. E’ facile che in quella “cristalleria” i levantini Kyrgios e Fognini facciano tanti cocci a loro poi puntualmente addebitati dall’organizzazione.

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TheDude 13-07-2015 12:07

Scritto da guidoyouth
alla fine ha perso di misura (poteva andare al quinto set) da un giocatore in ottima forma giocando decisamente sotto il suo livello ottimale.
il potenziale è enorme, deve avere la pazienza di mettere in fila nel verso giusto tutte le sue armi.

Hai detto tutto.

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guidoyouth (Guest) 13-07-2015 09:28

alla fine ha perso di misura (poteva andare al quinto set) da un giocatore in ottima forma giocando decisamente sotto il suo livello ottimale.
il potenziale è enorme, deve avere la pazienza di mettere in fila nel verso giusto tutte le sue armi.

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labicano (Guest) 13-07-2015 09:12

A me lui piace tantissimo, è destinato però a essere troppo personaggio per il tennis

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LadyVader1971 (Guest) 13-07-2015 08:12

Ma lasciatelo in pace…almeno abbiamo qualcosa di cui “sparlare”

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