L’Angolo del Nize: Non al servizio, non al diritto né al volo. Riflessioni su Gianluigi Quinzi
“Non al servizio, non al diritto né al volo”. Per raccontare il complicato momento di Gianluigi Quinzi prendiamo in prestito e stravolgiamo il Fabrizio De Andrè di Spoon River, a dimostrazione di quanto non sia la tecnica, tante volte criticata, il vero problema del marchigiano.
A scanso di equivoci, le carenze esistono e bisognerà lavorarci, ma non rappresentano la priorità. Quinzi e il entourage devono scegliere la guida tecnica e non tornare più indietro. E’ inammissibile cambiare coach ogni 2 mesi, senza dare un minimo di continuità a un lavoro tecnico-tattico-fisico-mentale. La fine del connubio con Giancarlo Petrazzuolo è l’ennesima dimostrazione di una totale mancanza di serenità. Vedere Coric, Kyrgios, Kokkinakis lì in alto è ogni giorno un colpo al cuore per il giovane azzurro, è un “vorrei ma non riesco” che lo porta ad avere fretta e a innervosirsi in ogni match.
Cambiare mentalità. La fretta di arrivare non è però tanto un problema per le prestazioni e i risultati, quanto piuttosto per il timore di cambiare. Cambiare il servizio, lavorare sul diritto, rendersi più incline alla ricerca della rete. Quinzi ha paura di cambiare perché ha timore di rallentare ancor di più la propria crescita nel ranking Atp. Va cambiata la testa, la mentalità, ci vuole un coach che riesca a prendere per il verso giusto la difficile ma forte personalità di Quinzi, e che gli faccia capire quali sono gli step per arrivare. Perché le qualità, a dispetto di quanto si dica, sono innegabili. La maniera in cui, quando è in controllo, si mette con i piedi sulla riga di fondo campo e ti costringe a infiniti tergicristallo, è da top-player. Oggi vale già i Top-200 (se non meglio) e la classifica di 409 non rende giustizia al suo tennis. La Race lo vede quantomeno Top-300.
Coach in Fuga. Sarà complicata scegliere l’allenatore giusto, poiché visto l’andazzo in molti si faranno più di qualche scrupolo prima di accettare una proposta dall’entourage di Quinzi. La questione è trovare qualcuno che abbia il giusto feeling con Gianluigi, ancor prima che qualità tecnico-tattiche sopra la media. Il tanto vituperato Eduardo Medica era riuscito in questo intento: i due lavoravano tantissimo, discutevano tantissimo, ma remavano nella stessa direzione raggiungendo buoni risultati. Serviva qualcosa di più per il salto di qualità? Probabilmente si, ma le scelte (complicate) non sono state corrette. Il nuovo coach dovrà essere bravo a entrare nella testa di Gianluigi per convincerlo a lavorare in un certo modo, considerando la fretta il più pericoloso di nemici. Altro che diritto e servizio, altro che volée e rovescio, Quinzi deve capire di dover recuperare il tempo perduto… prendendosi del tempo. E’ l’unica soluzione, è l’unico modo per arrivare lì dove gli compete, ovvero (minimo) i Top-100.
Alessandro Nizegorodcew è direttore di SpazioTennis e telecronista per Supertennis Tv. Editorialista per Tennis Italiano e SuperTennis Magazine, segue il tennis come inviato da anni sia nel circuito maggiore che in challenger, futures e tornei giovanili.
@Alenize82
TAG: Gianluigi Quinzi, Italiani, Quinzi
Redazione quando si avranno novità sul nuovo allenatore di GQ e si tratta di un straniero o di un italiano
Non è che ci voglia molto a entrare nei Top 100. Basta che vinca qualche partita anche solo in un ATP 250 ed è fatta. In fondo ha fatto così pure Coric e Zverev. Poi prendi fiducia e vai..
Quinzi manca di una dote che molti suoi coetanei hanno. Non riesce a fare punti facili. Ogni volta che fa un punto, sembra sempre che abbia fatto una impresa. Forse anche la mancanza di un servizio e di un colpo veramente efficace e risolutivo lo porta a dover combattere troppo su ogni punto. E non avendo la testa e il fisico di un Nadal o di un Ferrer, difficilmente potrà diventare un top 50. E’ solo la mia opinione e spero di essere smentito dai fatti.
A mio modo di vedere, fiumi di parole sprecate, dall’articolista a chi commenta…
Forte personalità ?????
Concordoo
Concordo in pieno
Deve prendere Nargiso!!! l’unico che puo’ spiegargli che vincere un wimbledon junior non ti garantisce la top-10!!!
chi ha visto tutti i match di quinzi negli ultimi 2 anni non puo’ che concordare con l’autore dell’articolo. 2 anni fa giocava futures e challenger “facili” ed era n300. il servizio era pessimo , non riusciva a chiudere punti col dritto, aveva bisogno di almeno 5 colpi, dritto incrociato scadente, a rete imbarazzante. oggi 2 anni dopo servizio migliorato pur non essendo da top100, dritto molto migliorato, a rete se la cava (vedere partita con cipolla) pero’ e’ n400. E’ peggiorato di molto l’aspetto mentale. Il primo set con cipolla, cosi’ come il primo con cecchinato a napoli e la partita con rola a napoli sono “picchi di prestazione” da top100 che 2 anni fa non aveva assolutamente pero’ era molto piu’ continuo.2 anni fa non c’erano le premesse per un salto in classifica, adesso assolutamente si. il problema rimane che con un servizio piatto da 190km/h non molto preciso non compensato da straordinarie doti di mobilita’ (alla ferrer o nishikori, che lui non ha) non si diventa top player, per cui a meno di inaspettati miglioramenti nel servizio o mobilita’ vedremo un “normalissimo” top100, non un top10
RUMORS SUL PROSSIMO COACH ?
PROGRAMMAZIONE FUTURA ? TORNEI ?
Davvero, pensa te che lunedì saranno già quattro anni senza miglioramenti… 🙂
Chi conosce la programmazione di GQ ?
Dove si sta allenando ora ?
Nargiso era più forte. E ho detto tutto.
Raga quante chiacchiere…..è scarso. Ma scarso forte. Merita la posizione che ha. Fine della fiera.
@ lucag (#1388469)
Sono diventati tre anni adesso,come passa veloce il tempo!
messaggio per Wafer:
vivo a Grenoble ma sono sempre in vacanza a Manerba del Garda in agosto (paese natale) dove ho una casa. A Manerbio ci sono di sicuro per le quali e probabilmente il lunedi 24 / 08.
Possibile che faccia un salto il 3 agosto a Cortina per il challenger.
Ecco il mio N°di cellulare: 0033 6 42 07 18 64.
Ecco il mio e-mail: e.moretti@orange.fr
se puoi contattami..anche per SMS oppure e-mail…
@ wafer (#1388437)
vivo a Grenoble ma sono sempre in vacanza a Manerba del Garda in agosto (paese natale) dove ho una casa. A Manerbio ci sono di sicuro per le quali e probabilmente il lunedi 24 / 08.
Possibile che faccia un salto il 3 agosto a Cortina per il challenger.
Ecco il mio N°di cellulare: 0033 6 42 07 18 64.
Ecco il mio e-mail: e.moretti@orange.fr
se puoi contattami..anche per SMS oppure e-mail…
@ claudio pistolesi (#1388408)
Deve essere il primo step, non l’obiettivo finale. Un passaggio obbligato che ti porta a giocare il tennis Atp con continuità
Finalmente un commento lucido,ultima frase da incorniciare.
Quinzi in 3 anni non è progredito in nulla, 3 anni a questa età non li recuperi più.
Da incompetente e farneticando…prendo atto che finalmente qualche giornalista competente pone come obiettivo il raggiungimento dei top 100 e non dei top 10 o n.1 come molti “competenti” hanno sostenuto e caricato di pressioni inutili il povero Quinzi. Forse se molti intorno a lui gli ponessero un limite più adatto alle sue possibilità inizierebbe a combinare qualcosa di buono
Bravo Nize, bell’articolo.
Peccato che qualunque incompetente sia poi in condizione di prendere una tastiera e cercare di provare che esiste (a se stesso, prima che agli altri) mediante accanite farneticazioni…
C’è un unico problema. Eliminare il cosiddetto ” Entourage” che per il 90% è la famiglia. Poi forse crescerà. Eliminare nel senso tennistico decisionale
Sì, tergicristallo, ha ragione il giornalista…ma le guardi le partite?
e andare a messa tutte le domeniche……..per quanto riguarda la prima parte del commento “tu non sai di cosa parli”
Tergicristallo? ? Ma quando mai..casomai lo fa spesso lui
.anzi no..perché in difesa è anche più scarso visto come si muove male. .ed un Back? Mai visto. .
Ho visto le date, direi Manerbio.
La redazione ha il mio numero di telefono ed email.
Quando gioca a Manerbio?
Dai che vengo…..
@ Cla (#1388403)
Fate un applauso a quest’uomo :mrgreen:.. come al solito le tue disamine sono perfette Cla, il suo problema principale è proprio quello che hai descritto tu alla perfezione. Lui pensa “Cavolo, ma tre anni fa io Kyrgios l’ho surclassato, come è possibile che dopo due anni questo è numero 20 e io non passo neanche il primo turno di un Challenger” se cambierà questo modo di pensare, migliorando anche tecnicamente, allora ne potrà fare di strada..Se invece il suo atteggiamento in campo sarà sempre presuntuoso e impaziente allora rimane a vita nei Challenger..
come top 100 ?!?! solo ?!??! Il primo coach che trova le chiavi del gioco ( sia tecnico che fisico che mentale che ” organizzativo” diciamo così’ ) lo porta primi 20 .
Ci sono 2 partite recenti che sono lo specchio della situazione mentale che sta vivendo Quinzi.
Una è la partita contro Caruso. Primo set, va 3-1, facile facile, poteva essere anche 4-0. Troppo facile, pensiamo al prossimo turno. Poi succede che Caruso va negli spogliatoi per qualche minuto. Quinzi rimane solo con se stesso.
Quando Caruso torna, continua a giocare come prima, ma Quinzi sta già pensando al turno successivo, comincia a distrarsi, non puó pensare di pardere contro Caruso, che peró recupera il break e va avanti. Ma Quinzi recupera e va a servire per il set. Non puó perdere si sente superiore a Caruso. Ma niente, si ingobbisce, perde il set e gioca male. Vince il secondo giocando male. E’ fatta, comunque si pensa al turno successivo. E invece no, Caruso gioca meglio e vince.
L’altra è con Cipolla. Nel primo set non c’é partita, troppo superiore il ritmo e la pesantezza di palla di Quinzi. Pensa già al turno successivo. Ma alle prime difficoltà nel secondo set, si ingobbisce di nuovo, non puó pensare di perdere contro Cipolla, è impossibile. Ma mentre ci sta pensando Cipolla gioca e vince.
Quinzi ha giocato spesso, pensando al ‘turno’ successivo, dando per scontato che ci sarebbe arrivato. Ci è sempre arrivato in fondo, qaundo aveva 12 anni batteva quelli di 14, a 14 quelli di 16. A 16 anni vinceva i future, pensando già ai challengers.
L’illusione di essere un passo avanti sta giocando brutti scherzi.
Quanto vale veramente non lo so, per me vale la posizione che occupa. Forse è proprio quella la chiave, giocare da 400 al mondo senza pensare di essere top10 virtuale.
Resettare tutto, l’illusione è finita, ma la realtà puó benissimo essere rosea e nel giro di poco tempo. Prima di pensare a essere top10 sarà bene essere top300, top200, top100. Davvero peró, nno sulla carta.
@ groucho (#1388354)
Ma se la critica che si fa a Quinzi è sempre “Eh ma dovrebbe giocare tornei più semplici per crescere e non sfruttare WC nei complicatissimi Challenger italiani”.. Poi tu parli di non sostenere più questo ragazzo? Beh c’è chi lo segue da tantissimo tempo e ormai si è affezionato a lui, se tu non vuoi seguirlo nessuno ti obbliga, però se mai dovesse esplodere tu, come tanti altri, non salite sul carro..
@ Nadaliano (#1388256)
Quando Quinzi sconfisse Coric al Bonfiglio era già 190 circa, Coric era un bambino, ho una foto mentre mangia una banana al cambio di campo, faceva tenerezza
Questa cosa te la do’ per certa: il fratello piccolo e’ NETTAMENTE piu’ maturo di lui in rapporto all’eta’.
Concordo. Uno come lui che appena ha saputo di Kyrgios che ha battuto Nadal ha avuto da commentare “io Kyrgios lo ho battuto”, capisci che ha dei grossi limiti mentali. Limiti che (oltre a quelli tecnici) lo hanno portato, dopo la vittoria di Wimbledon junior, ad adagiarsi sugli allori credendosi arrivato nel tennis dei grandi.
@ groucho (#1388354)
mha c’era Coric che giocava i future in Africa, Chung in Asia, Donati in Finlandia, Quinzi in Sud America…mica si gioca bene a tennis solo in Italia, anzi…
Da accecati è sostenere che Quinzi non abbia potenziale. Quello lo vedi da come gioca, nel momento in cui gli funziona la “testa”, e non è un dettaglio, intendiamoci. Ha una pesantezza di palla e un’intensità già da top 150/200 largamente, come dice l’autore dell’articolo, con cui concordo ampiamente. Ha meno colpi risolutivi di altri (es. Donati). A mio avviso, deve lavorare su quello, magari cambiando superficie, giocando meno su terra. Negli ultimi anni, è stato impostato con un gioco “nadaliano” stile ispano argentino che, oltre forse ad annoiarlo è, allo stato dell’arte del gioco del tennis, ormai sorpassato. Cambiando leggermente stile di gioco, forse, potrebbe ritrovare entusiasmo.
Che idee contorte, ‘seguire ciecamente’ come se fosse una religione. Ma che senso ha? Io non sostengo ciecamente nessuno, sei tu che parli di ‘chi capisce di tennis’, come se avessi bisogno di aiuto esterno per i tuoi discorsi, che evidentemente soli non si reggono in piedi.
In fondo lo capisco, affermare che vinceva da junior perchè 15 cm piú altro degli altri, è talmente vuota come affermazione, che ha bisogno di supporto astratto da parte di imprecisati ‘conoscitori del tennis’. Pensa Yao Ming allora, chissà quanto grand slam junior avrebbe vinto essendo 80 cm piú alto degli altri.
Il discorso sui tornei ‘minori dei minori’ è il solito discorso, manca la controprova, così si puó dire tutto e il contrario di tutto, poco costruttivo.
Come quando sento la famosa teoria Piatti, secondo cui se avesse fatto come diceva lui, avrebbe dovuto svolgere un lavoro a lungo termine, e non avrebbe vinto nulla a livello Junior.
Manca la controprova, chi dà per buona questa teoria non ha voglia di ragionare.
Va anche detto peró che la teoria Piatti si scontra con la tua, essendo 15 cm piú alto degli avevrsari, avrebbe vinto comunque
Siamo seri su!
È evidente che il circolo degli accecati non conosce ragioni.
Vai a rivedere la semifinale del Bonfiglio in cui Quinzi e Coric sembravano padre e figlio.
E poi ci sono tornei minori e tornei minori. I future non sono tutti uguali, quelli europei e italiani in particolare sono molto più duri ma danno gli stessi punti di future sudamericani (Cile Uruguay Colombia …) o africani. E la famiglia Quinzi per velocizzare il percorso del ragazzo ha puntato tutto su questi. Da quando ha provato il circuito europeo si è guarda caso arrestato.
Però non è che voglio convincervi eh, voi continuate pure a sostenerlo ciecamente, ci mancherebbe.
Io credo sempre in Gian, forza GQ!!! 🙂
Soliti discorsi vuoti, quasi leggende urbane, argomenti senza fondamenta, conditi dal trionfo della retorica “chi capisce di tennis”.
Chi capisce di tennis? Facci i nomi.
Molti addetti ai lavori, come dice lo stesso autore dell’articolo, dicono che Quinzi ha grande potenziale.
Non si vince da Junior senza potenziale, il discorso che le vittorie da junior non garantiscono vittorie da Pro, a parte essere un’ovvietà, fa confondere molti.
Uno non vince tanto da quando aveva 12 anni solo perchè piú alto degli altri, mi sembra un’affermazione che da sola vale come minimo un sorriso ironico. Così come la teoria dei punti fatti in tornei minori.
A meno che non ci voglia spiegare che i punti li doveva fare nei Master1000, mi sembra ovvio che i punti per essere intorno ai 300 si fanno in tornei minori.
Fose farà meglio suo fratello se non cominciano a pompare anche lui a 14 anni. Sentirlo parlare a Supertennis mi ha dato l’impressione di esser più maturo e distaccato lui a 14 anni del fratello maggiore.
@ wafer (#1388305)
ci sono anch’io nella banda di matti…………
forse saro a Manerbio, ci sarai Wafer?
e, prima di Manerbio, a Cortina?
se si dimmi come fare per riconoscerci..
Forza Gianluigi, non lasciare che il lato oscuro della forza prenda il sopravvento.
Qui c’e’ una banda di matti che ti segue con affetto immenso!
Rimanendo sul tuo paradosso, con cui concordo in pieno, Quinzi ha perso, hanno perso (perché ci metto dentro anche la famiglia, in ciò pienamente responsabile, essendo al tempo Gianluigi molto giovane), una marea di tempo….per paura di perdere tempo!!!
Sarà difficile che si ravvedano tutti, tutto in una volta…
Speriamo, in bocca al lupo ragazzo!!!
Partendo dal farti i complimenti pre i bellissimi articoli che scrivi, anche in questo caso, secondo me riassumi bene i problemi di Gianluigi. Anche per me vale una classifica migliore, in alcuni casi ha dei picchi di gioco elevati, ad esempio io non dimentico a Napoli contro Cecchinato, nel primo set si portò sul 5 a 1, giocando un gran tennis. Purtroppo vedere i suoi rivali junior così avanti e allo stesso tempo l’ansia di non arrivare, lo stanno bloccando mentalmente.
Quinzi non me lo ricordo così più grande dei suoi coetanei. Che poi uno veramente più grande degli altri era Kyrgios, e oggi vediamo dov’è (e dire che pure lui ci aveva perso con Quinzi)…
In realtà non ho detto che arriverà in alto, ma che spero accada cambiando ciò che BISOGNA cambiare. Detto ciò, speriamo di portare fortuna come accaduto con gli altri due protagonisti della rubrica: Cecchinato e Gaio
Ottimo articolo del buon nize. …e senza leggerlo
Articolo perfetto. Nize giornalista sopraffino…e non è prolisso!!!
Quinzi e la sua famiglia devono rendersi conto che le vittorie da junior non fanno testo, tanto più nel suo caso che ha avuto una crescita fisica precoce: era sempre più alto di 15-20 cm dei suoi pari età. Chi capisce di tennis lo aveva detto sin dall’inizio che sarebbe stato un fuoco di paglia, ma i successi facili anche all’inizio della sua carriera professionistica, tutti raccolti in tornei sudamericani o africani di bassissimo livello, hanno accecato e illuso molti.
Regola numero uno per provare a crescere: smettere di bestemmiare.
Da italiano spero che Gq migliori,che chi scrive abbia ragione,poi però bisogna fare i conti con la realtà,e nel Tennis contano i risultati che per Quinzi al momento sono molto deludenti.
@ Andreas Seppi (#1388201)
Sicuramente sul cemento può esprimersi al meglio, ma se non batti su terra certi giocatori non lo fai nemmeno sul cemento. Soprattutto sul cemento di oggi che non è tanto veloce. Però si, sicuramente questo è un aspetto da non trascurare, sul rapido ha più chance. Commento che condivido, ma ritengo l’aspetto mentale preponderante nettamente
Purtroppo il problema è un altro. Gianluigi Quinzi gioca troppo su terra, cosa che il suo gioco di pressione da fondo, fatto di ottime accelerazioni non rende come si deve sui terreni lenti come la terra.
Il ragazzo DEVE giocare su cemento, dove con i suoi colpi, farebbe più vincenti e più punti gratuiti persino con il servizio. Su terra invece si vede arrivare sempre una pallina in più, magari sporca o lavorata che salta in alto e non aiutano il suo gioco. Insomma il problema a mio modo di vedere è questo oltre l’aspetto mentale, caro Nize
Vai Gq!
Condivido , giocatore limitatissimo ,se avesse potenziale da top 100 oggi sarebbe minimo nei 200 pur giocando male ,quindi ,penso che c´é molta gente che si illude per niente , speriamo in Donati , perché non vedo un futuro roseo per gli Italiani
@ Alessandro Nizegorodcew (#1388157)
A me il suo tennis non piace affatto perchè non vedo nè talento nè furore agonistico. Quanto al suo atteggiamento in campo leggo critiche continue. Detto ciò da tifoso italiano spero che risalga la china ed ho fiducia nella sua indiscussa competenza.
@ Alessandro Nizegorodcew (#1388135)
Alessandro, ti ringrazio perché hai raccolto la mia sollecitazione sull’aspetto atletico, cosa che qui mi sembra troppo sottaciuta. Rilancio ponendo la solita questione: ma se fosse seguito da uno competente, visto che ormai ha finito di crescere, non sarebbe ora di vedere rinforzati questi dorsali in modo che non si afflosci ingobbito appena cala fisicamente, con conseguente (sottolineo conseguente) impaccio tecnico?
Vincere Wimbledon junior gli ha fatto lo stesso effetto che ha fatto alla Bouchard arrivare in semifinale lo scorso anno. A volte certe vittorie, se non sei abbastanza maturo per metabolizzarle, possono essere più dannose che altro. Ti danno l’illusione di essere già arrivato, o perlomeno a buon punto, e ti mettono addosso una pressione enorme.
Io concordo.
l’intensità di gioco è impressionante, non ce l’ha nemmeno coric per intendersi, donati manco si avvicina e li ho visti piu volte dal vivo.
ma ormai la sua fiducia è sotto i tacchi e si vede.
il problema è che basta che l’avversario accenni un back di rovescio e questi fa punto, oppure metta una palla non dico corta ben fatta, ma che costringa gian a fare un passo avanti e il punto per quinzi è perso.
mi rifiuto di credere che non lavorandoci sopra non si possa migliorare in queste cose.
2 anni, da quando ha lasciato modica, buttati per grossa confusione di chi lo gestisce.
incomprensibile poi i cambiamenti al servizio post wimbledon, quando pareva avesse finalmente trovato il bandolo alla matassa di quel colpo
@ Facciadaprete (#1388149)
L’ho spiegato, per quella che sa esprimere quando è abbastanza tranquillo. Gioca alla pari con De Bakker, con Paire, batte Sijsling. E’ uno che contro avversari inferiori in classifica ha un record di 58-18. Ha un tennis di rara intensità anche se non particolarmente bello da vedere. Vedo gente Top-200 di gran lunga inferiore. E’ la mia opinione, dettata da una lunghissima esperienza in questo mondo (non sul campo, ma accanto al campo), non pretendo siate tutti d’accordo. Nella Race è 290 o qualcosa del genere, quindi il numero 409 nel 2015 non è veritiero.
Mi chiedo su quale metro di giudizio si dice che Quinzi vale, ad oggi, almeno la posizione 200; ora e’ sopra la 400, e non si vedono segnali di reali miglioramenti..boh..
e’ talmente in confusione che sono convinto che non vincerebbe nemmeno il torneo del dopolavoro ferroviario sotto casa sua
Io parlo di gioco da Top-200 avendolo visto giocare tante volte dal vivo, avendo parlato con tanti tecnici di alto livello che lo hanno confermato. Tutti i coach, tutti, ne vedono un grande potenziale (parlo di coach che non sono nell’orbita quinzi e che quindi potrebbero anche parlarne male). Quinzi ha lacune nei fondamentali, ma se riuscisse a stare tranquillo sarebbe già 150. Concordo con chi parla di qualche carenza fisica. Per fare quel tipo di tennis bisogna stare a duemila fisicamente. E a Napoli mi aveva confermato che stava lavorando tanto fisicamente
a mio parere dovrebbe giocare sull’erba adesso, se é ancora possibile dopo Winbledon, per provare a vincere e acquisire fiducia.
Chi lo aiuta a sciegliere l’allenatore?
La FIT?
Il discorso giusto da fare è “vorrei ma non posso”. Uno deve fare i conti con la realtà.
Un giocatore deve essere innanzitutto INTELLIGENTE. Se ti manca l’intelligenza per andare oltre quello che l’istinto ti dice, resti un mediocre.
Quinzi resterà uno con del talento ma le cui limitate capacità di apprendimento non gli hanno consentito di portare questo talento a livelli superiori
Tutto giusto,non trovo un errore nel tuo discorso.Come dici tu questo ragazzo gurdando i suoi coetanei nella Top100,che lui ha pure battuto,giustamente si sente sconsolato.Deve solo mettersi in testa,che se lavora sodo,sulla parte tecnica e mentale,entrerà nella Top100 molto presto.Dai Gianluigi,forza e coraggio!
Forza GQ, se ci credi te ci crediamo anche noi. Sei ancora tanto giovane, se hai voglia di sacrificarti qualcosa di buono lo otterrai sicuramente.
Trovo anche io, opinione personale, che il commento sul “reale” valore di Quinzi sia abbastaza generoso. Nn vale secondo me la top200 pur essendo in grado,cm scalpo di prestigio, a battere dei top100-150. Difficile dire quanto valga perche sn tanti i fattori. Certamente vale un po piu dell’attuale classifica dal punto di vista agonistico/tecnico.
Ma proprio perche la tecnica nn e’ tutto e la negativita’ del momento nn puo essere esclusivamente ad essa imputata, cosi nel dire quale sia il valore reale nn si puo far a meno di evidenziare l’aspetto mentale che nn e’ senza dubbio quello di un top200.
Poi, per dirla tutta, ho sempre creduto che senza particolari stravolgimenti, gia col tennis attuale puo entrare tra i 100 in seguito ad una normale maturazione fisica e “anzianita’”.
Il problema e’ piu per tutti coloro che lo ritenevano un padre eterno e che giustamente sn delusi sia ora che da un potenziale da semplice top80-100. E’ indubbio che ha il talento per fare molto meglio di cosi, vedendo quale sia il modello prestativo (nn solo la tecnica) delle attuali giovani leve del ciruito e’ altrettanto indubbio che GQ e’ molto ma molto meno dotato
Bravissimo Alessandro,sono d’accordo con tutto.La chiave del tuo discorso è la paura di cambiare e la sottolineo.In alcuni streaming che ho visto,alcune volte Gianluigi,dopo un colpo (nel caso volee) sbagliato si è girato verso il suo angolo e ha urlato “Non ci riesco,non lo so fare”.Sintomo di un allenatore che stava provando a cambiare qualcosa,ma che Gianluigi non riesce ad accettare.Un sorta di rigetto ai consigli degli allenatori che spiegano che ci vuole tempo per migliorarsi e lui precoce da sempre non riesce a calarsi nel nuovo ruolo.
Forza Gian,serve una rivoluzione mentale!
A guardare le sue ultime partite non mi sembra che il giovane abbia solo un problema di fiducia ma evidenti lacune nei fondamentali che mi fanno pensare che non sia da top 100.
Io ancora ci credo…
Noi che l’abbiamo seguito da quando era un vincente, non possiamo che essere d’accordo sul problema di testa. E’ cambiato, bisogna semplicemente capire se ha ancora voglia di giocare a tennis con la prospettiva di non essere il n.1, la sensazione mia e di altri (wafer, simone, ecc.) è che ora la voglia gli sia passata.
Io aggiungo anche con forza che a me sembra calato fisicamente. Fa andare a tergicristallo l’avversario per massimo un set, poi si ingobbisce, si innervosisce e sbraca di brutto. Quando l’ossigeno arriva scarso al cervello, è anche una questione fisica. Io mi rivolgerei ad un buon preparatore atletico, prima ancora di stare a fare i giochetti tecnici.
Infine, ma proprio per dirla tutta, butto là una cosa. Non è che le divergenze degli allenatori con la famiglia hanno un brutto nome? Che sarebbe “se vuoi essere un professionista, bisogna prendere qualcosa”. Io spero che i miei figli facciano sport solo per divertimento per non dover passare attraverso questo stretto cunicolo.
Quante difficoltà 😥 se deve cambiare qualcosa deve farlo ora, dopo sarà tardi.
Ahah oggi la redazione vuol battere il record di commenti per un post?
A grandi linee condivido solo la parte in cui si punta il dito contro l’autolesionismo di Quinzi (del suo entourage) che lo porta a mangiarsi un allenatore a trimestre – o meno. Mi dispiace ma le qualità da top 100 oggi non le vedo da nessuna parte e secondo me anche dire che vale almeno la top200 è assai generoso.
Quando è in controllo (quando?) è un discreto giocatore, ma ha ancora dei limiti evidentissimi in ogni fondamentale. Quello che è peggio, che secondo me è sia causa che effetto del continuo valzer di coach, è che è un giocatore in costante involuzione, ogni settimana gioca peggio della precedente.
Auguri a chiunque verrà dopo Petrazzuolo, di lavoro ce n’è.
In bocca al lupo Gian…stai tranquillo, prenditi tempo, cambia allenatore…atteggiamento nuovo, tanta umiltà anche nei comportamenti esteriori e mettere a posto un po’ di cosette in modo da giocare un tennis più moderno, i tempi degli spagnoli arrotini sono finiti…e gioca sul veloce…sei giovane, puoi tranquillamente farcela
Concordo!
Ma non si sa come si sta allenando ora? con chi? che tornei farà? nessuna info?