Parla Sergio Giorgi: “L’ho detto e lo ripeto… un po’ alla volta, Camila arriverà in alto e diventerà una Top Ten. Io sarò solo il coach di mia figlia. Quando smetterà lei, smetterò anche io”
Mario Viggiani del Corriere dello Sport, ha intervistato il padre di Camila Giorgi, Sergio Giorgi.
Dichiara Sergio Giorgi: “Niente Birmingham: due giorni a casa, a Tirrenia, per adesso ci stiamo ancora bene e poi Eastbourne e Londra. Camila però c’è stata, a Birmingham, così ha evitato di pagare la multa.
C’è andata direttamente da s’Hertogenbosch, domenica sera. Io sono tomato in Italia e l’ho ripresa a Milano. Era necessario che riposasse: domenica a un certo punto ha avvertito un fastidio all’anca destra, ma ha rinunciato all’intervento del fisioterapista. “Non voglio far vedere che non sto bene, piovo a chiudere la partita in due set”, ha detto, e così è stato”.
“Il successo del primo torneo è arrivato quando doveva arrivare. Tutti hanno fretta, vorrebbero che Carni fosse già Top Ten o che avesse già vinto chissà quanti tornei. Ma chi parla non conosce lei, non sa nulla di quello che ha passato e di quello che le serve, adesso come prima. Io non leggo quello che scrivono di noi, poi però qualcuno mi gira il link o gli articoli, e allora scopro che avrebbe avuto a disposizione tecnici federali che l’hanno aiutata a crescere, a migliorare. Non è vero niente: io sono il suo allenatore, il suo preparatore atletico, il suo manager e il suo staff. Adesso abbiamo trovato un ottimo sparring (Marco Vannutelli, di Arezzo) che sta lavorando con noi da Praga. Per il resto, non mi interessa quello che dicono su di me, su quello che serve a lei: la vedo diversamente, la vediamo diversamente, e tiriamo chini per la nostra strada. Dicono che le serve un piano B, quando magari non gioca al meglio. Ma le sue vittorie contro giocatrici importanti sono arrivate giocando sempre e solo allo stesso modo.
Che poi è quello per cui magari fa 23 doppi falli contro la Shvedova. Ma va bene così: quando funziona tutto al meglio, non ci sono avversarie che tengano”.
“L’ho detto e lo ripeto: un po’ alla volta, Camila arriverà in alto e diventerà una Top Ten. A quel punto non avrà più certi cali e saprà giocare in modo da essere stabilmente una delle prime dieci. In questo momento solo la Williams e la Kvitova sono costantemente più solide di lei, più talvolta la Sharapova. Nessuna di queste però ha la sua velocità di gambe e di braccia”.
“Io non le metto mai pressione, per nessun torneo. Tutto può essere, ogni volta: non è mica obbligata a vincere Eastbourne. Se giocherà bene, bene. E sennò, torneremo a casa. Questo è il nostro modo di intendere il tennis, sempre seguendo la nostra strada”.
“Al Roland Garros giocava molto bene, anche in allenamento, ma era costretta a forzare. Ho studiato peso, bilanciamento, inerzia dell’incordatura: tutto modificato, e in Olanda ha vinto…”
“L’ho sempre detto: io sarò solo il coach di mia figlia. Quando smetterà lei, smetterò anche io. Mi hanno chiesto di lavorare con alcuni circoli, anche in America, ma non mi interessa”.
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@ GabrielTopspin (#1373055)
Ricordi bene quel match.
Sono le aspettative di partenza che sono errate.
Cosa ti aspetti che dica in una intervista ?
No, mia figlia non arriverà mai nelle top 10 ?
No, L’approccio che abbiamo usato sino ad ora è sbagliato ed ogni tanto serve più testa e meno istinto ?
Può dichiarare quel che vuole, la realtà è quella che vedi.
Non stara’ mica col lo sparring?
E perché, mi chiedo, Sergio non ammette che la riduzione dei df, unita a una maggiore utilizzazione di topspin carichi e di interlocuzione, che se non ho sognato, ho visto con i miei occhi, è stata la chiave del successo, perché hanno disinnescato il gioco profondo e poco falloso della Bencic? Sergio, è questo non ammettere che ti rimproveriamo, dopo di che chi vince ha sempre ragione, ma a Eastbourne e Wimbledon è questo il bagaglio che i due si stanno portando, anche se non lo ammetterà mai, troppo diciamo superbo per venirci a soddisfare con tale ammissione. In realtà il piano esiste! 💡
Mi ha colpito di questa intervista non tanto l’aspetto della conferma del loro rapporto, da non discutere e sacrosanto se a Camila va ben, né il discorso già noto alle cronache relativo al dramma umano della tennista legato alla sorella morta alla stessa età, che tutti devono rispettare e che peraltro rende Sergio una persona e un padre speciale… Mi soffermerei invece di più sulla spiegazione che lui dà del gioco tutto sommato invariante di Camila e ugualmente produttivo partendo proprio dalla partita con la shvedova, che Sergio cita proprio come esempio di questo approccio non modificato e privo di piani B! È strano… Proprio Mazzoni e altri commentatori, a parte me che non ho voce né titolo, e alcuni anche in questi forum, hanno visto in quella partita un atteggiamento nuovo di Camila, incline a portare a casa la partita nel momento in cui non stava certamente sopra e in totale fiducia. Si disse proprio dei 23 df che Sergio cita a conferma di tale invarianza: kn realtà, aiutatemi , non è vero che in quel match Camila li ha saputo far calare notevolmente nell’ultimo decisivo set, giocando un tennis più di testa? O ricordo male e forse ha ragione lui, alla fine gli sarebbe andata di lusso pur non avendo il famoso piano b, o meglio, pur senza modificare qualcosa? Ricordo male quel match? Chiedo conferme o smentite…
@ Giovaneale (#1373007)
“I Tornei???” Per ora parlerei al singolare. Il Torneo.
comunque non guarda tantissime partite perché la Kvitova non si distingue certo per la “costanza”… 🙄
Quella della incordatura non è proprio così… hanno chiamato un nuovo incordatore, uno di Prato, e l’incordatura nuova l’ha fatta lui, c’è l’articolo in giro.
Per il resto fa bene, se Camila gioca così è merito suo.
E il miglioramento mi sembra graduale e costante.
Se avesse avuto un altro allenatore magari adesso sarebbe numero 320 del mondo, va a sapere…
Un tempo disse che sarebbe arrivata numero 1 in poco tempo, mentre ora dice che un po alla volta arriverà in Top 10. Diciamo che quel “l’ho detto e lo ripeto” poteva risparmiarselo.
Per il resto, concordo con tutti i commenti di SC HERMULEIM.
Secondo me, alla fine il più grande limite di Sergio e di Camila lo si capisce in queste righe:
“Dicono che le serve un piano b, quando magari non gioca al meglio.
Ma le sue vittorie contro le giocatrici importanti sono arrivate giocando sempre e solo allo stesso modo.
Che poi è quello per cui magari fa 23 doppi falli contro la Shvedova.
Ma va bene così:quando funziona tutto al meglio, non ci sono avversarie che tengano”.
Qui non si parla di piano b, che nessuna giocatrice, probabilmente, possiede, ma di capire che non sempre può andare tutto per il meglio.
Sergio per me non capisce questo.
Se non va tutto per il meglio,che si fa?
Se si continua a giocare il proprio gioco anche quando non si gioca al meglio si rischia di ottenere solo Exploit occasionali.
Quando non si gioca al meglio, invece che tirare la pallina a 150 km/h sulla riga, basta tirare la pallina con più prudenza, senza andare a cercare obbligatoriamente il vincente sulla riga.
SECONDO ME, il problema è che non si pongono il problema quando non va tutto per il meglio, perché nel Tennis non puoi giocare sempre al 100%.
Nella maggior parte delle volte non condivido ciò che dice Sergio(anche se a dire il vero, è un personaggio che ispira simpatia 😀 ), però l’allenatore di Camila, è e sarà sempre lui.
Non posso che dirgli “Buona fortuna” e augurarmi che riesca, ugualmente, a portare la Giorgi nei piani alti delle classifiche.
Visto che la discussione si infiamma insisto un attimo su un paio di aspetti che Alessandro Nizegorodcew approfondisce nella sua intervista con Sergio. I due si conoscono da anni ed è normale che emergano dettagli diversi da diverse interviste, anche perché dipende molto dalle domande che vengono poste e dal livello di confidenza. Non so se il sito di Ale è considerato un “competitor” dallo staff che quindi non vuole dare troppo spazio a quest’altra intervista, che però in davvero molti aspetti è particolarmente interessante. Io cito tre stralci, secondo me davvero utili a capire Sergio, Camila, il loro rapporto e il loro lavoro.
Camila sull’erba si trasforma. E’ una questione di attitudine ai prati o a tuo avviso mentale?
“Entrambe le cose. Camila si trova benissimo su questa superficie perché riesce a giocare d’istinto, pensando poco, e i suoi colpi sono perfetti per i prati. D’altra parte credo sia anche una questione mentale, perché lei adora giocare sull’erba e si sente più forte qui che su altre superfici. Quando siamo arrivati in Olanda siamo andati ad allenarci su alcuni campi davvero in pessime condizioni, pieni di buche, dove la palla rimbalzava malissimo. In più c’era tantissimo vento. Camila era comunque molto felice e giocava benissimo”.
Torniamo per un momento al match point della finale. Cosa hai pensato in quell’istante?
“Se giochi bene ma perdi, mentalmente non puoi crescere. Se giochi bene e vinci, tutto è diverso. Ho pensato che poteva essere un momento importante dal punto di vista psicologico. Inoltre per Camila non è stato umanamente un periodo facile. Lei oggi ha 23 anni, l’età che aveva la sorella Antonella quando ci ha lasciato 4 anni fa a causa di un incidente occorsele a Parigi. Un dramma familiare che è presente dentro tutti noi, e che in questo periodo in particolare stava facendo soffrire Cami. E’ stata molto importante mia moglie Claudia, così come i miei altri figli Leandro e Amadeus”.
Hai accennato a Errani e Schiavone… Ho notato che, dopo i primi anni in cui il rapporto pareva un po’ freddo, ora le altre ragazze italiane sono molto protettive nei confronti di Camila. E’ solo un’impressione?
“Prima non la conoscevano, anche perché Camila prima di farsi conoscere da qualcuno deve fidarsi al 100%. Adesso le cose sono cambiate e la Pennetta, la Knapp e le altre hanno capito chi è Camila, ovvero una ragazza in realtà molto socievole, sempra pronta allo scherzo, non è affatto così timida e silenziosa come tanti pensano. Camila ultimamente ha parlato a lungo con Flavia, non so cosa si siano dette ma sicuramente il rapporto si sta consolidando”.
Camila è un personaggio che attira attenzione, suscita emozioni, critiche, unisce e divide.
Sicuramente è il personaggio che più polarizza gli appassionati in Italia, ed anche uno di quelli più discussi all’estero, non per niente ha fan club in tutto il mondo, ma raccoglie anche insulti nelle lingue più variopinte.
“Polarizza” vuol dire che attrae, ma anche che divide in poli, gli entusiati ad oltranza ed i critici irriducibili.
Mi sembra di osservare che gli schieramenti pro e contro (oddio”contro” non ha molto senso, perchè uno dovrebbe esserle contro?), diciamo allora critici, o meglio scettici, siano abbastanza trasversali per competenza tennistica, per cultura (dotti o ignoranti) e per intelligenza (geni o imbecilli), a qualunque categoria si appartenga (che ci si riconosca o meno), si può tranquillamente essere fan o scettici, e la cosa la trovo normalissima.
C’è però un’altra classificazione, ortogonale alle precedenti, rispetto alla quale invece è evidente una forte correlazione al grado di coinvolgimento: è quella dei “conformisti” verso quella degli “anticonformisti”.
Neache da dire che Camila è l’icona dell’anticonformismo, e quindi si giustifica tutto l’entusiasmo di chi appartiene a questa categoria, per cui semplicemnte il fatto di “essere diversa” diventa un pregio impagabile, nulla di quello che fa, nulla del suo percorso, è secondo i “canoni”.
Per contro inevitabilmente per chi pensa che non ci siano più le stagioni, per chi ritiene che i luoghi comuni siano la piattaforma che salva da ogni eresia, per chi alla parola “padre” pavlovianamente associa la parola “padrone”, per chi non accetta il nuovo, per chi dice che il tennis vero è solo quello sulla terra rossa, per chi pensa che si debba fare come si è sempre fatto, Camila è inaccettabile, è una strega da sottoporre al giudizio di Dio o ardere al rogo.
La logica, o quantomeno comprensibile, reazione dei sui sostenitori è di divinizzare la Pulzella di Macerata, prevedendone la salita agli altari.
Io preferisco essere tra questi, piuttosto che tra gli aguzzini che danno fuoco alle fascine ed alla plebaglia che sghignazza al vampare della pira.
Peccato che fino a pochi giorni prima rispondevi piccato che Camila non ti interessasse in quanto non era un “prospect interessante” (definizione tua, o sbaglio?). Evidentemente fa comodo andare dove tira il vento, ma lo capisco e non ti biasimo in fondo…
Perché quanto sopra non si studia ma si applica.
Camila assomiglia un po’ ad un personaggio da GdR, continua a migliorare, limando leggermente volta per volta i difetti.
Ci sono ancora i passaggi a vuoto, ci mancherebbe, ma ricordo bene che a inizio anno s’era detto “quest’anno deve iniziare a raccogliere”: e x prima cosa aveva pareggiato le due finali dello scorso anno (con diversi mesi di anticipo però), aggiungendo come ciliegina anche la vittoria (che non è male).
Indubbiamente l’erba le consente di limitare molto il numero di vincenti consecutivi che deve fare per prendersi il punto, di seguito c’è il duro indoor che spesso e volentieri è + veloce di quello all’aperto.
Se a Wimbledon sarà supportata da un tabellone accettabile, i quarti mi paiono non impossibili.
Puoi dirmi cosa non torna in quanto ho scritto e soprattutto il nesso tra la tua risposta (che parla di motivazioni,genitori e figli) e il mio commento (che parla di rendimento,allenatori e giocatori)?
Il mio è un ragionamento che parte da un virgolettato,puoi dirmi anche perché sarebbe un boomerang?O magari hai scritto la prima parola che ti passava per la testa e volevi scriverne un’altra ,dato che scritta così l’ultima frase e’ assolutamente incomprensibile?
E dove sarebbe la differenza? E non è questione di interpretazione: al momento Williams e Kvitova sono costantemente più solide. E’ quello che ha detto Sergio, è quello che ha capito Carlo, è quello che ho capito io, è quello che hai capito anche tu.
E “tiriamo chini per la nostra strada” vuol dire che si continua per la propria strada chini sotto la fatica e l’impegno che c’è sempre stato per ottenere faticosamente tutti quei miglioramenti e risultati che ci hanno portato fin qua, e che bisogna continuare a fare.
Sono arrivati a questo livello per solo merito loro, sanno di dover continuare a lavorare, a fare sacrifici per migliorare ancora, e come cavalli da tiro continuano il loro impegno, appena infastiditi dalle mosche cocchiere.
Io sono un fan accanito di Cami, ma capisco le critiche al suo gioco estremamente rischioso, e spesso penso anche io che un allenatore diverso potrebbe esserle utile.
Ma trovo ESTREMAMENTE sbagliato definire Sergio “padre padrone”. Io al contrario penso sia semplicemente un padre che ama la figlia e che le sta accanto (con le sue idee di gioco non condivisibili), e Cami mi sembra sempre estremamente felice di averlo accanto, penso sia lei a non volersene privare.
Vedo che qui parlano tutti gli esperti che non hanno mai sbagliato un pronostico, che sanno tutto di tutti, e possono serenamente giudicare, bocciare e promuovere, sanno cosa è giusto e sbagliato, e possono decidere cosa si può dire e cosa no.
Bene, mi affido a tanta inclita congenie per farmi dire, con l’assoluta sicurezza che vi contraddistingue, quale sarà la prossima giocatrice italiana che entrerà, o rientrerà, tra le prime 10 del mondo, e possibilmente quando.
In sottordine, qualora riteniate che nessuna possa mai, o comunque in un tempo commensurabile alla vita umana, raggiungere l’ambito traguardo, farmi sapere quale, da oggi a cinque anni, ci sarà andata più vicino, in assoluto o come risalita da oggi.
Ma mi raccomando, previsione secca e sicura, che tutto sarà registrato e verificato a puntino.
Scusate se lo chiedo a voi, ma mi inchino alla vostra chiara ed illuminata scienza.
Per me, da outsider, indico Alice Matteucci, che oltre alle doti intrinseche ha la fortuna di essere assistita dalle migliori strutture e professionalità italiane, ed ha i tempi giusti, tra 5 anni ne avrà 25, perfetto per essere una top 10.
E per voi?
@ Carlo (#1372968)
La mia interpretazione e’ differente:al momento Williams e Kvitova costantemente più solide e (tra le altre l’unica)talvolta la Sharapova.
Per voi e’ normale che un allenatore dica che la sua allieva,n.32 al mondo,e’ inferiore al momento a 2/3 giocatrici e,contemporaneamente,che non c’è niente da cambiare e “tiriamo chini per la nostra strada”?
Non dovrebbe chiedersi perché quelle 28 che la sopravanzano,pur essendo meno solide e meno rapide,ottengono risultati migliori?
Mi auguro che tutti siano felici che i Giorgi ( al plurale visto che il papà ritiene d essere l’artefice) abbiano vinto un torneo.
Il dubbio visto le caratteristiche del personaggio ( il padre) che ciò sarebbe potuto accadere già 2 anni fa sotto un’altra direzione
Ma quanto vi rode che Sergio abbia portato sua figlia a vincere un torneo con i suoi mezzi?!?
Era una dichiarazione del 2006, quando era chiaro che si cercava un po’ di pubblicità.
L’intervista doveva farla lei se il giornalista avesse chiesto di lei. Se ha voluto intervistare Sergio ci sarà un motivo. Se Sergio avesse impedito di registrare un’intervista allora il giornalista avrebbe dovuto, per ripicca, non intervistare Sergio. Non credere che Sergio abbia puntato un’arma al giornalista obbligandolo ad intervistarlo…
Numero 1 e diede anche la scadenza (già passata da qualche anno)…a casa mia num.31 non è num.1 (e sia chiaro glielo auguro tutto)…però le dichiarazioni da gradasso non mi sono mai piaciute.
E vado fiero nella mia vita di NON affermare altrettanto, gli obbiettivi è giusto averli nella vita, ma senza cadere in cafonaggine facendo profezie irrealistiche!
Bravo Sergio,seguite la vostra strada,chi vi accetta per quello che siete rispetterà sempre le vostre scelte.
Gli “esperti” di tennis invece di allenare giovani tenniste e plasmarle a propria immagine e somiglianza si danno tutti appuntamento qui ed in altri luoghi,criticano chi lavora e vince i tornei…contenti loro?!
Avanti Sergio,avanti Camila,continuate così!
A rispetto dei traguardi , spero che ne hai raggiunti tu nella vita perché io la mia parte l´ho fatta principalmente nello sport
senti carissimo io digito forse un pó di fretta e se ho sbagliato un congiuntivo ok ,spero che hai capito cosa volevo dire ( non parlo giornalmente l´Italiano giá che vivo all´estero da 20 anni ) vedró di migliorare
Ma ve lo immaginate come suocero??? 😯
Perché no?
magara!
@ diego (#1372961)
Questa è stata pubblicata oggi dal Corriere dello Sport. Un saluto ragazzi.
Sergio Giorgi non sarà il migliore dei coach sul piano della tecnica e della strategia di gioco, ma come preparatore atletico non gli si può dire nulla. Atleticamente sua figlia è veramente straordinaria. Sicuramente grazie alle doti naturali, ma anche grazie all’ottima preparazione che fa sempre.
@ camoscio10 (#1372924)
Ahhh ecco, e chi sarebbe il fidanzato?
@ diego (#1372961)
Hai ragione, l’ho letto ed il quadro è completamente diverso
Scusami , ma credo che se mettessi a posto l’uso del congiuntivo / condizionale e gli apostrofi potresti anche tu ambire a più elevati traguardi……
La parola chiave è “costantemente”.
Vuol dire che queste due sono attualmente sempre tennisticamente superiori a Camila, ed oggi come oggi non avrebbe possibilità di batterle, ed infatti ha sempre perso.
Mentre le altre “saltuariamente” (cioè il contrario di costantemente) possono essere inferiori a Camila, ed infatti tante ne ha già battute.
Ovviamente quello che ancora manca a Camila è la costanza, troppo grande è il divario tra quello che può/potrebbe fare (cioè top 10) e quello che mediamente fa, cioè 32ma nel ranking.
Ma il top 10 è un target futuro, e per ridurre il gap attuale Sergio dichiara che si deve lavorare.
Mi sembra tutto chiaro e perfettamente condivisibile.
Che poi il gap tra 32 e 10 è sì grande, ma non certo incolmabile (per intenderci in pura teoria è solo uno slam), mica stiamo parlando delle altre italiane coetanee di Camila che seguite da fior di allenatori che il mondo ci invidia potrebbero anche un giorno, con un pò di fortuna, rientrare nelle prime 200.
Se mettessimo insieme tutte le praticanti di tennis al mondo, arrivare al n. 31 anziché al n.1 significa avere centrato l’obiettivo al 99,99%. Mi auguro per te che tu possa nella vita affermare altrettanto.
Mai sentito parlare di motivazione? Un genitore da un figlio deve pretendere sempre il massimo, non facendogli mancare il supporto anche quando ottiene il minimo. Per quanto possa apparire paradossale, l’unica cosa che non torna e’ quanto hai scritto, pur essendo un boomerang.
@ Sc Hermulheim (#1372943)
Qualcosa non torna perché in una intervista riportata oggi in un altro sito (non so se è un’altra intervista o la versione integrale) Sergio Giorgi parlava anche dei limiti della figlia e di un percorso iniziato,ma non concluso,per arrivare al pari delle top.
Non so se sia meglio ridere o piangere! Abbiamo la giocatrice potenzialmente più forte che abbiamo mai avuto in Italia e poi dobbiamo sorbirci queste interviste! Manco avesse vinto 10 Slam!
Forza Camilla! Sei e sarai la numero uno, nonostante tutto.
Dedicato a chi rompe
https://31.media.tumblr.com/601a57f5eb74ffd30043781787f44ff0/tumblr_myso738J4Q1s7ub96o1_400.gif
E la butti li cosi, non ci dai qualche notizia in piu’?
Ho studiato peso, bilanciamento, inerzia dell’incordatura: tutto modificato…. ??? Azzo pure esperto Racquet Technician .
I Giorgi. Pacchetto indivisibile padre-figlia, prendere o lasciare
A me Camila sembra felice. Vince molto e con personalità. Gioca diversamente da tutte le altre, ma siamo sicuri sia un male? Secondo me Sergio in questo momento è il miglior coach possibile. Non vedo un rapporto morboso, vedo un rapporto di empatia.
“In questo momento solo la Williams e la Kvitova sono costantemente più solide di lei,più talvolta la Sharapova.Nessuna di queste però ha la sua velocità di gambe e di braccia”.
Di conseguenza la figlia sarebbe potenzialmente oggi la terza o la quarta giocatrice al mondo.
Invece e’ n.32 e non ha mai fatto quarti in uno slam.
Se un giocatore/giocatrice vale i top 4,ed è invece fuori dai 30 vuol dire che ha:seri problemi fisici o seri problemi tattici o seri problemi di mentalità(le ultime due dovrebbero essere di competenza dell’allenatore).
Nel caso della Giorgi non risultano problemi fisici tali da giustificare ciò.
Per definizione il bravo allenatore e’ colui il quale fa rendere il proprio giocatore/giocatrice al 100%,facendogli ottenere più(o almeno quanto) di quelle che sono le potenzialità.
Sbaglio o qualcosa non torna?
Solo la Williams e la Kvitova sono più solide di lei????
Sta scherzando, vero? Era una battuta.
Tra l’ altro davvero non capisco il motivo per cui Sergio debba rimarcare il fatto che sia l’ unico allenatore etc. Non ce n’e’ bisogno: vediamo coi nostri occhi che le signorine figlie della federazione i risultati di Camila non li vedono neppure col binocolo, restando ancorate a Santa Margherita di Pula, da dove non si schiodano neppure con le cannonate…
Io sogno di vederla allenata da Hogstedt..
Belle parole e si vede la grinta…..Bravo”
“Sento criticare aspramente Sara Errani per il suo servizio o, addirittura, Francesca Schiavone perché continua a giocare e non si ritira. Ma la gente si rende conto di che cosa stiamo parlando? Ci rendiamo conto che la Errani è stata numero 5 del mondo? Può non piacere il suo gioco, ma i risultati parlano per lei. Sara poi è una ragazza davvero splendida che ho imparato a conoscere negli ultimi anni e non merita critiche del genere da gente che probabilmente non ha mai preso in mano una racchetta”
Chi dice queste cose? Un saggio o un pazzo?
Ma c’è veramente differenza?
http ://www.spaziotennis.com/2015/06/giorgi-sergio-intervista-esclusiva-camila-bielsa-marcelo-wta/
Sogna,Sergio,sogna……
Mi spiegate cosa c’è che non va con la sua intervista? che dichiarazioni scandalose ha fatto?
Madò quanto siete pesanti, e poi lo dite a Sergio!
ma le altre giovani italiane dopo la Giorgi che si allenano con la FIT da bimbe, dove sono?
Mah, queste interviste (compresa quella alla “concorrenza”), se riportate integralmente, non mi piacciono per il semplice fatto che in questo momento a parlare doveva essere semmai Camila e non lui.
Anche i vari proclami supponenti che sempre fa non sono proprio il massimo, dato che sembra quasi che il tennis l’abbia inventato lui.
L´ha trovato é di Arezzo
Ah, ecco. Non avevo capito. 😉
http://www.livetennis.it/forum/viewtopic.php?pid=544678#p544678
OMAGGIO A CAMILA, REGINA D’OLANDA!
Se è stato intervistato dal Corriere dello Sport, immagino che è stato il giornalista a fargli le domande. Comunque, anche immaginando che la figlia vede un intervista come un problema, meglio che l’abbia rilasciata lui. Sulle dichiarazioni, non ho letto niente di nuovo. Mi sarei sorpreso del contrario, cioè la figlia vince un torneo e si pretende che Sergio Giorgi dica che si fa da parte e che prendono come allenatore Tatiana Garbin? (ho sparato un nome a caso :mrgreen:)
intervista veramente assurda – con un padre così povera Camila….sia che perda o che vinca
Amo quest’uomo
“Quando smetterà lei, smetterò anch’io”… miiii che ombra! Attaccato come un’ombra oh.
Ah Camila, trovati un fidanzato!
il mio era un esempio lascia stare twitter. ma secondo te questa è un intervista normale a 2 giorni della prima vittoria della figlia? quando credo doveva farla lei? lui si crede “Dio” ma scherzi? Ma mi devo vergognare di cosa? io parlo di padre padrone tennisticamente parlando e credo che 80% lo vede e lo pensa mica parlo di altro.
Ammazza che modestia.
Le giocatrici vengono intervistate all’interno dei tornei, nelle conferenze stampa preposte. Difficilmente si legge di un’intervista fatta a Serena, Maria o qualsiasi altra al di fuori dei tornei. Il giornalista evidentemente aveva il contatto di Sergio e non di Camila (e vorrei ben vedere che un giornalista abbia il contatto diretto con i giocatori) e quindi ha intervistato Sergio. Poi non so che idea avete del giornalismo, ma non è sicuramente Sergio che chiama il giornale e dice “intervistatemi”, casomai il contrario. Quindi se un giornalista fa delle domande e Sergio (o chi per lui) vuole rispondere, ecco che viene pubblicata l’intervista. Altrimenti no.
Forza Sergione!!! Facciamoli marcire 🙂 🙂
Ho letto le parole di Sergio Giorgi, io personalmente leggo nel testo un padre – coach di Camila che sta costruendo un pò alla volta il suo miglior tennis per arrivare il alto cioè entrare nella Top Ten.
Al contrario di molti presunti esperti di tennis, è un pò che osservo le evidenti migliorie, è sotto gli occhi di tutti chè Camila è cambiata, sono finiti i tempi della ragazzina sparapalle, ormai è una donna, più personalità, consapevole di essere forte.
Beh dai vedi il lato positivo, anni fa la dava come numero 1 sicura, ora si accontenta della top ten!!! 😆 😆 😆
A volte si farebbe più bella figura a stare zitti caro Sergio…
Quindi se una non ha twitter significa che è segregata in uno stanzino dal padre. Beato te che hai queste certezze, e povero mondo se adesso si giudicano le persone dal fatto che la figlia abbia o meno un profilo social.
Comunque cerca su instagram “Camila Giorgi Official” e, sempre essendo convinto che Sergio sia un “padre-padrone”, spera che non intercetti mai le foto che la figlia pubblica… o chiama il telefono azzurro… oppure prova un po’ di vergogna per quello che hai scritto…
sono d’ accordo al 100 %
Ma lascia stare altre giocatrici. Secondo te dopo un primo torneo vinto stava a lui lasciare un intervista e in piu di questo tipo?
@ Andrea (#1372858)
E’ Italiano.
Non significa mia figlia non avrà altri coach oltre a me. Significa che lui non è interessato a fare il coach di altri
Chi sta seguendo Williams, Kvitova, Halep, Sharapova ? Cash, Mc Enroe, Connors e la Evert ? senza contare gli allenatori di Wozniacki e Bartoli…aaaah, quelli erano i padri
Questa non la capisco. Giocando sempre e solo allo stesso modo sono arrivate anche sconfitte contro giocatrici per nulla importanti. Perché si ostina a non prenderne atto? Un piano B non renderebbe Camila una giocatrice mediocre o normale, la renderebbe una giocatrice più completa e intelligente.
perfetto commento Bratislava , penso che se Nole Federer e company sono coadiuvati dai vari Becker Edberg ecc. ci sará un motivo
Arriverà lentamente tra le top ten. Lo penso anche io.
Ma ci arriverà imparando pian pianino anche senza volerlo a saper modellare il suo gioco rispetto a quello dell’avversaria. Non lo ammetteranno mai ma sarà così: La solidità significa anche questo
Tanto Camila non è “un prospect interessante” (cit. Alias), quindi perché perderci tempo? Lasciate che il padre la distrugga, lasciate che il suo talento venga sprecato, lasciateli volare troppo vicino al sole. Intanto, la Godot invocata da Tafanus e superpincopall è arrivata, e invece che a Pessano Con Bornago si è trionfato a ‘s-Hertogenbosch. Per una settimana almeno, riuscireste a non rosicare?
Questo chiamasi “padre Padrone” ripeto sono un tifoso di Camila alla grande. ma dopo che la figlia vince il suo primo torneo e fa contento me come tanta gente queste intervista poteva anche non farla. Niente sponsor, niente twitter niente interviste e pure ha vinto lei… questo si chiama “padre padrone”PUNTO.
penso non hai capito cosa volevo dire , intendo dire che con il potenziale che ha se avesse un padre piú umile che accetterebbe la collaborazione di un ´allenatore competente potrebbe solo ambire a traguardi maggiori
per quello che può valere (pochissimissimissimo, lo so) x me i Giorgi hanno ragione da vendere
DELIRIO… delirante, e vagamente inquietante
tutta sta boria per cosa poi…? per aver vinto un 250? dai siamo seri per favore! non ho altre parole, sembra il beppe grillo del tennis.
Probabilmente avere un padre così ha permesso a camila di arrivare dove è ora (oltre ovviamente ai suoi meriti); tuttavia adesso il padre dovrebbe avere l’intelligenza di mettersi da parte oppure di farsi affiancare da professionisti veri
Il problema e’che con te come coach rischia di smettere con un solo misero titolo all’attivo,un talento del genere ipersprecato.Ha quasi 24 bisogna fare in frettissima nel cogliere i grandi tornei,ma con una tattica del genere,un allenatore del genere,e una superbia del genere………………………………….si rischia lo zero assoluto.
Io sarò solo il coach di mia figlia.È questo che fa paura….
Sono shockato. Cami scappa da casa!!!
Almeno la metà di quanto dichiara è assurda e controproducente!
E’ un peccato che dopo un’ottima prestazione debba puntualmente saltar fuori con queste dichiarazioni…
Contento lui, ma si lasci ad altri la libertà di dissentire.
Sergio vola un pó più basso te lo consiglio
Meno male che la figlia è meno arrogante del padre
Scusa, eh. Qualcosa non quadra(sempre che abbia capito). Ha appena vinto il suo primo torneo nel circuito. E te ne esci con “Chi ha il pane non ha i denti, peccato, perché il potenziale è grande”? 🙄
Bisognerebbe chiedersi se a Parigi si è sbagliato a tarare l’attrezzo. Infatti Camila ha fatto troppi errori anche per i suoi standard rischiosi.
Contenta lei contenti tutti
Inquietante è proprio la parola giusta in questo caso.
chi ha il pane non ha i denti ,peccato , perché il potenziale é grande , e chi critica queste scelte e atteggiamenti del padre , lo fá perché vorrebbe Camila nelle Top
Sarebbe anche ora, lo dicono da sempre sia lui che Camila!
Il tabellone era già stato compilato, quini cancellandosi semplicemente avrebbe dovuto pagare una multa. Essendo andata a Birmingham, in teoria, il medico WTA ha potuto constatare l’impossibilità di giocare e
così ha potuto dare forfait per infortunio. Che poi l’infortunio non sia grave è un altro paio di maniche, diciamo che è una pratica comune andare al torneo, dare due colpi di tosse e cancellarsi per “illness”.
Arieccolo! Il boss non si schioda, facciamocene una ragione.
“Tutto modificato..e in Olanda ha vinto”, a capirlo prima, avrebbe vinto anche altrove.
Da tifoso di Camila quoto!
e per quale motivo?
Aggiungerei a queste dichiarazioni quelle rilasciate ad Alessandro Nizegorodcew per Spaziotennis (http ://www.spaziotennis.com/2015/06/giorgi-sergio-intervista-esclusiva-camila-bielsa-marcelo-wta/) e quelle sul sito ufficiale, in cui Camila ringrazia i suoi primi tifosi (http ://www.camilagiorgi.it/2015/06/16/un-messaggio-speciale-da-camila-e-sergio/)
Non ho mai criticato e mai criticherò la scelta di Camila.. Né il rapporto che ha con suo padre e i meriti di Sergio. Detto questo trovo parte di queste dichiarazioni, se sono state riportate in modo corretto, inquietanti.
Con questo tipo di mentalità chiusa e poco propensa al rinnovamento non penso si possa andare molto lontano. Ma già i match di SF e F dove ha fatto un quinto dei suoi soliti doppi falli hanno dimostrato cos’ė che non va nel suo gioco.
Non ho capito il fatto di andare a Birmingham per non pagare la multa che vuol dire?