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La programmazione degli incontri al Foro Italico (di Marco Mazzoni)

14/05/2015 13:06 16 commenti
La programmazione del torneo di Roma
La programmazione del torneo di Roma

Gli Internazionali BNL d’Italia anche quest’anno sono un torneo migliore. Dopo alcuni giorni di full immersion correndo tra campi, giocatori, interviste ed eventi, non si può non notare che la complessa macchina organizzativa funziona discretamente bene, ed ogni anno meglio. C’è sempre qualcosa che si può affinare, sia per chi lavora che per il pubblico, ma anno dopo anno si lavora (e bene) per risolvere problemi e migliorare le esperienze di tutti. L’anno scorso per esempio molti spettatori si lamentarono per la biglietteria, code chilometriche, inefficienze; quest’anno tutto pare sia stato ottimizzato ed anche stando tra il pubblico non ho sentito alcun rilievo al riguardo. La players lounge è stata resa più bella ed accogliente all’interno della storica “Casa delle armi”, con servizi davvero al top e soprattutto un servizio catering gestito dai chef di Eataly che pare sia molto apprezzato dai giocatori (beati loro, non si può dire altrettanto per il bar della stampa…). L’organizzazione si merita un sincero plauso, ma è giusto rilevare anche qualche nota negativa, consigli per crescere ancora. Sarà per l’enorme afflusso nel ground, ma l’accesso ai campi secondari è piuttosto caotico, peggiore del recente passato. Forse servirebbe qualche addetto in più per regolare i flussi, e forse i ragazzi al servizio (spesso molto giovani) avrebbero bisogno di una formazione più profonda, …anche se va detto che la maleducazione di certo pubblico non aiuta (se c’è una corda vuol dire che l’area è delimitata, perché in troppi saltano ed entrano ugualmente?). Altra nota assai negativa è lo sporco inaccettabile che in questi giorni viene lasciato sui campi, principalmente ground e Pietrangeli. Fa caldo, la giornata è lunga, ma perché gettare a terra bottigliette vuote, carta, residui di cibo, giornali, rendendo quello stadio così bello una sorta di pattumiera? Il pubblico in questo deve crescere molto. A Parigi, Wimbledon o anche in tornei all’estero di categoria inferiore non si assiste ad uno scempio del genere grazie alla diversa educazione generale ma anche ad un servizio degli addetti alla pulizia più preciso e puntuale. Non dico che gli inservienti dovrebbero passare ad ogni cambio di campo, ma qualche volta in più sì; e perché ai lati del campo è difficile trovare cestini? Ce ne sono pochi, spesso debordanti di immondizia già dalla tarda mattinata. In un contesto così prezioso come il nuovo Foro Italico, sempre più grande e bello, questa non è l’immagine che vogliamo, anche perché sui social le foto dei campi a fine giornata girano eccome…

Tuttavia l’argomento più discusso tra il pubblico (in tanti me l’hanno chiesto personalmente) è stato l’Order of play degli ultimi giorni. Moltissimi spettatori sono rimasti delusi dalla programmazione, soprattutto nelle scelte dei match tra Grand Stand e Pietrangeli. Per i pochi che non lo sapessero, oltre al Centrale è necessario acquistare un altro biglietto per accedere al Grand Stand, secondo campo per importanza; mentre allo storico Pietrangeli si accede anche con il biglietto del ground, quello dell’intero parco e dei campi secondari. In pratica lo scenario sperimentato da tanti spettatori è stato questo: non compro il biglietto per il centrale nei primi giorni perché magari lì troverò il campionissimo ma impegnato in un match non molto interessante (vedi Nadal vs. Ilhan, solo un allenamento agonistico), preferendo match più combattuti; quindi scelgo il Grand Stand, su cui si vede benissimo, e magari troverò anche gli italiani. In realtà in questi giorni molti match davvero notevoli e tanti azzurri (Schiavone, Lorenzi, Pennetta, Giorgi, Errani, Fognini) sono stati programmati sul Pietrangeli, e non sul Grand Stand, a cui invece sono stati destinati soprattutto i buonissimi giocatori appena sotto i super campioni (Nishikori, Ferrer, Lopez, Halep, Cilic, Gasquet, Bouchard, ecc). Oggi per esempio il match top tra Fognini e Berdych è ancora sul Pietrangeli, mentre sul Grand Stand c’è una partita deliziosa tra Murray e Goffin ed addirittura Serena Williams, quindi un programma assolutamente di livello, ma non italiani.

Il “problema” principale è il seguente: visto che al Pietrangeli si può accedere con qualsiasi tipo di biglietto, anche quello low cost del ground, è ovvio che diventi il campo più presidiato in assoluto, soprattutto quando gli azzurri scendono in campo. Qua nascono le lamentele di molti possessori del biglietto del Centrale, che se amano seguire gli italiani finiscono per passare la maggior parte del tempo non sul campo principale (anche se hanno speso molto per aggiudicarsi un posto); e nascono le lamentele per come più volte in questi giorni il Pietrangeli sia diventato di fatto inaccessibile a chi ha acquistato i biglietti più costosi, perché fin dalla tarda mattinata i possessori del ground l’hanno presidiato in attesa dei big match. C’era molto scoramento in tanti spettatori, delusi dal non esser riusciti a vedere Giorgi, Fognini, Errani e via dicendo.

Umanamente li capisco, tuttavia va detto che trovare una soluzione ideale a soddisfare le esigenze di tutti è praticamente impossibile. La programmazione inoltre è pure complicata dal fattore tv, visto che i vari paesi vogliono vedere i propri giocatori, e quindi a volte le scelte di chi piazzare sui campi sono anche determinate da quest’aspetto tutt’altro che secondario.

Comporre l’order od play è una vera chimera, e non è possibile soddisfare le richieste di tutti. Questo è un dato di fatto, e lo spettatore lo deve capire ed accettare. Se gli organizzatori scegliessero di inserire quasi tutti gli azzurri sul Centrale, sarebbero presi di mira da chi preferisce sempre e comunque i campioni (che muovono la maggior parte del pubblico e degli sponsor); semmai è più interessante cercare di capire come mai gli azzurri non vengono programmati sul Grand Stand, che è il secondo campo per importanza. Così facendo, credo che si potrebbero vendere più biglietti su quel campo (non sempre sold out), e ci sarebbe anche più “ordine” rispetto al bellissimo Pietrangeli ma un po’ troppo aperto ed esposto a caos, rumori, ecc. Credo che la scelta dipenda da un paio di fattori. Intanto è indubbio che una cornice “partigiana” possa essere un fattore non trascurabile in certi fasi dei match, spingendo i nostri giocatori e giocatrici. Fognini stesso ieri sera dopo la bella vittoria contro Dimitrov ha detto di aver chiesto espressamente di giocare sul Pietrangeli. Voleva fortemente essere vicino al pubblico, riuscire per una volta ad entrare in sintonia con quella folla che l’anno scorso l’aveva sonoramente beccato dopo una prestazione scadente. Missione compiuta, Super Fabio in campo, grande pubblico, grande vittoria, grande feeling. L’altro aspetto che penso venga considerato è per così dire “politico”. Grazie ad un biglietto ground e quindi non molto costoso, si permette al pubblico più vario e soprattutto più giovane di vedere i nostri giocatori. Le tante comitive di scuole tennis e gruppi organizzati tendono a comprare i biglietti ground, quindi si da loro accesso ad un campo stupendo, a buonissime partite e soprattutto ai nostri italiani. Una scelta che ha un senso, e che posso condividere, anche se il contesto troppo caotico non credo sia una cosa totalmente positiva per i giocatori in genere, ed anche per il pubblico che non sempre si trova in condizioni ottimali (esempio: se devo andare in bagno o comprare un panino come faccio? Esco e perdo il posto, visto che non è numerato).

Trovare una soluzione che soddisfi tutti è impossibile. Troppi gli interessi coinvolti, troppe le idee contrastanti, un compromesso è indispensabile. Semmai provo a lanciare un’ipotesi che potrebbe essere testata, per verificarne l’impatto: inserire il Pietrangeli nel biglietto del Gran Stand, in modo che i possessori di quel tagliando abbiano la scelta tra due campi principali. Si potrebbero ottenere alcuni benefici: più ordine, meno “caos da ground” per il gioco, più “certezza” nello spettatore di pagare un biglietto che gli consenta di vedere comodamente tanti match e soprattutto gli italiani (e chi cerca a tutti i costi Federer & Nadal andrà sempre sul Centrale); si venderebbero moltissimi più biglietti di seconda categoria, quando comunque lo spettatore da ground resterebbe lo stesso, non penso che se ne venderebbero di meno senza il Pietrangeli. Tuttavia sottolineo ancora come la scelta di lasciare quella meraviglia di campo fruibile per tutti sia una decisione coraggiosa e interessante, a regalare a tutti la miglior cartolina del nostro bellissimo impianto. Che ne pensate?

 

Dal Foro Italico, Marco Mazzoni

@marcomazz


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16 commenti. Lasciane uno!

Steve Bell 14-05-2015 23:43

È assolutamente inaccettabile, che pagando di più per un biglietto del Grand Stand debba avere un programma inferiore rispetto a chi ha acquistato solo un ground. Il prossimo anno, invece di fare l’ abbonamento del grand stand, comprerò i biglietti per il ground e risparmierò qualche decina di euro. Poi vogliamo parlare dei servizi igienici? Assolutamente scandalosi , impresentabili ed insufficienti per una tale mole di spettatori. Comunque il Foro italico rimane impagabile. Uno sforzo in più e diventerà fantastico.

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Koko (Guest) 14-05-2015 20:43

C’è da dire che il Pietrangeli dovrebbe essere il più facile da coprire con un tetto. Praticamente chiudi un buco con un tetto scorrevole a livello ground.Poi nessuno esce ma va bene lo stesso. 😎

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tommaso (Guest) 14-05-2015 15:53

Scritto da winter18
Tutto dipende dalla politica dei prezzi, il groundstandi risulta ufficialmente esaurito nei distinti, ma poi è semideserto. Egregio Mazzoni, non capisci che questo è l’unico modo attualemnte per vendere quel numero di biglietti? Ti sfugge che già così il 1000 di Roma è tra quelli che ne vende meno per l’angustia degli spazi…figuriamoci se togliessero il pietrangeli dal ground!! Pensiamone un’altra.

Comunque una volta il Pietrangeli era il “centrale”. Io il biglietto a pagamento anche per il Pietrangeli lo metterei eccome, magari si eviterebbe che proprio tutti-tutti-tutti-tutti (anche chi confonde la Sharapova con la Bouchard, o chi si chiede quae sia l’italiana per cui tifare) instasino le tribune a discapito di chi magari è veramente appassionato.

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tommaso (Guest) 14-05-2015 15:51

Murray e Serena ritirati. Poveretti quelli che hanno pagato per il Grandstand, a proposito!

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pio_procida 14-05-2015 15:16

concordo per il fatto della sporcizia, una cosa assurda ma non è colpa degli addetti che molte volte pulivano anche a partita in corso (almeno nei ground, il Pietrangeli quasi impossibile entrare)
un’altra cosa assurda è la sicurezza, che fa passare compagni e compagni a fare le foto e la povera gente che fa le file viene fegata

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Koko (Guest) 14-05-2015 15:16

Elaboriamo il mio piano dal punto di vista economico: doppio spalto isolato acusticamente uno rivolto al centrale e uno rivolto al Pietrangeli. Si può accedere allo spalto verso il Pietrangeli dal centale stesso con vista magnifica ma ulteriore aggravio di 10 euri facilmente reperibili da coloro che possono spendere per entrare nel centrale! 😛

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ExcaliburErrani (Guest) 14-05-2015 15:14

Roma è l’anello debole dei Masters 1000. La passione del pubblico italiano non può coprire le lacune delle strutture e di un sistema da cambiare, già nel sistema di gestione degli accrediti (quanta gente paga il biglietto nell’anello inferiore del centrale?). Accrediti stampa fasulli, biglietti omaggio e simili. Iniziamo a levare quelli.

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winter18 (Guest) 14-05-2015 15:05

Tutto dipende dalla politica dei prezzi, il groundstandi risulta ufficialmente esaurito nei distinti, ma poi è semideserto. Egregio Mazzoni, non capisci che questo è l’unico modo attualemnte per vendere quel numero di biglietti? Ti sfugge che già così il 1000 di Roma è tra quelli che ne vende meno per l’angustia degli spazi…figuriamoci se togliessero il pietrangeli dal ground!! Pensiamone un’altra.

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Koko (Guest) 14-05-2015 15:01

Scritto da frank
@ Giro82 (#1343463)
Sono pienamente d’accordo con te. E con l’autore. E’ una problematica grave del Foro. Intanto vi chiederei: è meglio un Djokovic-Bellucci o Fognini-Berdych? Djokovic poteva benissimo giocare sul GrandStand. Ma non vedo perchè il match migliore si possa giocare su un campo sì bellissimo fantastico ma dove al massimo 4.000 la possono vedere rispetto ad un centrale con 10.500 persone. Per me è scandaloso, oltre a ricordare che credo sia corretto che chi paga il doppio meriti i match migliori. Non mi pare una genialata fuori dal mondo eh.

Perchè sul centrale Fognini subisce una stesa non sentendosi in Davis! 😛

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Koko (Guest) 14-05-2015 14:52

La soluzione architettonica che ho suggerito è l’unica in grado di risolvere qualcosa: rendere trasparenti gli spalti del centrale che si affacciano sul Pietrangeli con seggiolini magari girevoli! Tanto già adesso tantissimi si affacciano dal centrale per sbirciare qualcosa ma è una soluzione estemporanea e non ben impostata dal punto di vista strutturale. Si finisce in un caos all’italiana laddove soluzioni più “smart” sono disponibili. 😮

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frank (Guest) 14-05-2015 14:34

Altro aspetto sconcertante: Murray si ritira e non sostituiscono il match sul GrandStand? Spero sia un errore, ma fosse possessore del biglietto mi incacchierei non poco

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frank (Guest) 14-05-2015 14:10

@ Giro82 (#1343463)

Sono pienamente d’accordo con te. E con l’autore. E’ una problematica grave del Foro. Intanto vi chiederei: è meglio un Djokovic-Bellucci o Fognini-Berdych? Djokovic poteva benissimo giocare sul GrandStand. Ma non vedo perchè il match migliore si possa giocare su un campo sì bellissimo fantastico ma dove al massimo 4.000 la possono vedere rispetto ad un centrale con 10.500 persone. Per me è scandaloso, oltre a ricordare che credo sia corretto che chi paga il doppio meriti i match migliori. Non mi pare una genialata fuori dal mondo eh.

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Giro82 14-05-2015 13:50

Scusate ma ricalco il mio pensiero espresso in altro post, seppur semplicistico e poco “raffinato”: la sera, sul centrale, ci DEVONO essere i migliori, per diversi motivi.
Prima di tutto per la platea (sempre la più numerosa, come è ovvio) e direi anche per il costo dei biglietti.
Tra ieri e oggi ho pagato ben 80€ di biglietti (posti neanche di primissima fascia) e vedo sì federer e djokovic, ma anche la BEGU! Per me non sta né in cielo nè in terra.
Potevano metterci suarez- bouchard o venus-halep e spostare tranquillamente azarenka o kvitova altrove, non avrebbe fatto differenza e gli spettatori del ground potevano godersi comunque un buon tennis.
Del resto che figura ci facciamo, noi che ci VANTIAMO di avere i campi sempre pieni,nel vedere tra la fine del match di Federer e l’inizio di Knapp-Kvitova il Centrale SVUOTARSI letteralmente e vedere solo poche centinaia di persone a fare il tifo per la Knapp??

4
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Serve&Volley (Guest) 14-05-2015 13:46

Scritto da hernry leconte80
Trovo stucchevoli le polemiche sulla programmazione. Il Pietrangeli è ormai da qualche anno diventato il campo degli italiani, per cui non vedo dove sia il problema. Si vuole promuovere il tennis? e quale modo migliore se non far vedere al pubblico i migliori tennisti di casa disputare incontri difficili e di prestigio?
I biglietti per il Pietrangeli sono effettivamente per tutte le tasche, e allora? Il tennis che noi tutti amiamo, deve essere popolare non solo tra gli appassionati, ma “per” gli appassionati. Che si allarghi la platea di spettatori, porta al Foro gente di ogni tipo, e questo per come la vedo io, è solo un bene. Per quanto riguarda la maleducazione, o l’atteggiamento di certi tifosi, non transigo e credo che si debba fare qualcosa di concreto, ma la soluzione non è la selezione degli spettatori (anche per censo), piuttosto l’educazione alla visione. Dovremmo insegnare ai bambini prima che sia troppo tardi due materie che non ti preparano in alcun modo al mondo del lavoro, ma che ti preparano a vivere insieme agli altri: Educazione civica e Cultura sportiva.

Sante parole

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Serve&Volley (Guest) 14-05-2015 13:45

Ottima analisi, ma credo che sia difficilmente praticabile l’accoppiata grand stand/Pietrangeli conlo stesso biglietto. Secondo me si potrebbe fare come si fa ad esempio a Wimbledon o Montecarlo sui campi secondari, recintare il Pietrangeli in maniera elegante un po piu in là del bordo superiore e permettere di entrare solo ad un numero contigentato di persone. Pensate che quest’anno ero a Montecarlo e potevano assistere all’allenamento Federer/Tsonga solo le persone che ci stavano sedute sui seggiolini del campo di allenamento, quelli che volevano assistere aspettavano educatamente che qualcuno dei presenti se ne andasse. Dimenticavo eravamo a Montecarlo, dove non si fanno neanche le file per entrare nei bagni provvisori extralusso in tek e pulitissimi a disposizione di tutti… il comportamento brado dello spettatore italico è un’altra cosa.

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hernry leconte80 14-05-2015 13:36

Trovo stucchevoli le polemiche sulla programmazione. Il Pietrangeli è ormai da qualche anno diventato il campo degli italiani, per cui non vedo dove sia il problema. Si vuole promuovere il tennis? e quale modo migliore se non far vedere al pubblico i migliori tennisti di casa disputare incontri difficili e di prestigio?
I biglietti per il Pietrangeli sono effettivamente per tutte le tasche, e allora? Il tennis che noi tutti amiamo, deve essere popolare non solo tra gli appassionati, ma “per” gli appassionati. Che si allarghi la platea di spettatori, porta al Foro gente di ogni tipo, e questo per come la vedo io, è solo un bene. Per quanto riguarda la maleducazione, o l’atteggiamento di certi tifosi, non transigo e credo che si debba fare qualcosa di concreto, ma la soluzione non è la selezione degli spettatori (anche per censo), piuttosto l’educazione alla visione. Dovremmo insegnare ai bambini prima che sia troppo tardi due materie che non ti preparano in alcun modo al mondo del lavoro, ma che ti preparano a vivere insieme agli altri: Educazione civica e Cultura sportiva.

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