Serena Williams non perde da tre anni in un torneo Premier Mandatory
Serena Williams, numero uno del mondo, non ha deluso le attese in occasione del Mutua Madrid Open ed ha agilmente superato la connazionale Madison Brengle e poi Sloane Stephens.
Con questi risultati, l’americana ha fatto registrare la 48ª vittoria consecutiva in un torneo di categoria ‘Premier Mandatory’.
L’ultima sconfitta in un evento di tale livello risale ai quarti di finale dell’edizione 2012 di Miami, quando dovette arrendersi all’amica Caroline Wozniacki.
Edoardo Gamacchio
Fonte: Punto de Break
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5 commenti
L’unica che avrebbe i numeri per poterla avvicinare un pochino sarebbe Martina Hingis, se davvero avesse voglia di rientrare seriamente nelle gare di singolare, a fronte di specifici, duri e assidui allenamenti, e naturalmente con un congruo periodo di rodaggio iniziando da tornei ed avversarie più abbordabili. In fondo Martina è quasi coetanea di Serena, e forse anche meno logora a causa di una carriera molto più breve.
Ma questo è un periodo ipotetico della irrealtà, perchè Martina penso che non ne abbia per niente voglia. Meglio limitarsi alle meno impegnative gare di doppio. Peccato, perchè la classe della Hingis è nettamente superiore a quella di tutte le altre attuali avversarie di Serena.
@ Luigi44 (#1332758)
quindi che deve fare? ritirarsi. io sono più preoccupato per delle ventenni che non riescono a reggere neanche la corsa di una 34 enne. par non parlare del gioco. ricordati che anche prima di lei c’è chi ha dominato ancora più a lungo.
Vabbè hai preso l’unico caso in cui per rendere più equilibrato il campionato si cerca di agevolare le squadre più deboli nelle scelte dei nuovi giocatori per l’anno seguente… ma in tutti gli sport (compresa la stessa nba nei playoff…) quando si fa un tabellone vengono inserite le teste di serie che non giocano prematuramente fra di loro e, se c’é un bye, ne hanno diritto loro… lo sport funziona così ed é giusto che funzioni così…
E cosa deve fare?
Se è più forte è più forte…
Ci sono sport in cui si dà un handicap al più forte e un vantaggio al più debole per creare un contrappeso. Mi sembra (non sono sicurissimo) che il draft della NBA dia una priorità alle squadre peggio piazzate.
Il tennis fa il contrario: i tornei danno bye e prime avversarie più abbordabili alle migliori, che non incontrano altre teste di serie ai primi turni. E anche senza questi vantaggi dati alle TDS, Serena sarebbe comunque largamente la più forte.
Devo dire la verità. Ammiro Serena ma questo strapotere ha un po’ ucciso il tennis femminile degli ultimi anni…