Le italiane e il rosso: scoppierà l’amore?
Così come i propri colleghi maschi, anche le tenniste italiane si apprestano ad affrontare la stagione sulla terra rossa: alcune di loro hanno già testato il proprio tennis sul rosso sudamericano o sul verde (?!?) di Charleston, mentre altre hanno preferito continuare con tornei sul veloce. Come arrivano però adesso in Europa con i tornei che veramente contano?
Partendo dall’alto della classifica è logico analizzare le aspettative in rosso di Sara Errani e Flavia Pennetta: per il palmares e una storia personale che ha fatto segnare vette altissime nel tennis italiano, è doveroso cominciare dalla piccola grande Sarita. Nessuno potrebbe mai mettere in discussione la grinta e la voglia di lottare su ogni singolo punto della Errani, così come è evidente a tutti che, nonostante si adatti molto bene sul cemento, è proprio la terra batida il suo habitat naturale.
Quest’anno la Errani si troverà ad affrontare una stagione che sarà un vero e proprio punto di non ritorno: dopo i fasti degli anni passati parigini e la finale dello scorso anno al Foro Italico, questo 2015 in rosso deve essere per Sara il momento propizio per rientrare in top10, da troppo tempo a portata di mano e grazie alla terra rossa a mio avviso decisamente realizzabile. Già vittoriosa in Brasile, Sara dovrà affrontare al meglio tutte le tappe che la condurranno a Parigi, cercando di ben figurare in tutti gli appuntamenti cruciali prima del secondo Slam della stagione. Da lei mi aspetto molto, più di tutte le altre italiane. A inizio anno avevo molte perplessità riguardo la preparazione di Sara, con un tennis che risentiva dei fastidi e delle noie fisiche di fine 2014 ma col tempo e con i primi tornei di questo 2015 la Errani mi ha conquistato sempre più: i puristi del tennis non digeriranno mai quel servizio troppo lento, ma ogni grande ha un punto debole e tolto questo fondamentale la nostra tennista su terra può veramente impensierire le migliori, Sharapova e Williams (se al meglio fisicamente) escluse. Deve spingere e non restare troppo ancorata alla linea di fondocampo, giocando profondo e non corto, allora si che potrebbe andare fino in fondo nei tornei. Se sarà quella remissiva vista a sprazzi a Charleston il discorso sarà invece notevolmente diverso e non saranno solo le top player a poterla sconfiggere.
Dietro di lei scalpita Flavia Pennetta, finalmente integra a livello fisico e con un tennis esplosivo che ci ha deliziato nella tournée americana sul cemento outdoor: Flavia è tennista completa e se il fisico regge può far male anche sul rosso. La vedo leggermente alle spalle della Errani, con l’incognita del fisico e della costanza di risultati che nel passato recente troppo spesso l’hanno penalizzata. Con una classifica che dopo il mancato bis a Indian Wells l’ha vista uscire dalle top20, Flavia ha dalla sua i pochi punti in scadenza: tolto qualche exploit l’anno scorso su terra rossa non ha ottenuto grandi risultati e i prossimi tornei potrebbero sancire la sua risalita. Se il fisico la sosterrà la vedo messa bene per questa parte di stagione, d’altronde con l’età che non fa sconti, ora o mai più.
Chi a mio avviso invece deve ancora dimostrare il suo valore sul rosso è Camila Giorgi: la potente italiana è tennista che meglio si addice al cemento (out o indoor fa poca differenza) ma, sfruttando magari buoni sorteggi potrebbe dire la sua anche su questa superficie a lei meno congeniale. Molti punti potrebbero essere messi in cascina sul rosso di Parigi dove sarebbe pertanto fondamentale essere fra le 32 teste di serie, ma spero che la nostra miglior speranza possa recitare un ruolo da protagonista anche a Stoccarda, Madrid e Roma. Il solito discorso sulla solidità mentale proprio sulla terra diviene ancora più importante: non conterà solo sparare a mille ogni pallina, la tattica sul rosso spesso la fa da padrona. Che per Camila sia il momento del tanto atteso salto definitivo?
Sulla terra battuta deve invece necessariamente ritrovarsi Roberta Vinci: dopo la separazione dalla Errani in doppio (a mio avviso sembra essere quella che ne ha risentito maggiormente a livello psicologico …) e qualche acciacco fisico, Roberta affronterà la stagione sul rosso con l’imperativo di ritrovare il suo tennis atipico e redditizio che però, per funzionare al meglio ha bisogno di una condizione psico fisica totalmente integra. Gli anni cominciano a farsi sentire o c’è ancora tempo per incantare la platea?
Chiudo con Francesca Schiavone e Karin Knapp: se la prima proprio sul rosso ci ha regalato un’impresa indimenticabile e si appresta a una delle ultime passerelle parigine e romane, l’altoatesina (autrice insieme alla Barbieri di un exploit recente in doppio) deve voltare pagina su questa superficie dopo una prima parte di stagione decisamente mediocre, magari con tabelloni più fortunati rispetto al suo solito.
Non ci resta che goderci lo spettacolo con le nostre signore in rosso.
Alessandro Orecchio
TAG: Errani, Giorgi, Italiane, Knapp, Pennetta, Schiavone, Vinci
Didascalia vecchiotta!
Previsione mia, potremmo trovarci con tre italiane tra le prime 20, dopo la stagione su terra. Mi sembra abbastanza realistica come situazione, sempre che Sara non fallisca in modo completo tutti gli appuntamenti, per essere nelle prime 20 servono circa 2000 punti, Sara ne può perdere circa 800, Flavia guadagnarne circa 300, e Camila circa 700. Vediamo quel che succederà 🙂 Ovviamente spero nella risalità di Roberta e Karin, Francesca lo scorso anno fece delle fantastiche partite a Roma, difficile ripetersi.
Il secondo turno delle quali assegnava 20 punti. Inoltre, come fatto notare, oltre ai tornei elencati nell’articolo Camila giocherà anche a Praga.
Credo anch’io che Flavia sia una giocatrice completa, sia per il bagaglio tecnico, che per l’adattabilità alle diverse superfici.
Un gran risultato a Roma o a Parigi, sarebbe un tassello che ancora le manca, da aggiungere al palmares…e quindi molto auspicabile.
Peccato che essendo scesa in classifica dopo IW, dovrà partire con una tds bassa.
@ swedish girl (#1314074)
In effetti, all’articolo mancava il prospettino inserito da Ben-Hur: quello aiuta molto a capire.
Iniziando da Errani, per la quale rientrare ora nelle prime 10 non è per niente facile, visto che la decima, CSN ha 530 punti di più e ne difende 840 nei quattro tornei, contro 1320 di Errani negli stessi quattro tornei.
Questi sono i calcoli che vanno fatti.
Poi magari possono crollare la nona, l’ottava, la settima… ed Errani vincere tutti e quattro i tornei,.
Ma questa mi sembra un’altra storia.
Quasi giusta anche l’osservazione che Giorgi difende poco: in realtà non difende niente, perché i pochi punti che ha fatto in questo periodo, li ha anche scartati, a parte i 20 di Madrid e i 70 di Parigi, obbligatori. Difficile faccia peggio.
Giusto, mi scuso per l’errore.
In realtà la Giorgi lo scorso anno perse al 2° turno di qualificazioni contro la Bencic, quindi non ha niente da difendere
@ Ben-Hur (#1314047)
Concordo su tutto.
In particolare, mi sembra che Sara rischi di perdere parecchie posizioni se non replica una buona stagione sulla terra quest’anno.
Direi che per rientrare in top 10 bisogna aspettare parecchi mesi.
“La piccola grande Sarita (…)”
“Camila Giorgi: la potente italiana (…)
Guarda che sono piccolette entrambe. Non per niente per i cronisti di Eurosport Camila è “the pocket rocket” 🙄
Comunque auguri ad entrambe le nostre “guerriere tascabili” 😛
Bell’articolo, fa chiaramente il punto di riferimento!
Proviamo a vedere cosa difendono le nostre fino a Parigi
Errani:
Stoccarda – Semifinale
Madrid – Terzo turno
Roma – Finale
Parigi – Quarti di finale
Per la Errani arriva la amata terra rossa, ma anche cambiali pesantissime del 2014 (subito Stoccarda, ma anche Roma sarà durissima).
Pennetta:
Stoccarda – Secondo turno (sostituito con Marrakech)
Madrid – Fuori al primo turno
Roma – Terzo turno
Parigi – Secondo turno
La Pennetta senza acciacchi fisici potrebbe riguadagnare molte posizioni.
Giorgi:
Madrid – Secondo turno
Roma – Secondo turno
Strasburgo – Quarti (sostituito con Praga)
Parigi – Secondo turno.
Qui le possibilità di avanzare nel ranking ci sono, vedremo se saprà sfruttarle.
Vinci:
Stoccarda – Secondo turno
Oeiras – Quarti (sostituito con Marrakech)
Madrid – Terzo turno
Roma – Fuori al primo turno
Parigi – Fuori al primo turno
Come sta veramente la Vinci? Se da Marrakech gioca allora non ci vorrà molto per fare meglio dell’anno scorso e risalire nel ranking.