Robin Soderling e quella voglia di tornare che non va via
La salute di Robin Soderling, tennista svedese classe ’84 issatosi fino ai vertici delle classifiche ATP e attualmente senza ranking, ha generato uno dei casi più mediatici e clamorosi legati al nostro amato sport degli ultimi anni.
Colui che fu in grado di battere Rafa Nadal sulla sua amata terra rossa, l’unico giocatore che sembrò mettere in crisi la migliore versione dell’indistruttibile e robotico maiorchino, dal luglio del 2011 è fuori dai campi da gioco per una misteriosa mononucleosi, una rara forma aggressiva della malattia da molti superata agevolmente ma che nei casi limite può creare uno strascico che rende insostenibile lo sforzo profuso per una prestazione sportiva a livello professionistico.
Un affaticamento costante che in pratica lo ha costretto a un ritiro anticipato a soli 27 anni quando era al top.
Una malattia forse sottovalutata, tanto dal tennista quanto dagli utenti e dagli appassionati che in merito si sono espressi nelle forme e nelle modalità più disparate: complotti misteriosi, banali scuse per coprire magagne doping, o verità meno dolorose da gestire e accettare piuttosto che brutti mali che ne hanno compromesso la vita da tennista pro.
Ciò che mi piace di Robin non è soltanto un qualcosa legato al suo passato da sportivo, ricordi indelebili di imprese recenti che lo hanno consegnato agli annali tennistici: mi piace soprattutto il suo animo indomito che non molla mai, che non accettava le sconfitte in campo e non accetta adesso questa terribile battuta d’arresto alla quale non vuole ancora cedere, come se solo lui purtroppo (o per fortuna) non si decida ad accettare la verità, un’amara verità divenuta agli occhi del mondo intero una realtà oramai evidente.
Proprio in questi giorni Robin ha rilasciato un’intervista al quotidiano francese Le monde in cui affermava di credere ancora a un suo rientro nel circuito, perché sta migliorando, lentamente ma lo sta facendo e che i buoni risultati che alcuni tennisti over 30 hanno realizzato negli ultimi anni lo stimolano a sperare, a inseguire un sogno che varrebbe più del suo arrivo fra i pro tanti anni orsono, perché affermarsi è difficile ma un ritorno è cosa ancora più impegnativa da realizzare.
Spiace e pure tanto perché la storia di Soderling non è quella legata a uno dei soliti infortuni che mettono fuori uso ginocchia logorate da anni di duri allenamenti e costringono a ritiri prematuri sportivi di successo che lasciano un vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi: qui il vuoto è stato ugualmente lasciato ma in molti non abbiamo accettato il motivo, non comprendendolo o non reputando possibile un simile evolversi degli eventi. Soderling era un personaggio del circuito, con le sue sfuriate, con la sua passione, con i suoi trucchetti e le sue diatribe che logoravano gli avversari e lo è ancor di più ora che, lontano da diversi anni dalle competizioni, lascia trasparire attraverso queste interviste e le uscite pubbliche (come al torneo casalingo di Bastaad) tutta la sua passione ancora viva per il tennis, spina dorsale del suo vivere quotidiano per tanti anni e da cui adesso sembra proprio non volersi o per meglio dire non potersi staccare.
Sarebbe un sogno rivederlo in un challenger, perfino in un future o insignito di un prestigioso invito di un importante torneo del circuito: sarebbe la giusta ricompensa per un atleta straordinario, divenendo il miglior spot possibile per chi crede nei sogni che si realizzano.
Alessandro Orecchio
TAG: Notizie dal mondo, Robin Soderling, Soderling
7 commenti
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A OCCHIO Orecchio e’ uno che ha NASO, diamogli una MANO o anche solo nU DITO,sperando che boi non si prenda il BRACCIO, o Starace.
@ Mirco (#1317197)
affatto. semplicemente uno che si faceva… suoi. finiva di giocare e stava con il suo staff senza fare amicizie (finte il più delle volte) con nessun giocatore.
tutti ricordano la presa per il ,ulo a Rafa, ma di trucchetti o diatribe come si dice nell’articolo neanche l’ombra.
giocatore corretto e molto rispettato nel circuito.
cerchiamo di non scrivere fesserie per la fretta. o al limite proviamo a giustificarle..
@ luca (#1316780)
Bel caratterino Soderling….ricordo battibecchi con Nadal…
anche a me piace(va) il buon Robin. Non ho però capito a quali trucchetti e diatribe si riferisce il giornalista..
ci può spiegare cortesemente?
Purtroppo non vedo grandi possibilità…
Bellissimo articolo, Personalmente Ritengo il Sig. Orecchio un grandissimo giornalista, scrive articoli intensti e chiari senza dilungarsi troppo in soliloqui logorroici, bravo veramente.
Per Soderling mi sono già espresso anche l’altro giorno, anche io spero che possa tornare anche a disputare match a livello futures, sarebbe una bella notizia per la Svezia e per il Tennis in generale, giocatore estremamente completo (servizio, dritto e rovescio al top) e molto determinato in campo, senza la mononucleosi sarebbe diventato un top 3.