Challenger Torino: Resoconto di Giornata. Quinzi “Nulla ha funzionato”
Giornata lunga e ricca di match (1° turno di singolare main draw) quella andata in scena oggi (ancora in corso) al Monviso Sporting Club di Grugliasco nella prima edizione dell’Atp Challenger di Torino organizzato da Ace Tennis Center.
E’ scattata con una sorpresa, quella dell’eliminazione di uno dei più attesi della vigilia, il marchigiano Gianluigi Quinzi, l’osservato per eccellenza del tennis italiano. Per lui un’amara sconfitta maturata in due set (7-5 6-2) contro il serbo Pedja Krstin, n° 322 Atp e classe 1994. Il 19enne azzurro è incappato, per sua stessa ammissione al termine, nella classica giornata no: “Nulla ha funzionato – ha sintetizzato – ed è un peccato perché ci tenevo a far bene a Torino”. Nel primo set equilibrio fino al 3-3, poi break del serbo che è volato sul 5-3 e servizio. Qui è stato bravo e fortunato (3 nastri favorevoli e una riga) Quinzi ad ottenere il controbreak e riportarsi nel game successivo sul 5-5. Ma al 12° gioco è capitolato. Troppo poche le sue accelerazioni vincenti, molte di più le titubanze, a partire da quelle palesate al servizio. Un tema che non è cambiato nel secondo set, con Quinzi sotto 1-4 e battuto 6-2.
Abbastanza a sorpresa anche la vittoria del bosniaco Tomislav Brkic su Igor Sijsling, olandese testa di serie, fissata sullo score di 6-4 7-5.
Intenso il confronto, ripreso dall’1-0 Hamou di prima giornata, tra il francese ed il piemontese Edoardo Eremin. Primo set vinto al tie-break dal 22enne di Acqui Terme, che era già andato a servire sul 5-4. Seconda frazione di marca transalpina, 6-4, e terza ancora in favore di Hamou (6-4). Un torneo che in ogni caso lascia ad Eremin la convinzione di poter provare a salire nel tennis che conta.
Ha rispettato i favori del pronostico di giornata il britannico Kyle Edmund, numero 7 del seeding ed una sorta di versione moderna (con le dovute proporzioni e non certo ad oggi in suo favore) di Jim Courier. In due set, e a suon di diritti e servizi, ha avuto la meglio (6-4 6-2) su Tristan Lamasine, altro francese dal buon tennis ma dalla limitata potenza. Nulla da fare anche per il canturino Andrea Arnaboldi che dopo un primo set lottato e ceduto al tie-break contro il russo Aslan Karatsev, nel secondo non è più riuscito ad opporre resistenze ed ha lasciato il passo al rivale (7-6 6-0).
Il primo italiano ad approdare negli ottavi di finale è stato Gianluca Naso, proveniente dalle qualificazioni, che in tre set e al termine di una gran lotta durata oltre 2 ore ha superato il bosniaco Mirza Basic. Buon atteggiamento tattico e rovescio ad una sola mano le armi usate dal trapanese, abbinate all’efficacia del servizio, per chiudere 7-6 6-3 6-4. Ora troverà Bedene che si è imposto sul croato Veic.
Le sorprese di 1° turno sono proseguite con l’eliminazione eccellente di Tobias Kamke (Ger), numero 3 del tabellone, per mano del potentissimo russo Khachanov, numero 1 delle qualificazioni e devastante con il servizio e il diritto. Kamke si è fatto sorprendere uscendo sconfitto in tre frazioni e riuscendo solo nella seconda, vinta al tie-break, ad alzare i ritmi. Alla fine Khachanov si è imposto 6-2 6-7 6-1.
E’ subito finita anche la corsa della promessa svedese Elias Ymer, al primo anno tra i senior e solo la scorsa settimana al 3° turno dell’Atp 500 di Barcellona. Nulla da fare per lui contro il belga Kimmer Coppejans, n° 4 del seeding (3-6 6-0 6-3).
La perla odierna porta il nome del giocatore di casa, Lorenzo Sonego, classe 1995 e tessera Ace Tennis Center, allenato dallo staff del centro che organizza il torneo ed allievo principe di Gipo Arbino. Giocando un match perfetto, per atteggiamento, colpi e autorità (partenza 0-2) ha estromesso dalla contesa con lo score di 6-4 6-3 lo svizzero Henri Laaksonen, n° 282 Atp ma nel 2013 già numero 187. Ora lo attende la difficile sfida contro Coppeljans, n° 4 del torneo.
Una rassegna che perde anche un’altra giovane speranza del tennis azzurro, l’alessandrino Matteo Donati, fermato 6-4 6-3 dall’esperto olandese Huta Galung. Decisivo un break subito nel primo set e due nel secondo. Nella circostanza il finalista del Challenger di Napoli non è riuscito a contrastare l’efficacia al servizio del rivale. In campo ora Volandri e Jazizi, prima testa di serie e numero 89 Atp.
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Hey ragazzi… ma qualcuno sa cos’è successo? Gianluigi non risulta iscritto ne alle pre-quali ne al Roma garden… ci sono novità?
Questione guida tecnica (sicura, solida e duratura),
poi si comincia a ragionare del resto, a partire da dritto ed appoggi a mio avviso, ancor prima del servizio.
@ DiPassaggio (#1327887)
Concordo, anche a me sembra che non abbia più la voglia di stare sul campo a lottare ed a soffrire e quando le cose cominciano a girare male sembra proprio che non veda l’ora di uscire dal campo e fa tutto di fretta per liberarsi. Ovviamente sono solo sensazioni cercando di analizzare gli atteggiamenti ed il comportamento.
Osservazioni correttissime !
GQ ha oggettivamente un qualcosa in più di altri, ma ha delle evidenti lacune tecniche che ne limitano moltissimo il rendimento e su cui deve lavorare tantissimo.
Oggi per esprimersi deve obbligatoriamente essere sempre in spinta e dare il 110% a livello mentale perchè deve fare punti alla Ferrer con un fisico alla Berdych.
Non appena abbassa un po’ la spinta il suo palleggio diventa una mozzarella facilmente aggredibile e gli scende la catena perchè sa che non può far nulla.
Già solo con un servizio decente salirebbe 100 posti.
Con qualche variazione, back, rotazioni e volleando almeno come un 3.1
ne salirebbe altri 100.
A questo punto sulle soglie della 100a posizione il suo palleggio dovrebbe beneficiare di correzioni tecniche importanti per guadagnare in regolarità e potenza e superata una certa soglia diventerebbe veramente scomodo…….once upon a time
Se mi posso permettere…che si debba andare verso le superfici veloci è un dato di fatto, lì si gioca la maggior parte dei tornei ed esiste un progetto apposito della federazione, mi sembra…per quanto riguarda gli infortuni, mi sembra non si possa nemmeno discutere il fatto che il duro sia più stressante e foriero di infortuni della terra…sul punto ci sono evidenze scientifiche palesi ma, senza scomodare i cervelloni, basta giocare qualche ora a tennis sulle due superfici (io preferisco giocare sul duro, e il mal di schiena e gli infortuni vari che ho avuto sempre da lì sono scaturiti)…
Ma potresti spiegare nel dettaglio e tecnicamente il perchè di queste tue affermazioni?
Infatti, forse si sta solamente stancando del tennis…e chiunque vi abbia giocato un po’ sa benissimo come possa venire a noia, indipendentemente dalle rinunce fatte, solo magari perché in un certo periodo non si ha più voglia…umanissimo…
Alcuni anni fa si sperava tanto in Quinzi.
Pensavamo infatti di avere il nuovo Federer, il nuovo Nadal, speravamo di goderci il primo italiano nella storia a diventare il n° 1 del mondo (e in verità n° 1 del mondo juniores GQ lo fu per davvero, a soli 17 anni), sognavamo di assistere al primo italiano vincente nel singolare maschile di Wimbledon (e in effetti GQ vinse davvero il singolare maschile junior di Wmbledon, a soli 17 anni). In altre parole, avevamo il “fenomeno”.
Ora, invece, si discute se GQ e Donati potranno diventare o meno un top 100. A questo punto rispondo: Chi se ne frega !
Per il tennis italano avere qualche giocatore in più o in meno al numero 100 del ranking non conta assolutamente nulla, tanto vale averlo al numero 500. Al tennis italiano serve avere finalmente un Campione con la “C” maiuscola, che dal tempo di Panatta non abbiamo più.
Resoconto di giornata dal mio punto di vista:
Tutto è opinabile non sono un esperto ma un appassionato
Arrivo al circolo verso le 14.30 sono il campo NASO-BASIC stanno per entrare KAMKE-CHACHANOV e YMER-COPPEJANS
NASO-BASIC partita tutto sommato gradevole, giocata bene e portata a casa a fatica da NASO il quale stilisticamente ineccepibile ma molto leggero nei colpi; di contro BASIC è veramente poca cosa.
KAMKE- CHACHANOV il migliore incontro di giornata; CHACHANOV veramente bello da vedere colpi profondi in tutti i fondamentali sempre presente nel match, ha preso a pallate nel 3 set un vecchio marpione come KAMKE che ad un certo punto, pur non giocando male, non sapeva che pesci prendere. CHACHANOV, a mio parere farà molta strada.
YMER-COPPEJANS partita bruttina con COPPEJANS che tirava forte non centrando mai il campo; YMER si limitava a buttare la palla oltre la rete in modo chirurgico ma molto leggerino. Quando le pallate di COPPEJANS sono rimaste in campo non c’è stata più partita. Mi domando come facciano entrambi ad ottenere risultati discreti. Mi sembrano molto inferiori ai nostri pari età che purtroppo, chissà perché, sono dietro in classifica.
SONEGO-LAAKSONEN migliore sorteggio non poteva capitare: SONEGO ottimo servizio buone geometrie molto leggero, dopo una partenza bruttissima, forse l’emozione per il livello, ha cominciato a mandare in confusione l’avversario che era veramente poca cosa. SONEGO deve lavorare molto sulla potenza, sembrava un bimbo di 14 anni.
DONATI-HUTA GALUNG buon incontro per entrambi, buon livello. Condannato DONATI da due break ad inizio dei rispettivi set. Pur giocando discretamente bene, forse non ai livelli di NAPOLI, ha dovuto fare i conti con l’esperienza di HUTA_GALUNG che ottenuti i break non ha mai dato l’impressione di non portare a casa la partita.
Su DONATI che dire: deve migliorare il modo di stare in campo (esperienza); i colpi fondamentalmente ci sono tutti. Vedremo cosa potrà ottenere in futuro.
VOLANDRI-JAZIRI stendiamo un velo pietoso su VOLANDRI (è vero che aveva la tds n. 1) lento, impacciato, senza servizio, forse senza voglia o non stava bene: comunque JAZIRI non ha sudato per vincere la partita.
VIOLA-UNGUR che dire: due livelli diversi di tennis. Entrambi stilisticamente belli da vedere ma con peso di palla, esperienza, profondità dei colpi diversa. Non c’è stata partita.
NAPOLITANO-GUEZ ho visto solo i primi due set. Pronti via e NAPOLITANO doveva capire dove si trovava. Appena si è reso conto di essere in un campo da tennis in terra battuta la musica è cambiata: di contro GUEZ un onesto mestierante senza picchi particolari.
NAPOLITANO: buon servizio quando entra (raramente) colpi incisivi ma non troppo, forse la terra non è la sua superficie. C’è da lavorare.
Sono le 19,30 vado a casa.
Purtroppo, temo che l’avvenire del tennis azzurro sarà più fosco, e non più roseo, rispetto ad oggi. Accontentiamoci dei Fognini, Seppi e Bolelli, e godiamoceli finchè li avremo, perchè i loro rincalzi non saranno certo migliori.
Vana la speranza di avere un top ten, che non abbiamo dai tempi di Panatta e Barazzutti.
Il tennis italiano sarà il principe della classifica over 100, dove siamo ricchissimi di questi mezzi campioni: siamo infatti secondi solo alla Spagna, con la differenza che gli spagnoli dominano anche al top, mentre gli italiani al top non ci arrivano nemmeno.
E anche a livello femminile, una volta passata la generazione delle magnifiche 4 moschettiere, a cui aggreghiamo anche la Giorgi (più giovane ma oramai non più una ragazzina), non si intravedono rincalzi degni di nota.
Mala tempora currunt, caro presidente Binaghi, e cerchi di correre ai ripari e soprattutto di capire il perchè gli italiani arrivino in tantissimi a buoni livelli, ma nessuno (ripeto NESSUNO) riesca veramente ad emergere nell’eccellenza.
Io dico solo che kokkinakis kirgios coric zverev chung sono già da due anni stabili in altri lidi, lui arranca nei futures e challenger, aldilà degli infortuni che ha avuto, perché i nostri crescono sempre a 30 anni????
@ cataflic (#1327851)
Beh, devo dire che sono d’accordo. Ho sempre preso in giro chi criticava Quinzi per il suo agitarsi in campo, ma devo dire che ho notato un cambiamento. Prima il ragazzo era contagioso per quel suo fuoco sacro che lo faceva andare fuori dalle righe, ma che esprimeva una grande voglia di vincere. Ormai da diverse partite invece noto un’insofferenza autodistruttiva ad ogni difficoltà, come se si fosse francamente rotto le scatole del tennis. Cosa che secondo me ci può benissimo stare, ricordiamoci tutte le rinunce (a studiare, magari a una relazione stabile, ecc. ecc.) fatte a quella età. Secondo me si deve decidere. O un nuovo Ingegnere o si fa seguire seriamente da qualcuno competente
Un bel giocatore.. Ma come tanti altri.. Tutta sta attenzione mediatica mi sembra spropositata..
Ieri visto per la prima volta avevi aspettative alte.. Deluse.. Non dal gioco ma da un comportamento non da “pro”.
Meglio donati.
come dico,ripeto,affermo,asserisco e ULROOOO da ormai diversi anni, venendo attaccato da tutte le parti, i giovani italiani DEVONO SMETTERE di giocare sulla terra almeno prima dei 21 anni perché ormai è chiaro che ciò li fa regredire spesso vistosamente oltre a causare centinaia di infortuni (i risultati di questi ultimi 40 anni parlano chiaro no?).
Per FIGOLOGO: mi spiace per te, ma il pinocchietto sei tu oltre a dimostrare una disonestà intellettuale….non a caso negli anni addietro postavo con lo pseudonimo ABOLIAMO LA TERRA BATTUTA !!!!
se è come dice lui allora non ha funzionato l’atteggiamento. Non puoi scendere in campo trasmettendo a te stesso e all’avversario che il tuo massimo desiderio è che tutto finisca il prima possibile.
Devi fartene una ragione e combattere con grinta con quello che hai, poi vada come la va’