Challenger Roma Garden: Il resoconto della seconda giornata di Qualificazioni
Gradita visita di Corrado Barazzutti, capitano di Coppa Davis e Federation Cup con la duplice motivazione di salutare l’amico Pancho Di Matteo e visionare i giovani giocatori italiani impegnati nella seconda giornata di qualificazione, dove si delineano i migliori otto giocatori che si andranno ad affrontare nel turno decisivo.
La numero uno, il russo KHACHANOV impiega due set per superare il rumeno GRIGORIU con il punteggio di 6/3 6/3.
Troppo forte Lorenzo GIUSTINO che ha la meglio 6/2 6/2 sul giovane e volitivo Andrea DEL PRETE, grazie ad una maggiore esperienza e capacità di gestire l’incontro.
Pedro CACHIN s’impone su Lorenzo ABBRUCIATI piuttosto nettamente. CACHIN si muove con agilità e prende sempre per primo l’iniziativa, costringendo ABBRUCIATI ad esprimere un gioco a lui poco congeniale. L’incontro fila via in favore dell’argentino CACHIN 6/2 6/2.
Bell’incontro fra Giulio TORRONI e Stefano TRAVAGLIA. Giulio parte con il piede giusto e pressa l’avversario con un gioco spumeggiante da fondo campo; primo SET in suo favore 6/4. Stefano reagisce nel secondo, recuperando momenti complicati del set, con coraggio e grazie a qualche errore di troppo del generoso TORRONI. L’incontro volge in favore di TRAVAGLIA 7/6 e 3/1 al terzo, con prematuro ritiro di TORRONI per problemi fisici.
Altri due italiani di fronte, Flavio CIPOLLA e Giorgio PORTALURI che ingaggiano una dura battaglia fatta di lunghi scambi da fondo campo, terminata in favore di CIPOLLA 4/6 6/4 6/4.
Il ceco MICHALICKA, giocatore solido, dotato di buoni fondamentali e molto determinato in campo, non dà chances al rumeno Costin PAVAL. Tutte le soluzioni vincenti volgono a favore di MICHALICKA, che lascia tre games nei due set giocati; 6/1 6/2 il punteggio finale.
Nell’ultimo incontro della giornata Matteo BERRETTINI scende in campo contro lo svedese Patrik ROSENHOLM. L’atleta del Circolo Canottieri Aniene di Roma è cresciuto nel fisico e nel gioco e se n’è ben accorto l’avversario, che le tenta tutte per arginare l’incedere giovanile di Matteo. Servizi potenti e micidiali chiusure di dritto uniti a fasi di ottimo gioco hanno fatto pendere l’incontro 6/3 6/4 a favore di BERRETTINI.
Gli appassionati non fanno mai mancare la loro presenza quando ci sono gli italiani in campo, ma soprattutto quando è protagonista il bel gioco.
TAG: Berrettini, Challenger Roma Garden, Challenger Roma Garden 2015, Cipolla, Giustino, Travaglia
3 commenti
Ma di berrettini non parla nessuno?
Diario dal Garden, Day0.
Dopo la bella esperienza di Napoli di 2 settimane fa, dove però, vista la distanza, son rimasto solo 2 giorni, ho deciso di farmi quasi tutta la settimana tra Garden e PreQuali, a partire dalle qualificazioni. Quasi 1 ora di spostamento con i vari mezzi, ed un po’ di ritardo, ma alle 11.20 arrivo al circolo. La prima impressione, rispetto a Napoli, è di una organizzazione un po’ più spartana, a partire dal campo centrale con molti meno posti a sedere rispetto a quello del challenger campano. Però, questi campi ravvicinati, consentono di fare un continuo su e giù tra match e campi d’allenamento. Dopo un breve sguardo ai match di Giustino e di Cachin, contro i “poveri” Del Prete e Abbruciati (quest’ultimo mi ha destato un’ottima impressione per essere un giocatore senza ranking, servizio e dritto di ottimo livello, non aveva problemi con questi fondamentali a tenere testa a Cachin, ma rovescio e tenuta mentale troppo inferiori a quelle di un professionista), girando per i campi di allenamento vado subito a vedere Edmund e Ymer, che non avevo mai visto dal vivo, e mi rendo conto di quanto la loro palla sia pesante, soprattutto quella dello svedese. La loro partitella è finita con una vittoria abbastanza agevole, da quanto ho capito, di Ymer, ed Edmund aveva molti problemi a rispondere al servizio di Ymer, soprattutto col rovescio, che non riusciva a colpire mai in maniera troppo pulita.
Poi mi giro, e vedo che si stavano allenando alle mie spalle Marcora e Baldi, e quest’ultimo mi è sembrato avere un ottimo tocco sotto rete, mentre Marcora sembrava un po’ svogliato durante i palleggi, per poi riprendersi in partitella. Durante la partita Baldi continuava a lamentarsi, non riusciva mai a rispondere al servizio di Marcora, e credo sia finita 6-1 la partita.
Torno a vedermi i match che si disputavano nel frattempo e Giustino era agevolmente avanti anche nel secondo set contro Del Prete, mentre Abbruciati abbozzava una reazione, col pubblico totalmente a favore. Intanto passa Rublev, che si dimostra molto gentile concedendo autografi e foto a tutti quelli che passavano da quelle parti, me compreso. I due match finiscono e, durante il riscaldamento di Torroni – Travaglia e Khachanov – Grigoriu, entrano in uno dei campi di allenamento Bedenè e Rublev, due dei candidati alla vittoria finale a mio avviso. Sembra assurdo crederci, ma Rublev tira ancora più forte in allenamento rispetto a quanto non faccia in partita (Verdasco, ne sai qualcosa?), e, sbagliava un colpo ogni tanto, ma sembrava essere insoddisfatto del suo rendimento. Abbandono, con dispiacere, l’allenamento, al momento della partitella, poichè stavano iniziando Torroni e Travaglia sul centrale.
Pubblico totalmente a favore di Steto, come prevedibile, che però inizia molto male, con grosse difficoltà al servizio facendo maree di doppi falli (mi sembra 3 nel 5° gioco, tutti da sx, ma potrei sbagliarmi), e Torroni dimostra di avere un bel braccio, con uno splendido rovescio a una mano, però a mio avviso attacca troppo poco, scegliendo sempre di tornare indietro quando si trova a metà campo. Travaglia si riprende uno dei 2 break che aveva concesso, ma non è sufficiente, Torroni continua a giocare in maniera pulita, Travaglia non è quasi mai brillante, tranne con alcuni servizi che toccano i 225 km/h (sempre che il contachilometri fosse tarato bene), ma nello scambio la troppa fretta lo uccide, e il primo set gli sfugge di mano. Molto, molto nervoso durante il 2° set, parte male e Torroni inizia a credere veramente nell’impresa, breakkando subito e portando a casa il game successivo. Torroni mi dava l’impressione, durante la partita, di potersi togliere diverse soddisfazioni a livello ITF se solo fosse un po’ più pronto fisicamente. Altro game disastroso di Travaglia che sembra consegnare la partita a Torroni, facendosi breakkare a 15 sul 2-4. Ma a quel punto, Giulio inizia a pagare tutta la sua inesperienza (nonostante l’età) a competere a certi livelli, e si emoziona al momento di servire per il match, arriva a MP grazie ad un regalo di Steto ma manda lungo un dritto, tutto da rifare, dato che poi Travaglia grazie ad un buon vincente di dritto e ad un unforced di Torroni, ottiene il break. Dopo aver tenuto rapidamente il proprio turno di servizio, Travaglia deve breakkare un’altra volta per non tornarsene sconfitto nello spogliatoio, e ci riesce, con tutta la complicità del mondo di Torroni che gioca un game osceno, il peggiore della sua partita, facendo 2 doppi falli e sparando in rete più di un rovescio. Al game successivo ha ancora una chance di andare a servire per il match, ma Travaglia la annulla con personalità, e di fatto è in quel momento che il match finisce. Ultimo sussulto d’orgoglio, al TB, altri 2 MP grazie ad un sanguinoso doppio fallo di Travaglia sul 3-4, ma spreca anche quelli, giocando troppo passivamente. Travaglia conquista 9-7 il TB e nel 3° set va subito avanti di un break, con Torroni che accusa un po’ di stanchezza e un leggerissimo problema alla gamba, così leggero che, quando il fisio non arrivava, ha deciso di continuare a giocare, dicendo a Travaglia “vai vai Stè, gioca gioca”, per poi ritirarsi sotto 1-3 30-40.
Ogni tanto davo una sbirciata al secondo campo, dove giocavano Khachanov e Grigoriu, e il rumeno, mancino, aveva un tennis fantasioso ma leggero, che si è scelto man mano di fronte ai colpi potenti e solidi di un buon Khachanov, che mi ha destato una bella impressione. Poi è iniziata anche la “non partita” di Trinker – Galovic, veramente mai in discussione, dato che Trinker ha giocato malissimo, e pensare che pochi giorni fa quasi strappava un set a Fognini. Un ottimo Viktor comunque, convincente, con un servizio impressionante, e con pochissimi errori, mentre Trinker credo abbia messo in campo il 50% dei rovesci.
Dimenticavo, a guardare gli ultimi game di Travaglia – Torroni c’era anche il mitico Dustin Brown, a cui ho strappato autografo e foto, sempre molto gentile. Dopo pochi games di Cipolla – Portaluri, torno a casa per vedere la Serie A (o meglio, i secondi tempi), quindi non ho visto abbastanza per esprimere un’opinione dettagliata, ma Cipolla mi sembrava in giornata no, e credo abbia vinto d’esperienza. Purtroppo non ho visto neanche un 15 dell’ottima vittoria di Berrettini, mi rifarò domani.
A domani, quando si farà “sul serio”, con l’inizio del main draw e gli ultimi match di qualificazione (dove vedo favoriti, per quanto visto oggi, Cipolla, Giustino, Galovic e per quanto riguarda l’ultimo spot non saprei, dato che non ho visto la convincente prova di Berrettini, ma ovviamente spero che passi quest’ultimo).
Se passasse Berrettini, considerando che Baldi e’ nel main draw, assieme a Sonego, nell’ ultimo mese sarebbero ben 6 i giocatori nati nel biennio 95/96 che scorrazzano nei challenger(anche con buoni risultati).
Aggiungiamo che Vannie Cecchinato iniziano il proprio torneo con la possibilità, difficile ma non impossibile, di entrare nei 100.