Gael Monfils parla dell’erba: “E’ una superficie noiosa”
Il francese Gael Monfils ha espresso il proprio parere personale sull’erba a L’Equipe.
“Tutti sanno che l’erba non mi piace molto. Mi stanco mentalmente quando gioco sull’erba, ma la gente pensa che io mi diverta. E’ una superficie noiosa, a mio parere, e non mi vergogno di dire che non sono bravo lì. Qualcuno mi ha mai visto brillare sull’erba? Dovremmo giocare su questa superficie i quarti di Davis contro la Gran Bretagna, per fortuna i miei compagni sono più forti di me e sono sicuro che Clement lo abbia notato.”
Lorenzo Carini
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Monfils parla troppo,ora si prenderà una stesa da nadal,perderà e andrà a casa,e perdere da questo nadal e poi su erba,ce ne vuole,il tennis 2015 e ad un livello medio basso
Con l’erba-cemento di oggi non si può dargli torto…tornassimo alla vera erba di 30 anni fa….nostalgia del S&V….
E ora vedremo se l’erba sarà più noiosa per lui o per Nadal!
I due andrebbero benissimo per il gioco della torre, e peccato che non possano essere buttati giù entrambi.
@ mauro (#1367933)
ma certo,continuiamo a guardare il bel tennis delle altre superfici.
giocano tutti uguale,a parte federer,una noia mortale.
in realtà,finchè si giocava con le racchette di legno,il tennis su erba era spettacolare,poi,come al solito,non si è saputo mettere un freno alla tecnologia.
Per me era solo un modo per chiedere a Clement di lasciarlo una settimana a casa invece di giocare la Davis
Veramente una superficie noiosa in cui spesso e volentieri gli scambi durano uno o due colpi, ma che permette a dei giocatori mediocri, ma col grande servizio, tipo il brocco Canadese, Karlovic, ecc. di ottenere buoni risultati.
Sarà noiosa per lui….forse non ha mai visto giocare Brown sull’erba!
@ Bonnie75 (#1367833)
Per alcuni versi io lo trovo più “divertente” ma proprio come andamento delle partite e dei tornei.
Poi è tutto soggettivo, lo sappiamo.
Poi chiaramente ha i suoi contro, però, nella sua globalità, lo seguo con piacere.
Poi non guardo proprio tutto, questo si, ma la sua “follia” totale, mi affascina comunque 🙂
d’accordo, ma quelli erano abboozzi o prototipi del gioco, come ci saranno stati anche per gli altri sport.
Si intende invece lo sport appunto consolidato dal 1900 in poi, con l e misure e dimensioni uguali a quelle attuali, e superficie erbosa.
Non so se ricordo male, ma tale sport, appunto consolidato, divenne sport olimpico sempre nella prima parte del Novecento..
@ pinkfloyd (#1367792)
mmmm Non so…A me il femminile annoia alquanto in tv….anche se dal vivo è tutta un’altra cosa….Ad eccezione di alcune giocatrici, non si vede una variazione neanche a morire…un back una palla corta una discesa a rete… 😕
@ Bonnie75 (#1367617)
Infatti dipende dalla partita: Stan-Nole al RG è stata una bella partita soprattutto per la differenza di stili.
Ma non sempre capita.
Nole-Nadal-Murray hanno un gioco più o meno simile e non sempre le loro partite e le finali che si contendono, sono “spettacolari” (per come la vedo io, chiaramente).
Poi il pathos, la lotta, la battaglia, le corse e le difese strepitose, la guerra di scambi infiniti (talvolta di ottima fattura) che si crea, quella si che può essere apprezzabile…e lo capiamo tutti.
Ma questo è un altro aspetto, che è sopraggiunto in tempi recenti con i materiali nuovi, con superfici non sempre veloci (anche il cemento) e con l’avvento di un nuovo modo di concepire il tennis, quello atletico, che ormai ci fa sempre più compagnia.
Poi io amo un gioco più aggressivo, più istintivo, più esplosivo, più votato all’attacco ma, vabbè, non importa, ormai così è…e buonanotte.
In passato era diverso, logicamente diverso, si giocava addirittura con le racchette di legno (fino a un certo periodo), giocavano a rallentatore rispetto ad oggi, certo, tutto un altro mondo.
Preferisco allora un passato prossimo almeno, una via di mezzo, ma capisco che ormai la tendenza è ormai irreversibile.
Nel femminile, invece, non ho problemi: penso che il femminile sia, per alcuni versi, più dignitoso del maschile, in generale, e lì c’è differenza di stile (anche se vincono quasi sempre le colpitrici), ci sono partite assurde e schizofreniche ma “divertenti” e mai scontate (in generale), puoi assistere a partite dove si prendono a pallate, senza remore e dove l’atleticità è relativa e conta il braccio…anche se la mente talvolta vacilla… 🙂
a parte che a me è sembrato più un tentativo originale di chiamarsi fuori dalle convocazioni dei quarti di coppa davis….
…e poi mi sembra innegabile che l’erba, da quando è stata “chirurgicamente” rallentata risulti più noiosa…scende a rete solo chi già lo faceva abitualmente, nessuno si adatta più alla superficie tentando soluzioni diverse…vediamo solo dei lunghissimi scambi da fondo, spesso in back, sperando in un rimbalzo falso…
intervista chiaramente rilasciata per provocare il nostro utente stankosky! 😆
Vuoi mettera la terra… certo.
meno bamba tesoro!
Il tuo ragionamento non è sbagliato, ma che ci vuoi fare? Hanno introdotto altre superfici e sempre tennis è! A me personalmente non dispiace che ci siano altre superfici! Che si giochi un po all’aperto e un po indor! L’unica cosa che non mi piace molto è il cemento rallentato…le maratone tipo terra su quel cemento sono bastonate alle ginocchia e alla schiena…
Scusami , ma non è così.
Le regole non erano quelle di adesso: il campo era lungo 18,2 metri, era largo alla base 9,10 e al centro soltanto 6,3. La rete era alta addirittura 2,15 ai lati, e 1,45 in centro forse perché i giocatori non colpissero la palla con troppa violenza. Piano piano il campo si allungò, la rete sì abbassò: quando nel 1900 si disputò la prima Coppa Davis i regolamenti e le dimensioni erano pressappoco quelli attuali.
In altre parlo il tennis, in origine, era proprio impostato in modo che la palla andasse soltanto al di là della rete in modo che il giocatore avversario potesse colpirla agevolmente. Cioè era un gioco a chi sbagliava meno, da pallettari, non a chi tirava vincenti.
Lo stesso nome TENNIS deriva dalla parola francese “tenez”. Prendete! dicevano i francesi, per avvertire l’avversario che stavano mettendo in gioco a palla. Da “tenez” la parola, pronunciata all’inglese, diventò l’attuale “tennis”.
capisco la battuta, ma non era quello il senso.
Quando di dice che il tennis è nato su erba si intende che il “gioco” proposto si basava su un campo in superficie erbosa, con righe e rete centrale le cui misure peraltro non sono mai cambiate.
Hanno cambiato invece la superficie, nel senso che ne sono state proposte, ed accettate, altre, ma evidentemente non era più lo stesso gioco
(come se un campo di calcio venisse disegnato, a parità di dimensioni, su una superficie di un campo da hockey di ghiaccio, e ad alcuni/molti piacesse provare questa alternativa: sarebbe ancora calcio? boh..)
Diciamo pure che è solo questione di soldi! Scommettiamo che se negli emirati decidono di fare un 5 slam su sabbia e pagano loro lo fanno subito???
Concordo. Se confrontate le immagini dei Wimbledon di 15 anni fa, l’erba si ingialliva nei punti di battuta e nei percorsi per scendere a rete subito dopo il servizio. Ora, è gialla praticamente solo a fondo campo. Un insulto 🙂 (colpa..e merito di Agassi….e preciso che a me è sempre stato simpatico…)
Fino a qualche anno fa, anche gli AO erano su erba.
Quest’anno c’è stata finalmente un’inversione di tendenza. Stoccarda è passato dalla terra all’erba, e c’è una settimana in più a disposizione per gli amanti della superficie più nobile.
@ pinkfloyd (#1367563)
Beh sei un po’ troppo estremista…..Il tennis ha il suo fascino su tutte le superfici….E’ il singolo giocatore o lo scontro fra stili diversi che rende una partita più o meno avvincente. Abbiamo appena assistito ad una finale del Roland Garros (sulla noiosa terra quindi) dove Wawrinka ha coperto di vincenti Nole….Dire che nel tennis si sia distrutta la tecnica è UN’ERESIA bella e buona…Al giorno d’oggi il livello tecnico e fisico è talmente alto che la differenza fra il 300 del mondo il numero 30 non si vede (in passato la differenza e ben più netta). Inoltre le superfici veloci coprono molto i difetti tecnici (Sampras aveva grosse lacune tecniche sul rovescio che erano evidenti sulla terra). Anche io guardo ancora le partite del passato a volte ma i livelli tipo di un Federer Nadal Finale a Roma o a Wimbledon erano lontani anni luce…Per molti aspetti, compresi quelli tecnici, io non farei cambio con il gioco del passato.
@ pinkfloyd (#1367360)
Noo speriamo non lo tolgono Wimbledon . Comunque è un piacere leggere i tuoi commenti sempre pertinenti e competenti.
Signore io la stimo…..
Secondo me hai ragione su tutto, ma credo che la progressiva diminuzione della stagione su erba sia inevitabile non solo per le resistenze dei giocatori ormai poco lieti di giocare su una superficie non congeniale ai piu, ma anche e soprattutto a causa delle ingenti spese che il mantenimento di questa superficie costringe ….penso sia gia un risultato l’introduzione di una settimana in piu adibita all’erba tra il roland garros e wimbledon
Ci vuole una bella faccia di tolla per dire che l’erba è noiosa
Certo, si potrebbe giocare di più sull’erba (anni fa pure gli AO erano su erba, per esempio) però penso che la tendenza sia, più che altro, al contrario, riducendo al minimo i tornei su erba.
Difficile che ci possa essere una ripartizione eguale (magari) e difficilmente il giocatore, oggi, sarà “costruito” per giocare su erba, tecnicamente o come attitudine.
Quindi nessuno vorrà questa “innovazione”, tantomeno i vertici.
Però non serve lamentarsi: ci sono giocatori che, magari, su terra rendono meno o hanno altre caratteristiche…però non si lamentano, mai si sono lamentati.
Il mio anatema sui “pallettari” forse è anche eccessivo, però la tendenza è sempre più verso “fisico/atleticità”: è questo che non mi piace, è questo che rende tutto abbastanza piatto e poco “tennistico”, per me.
Soprattutto nel maschile dove vincono spesso i “regolaristi”, mentre nel femminile vincono quasi sempre (gli Slam) giocatrici chiamate “picchiatrici” o “colpitrici” che, comunque, non annoiano con scambi interminabili conclusi con errori. (tutto questo per come la vedo io)
Dalla foto si capisce bene che l’erba che gli piace è un’altra.
Scusami, ma se c’è qualcuno che sta rovinando il tennis come dici tu è chi fa giocare sull’erba un mese l’anno! Se si giocasse sull’erba da giugno a settembre e ci fossero in palio 4 o 5 mila punti come per la stagione su terra, per non parlare del fatto che 4 mila punti su 8 slam e 6 mila nei master si giocano sul cemento, forse i vari pallettari farebbero bene a imparare a giocare sull’erba se ne sono capaci, e tutti, giocatori e tifosi, avrebbero la stagione suddivisa in parti uguali su tutte le superfici, senza scontentare nessuno! Sbaglio?
@ pinkfloyd (#1367327)
Da scolpire a caratteri cubitali nella roccia. Non avrei saputo dire e spiegare meglio il lento ed inesorabile declino di questo sport relegato ormai a pura resistenza fisica.
@ P0LL8 (#1367378)
No no. E’ un gran tennista, ha tutto per essere il numero 1. Ma è senza cervello.
😉
I nostri avi fortunati nacquero in caverne o all’interno di palafitte.
E non ci andare Gael, a prendere i soldini sull’erba. Il tennis è nato sull’erba, fattene una ragione. Ci sono tennisti che ci sanno giocare e che fanno un gioco piacevole.
C’è ancora qualcuno che da retta a quel …ne/mediocre tennista?
Contenti voi 😆
mah sinceramente anche io trovo l’erba noiosa, preferisco di gran lunga la terra rossa.
@ fighter90 (#1367348)
La cosa paradossale è che, 30 anni fa o più, i giocatori non vedevano l’ora di giocare Wimbledon e di entrare in quel “tempio”.
Per loro era una prova fondamentale, da brividi, il top, e quasi tutti si adattavano al serve&volley (o diventavano più “attaccanti), ci provavano perlomeno.
Adesso, ripeto, già rinnegano, rigettano, preventivamente, dicono che non è buono, non ci sanno giocare, è un altro sport, si autodefiniscono incapaci.
Per me è paradossale: sono talmente costruiti sul fisico e l’atleticità che hanno “paura” di cimentarsi con la superficie regina del tennis per come è stata ideato.
“Non sanno giocare a tennis”. E lo ammettono pure.
Vabbè, fra un po’ lo toglieranno pure, Wimbledon, Federer è stato l’ultimo mostro sacro del tennis e l’ultimo tennista “puro”.
Si cambia prospettiva, si cambia dimensione, si cambia mondo…mi ci abituerò anch’io…(mi sono già abituato, d’altronde) 🙂
@ pinkfloyd (#1367327)
Applausi
@ pinkfloyd (#1367327)
Anche se non è la mia superficie preferita, non si può negare che Wimbledon è il tempio del tennis. Da come hai raccontato il gioco sull’ erba si percepisce che sei un grande intenditore di tennis e hai seguito il tennis in questo caso sull’ erba quando era nel massimo splendore.
Monfils un idolo!
si esatto. già dopo la prima settimana Wimbledon sembra un torneo su terra. io la trovo spettacolare questa superficie mette in risalto qualità tecniche di alcuni tennisti piuttosto che altri. E soprattutto scombussola il ranking guardate che fine hanno fatto la maggior parte delle tds in questa prima settimana di tornei su questa superficie. Ci vuole ogni tanto un cambiamento di superficie sennò praticamente non assisteremmo mai a sconvolgimenti di classifica
Non fosse stato per l’erba non sarebbe nemmeno nato questo sport.
Non fosse stato per l’erba, milioni di appassionati non si sarebbero affezionati a questo sport. Me per primo da ragazzino.
Il fascino di Wimbledon è unico e inimitabile. Non ha paragoni.
Che poi da alcuni anni i giocatori hanno tutt’altre attitudini (soprattutto i maschi) e sull’erba non ci sanno giocare (o vi si adattano in qualche modo o malamente) è un altro discorso.
Pallettari, regolaristi, incontristi, contrattaccanti, terricoli ecc ecc hanno rovinato questo sport.
E si lamentano pure.
La “stagione” dell’erba dura pochissimo: non lamentatevi, poi tornerete a pallettare, per ore, sui campi lenti di tutto il globo.
E a produrre quello “spettacolo” che è pure paradossale chiamare tale.
Non mi piace questa tendenza del tennis attuale (e il quasi “rinnegare” questo sport): solo fisico, resistenza, superfici lente e “mortali”, scambi robotici interminabili, poca tecnica pura, quasi la paura e l’inettitudine nel dover imparare a “giocare a tennis”.
Pigrizia, tanto basta un fisico e un’atleticità bestiale, soprattutto.
Ormai si impara a correre e rimandare la pallina (in moti casi). Magari a volte uno scambio lungo può essere di ottima fattura…ma sempre sempre…
E non lamentatevi, please, voi che state distruggendo questo sport…
@ Hector (#1367276)
L’alternanza delle superfici è molto interessante,se ci fossero 3 slam sull’erba in quel caso diventerebbe noioso il tennis. Non mi piace particolarmente l’erba,i servizi comandano il gioco e non si vede scambi coinvolgenti,non nego che mi piace il gioco di volo ma anche quello è dettato per la gran parte dai servizi sull’ erba.
Sono d’accordo
Non ha tutti i torti
il tennis è nato lì..
Parole sante. Quoto!
secondo me anche la stagione sull’erba ha il suo fascino. Mi piace questa alternanza di superfici cemento/terra/erba. Anzi, mi piacerebbe ci fosse anche l’erba sintetica in modo che la superficie non si logori già dopo i primi giorni come succede con quella vera.
E quale regola infrangerebbe con le sue “presunte” sceneggiate?
Da quanto mi risulta NESSUNA…
Ma smettetela siete ridicoli con questo odio per tutti i giocatori che mettono in difficoltà gli italiani…
concordo con monfils…anche se sull’rba negli ultii anni si vedono degli scambi piu lunghi ,l’erba ha il suo fascino comunque preferisco i match sul rosso ..ricordo sempe un murray djokovic al foro di qualche anno fà ..grandi emozioni
No…non è noioso quando fa il finto infortunato è letteralmente insopportabile
In questa foto non sembra che l’erba gli spiaccia più di tanto… 😆
Miofigli farebbe bene a ringraziare tutti i giudici arbitro che non lo cacciano per le sue sceneggiate. Magari si tornasse a giocare 3 slam su 4 su erba.
lui è noioso quando fa finta di essere morto e poi corre come un matto, potrebbe sposarsi con la cornet.
E qui pioveranno insulti… anche se per me è un punto di vista come un altro! A me personalmente piacciono gli scambi lottati e sull’erba se ne vedono pochi… ma penso che gael volesse dire la stessa cosa viste le sue caratteristiche
Non è solo noiosa.La superficie in erba è anche stupida,talmente stupida che,coi suoi infelici rimbalzi,riesce sempre “stupire” tutti.