Il ritorno del “Città dei Mille”
Arriva l’ITF Future di Bergamo, “Trofeo Banca Popolare di Bergamo – Memorial Mauro Capponi”. Dopo anni di assenza, il circuito internazionale torna al Tennis Club Città dei Mille, rilanciato da una dirigenza tutta nuova.
Bergamo non si ferma più. Una delle città più “tennistiche” d’Italia continua a sfornare eventi di assoluto prestigio. Al challenger di febbraio, uno degli appuntamenti più importanti del panorama nazionale, si aggiunge il Trofeo Banca Popolare di Bergamo, “Memorial Mauro Capponi”, torneo ITF da 10.000 dollari di montepremi. L’evento si giocherà presso il tradizione Tennis Club Città dei Mille, che in passato aveva già ospitato un torneo di pari livello.
La tradizione è straordinaria: dal club bergamasco è passato un certo Novak Djokovic, senza dimenticare Jo Wilfried Tsonga e Gael Monfils. Nel 2004, a livello di quarti di finale, si affrontarono proprio Djokovic e Monfils. Nell’albo d’oro di un torneo che non si gioca da 7 anni figura anche Fabio Fognini, attuale numero 1 azzurro e vincitore nel 2005. Il 2015 sancirà il ritorno di un torneo che si inserisce in un contesto di rilancio attuato dal nuovo consiglio, guidato dal presidente Marco Fermi. Il club punta a una forte crescita e, grazie a partner importanti, può già offrire un torneo di caratura internazionale.
L’appuntamento è dal 6 al 13 giugno, subito dopo il Roland Garros, e vi prenderanno parte diversi giocatori di classifica internazionale, tra cui parecchi giovani promettenti. Il bello di questi tornei, infatti, è proprio la possibilità di scovare i futuri campioni. Lo dice anche il nome stesso che l’ITF (la federazione internazionale) assegna a questo tipo di tornei: “Future”. La direzione è affidata a Silvana Carrara e l’obiettivo è portare al Tennis Club Città dei Mille qualche giocatore di ottimo livello, primo passo di una crescita che punta a traguardi ambiziosi.
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1 commento
Ottimo..ricordo che un altro circolo cittadino organizza un 10000 la settimana dal 18 al 23 maggio. Un challenger e due futures in quattro neai, non possiamo lamentarci