L’angolo del Nize – Speciale «Quali» Wimbledon, Day 1
Premessa. Le qualificazioni di Wimbledon non si svolgono, come per gli altri tre Slam, sui campi dove si svolge il main draw, bensì a Roehampton, in una struttura a sud ovest di Londra piuttosto vicina a Church Road. I campi, praticamente organizzati a schiera, sono profondamente diversi da quelli dell’All England Club e, cosa che interessa a noi maggiormente, le condizioni di gioco sono totamente differenti. Ho scambiato due battute con l’ex professionista Marco Crugnola, più volte impegnato nelle «quali» di Wimbledon, che ha tenuto a sottolineare come “un tempo i campi erano davvero rapidissimi, mentre oggi sono veloci nei primissimi giorni, ma rallentano molto con l’andare dei turni. All’inizio la palla rimbalza piuttosto bassa, ma in seguito, andando via un po’ di erba dopo ogni partita, le condizioni cambiano radicalmente”. Indi per cui è sconsigliabile, come vedremo, affrontare uno specialista dell’erba al primo turno, mentre non è così semplice imbattersi in un argentino/spagnolo se questi è riuscito ad arrivare al match di qualificazione.
Le regole di Roehampton. Tre i dettagli da prendere in considerazione quando si analizza un match di qualificazioni a Wimbledon: 1) I tornei giocati su erba nelle settimane precedenti 2) L’abitudine a giocare sui prati 3) Le caratteristiche tecniche e fisiche di ogni singolo tennista, se adatte o meno al manto verde britannico. Altro dettaglio da non trascurare è il tabellone, poiché molte delle teste di serie, magari abituate a giocare su terra rossa o su cemento lento, possono rappresentare un buon sorteggio al primo turno; al contrario, tennisti indiani/britannici/australiani (le tre scuole più adatte all’erba) semi sconosciuti potenzialmente diventano pericolosissimi.
Gli italiani. Ma veniamo a quanto accaduto nella prima giornata di gare, inizialmente rallentata dalla pioggia. Hanno superato l’esordio Andrea Arnaboldi, Luca Vanni e Matteo Donati, mentre sono stati eliminati Thomas Fabbiano e Roberto Marcora. Rimandata a domani la partita di Matteo Viola contro A.Gonzalez. Il match più complicato è stato certamente quello di Fabbiano, opposto all’enfant prodige svedese Elias Ymer; non tanto per l’attitudine del «colored» scandinavo all’erba (su cui aveva giocato davvero poco prima in vita sua), quanto per il suo devastante servizio. Tommy è partito fortissimo andando 5-2 e servizio, chiudendo 6-4 dopo aver perso un break di vantaggio. Purtroppo nel secondo e nel terzo set Ymer ha preso il sopravvento con lo score di 6-3 6-4. Anche Marcora non aveva un incontro semplice contro il top-100 Guido Pella, anche perché se è vero che l’argentino non è uno specialista dei prati, è pur vero che Roberto non aveva mai visto l’erba in vita sua. Veniamo alle noti positive. La vittoria più complicata è giunta da Matteo Donati, che in poco meno di due ore di gioco ha superato Yuki Bhambri 7-6 2-6 6-2. L’indiano, per caratteristiche tecniche (gioca bene a tennis, non tira fortissimo e conosce discretamente i prati), poteva essere molto insidioso, ma Matteo ha preparato al meglio questo appuntamento ed è giunto a Londra preparatissimo. Va ricordato, per completezza di informazione, che a Bra, dove Donati si allena, la famiglia Puci ha dotato l’impianto di uno dei pochissimi campi in erba vera d’Italia. Quando lo scorso anno al Roland Garros avevo intervistato Fabrizio Albani, coach di Andrea Arnaboldi, si era lasciato andare a una rose previsione: “Per me Andrea sull’erba può fare grandissime cose analizzando le sue caratteristiche”. Servizio mancino, utilizzio del taglio slice sulla battuta e magistralmente con il rovescio, colpi non potentissimi ma molto precisi, che su erba assumono maggiore incisività. Tennis perfetto per il verde inglese. E la vittoria 6-4 7-6 su Renzo Olivo lo testimonia. Per concludere bella affermazione di Luca Vanni, che dopo un trauma iniziale si è finalmente abituato un minimo all’erba (non ci aveva mai messo piede e non sapeva nemmeno come fossero fatte le scarpe per giocarvi sopra) e ha superato agevolmente in due set il giovane francese Hamou col punteggio di 6-4 6-2. Anche in questo caso possiamo dire che ha pagato la scelta di preparare al meglio la trasferta «verde».
I giocatori da tenere d’occhio. Proprio a dimostrazione di quanto detto in sede di presentazione, vi piazzo qui una lista di tennisti presenti nel tabellone cadetto e pericolosissimi su questa superficie: Kenny De Schepper, Alejandro Falla, Pierre-Hugues Herbert (che se affronta i match con un altro atteggiamento mentale può fare terzo turno dalle qualificazioni), Thiemo De Bakker, ovviamente Dustin Brown e occhio anche a Daniel Evans e Luke Saville.
Alessandro Nizegorodcew è direttore di SpazioTennis e telecronista per Supertennis Tv. Editorialista per Tennis Italiano e SuperTennis Magazine, segue il tennis come inviato da anni sia nel circuito maggiore che in challenger, futures e tornei giovanili.
TAG: Wimbledon, Wimbledon 2015
Bello leggere questi articoli
@ Alessandro Nizegorodcew (#1377418)
Ma il conte Hanescu è sul viale del tramonto?
@ gido (#1377385)
Nishioka è in generale i giapponesi sono molto molto insidiosi su erba. Hanno spesso colpi piatti e si adattano benissimo
Alessandro, innanzitutto bell’articolo (ti seguirò ogni mattina).Se non sbaglio nel settore di Donati ci sono 3 giapponesi: come li vedi sull’erba?
Peccato per Fabbiano ma come dice giustamente Nize Ymer può essere devastante col servizio e le accelerazioni fanno male su questa superficie.
Credo vi sia un refuso: scarpe per ‘giocarvisi’ sopra.
@ Giovanni (#1377255)
@ Giovanni (#1377255)
quello era il 2013, l’anno scorso si è fatto male al ginocchio.
Grazie Alessandro!
Se non vado errato, dodig fece ottavi di finale proprio a Wimbledon.
Rublev per me è già superiore a Dodig ma su erba il croato è di un’altra categoria. Se ci perde ormai è davvero a fine carriera ma non credo proprio, era più pericoloso Donaldson che a rete ci sa giocare
@ Alessandro Nizegorodcew (#1377342)
Grazie
@ Zonnecchia (#1377339)
Penso proprio di si. Partita alla pari. Matteo dalla parte del rovescio si può trovare anche con il rimbalzo basso
@ Alessandro Nizegorodcew (#1377324)
Ma Matteo Viola può farcela contro Gonzalez? Per me son pari su questa superficie.
Pronostici non ne faccio a meno che non si parli di fare una analisi di una partita nello specifico. Wang si su erba molto pericoloso. Rublev-Dodig può non essere così chiusa, anche se il croato è favorito proprio per la capacità di giocare su erba
Dacci i prono per domani
Rublev ha vinto la sua partita da pro su erba!
Però con dodig lo vedo chiusissimo..
Articolo interessante e ben scritto!
Alla lista degli erbivori”da tenere d’occhio segnalo che nonostante oggi abbia faticato tantissimo,Jimmy Wang ha superato le qualificazioni a Wimbledon ben 5 volte!
Oh, Evans allora è ancora vivo, l’anno scorso sembrava essersi stabilizzato e che avesse cominciato a fare il tennista seriamente ma poi è scomparso, non so se per infortuni o altro… peccato, il suo gioco mi è sempre piaciuto un sacco
Bravo Ale, analisi come sempre precisa e dettagliata
Ymer bel prospetto,tra qualche mese top 100