Davis Cup 2015 Copertina, Davis/FedCup

Roger Federer e Stan Wawrinka si scagliano contro il “povero” Marti

18/03/2015 08:30 41 commenti
Roger Federer e Stan Wawrinka nella foto
Roger Federer e Stan Wawrinka nella foto

Sono arrivate dichiarazioni decisamente pesanti da Roger Federer e Stan Wawrinka contro il povero Yan Marti, reo di aver abbandonato il ritiro di Davis Cup dopo aver saputo di non essere stato impiegato nei primi due singolari della sfida con il Belgio.

Roger dichiara:E’ inaccettabile. Mi hanno raccontato il movito della sua esclusione dalla prima giornata.
Il bene del gruppo è la priorità. Chiaramente, se non sei d”accordo con questo, non puoi far parte di una squadra. É stato deludente constatare quanto è accaduto, non è un qualcosa che mi piace vedere”
.

Wawrinka rincara la dose:Il comportamento di Marti è stato assurdo.
Anche lo scorso anno fu polemico. Se fossi io a deciderei non gli darei più alcun invito in tornei che si svolgono in Svizzera. Il suo comportamente non è stato degno
“.

Ricordiamo che Roger e Stan hanno deciso di non essere in campo nel primo turno di Davis Cup.


Camillo Santini


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41 commenti. Lasciane uno!

Corrado (Guest) 27-03-2015 12:53

1- Marti ha sbagliato
(umanamente si può capirlo ma comunque ha sbagliato)
2- Federer e Wawrinka hanno ragione
(al posto loro io sarei stato zitto ma comunque hanno ragione)

Questo alla fin fine l’hanno scritto quasi tutti.

Aggiungo solo che frequento spesso la Svizzera e gli Svizzeri (non intendo il Ticino…) e capisco lo spirito “svizzero” della presa di posizione dei due big (lì le cose o sono bianche o sono nere… chiedo scusa per la semplificazione brutale) e ovviamente capisco anche lo spirito “italiano” di Marti del tipo “me la tiro da primadonna una volta due volte dieci volte, ca##o alla undicesima tutti avranno capito che io SONO una primadonna!!! che altra prova aspettano questi ingrati?”

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ILSanto (Guest) 18-03-2015 21:19

Federer e Wawrinka dimostrano di essere due arroganti. Basta dire che Federer ha giocato il primo turno in doppio ‘non so se a Indian Wells” con l’amico Lammer’ (vicino alla posizione N° 500 della classifica ATP, naturalmente perdendo). Yann Marti ha fatto bene a comportarsi in questo modo. In questa argomentazione non c’entra niente se Federer è il giocatore più forte del mondo e Wawrinka e un campione (sempre arrogante), e al contrario Marti è un normalissimo giocatore di Tennis. Questa è una questione di Educazione e di Dignità sportiva e umana, che Federer e Wawrinka hanno dimostrano in maniera vergognosa di non avere. L’anno scorso hanno giocato la Coppa Davis per il loro egoismo personale e perché li mancava questo trofeo prestigioso e non per la Svizzera

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LuchinoVisconti (Guest) 18-03-2015 17:56

Premesso che sono un tifoso di Federer, è evidente che in questo caso lui e Wawrinka stanno cercando di scaricare le loro “colpe” di non essere stati disponibili e aver così causato la sconfitta della squadra sul loro compagno.
Non conosco eventuali precedenti, ma a mio avviso Marti in questo caso ha avuto pienamente ragione ad andarsene. E’ evidente che lui ha accettato la convocazione con la convinzione, da n.1 del suo paese in assenza dei due big, di giocare, mentre invece gli è stato preferito Lammer, giocatore anziano in declino,con classifica inferiore in modo abissale,con zero possibilità di vittoria, che subito dopo ha deciso di ritirarsi, e che come logico ha perso le due partite che ha giocato.
La scusa del selezionatore di aver preferito Lammer per questioni tattiche :mrgreen: e di voler fare “eventualmente” giocare Marti sul due pari è assolutamente puerile e non prende in giro nessuno.

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taverniti89 18-03-2015 17:46

io dico solo una cosa marti non è nessuno per pretendere di giocare un vero professionista non avrebbe fatto così infatti si vede la carriera che sta facendo marti un fallimento totale nemmeno a livello itf prevale….fosse un campione lo avrei capito ma cosa pretende non è nessuno per pretendere di giocare e laaksoneen ha fatto la sua bella figura…

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miele67 18-03-2015 15:28

@ pallettaro (#1294021)

Oooooooo, ma dai, non lo sapevo…dopo scendo, qui su si sta troppo bene…

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pallettaro (Guest) 18-03-2015 14:23

@ miele67 (#1293996)

Sei sceso giù in terra oggi? I due signori sopra l’hanno vinta la Coppa Davis!

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Lollo99 18-03-2015 14:00

Secondo me hanno ragione. Ricordo inoltre che la Svizzera l’anno scorso ha vinto la Davis e quindi non credo che a Federer non importi nulla del suo paese. E secondo federer si è sempre dimostrato pronto e disponibile dato che ha quasi sempre giocato negli spareggi per non far retrocedere la sua nazione

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miele67 18-03-2015 13:50

Comodi i due campioni svizzeri a giudicare un tennista che se farà un cinquantesimo della loro carriera sarà grasso che cola…pensassero a portare alti i colori del loro paese!

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Mats (Guest) 18-03-2015 13:21

Hanno ragione. Se decidi di giocare la Davis sei parte di una squadra e devi sottostare alle decisioni del capitano. Se vuoi non accetti la convocazione ma è scorrettissimo presentarsi per poi lasciare la squadra (non penso ci siano dei precedenti).

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pallettaro (Guest) 18-03-2015 13:14

@ stef (#1293939)

sarà, ma in Davis quante partite fai all’anno? 2? 3?
Capisci? Marti ha modo di giocare di dimostrare quel che vale nel circuito

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gbuttit 18-03-2015 12:48

Scritto da tommaso

Scritto da Il GhiroSiamo onesti, l’avesse detto Nadal ci sarebbe stato il diluvio…lo spagnolo e’ stato massacrato per molto meno.

Ma infatti non è che qua i commenti siano tutti “bravo Roger hai fatto bene”, anzi tutt’altro!

E’ vero, ma molti stiamo dissentendo dal comportamento di Federer, ma con rispetto, come é giusto che sia.
Onestamente, fosse stato Nadal a fare lo stesso, i commenti sarebbero stati molto ma molto più pesanti…

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tommaso (Guest) 18-03-2015 12:33

Scritto da Il Ghiro
Siamo onesti, l’avesse detto Nadal ci sarebbe stato il diluvio…lo spagnolo e’ stato massacrato per molto meno.

Ma infatti non è che qua i commenti siano tutti “bravo Roger hai fatto bene”, anzi tutt’altro!

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stef (Guest) 18-03-2015 12:32

@ pallettaro (#1293932)

Guarda che io non dico che ha fatto bene. Dico solo che capisco lo stato d animo che lo ha spinto ad andarsene. Non lo giustificò ma lo capisco.e ripeto…il tennis non e’ uno sport di squadra. La Davis e’ una forzatura. Il tennis e’ individuale e nella normale attività’ durante l anno non c e un selezionatore che ti dice giochi o non giochi. Giochi sempre. E se sei bravo vai avanti. Ma giochi sempre.ripeto…mancanza di giusta comunicazione dal capitano. Magari hanno pure litigato noi non lo sappiamo.

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stef (Guest) 18-03-2015 12:27

@ stef (#1293913)

Dipende CHE sport tu abbia fatto.negli sport di squadra si e’ abituati da sempre e per tutta carriera che ci sia un allenatore che decida se sei bravo abbastanza per giocare o no.Ma il tennis non e’ cosi: durante l anno Io sono il capitano di me stesso e decido di schierarsi “titolare” e giocare.faccio questo ogni volta che mi iscrivo a un torneo. E lo stesso avviene ai tennisti veri. Giocano Sempre (almeno il primo turno 😉

Per questo e’ difficile per un tennista accettare che un altro gli dica TU NON GIOCHI.
Secondo me Luthy ha fatto errori di comunicazione.la colpa e’ di entrambi. Se non e’ stato in grado di far capire a Marti che non lo vedeva abbastanza bene in palla e PER questa volta non avrebbe giocato..ha sbagliato il capitano. Molti capitani pensano di agire come vogliono senza condividere le decisioni e soprattutto non danno motivazioni agli esclusi. Capitani cosi sono mediocri.coi giocatori devi saper parlare ed essere in grado di far sentire IMPORTANTE anche chi non gioca. Troppo facile dare la croce addosso a Marti che ha fatto un errore da essere umano inc…ATO.

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pallettaro (Guest) 18-03-2015 12:23

@ stef (#1293913)

allora non devi fare sport di squadra. Se si parla di dilettantismo è un conto, ma a livello pro, dove ti pagano (anche Marti è pagato per andare in Davis) e ti presenti alla convocazione devi accettare le decisioni. E anche le esclusioni. Se no non devi accettare nemmeno la convocazione.
Fosse stato serio sarebbe rimasto, avrebbe comunicato il giorno dopo la sua rinuncia alla Davis e dopo avrebbe potuto lamentarsi. Così ha fatto solo il vigliacco.

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pallettaro (Guest) 18-03-2015 12:17

@ nino88 (#1293797)

sei più … .. perchè non sai cosa sia lo sport.
Il tennis è uno sport individuale, ma nella Coppa Davis si presentano delle squadre. Se abbandoni la squadra sei fuori e sono cavoli tuoi.

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stef (Guest) 18-03-2015 12:15

@ pallettaro (#1293905)

Sono dinamiche psicologiche.
Non e’ riuscito a gestire la delusione.
Io nel mio caso l ho gestita 2 domeniche senza giocare.alla terza me ne sono andato …in silenzio senza polemiche.
O dovevo perdere altre 4 domeniche dove potevo fare altro?
Ovvio lo so che la Davis non e’ paragonabile a una D1 di periferia ma ho fatto il paragone per illustrare la dinamica psicologica dietro la scelta di andarsene. Non e’ questione di piangina.Alcuni sono molto orgogliosi per accettare esclusioni senza motivo. Soprattutto nel mio caso che nemmeno ero pagato.era puro sport.se sono in squadra mi fai giocare altrimenti me lo dici e mi regolo diversamente.

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stef (Guest) 18-03-2015 12:07

@ Il Ghiro (#1293897)

Certo essendo professionisti non doveva andarsene. Io dico solo cheblo capisco umanamente.
Sono dinamiche psicologiche.
Chi ha provato da bambini quando si fanno le squadre a calcio e nessuno tu vuole e resti escluso. Io mai perche ero bravino ma restavo male vedendo le facce dei bambini esclusi.
E li chiamavo nella mia squadra. Lo sport e’ fatto perche TUTTI debbano giocare. Ma la Davis e’ lo sport del business e Marti e’ ancora troppo ingenuo. Ha sbagliato da professionista ma lo capisco umanamente.

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pallettaro (Guest) 18-03-2015 12:03

@ stef (#1293884)

Trovo che sei fuoristrada. Fa male star fuori, non giocare, ma le scelte dei selezionatori, o degli allenatori non devono essere mai messe in discussione. Siccome ho fatto sport realmente mi suona strana la tua posizione. Qualunque allenatore, coach o simili non può essere messo in discussione da un componente della squadra, pubblicamente. Perde la stima, l’autorità, l’autorevolezza verso la squadra, alla stregua di un burattino.
La realtà interna è diversa, è vero. Decide Federer, ma non si deve dire. Decide Stan ma non si deve dire. I panni sporchi si lavano in casa perchè le polemiche, le critiche e i problemi portano al dissolvimento interno delle squadre in qualsiasi sport. Portano alle dimissioni e o all’allontanamento dei giocatori che non stanno alle regole. Tornando al succo del ragionamento non si capisce perchè Luthi non potesse decidere di non far giocare Marti, anche fosse all’ultimo secondo. Il ragazzo è un debole, non è umile nemmeno in mezzo ai Federer, ma ancora peggio è fare il piangina sui giornali. Patetico.

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stef (Guest) 18-03-2015 11:55

@ SoFarAway (#1293859)

Sceneggiate de che? Se n e’ andato. Io lo capisco. Tu hai mai provato una situazione simile? Essere escluso seppure hai titolo per giocare? Giustamente Marti ha pensato “se non mi fai giocare cosa sto a fare” applaudire gli altri? Il tennis e’ SPORT INDIVIDUALE !! non tutti accettano la panchina se infatti e la classifica dicono che uno ha titolo e merito per giocare.
Io dico che lo capisco pero’ dico anche che quando decidi di fare un gesto simile e’ una rottura totale non più risanabile. Vuol dire che della squadra non ti importa.
Io me ne andai durante un tabellone regionale di D1 dopo due levatacce di domenica e giocarono tutti meno che io. Me ne andai verso mezzogiorno dopo che non venni schierato in doppio e senza che mi venisse motivato il motivo del perche non giocavo.perche avrebbe giocato il doppio un singolarista stremato dopo il singolo e non un doppista fresco e gia per la seconda domenica? Se tu faccio cacare come giocatore me lo dici prina che sto a casa.pirla.La vissi come una umiliazione e lo fu. Con che spirito credi potrei applaudire i compagni e tifare una squadra che non mi vuole? Non posso identificarmi parte della squadra per cui il gesto naturale e’ andarsene…ma per sempre. Me ne andai senza nemmeno e salutare nessuno e lasciai il tennis agonistico quella domenica.

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Il Ghiro (Guest) 18-03-2015 11:53

Scritto da stef
Partiamo da una considerazione che può’ fare solo chi ha giocato agonisticamente a tennis ed ha provato l esperienza di giocare a squadre. Io nel mio “super piccolo” posso dire la mia per esperienza diretta.
Il tennis non e’ e non sara’ mai uno sport di squadra. Chi sceglie di giocare a tennis e’ perche’ e’ portato per l individualita’.
Le logiche e la psicologia tra un tennista che partecipa OCCASIONALMENTE
ad una manifestazione a squadre, sono completamente diverse da ciò’ che avviene negli sport di squadra.
In questi ultimi i giocatori sono abituati fin da piccoli ad accettare di giocare titolari o accettare la panchina. Ogni settimana c’è una partita per cui se una volta stai fuori giocherai la prossima. Ma non solo. Si gioca di squadra nel senso che c’è una palla e 11 compagni che si aiutano in campo. A tennis a parte il doppio parliamo di sport individuale totalmente. La Davis non e’ abbastanza per farlo diventare sport di squadra.Non lo e’. I giocatori di tennis pensano individualmente.
Non sappiamo cosa e’ accaduto realmente e perche’ Marti se ne sia andato. Io umanamente lo posso capire. Nel mio piccolo mi e’ capitato di alzarmi alla domenica mattina alle 6 per andare in trasferta in coppa Italia e non giocare ne singolo ne doppio quando alcuni hanno giocato singolo e pure doppio e non si reggevano in piedi. Per cui capitano se non hai fiducia di me e schieri in doppio gente stanca di singolo appena giocato deduco non mi ritieni all altezza. Se sai di non farmi giocare ne lo dici prima e IO poi scelgo se venire o no. Se buttare nel cesso una domenica per guardare altri giocare soprattutto quando sai e hai giabdimostrato di poter giocare allo stesso livello (il doppio.ero doppista). Per cui Marti che tra l altro e’ per classifica il n. 1 si e’ sentito scavalcato da altri 2 in singolo. Il messaggio che gli giunge dal selezionatore implicitamente e’: non ho fiducia in te per cui nei primi due singoli giocano altri. Per cui Marti pensa: se non hai fiducia di me vado a casa. Io lo capisco. Nel mio piccolo mi e’ capitato ed ho fatto lo stesso. Non mi son sentito rispettato. Sono il n. 1 mi convochi e non mi fai giocare? Non esiste.Allora caro selezionatore me ne parli prima e mi dici già prima di convocarmi che non giochero’ e io scelgo se accettare di fare il panchinaro o meno. Sappiate signori che non tutti nascono panchinari. Per me in qualunque squadra di tennis dalla serie A coppa Davis o quarta categoria..TUTTI i convocati devono giocare per sentirsi parte della squadra. Eventuali riserve vengono convocate come tali e gli si dice prima che saranno riserve e se accettano di poter anche NON giocare.

Non sapendo cosa era stato detto ai giocatori e’ difficile ipotizzare, magari il coach nella settimana di allenamenti lo ha visto male.
In fondo, anche noi abbiamo fatto giocare la prima giornata il numero 2 e il numero 3 ranking alla mano.
Io credo che andarsene sia poco professionale, visto che qui parliamo di sport professionistico con una federazione sponsorizzata, giocatori pagati e diritti televisivi, credo che dovesse restare, magari precisando la sua posizione, spiegando che a questo punto anche lui avrebbe fatto vita a parte rispetto al gruppoDavis.
A dirla tutta avrebbe potuto fare presente che vista l’ anagrafe degli altri, e il fatto che i magnifici 2 non giocheranno quasi più, se non le olimpiadi,se lui non giocherà, tra 2 anni potrebbero schierare la Bencic…
Ma andarsene, ripeto, mi è parso inconciliabile con lo sport professionistico.

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gbuttit 18-03-2015 11:49

Scritto da SoFarAway
Roger e Stan hanno declinato in accordo col capitano. Poi dopo lo storico successo dell’anno scorso, la cosa era nell’aria e comprensibile. Marti ha sbagliato. Punto. Una volta che vai devi accettare le scelte del capitano, evitando queste sceneggiate

Che la rinuncia di Federer e Wawrinka fosse nell’aria e comprensibile é vero e comunque si tratta di professionisti e possono fare le scelte che vogliono.
Che Marti abbia sbagliato non c’é dubbio e credo che nessuno lo discute e se il capitano deciderà di non convocarlo più non potrei biasimarlo.
Quello di cui si discute é se fosse opportuno un intervento in proposito di Federer e Wawrinka ed io direi di no… secondo me avendo rifiutato la convocazione, sia pur legittimamente, non sono nelle condizioni di fare la morale agli altri, parlano di bene della squadra prioritario… se fosse stato così potevano benissimo mettersi d’accordo per giocare almeno alternandosi e non lasciare la squadra senza nessuno…

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stef (Guest) 18-03-2015 11:40

Partiamo da una considerazione che può’ fare solo chi ha giocato agonisticamente a tennis ed ha provato l esperienza di giocare a squadre. Io nel mio “super piccolo” posso dire la mia per esperienza diretta.
Il tennis non e’ e non sara’ mai uno sport di squadra. Chi sceglie di giocare a tennis e’ perche’ e’ portato per l individualita’.
Le logiche e la psicologia tra un tennista che partecipa OCCASIONALMENTE
ad una manifestazione a squadre, sono completamente diverse da ciò’ che avviene negli sport di squadra.
In questi ultimi i giocatori sono abituati fin da piccoli ad accettare di giocare titolari o accettare la panchina. Ogni settimana c’è una partita per cui se una volta stai fuori giocherai la prossima. Ma non solo. Si gioca di squadra nel senso che c’è una palla e 11 compagni che si aiutano in campo. A tennis a parte il doppio parliamo di sport individuale totalmente. La Davis non e’ abbastanza per farlo diventare sport di squadra.Non lo e’. I giocatori di tennis pensano individualmente.
Non sappiamo cosa e’ accaduto realmente e perche’ Marti se ne sia andato. Io umanamente lo posso capire. Nel mio piccolo mi e’ capitato di alzarmi alla domenica mattina alle 6 per andare in trasferta in coppa Italia e non giocare ne singolo ne doppio quando alcuni hanno giocato singolo e pure doppio e non si reggevano in piedi. Per cui capitano se non hai fiducia di me e schieri in doppio gente stanca di singolo appena giocato deduco non mi ritieni all altezza. Se sai di non farmi giocare ne lo dici prima e IO poi scelgo se venire o no. Se buttare nel cesso una domenica per guardare altri giocare soprattutto quando sai e hai giabdimostrato di poter giocare allo stesso livello (il doppio.ero doppista). Per cui Marti che tra l altro e’ per classifica il n. 1 si e’ sentito scavalcato da altri 2 in singolo. Il messaggio che gli giunge dal selezionatore implicitamente e’: non ho fiducia in te per cui nei primi due singoli giocano altri. Per cui Marti pensa: se non hai fiducia di me vado a casa. Io lo capisco. Nel mio piccolo mi e’ capitato ed ho fatto lo stesso. Non mi son sentito rispettato. Sono il n. 1 mi convochi e non mi fai giocare? Non esiste.Allora caro selezionatore me ne parli prima e mi dici già prima di convocarmi che non giochero’ e io scelgo se accettare di fare il panchinaro o meno. Sappiate signori che non tutti nascono panchinari. Per me in qualunque squadra di tennis dalla serie A coppa Davis o quarta categoria..TUTTI i convocati devono giocare per sentirsi parte della squadra. Eventuali riserve vengono convocate come tali e gli si dice prima che saranno riserve e se accettano di poter anche NON giocare. Ciò che rovina tutto e’ la mancanza di chiarezza da parte dei selezionatori o capitani.

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SoFarAway 18-03-2015 11:18

Roger e Stan hanno declinato in accordo col capitano. Poi dopo lo storico successo dell’anno scorso, la cosa era nell’aria e comprensibile. Marti ha sbagliato. Punto. Una volta che vai devi accettare le scelte del capitano, evitando queste sceneggiate

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Il Ghiro (Guest) 18-03-2015 11:04

Scritto da Tifoso degli italiani

Scritto da paul
Un conto non accettare una convocazione, cosa lecita e che viene criticata solo quando lo fanno alcuni, ben altro abbandonare la squadra. È una cosa di una gravità assoluta. Se qualcuno segue il basket, Hackett e sato squalificato per 6 mesi per avere abbandonato il ritro della Nazionale, e i motivi erano che secondo il suo medico era infortunato…

Assolutamente d’accordo, non accettare la convocazione e abbandonare la squadra sono due cose completamente diverse. Assurdo chiedere di tacere ai due campioni svizzeri perché si ritiene che abbiano avuto lo stesso atteggiamento.
Poi loro hanno dato un oro olimpico(cosa rara per la spedizione olimpica elvetica) e la prima e probabilmente unica coppa Davis alla Svizzera: i loro successi gli danno tutto il diritto di prendere per un orecchio i loro viziati giovani connazionali.

La frase e’ “la squadra prima di tutto”, da giocatori che in carriera spesso hanno rifiutato convocazioni per loro scelte professionali, per altro legittime.
Arrivando poi ad invocare sanzioni per altri, senza nemmeno essere stati presenti.
Che abbiano dato lustro alla Svizzera nei singoli tornei ed anche in quelli par nazionali e’ un dato, ma non cambia il fatto che non avessero alcuna legittimazione a dare giudizi.
Dopo queste parole parteciperanno alla Davis , oppure si limiteranno alle censure?
Di norma i giocatori che rifiutano la convocazione, o meglio, dichiarano che ne farebbero a meno come Federer e Waw, che infatti non erano convocati credo non per scelta tecnica,(Totti, Maldini, Gallinari,Bargnani….) poi non rilasciano dichiarazioni denigratorie sui loro compagni.

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Tifoso degli italiani (Guest) 18-03-2015 10:48

Scritto da paul
Un conto non accettare una convocazione, cosa lecita e che viene criticata solo quando lo fanno alcuni, ben altro abbandonare la squadra. È una cosa di una gravità assoluta. Se qualcuno segue il basket, Hackett e sato squalificato per 6 mesi per avere abbandonato il ritro della Nazionale, e i motivi erano che secondo il suo medico era infortunato…

Assolutamente d’accordo, non accettare la convocazione e abbandonare la squadra sono due cose completamente diverse. Assurdo chiedere di tacere ai due campioni svizzeri perché si ritiene che abbiano avuto lo stesso atteggiamento.

Poi loro hanno dato un oro olimpico(cosa rara per la spedizione olimpica elvetica) e la prima e probabilmente unica coppa Davis alla Svizzera: i loro successi gli danno tutto il diritto di prendere per un orecchio i loro viziati giovani connazionali.

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tipster 18-03-2015 10:43

…a volte si fa più bella figura a star zitti dicono…

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J (Guest) 18-03-2015 10:41

Secondo me potevano anche non esprimere pubblicamente il loro pensiero, ma non hanno cosi` torto. Un conto e` annunciare in anticipo di non voler partecipare alla sfida, nessun giocatore, tranne i kazaki che sono pagati profumatamente per farlo, partecipa a tutti gli incontri di davis nella sua carriera, un altro e` abbandonare la squadra durante il weekend per ripicca contro le scelte del ct. L’atteggiamento di Marti e` stato inqualificabile e, anche senza sentire il parere di Federer e Wawrinka, io se fossi il ct della svizzera non lo convocherei mai piu`.

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Mauro64 (Guest) 18-03-2015 10:38

Non voglio puntare il dito a nessuno del Team svizzero, però mi chiedo, perché Luthi non ha schierato subito Marti visto che era colui che aveva il miglior ranking della squadra presente.

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kenny 18-03-2015 10:17

Scritto da utente registratissimo
Un commento così sarebbe stato giustificabile se espresso dai giocatori che hanno affrontato il Belgio sul campo (vedi l’ottimo Laaksonen che ha regalato alla Svizzera due incontri incredibili battendo avversari molto più quotati di lui). Non ha molto senso che i due atleti di punta che hanno rifiutato la convocazione e che dunque non hanno voluto giocare critichino la condotta di altro connazionale che parimenti non ha voluto giocare. Poche volte mi trovo in disaccordo con Federer, però questa se la poteva risparmiare. Se “il bene del gruppo è la priorità”, allora lui doveva fare parte del gruppo.

in effetti “Un bel tacer non fu mai scritto”

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Il Ghiro (Guest) 18-03-2015 10:16

Siamo onesti, l’avesse detto Nadal ci sarebbe stato il diluvio…lo spagnolo e’ stato massacrato per molto meno.

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marco 2 (Guest) 18-03-2015 09:52

Vorrei altresì sapere con che formazione giocheranno visto che ( se mantiene la parola) Lammer dopo il doppio di Indian Wells si ritira dalle competizioni

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nino88 (Guest) 18-03-2015 09:52

Assurdo. Loro quest’anno non giocheranno molto probabilmente per dedicarsi alla preparazione dei tornei e criticano un giovane che voleva giocare e che appena ha saputo di non poterlo fare ha deciso di andare via. Ridicoli i commenti dei nr. 1 e 2 della Svizzera

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marco 2 (Guest) 18-03-2015 09:49

@ utente registratissimo (#1293752)

Assolutamente d’accordo. Consiglierei il capitano di convocarli ufficialmente ed ad un loro diniego riservagli quello dicono nei confronti di Marti. Vorrei capire da loro perché hanno fatto giocare gli altri 2 e non Marti quando era disponibile. Forse perché gli altri sono amici d’infanzia di Roger?

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jimmijo (Guest) 18-03-2015 09:33

Un solo commento, incredibile. I due big che hanno lasciato in un mare di guai la svizzera che criticano uno che almeno si è presentato. Io bandirei loro due dai tornei svizzeri e non marti

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rafael (Guest) 18-03-2015 09:29

Commenti assurdi da parte di due atleti, che per quanto riguarda la davis hanno quasi sempre rifiutato la convocazione. Probabilmente se federer e wawrinka avessero accettato la convocazione marti non sarebbe stato convocato. Federer e wawrinka possono fare quello che vogliono, le seconde linee devono subire le loro decisioni, questo è il bene del gruppo!!!! 😀

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N. 45000 atp (best ranking) (Guest) 18-03-2015 09:10

Ma che si vergognino. Specialmente Federer, al quale del suo paese non interessa nulla e che l’anno scorso ha fatto la Davis solo per interesse personale essendosi reso conto che aveva l’occasione di vincere l’unico trofeo che gli manca. E infatti quest’anno si guarda bene dal giocarla. Che schifo, che nausea.

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zagortenay 18-03-2015 09:10

Scritto da utente registratissimo
Un commento così sarebbe stato giustificabile se espresso dai giocatori che hanno affrontato il Belgio sul campo (vedi l’ottimo Laaksonen che ha regalato alla Svizzera due incontri incredibili battendo avversari molto più quotati di lui). Non ha molto senso che i due atleti di punta che hanno rifiutato la convocazione e che dunque non hanno voluto giocare critichino la condotta di altro connazionale che parimenti non ha voluto giocare. Poche volte mi trovo in disaccordo con Federer, però questa se la poteva risparmiare. Se “il bene del gruppo è la priorità”, allora lui doveva fare parte del gruppo.

APPROVO IN PIENO IL TUO PARERE !!!! Se la potevano risparmiare…..

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paul (Guest) 18-03-2015 08:52

Un conto non accettare una convocazione, cosa lecita e che viene criticata solo quando lo fanno alcuni, ben altro abbandonare la squadra. È una cosa di una gravità assoluta. Se qualcuno segue il basket, Hackett e sato squalificato per 6 mesi per avere abbandonato il ritro della Nazionale, e i motivi erano che secondo il suo medico era infortunato…

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simona (Guest) 18-03-2015 08:48

@ utente registratissimo (#1293752)

Eh già. Da Wawrinka mi aspetto questi commenti. Meno da Federer. Purtroppo la perfezione non esiste.
Resta il fatto che, una volta convocati, si resta con la squadra.

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utente registratissimo (Guest) 18-03-2015 08:38

Un commento così sarebbe stato giustificabile se espresso dai giocatori che hanno affrontato il Belgio sul campo (vedi l’ottimo Laaksonen che ha regalato alla Svizzera due incontri incredibili battendo avversari molto più quotati di lui). Non ha molto senso che i due atleti di punta che hanno rifiutato la convocazione e che dunque non hanno voluto giocare critichino la condotta di altro connazionale che parimenti non ha voluto giocare. Poche volte mi trovo in disaccordo con Federer, però questa se la poteva risparmiare. Se “il bene del gruppo è la priorità”, allora lui doveva fare parte del gruppo.

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