Diario del Primo Turno di Qualificazione dal Foro Italico (09 Maggio)
Quant’è bello il foro. 10 ore, che son volate, con tante piacevoli sorprese dei nostri giovani (e meno giovani) italiani. Quando sono arrivato ero veramente indeciso su cosa vedere, quindi ho deciso di girare in continuazione, in modo anche da portarvi un’opinione, anche se non molto precisa, di tutti i match. Un Grazie ad AndryReax
Mager è partito alla grande col servizio, e un atteggiamento anche più positivo del solito, e Kavcic mi sembrava anche in buona forma, purtroppo non ero su quel campo quando si è infortunato, mi han solo detto di un problema alla coscia.
Fabbiano ha giocato una partita solida, bei punti col dritto, ma Souza è stato veramente troppo falloso, però ora Fabbiano ha veramente una grande chance, e direi che era anche ora. Mi sono soffermato anche su Rublev – Carreno Busta e il russo sembra maturare di settimana in settimana, PCB su terra è un test impegnativo per tutti, soprattutto per i giovani, ma lui è stato brillante, e anche dopo aver perso in quel modo il 2° set ha continuato a comandare gli scambi, solito schema servizio e dritto da paura, e si merita questa chance anche lui.
La Dentoni l’ho vista solo dal 5° game in poi, ovvero quando ha iniziato a sbagliare, la Hradecka poi nel 2° set ha alzato il livello soprattutto al servizio e per Corinna non c’è stato nulla da fare. Ho evitato come la peste Davis e Gibbs, nonostante stesse facendo il raccattapalle un mio amico, le poche volte che mi affacciavo su quel campo vedevo dei top spin iper mega carichi e scambi da 30 palleggi, e non ho visto praticamente nulla neanche di Radwanska – Lucic.
Dopo Mager è cominciato Marcora – Dolgopolov, e ho visto veramente un tennis di buon livello, il back dell’ucraino live è davvero impressionante, rotazioni bellissime e imprevedibili, ed è il colpo che ha fatto più male ad un buon Marcora, anche molto solido col rovescio e vincitore di scambi molto divertenti. Dopo Fabbiano sul pietrangeli c’è stato il match tra Vesnina e Goerges, e le uniche note positive su queste 2 giocatrici sono quelle extra-tennistiche, dato che lo spettacolo messo in campo è stato di bassissimo livello, pieno di errori non forzati da ambo le parti.
Anche della maratona femminile, Schmiedlova-Koukalova, ho visto ben poco, e non ne sono pentito. La Sabino, principalmente per colpa di un servizio veramente lento, ha dovuto cedere alla Dulgheru opponendo poca resistenza, peccato, in questi giorni da totale sconosciuta mi era entrata in simpatia. Gimeno-Traver è uscito, anche questa non è una gran perdita per il torneo, credo che abbia commesso più non forzati oggi che in tutto il torneo di Istanbul.
Lo spirito guerriero della Paolini è ammirabile, si vede come ce la metta tutta per sopperire ad un fisico e ad un servizio molto limitati, e il rovescio, suo colpo più naturale, purtroppo si andava a scontrare col rovescio della Niculescu, colpo forte, anche se la Paolini soffriva molto i chop di dritto, altro colpo con rotazioni affascinanti dal vivo.
La rimonta di Arnaboldi ha qualcosa di incredibile, per i primi 10 games il kazako prendeva le righe e lui dopo 2-3 scambi doveva arrendersi, cercava di uscirne spesso con le palle corte, ma non hanno quasi mai fatto male al kazako. Poi Arnaboldi è salito di livello, giocando un game allucinante sotto 6-2 5-4, recuperando il break con uno splendido pallonetto in recupero, e poi Kukushkin ha iniziato ad avvertire dei dolori, che han condizionato il terzo set, e Arnaboldi era diventato una macchina macinapunti col dritto, unico appunto il back di rovescio, che non ha funzionato molto bene. Tsurenko-Zhang altra maratona poco seguita, ma ho visto delle belle mine tirate da Lesia, che dimostra di saperci fare anche su terra, mentre mi è piaciuto Delbonis, molto centrato, contro un Falla che guardava sempre verso il proprio angolo come se la sua racchetta avesse qualcosa di strano, non son riuscito a capire. Kudryavtseva – Jovanovski, 0 scambi visti, ho letto ora quali fossero i 2 nomi che han occupato il campo2 per 2 ore e mezza, dunque non mi esprimo.
Poi è iniziato Quinzi, e ho visto gran parte del match, l’inizio, dal 4-4 in poi del 1° set e tutto il secondo, e devo dire che a me Gian non è dispiaciuto, solo che si vedeva una grossa differenza tra questi 2: Paire ha talento, fantasia, GQ invece ha tanta, tanta costanza, ma quando Paire decideva di far punto, ci riusciva quasi sempre, e la smorzata con cui ha chiuso il primo set è da chapeau.
Poi nel 2° set pessima partenza di Quinzi, nervoso, girato sempre verso il fratello che era seduto vicino a Monachesi, poi però con un black out del francese, da 0-2 30-40, è riuscito a riportarsi 2-2 per poi perdere rapidamente il break, complici 2 brutti doppi falli, con delle seconde fuori di 50cm. L’appunto principale da fargli è sempre il solito, ogni volta che si trova vicino alla rete (principalmente poichè chiamato da Paire, non ci va mai di sua volontà), non sa cosa fare, arriva anche puntuale sui recuperi dimostrando un’ottima velocità nelle gambe, ma poi si impiccia. Cheapeau per Napolitano, sembra un altro giocatore rispetto a quello che pochi giorni fa perdeva male da Caruso, battere un ex top10, seppur in declino e nella superficie dove incontra da sempre delle difficoltà, resta un gran risultato. Il servizio ha funzionato e il braccio non è mai tremato, anche in dei punti dove molti giovani avrebbero sentito la pressione. (Salvo, ne sai niente?)
Mi ha impressionato Bellucci, in una delle classiche “giornate sì”, dove non è solo un pallettaro ma è uno spazzola-righe, Gonzalez ha tirato giù il calendario in colombiano, il coach provava ad incitarlo ma, contro un avversario così ispirato, Alejandro poteva fare ben poco. Solida vittoria anche dell’agente Schwartzman, sempre ostico su questi campi, e bravo ad approfittare del servizio vacillante del russo, che ha fatto maree di doppi falli.
Nota dolente della giornata la prestazione del Ceck, che ha accusato un po’ la fatica di questi giorni arrivando spesso in ritardo sulla palla, il rovescio ha funzionato meglio del solito ma ha avuto diversi problemi negli spostamenti, e un Lajovic in buona forma ne ha approfittato. Sul match di Caruso, e sul pubblico che l’ha sempre supportato, andrebbe scritto un libro, ma mi limiterò a qualche riga. Quando il match è equilibrato gioca bene, lascia andare il braccio, trova profondità col dritto e porta a casa un primo set dopo un ultimo game da 20 punti, con il pubblico impazzito. Poi calo di concentrazione, crollo dell’efficacia del rovescio, e il robottino croato, limitandosi al “compitino” di rimandarle tutte, e in maniera profonda, dall’altra parte, si è aggiudicato la seconda frazione. Nella terza è diventata una battaglia di nervi e Salvo ha pagato l’inesperienza, è un vero peccato, ma mi sento di dire che abbia giocato meglio del croato, molto meglio, ma sul 5-4 40-15 se l’è proprio fatta sotto, con un doppio fallo ed un errore banalissimo, e stessa cosa nel TB, dal 5-2 Coric ha sbagliato poco o niente, e Caruso ha iniziato a sentire la pressione, si è limitato a scambiare e alla fine Coric l’ha portata a casa, ma Salvo deve trarre, anche se è difficile, tantissime indicazioni positive da questo incontro.
Ho omesso sessioni di allenamento, autografi e quant’altro, credo che scriverò a fine settimana un mini report anche su questo e su tutte le curiosità.
TAG: Masters 1000 Roma, Masters 1000 Roma 2015, WTA Roma, WTA Roma 2015
@ gido (#1338578)
Ne ho parlato nei giorni scorsi di Donati nelle prequali, se cerchi i diari li trovi
@ Sc Hermulheim (#1338528)
Perfettamente in sintonia con quanto dici. Il problema è che quando ci sono talenti ( e chi del settore lo capisce subito)dovrebbero farli crescere dandogli occasioni che in Italia non sono in grado di offrire. E’ lo stesso problema della fuga dei cervelli: enorme boiata ….. l’italia è piena di cervelli che purtroppo appena escono dall’Italia diventano fenomeni perchè hanno la possibilità di esprimere le potenzialità…….in poche parole ci vogliono soldi da investire
@ Sc Hermulheim (#1338528)
Share, come al solito hai colto l’aspetto fondamentale di questo bellissimo gioco: la psiche. E’ vero che se non hai i colpi non fai comunque molta strada, ma se li hai e sei debole “di testa” rischi come dici tu di impantanarti nei futures…un buon allenatore secondo me si vede anche dal lavoro psicologico, ecco perche’ la scelta del team per un giovane e’ delicatissima! Mi pare per esempio che Donati abbia fatto un’ottima scelta: aveva anche come esempio nel suo circolo un giocatore come Golubev che si apprestava a diventare top 100….
OT: bravissimo e continuo il nostro Bellotti! Ora mi piacerebbe vederlo con continuita’ in estate nei ch americani (visto che mi pare ami giocare sul cemento)
Una domanda: come ha giocato Donati nelle pre-quali, dal momento che ha battuto un giocatore “on fire” come Caruso?
Innanzitutto complimenti per l’esposizione puntuale ed esaustiva,nonostante dovesse essere particolarmente sintetica per ovvie ragioni di spazio.
Si può notare che tutti gli italiani hanno dimostrato,nel bene o nel male,competitività con giocatori di classifica nettamente superiore.Magari andrò controcorrente,ma per me questo non è necessariamente un dato positivo.
In particolare Caruso e Mager hanno dimostrato di giocare alla pari,per non dire meglio-stando a quanto letto da chi ha assistito ai match-per poi sciogliersi malamente nei momenti importanti.
Il problema non è tanto il singolo match buttato via da Caruso(infatti ho citato anche Mager,che ha vinto),perché ci può stare nel tennis di perdere un match del genere con un avversario più solido di testa e,nonostante l’età ,più esperto.
Il problema è che,se è vero come e’ vero che due giocatori attorno al n.400 hanno giocato meglio di due top 80,vuol dire che di partite del genere,in cui magari giocano meglio,per poi perdersi quando conta,ne perdono a decine,e chi conosce Mager lo sa.
Di conseguenza,rimangono impantanati nei future,con qualche capatina nelle quali challenger,e partite di tale importanza possono giocarne una all’anno,e solo grazie ad una wild card(ad esempio Caruso ha la stessa classifica di un anno fa,e non ricordo infortuni).
Partite come quelle di ieri fanno crescere tantissimo,ma è un circolo vizioso,perché se non imparano a gestire i momenti clou(vale per i masters 1000 come per gli slam),ne giocheranno pochissime e potranno solamente restare a futura memoria dei giocatori che sarebbero potuti essere e che invece non sono stati.
Purtroppo pochi paesi sono pieni come l’Italia di esempi del genere.
Ottima giornata nel complesso per gli azzurri che ci hanno regalato delle belle sorprese: Fabbiano, Arnaboldi, Napolitano e Mager che passano al turno finale e uno spettacolare (anche se non visto ma solo immaginato) Caruso che purtroppo nei momenti topici del match ha tremato. Ma davvero una lode particolare al suo talento, alla tenacia ed al grande cuore. Cecchianto ha pagato la fatica di tanti match giocati negli ultimi giorni…davvero peccato.
@ Frank (#1338485)
Paire è cosí, alterna grandi giocate a tanti errori, infatti l’ho definito un avversario “perfetto” per Quinzi, per non sfigurare..
confermo il giudizio su quinzi, il dritto può fare male e anche il servizio, ma la prima gli è entrata raramente, male a rete, alterna bei colpi ad errori banali, ha comunque ampi margini di miglioramento. Non è tanto distante comunque da quelli che stanno sui cento… vedi coric che mi ha fatto una brutta impressione.. se quinzi incontrava coric ieri gli dava una stesa secondo me.
per quanto riguarda gli autografi, i più disponibili sono stati nole e la schiavone. Errani è tra quelle invece che è passata di corsa.
segnalo la presenza di bollettieri durante il match di quinzi.
Concordo in massima misura. Unico appunto (nel senso di aspetto su cui la ved diversa da te): Napolitano bravo ma il set che ho visto (primo) melzer sembrava un ex giocatore, tutte palle a metà canpo, rifugio perenne bella palla corta. Altra nota sul match di quinzi: a me invece ha deluso parecchio, paire ha giocato un match mediocre, zeppo di errori, lento, un po svogliato. Io ritmo del match è stato tanto basso ma comunque quinzi non è mai parso in grado di vincere ne ha mostrat grossi progressi
finalmente uno che dice che quinzi è solo un regolarista e non ha colpi definitivi.. amen
@ vr46 (#1338430)
Aggiungerei anche Dolgopolov e pochi eletti. Comunque io ritengo che per Quinzi, il sorteggio Paire non sia stato malvagio: mi spiego meglio, si trova meglio contro la gente più fantasiosa a mio avviso, se trovava un pallettaro sudamericano, che giocava in maniera simile a lui ma facendo tutto un po’ meglio, avrebbe rischiato il 6-3 6-3.
Bel report…ma vorrei aggiungere comunque anche che paire è uno dei giocatori con più talento nel circuito, non è questione di essere quinzi o chissà quale altro giocatore…paire l ho visto a bergamo quest anno e ridicolizzava tutti con le smorzate e quant altro…è il suo modo di giocare e poi che quinzi abbia meno talento di paire beh si sapeva ma non bisogna paragonarsi al francese che in quanto a talento è dietro forse solo a federer
Quando mi riferivo a costanza, parlando di Quinzi, non intendevo costanza di rendimento nel match ma solidità da fondocampo, che però spesso non bastava.