Gala Leon, un capitano che nessuno vuole
Quando Gala Leon era stata nominata capitano non giocatore della squadra Davis spagnola dalla Federazione Tennis del suo Paese, le reazioni erano state un misto di stupore e incredulità.
Difficile mettere a tacere tutti quei malumori e quel tam tam mediatico che in poco tempo aveva bollato una simile decisione come un atto se non provocatorio sicuramente fuori luogo. Adesso passati dei mesi, quando ci si augurava che il caso lentamente si sgonfiasse e che Gala potesse essere valutata solo in base al suo modo di lavorare, le cose se possibile sono addirittura peggiorate.
Partiamo da un presupposto netto, chiaro, almeno per il sottoscritto: questa diatriba riguarda la Federazione e i suoi tennisti, la “povera” Gala Leon non c’entra proprio nulla, fra chi la individua come la vittima sacrificale perfetta scelta da una Federazione avventata e chi la identifica come il punchball ideale e destinata a incassare attacchi mai così lampanti e diretti da parte dei giocatori. E sono proprio queste le parti in causa, in questo litigio che con una scelta all’avanguardia e femminista ha ben poco da spartire.
Qui non si tratta infatti di una questione di discriminazione al femminile (davvero nel 2015 e in un Paese open minded come la Spagna possiamo ancora parlare di ciò?), qui semmai è una questione di puro e semplice rispetto. E a sbagliare sono proprio tutti.
Sbaglia una Federazione che non ascolta i propri atleti, i quali fin dall’inizio hanno mal digerito una scelta rosa per un ruolo così prestigioso, creando una frattura netta rispetto al passato, quando a ricoprire quest’incarico venivano chiamati campioni recenti e dalle vittorie luminose. Sbagliano però soprattutto i giocatori a mio avviso: va bene esprimere un parere ma, il continuo punzecchiare attraverso i social e con dichiarazioni al vetriolo un capitano senza barca lasciato assolutamente solo, non solo rasenta la calunnia ma anche l’offesa più becera. Forse però, e personalmente duole dirlo, a commettere un errore è anche Gala Leon: chiamata a dare lustro con il suo operato al tennis spagnolo, non facendo un passo indietro rispetto a un gruppo di giocatori che non la riconosce come autorità probabilmente finisce per danneggiare quel settore e quello sport che avrebbe dovuto contribuire a far tornare grande (almeno a livello di squadra).
In Russia nella prossima trasferta Davis, primo banco di prova per Gala Leon, andranno le terze se non quarte linee del tennis spagnolo, dopo una serie di defezioni più o meno illustri, partendo dai vari Nadal e Ferrer per arrivare fino ai meno noti ma comunque competitivi.
Ho letto nei vari forum, che Gala Leon dovrebbe continuare e non mollare la presa, adoperando anche una politica di severità nei confronti di chi si è sottratto all’impegno, non convocandoli più per i prossimi match, danneggiando così i più forti in ottica Rio2016 e prendersi la sua personale ed educativa rivincita. Avrebbe davvero senso operare però in tal modo? Quale vantaggio otterrebbe la Spagna da una faccenda così complessa e a tratti grottesca così gestita? Ciò che appare certo è che tutto debba prendere una direzione univoca di intenti e di idee. E nel minor tempo possibile.
O tutti uniti o a questo punto, meglio un cambio.
Alessandro Orecchio
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2015, Ferrer, Gala Leon, Nadal
Penso la stessa cosa se in Italia la Schiavone diventasse capitano di Davis. O davvero preferite Galimberti invece di Francesca?
In Spagna quindi faticano ad accettare una donna come capitano e qua in Italia non abbiamo ancora imparato a firmarsi con nome e cognome quando si critica aspramente e acidamente un giornalista che scrive.
Giustissimo. E’ vero che la Spagna viene da una situazione in cui il machismo era una piaga sociale, ma in Spagna le cose stanno cambiando da tempo. Ovviamente non puó cambiare da un giorno all’altro, ma la tendenza è chiara e c’è volontà di cambio. In Italia siamo molto piú lenti.
Sul caso Gala Leon, ammiro il fatto che non molli e porti la discussione anche fuori dal tennis, ben venga.
Quindi se non siamo perfetti non possiamo guardare in casa degli altri? L’Italia è maschilista piú o meno come la Spagna, non per questo non possiamo criticare il maschilismo altrui in caso di episodi eclatanti. Questa falsissima modestia della quale siamo pervasi è uno dei fattori principali che degradano la considerazione del nostro paese. Ma questa è sociologia.
Nello specifico, mi sembra normale criticare una castroneria dell’autore, che di solito scrive pezzi ottimi come spunto di riflessione, in via di miglioramento come precisione di analisi.
La lotta al maschilismo sta facendo danni molto peggiori del maschilismo stesso!
Gala Leon è semplicemente inadeguata e rappresenta esattamente questo paradosso!
Un pó come le quote rosa in politica, non eleggiamo hna donna in wuanto capace, la eleggiamo in quanto donna!
E alla fine abbiamo riempito il parlamento con veline e soubrette!
Prendete la Boldrini, una figura inadeguata, comd ls Serracchiani presidente del Friuli!
Gli uomini devo ricominciare a farsi rispettare!
Condivido in pieno la dcelta di Nadal e Ferrer di non accettare le convocazioni
Il capitano di Davis conta una beatissima fava. I primi s saperlo, anche se non possono dirlo, sono i giocatori. Per questo il capitano dovrebbe almeno avere titoli sportivi per poter esigere rispetto. Per intenderci Barazzutti ha fatto due semifinali di slam ed è stato top ten e quindi può zittire tutti i nostri. Ms questa chi e’ ?
Straquoto
Scusate, ma di chi state parlando?
Parlo perché ho coscienza di ciò che dico: faccio da anni la spola con la Spagna e definirlo un Paese becero per l’usanza delle corride è proprio da sprovveduti. In Spagna giornalmente si lotta contro le barbarie delle corride, oramai praticamente scomparse, e quella mentalità che definite machista da tanti anni lotta contro tali scempi con campagne di sensibilizzazione reiterate. Non andiamo poi a fare il paragone con l’Italia per quanto riguarda i diritti gay e la concezione della donna: chiaro, se andate nel piccolo pueblo troverete la donna con la veletta nera, ma la situazione è decisamente diversa. E chi critica……
Secondo me la Federazione spagnola ha scelto la Leon come parafulmine in caso di critiche.
Come un articolo recente ha segnalato, il tennis Spagnolo è in fase di declino, e non sarà certo un altro capitano di Davis a salvarlo.
I Big ormai sono quasi al ritiro e i giovani sono pochi e non certo futuri Top Ten.
Detto questo i Tennisti Spagnoli stanno facendo una vera e propria campagna denigratoria verso la Leon, consapevoli che dopo il loro ritiro possano prendere il suo posto come Capitano di Davis.
Robredo, che ormai è prossimo al ritiro sta guidando la cordata,con Nadal e Lopez dietro!
In cuor mio spero che in Russia la Spagna passi e che la Leon faccia valere il suo Status portando alle Olimpiadi solo coloro che la sosterranno nel suo operato.
Eh infatti questa non l’ho capita neanche io. Bah!
se l’articolista non racconta come e perché si è arrivati a “commissariare” di fatto la selezione spagnola di Davis, non si capisce nulla dei motivi della scelta, della reazione dei giocatori e dell’insistenza ad imporre Gala Leon come capitano non giocatore, mettendo in evidenza soltanto l’aspetto machista che è presente ma probabilmente secondario e strumentale.
il solito pressapochismo di questo volonteroso, ma assolutamente inadeguato giornalista, almeno a mio parere.
Invece l’Italia è proprio un Paese all’avanguardia,dove non c’è la minima traccia di maschilismo becero,e ci possiamo persino permettere il lusso di criticare gli altri,vero? Allora me le sono sognate le parole sprezzanti che disse Panatta all’indomani dell’impresa di Francesca Schiavone al Roland Garros del 2010.Bene,Panatta che si è dimostrato un maschilista incallito,è stato a lungo CT della nazionale azzurra di Coppa Davis,e poi i peggiori maschilisti sarebbero gli spagnoli,vero? 🙄 Loro almeno qualcosa di importante,a differenza nostra,nel settore maschile hanno vinto,mi pare. 😎 Senza contare che è proprio ridicolo che qui si punta il dito sul maschilismo degli spagnoli,quando tanti tra voi non fate nient’altro che criticare se non addirittura minimizzare,i risultati colti dalle nostre tenniste,da quasi un decennio.E poi i maschilisti sarebbero gli altri,è?
Fosse stato un discorso orale la tua critica sarebbe potuta valere, ma un testo scritto è curato e con termini ricercati, pertanto quell’ “open minded” che ti dá tanto fastidio puó al piú rappresentare un gusto un po’rozzo, ma non mancanza di padronanza della lingua.
Qualcuno è in grado di dare una parvenza di spiegazione tecnica ad una scelta del genere???
Di cosa stiamo parlando???Maschilismo,menti chiuse???Cosa può dare sta tizia come capitano di davis???
La federazione ha fatto questa scelta,sozzo gioco di potere o semplice nepotismo???Bene,ora siano tutti pronti a subirne le conseguenze,compresa la sconosciuta,che nonostante sia evidentemente invitta a tutti coloro che dovrebbero giocare sotto il suo “comando”,ben si guarda dal fare quel passo indietro che in questi casi sarebbe doveroso…mi chiedo dove voglia arrivare sta banda…
@ Cascao (#1382055)
e si peccato che hanno le unioni gay da un tot mentre in italia fanno il family day…
trovo assai discutibile l’uso ed abuso di termini inglesi ad ogni costo… ma da qui a dire che non sa esprimerli in italiano ce ne corre
Spagna open minded ? E’ un paese dove il machismo la fa da padrone. Un giornalista dovrebbe fare piu’ attenzione nei commenti se non conosce a fondo la cultura di un paese che ancora difende uno spettacolo medioevale come la corrida!
Me lo domando anche io.
Ma tutto questo acido da cosa deriva?
Prima dice di trovare assurdo pensare che possa essere considerata una discriminazione sessista poi dice che i giocatori hanno mal digerito una scelta rosa. Mah!!!
O gli togliete il vino o gli togliete la penna.
Secondo me è una questione di esperienza. Il suo palmares non è che sia eccezionale.
Nessuno avrebbe detto mezza parola se la Mauresmo fosse diventata capitano della squadra francese maschile, giusto per farmi capire.
E poi bisogna vedere se i giocatori che non andranno in russia sarebbero stati disponibili con un altro capitano…
Ma perchè l’hanno scelta? E perchè non la vogliono?
“davvero nel 2015 e in un paese open-minded come la Spagna possiamo ancora parlare di ciò (machismo)? ”
Sì, assolutamente sì. Sveglia Orecchio!!
un giornalista che non riesce ad esprimere il concetto “open minded” in italiano??? Mancanza di padronanza della lingua italiana