Diario di Viaggio da Cuernavaca (Messico). 2° Puntata
Il giorno dopo l’arrivo, ci si sveglia un po’ rintontiti in quel di Cuernavaca, perché anche se è da anni che giri il mondo, non è mai facile smaltire un fuso orario importante come quello del Messico (-7 ore).
Dopo un lungo volo ritrovarti dall’altra parte del mondo ti fa sembrare tutto surreale, fai fatica a connetterti con il mondo, anche se le buone temperature messicane ti facilitano ad ambientarti. Per Viola non c’è minuto da perdere, il tempo stringe, siamo a Giovedì e Lunedì il buon Teo potrebbe ritrovarsi in campo a battagliare per il passaggio del turno. Appena svegli, subito ci si catapulta sui campi del circolo.
Importantissimo provarli, perché si è ad un altitudine di 1480 metri sul livello del mare, il che tradotto vuol dire giocare a tennis a condizioni difficilissime se non abituati.
Parlando con Matteo dopo una serie di sessioni di allenamenti, con il trascorrere dei giorni, il giocatore di Marghera ha rilasciato queste dichiarazioni: “E’ molto difficile giocare in queste condizioni ambientali e in questa superficie, resa ancora più veloce perché essendo a 1500 metri di altitudine la pallina viaggia tanto e salta molto al punto che quasi non scende più.” Altra curiosità che trapela dalle parole dell’azzurro dopo le sessioni di allenamento, svolti con diversi tennisti ma su tutti con l’amico e connazionale Thomas Fabbiano, sono le seguenti – si gioca con delle palline senza pressione, quindi sono molto dure quando le impatti per colpirle.
Ma nonostante ciò, una volta lontano dai campi verdi e rossi di gioco, terminati le sessioni di allenamento Matteo dichiara: ” Mi sto ambientando sempre meglio anche se domani ho un turno molto duro con Velotti. Lui su queste superfici si esprime bene e potrebbe esprimere il suo miglior tennis. Non lo conosco benissimo Augustin, mi ci sono allenato una sola volta in passato ma non ricordo molto bene il suo gioco. Un vantaggio che può avere nei miei confronti è quello di giocare spesso a queste condizioni “. Teo però si vede e si sente che è carico ed ha voglia di vincere e convincere. Senza dubbio darà del suo meglio per uscirne vincitore dal primo turno del challenger messicano.
Per il resto le giornate del n.188 ATP, non lascia spazio ad altro fuorché al tennis. Solo durante le belle serate messicane ci si è concessi ad attività extra tennistiche con un giro presso un centro commerciale a Cuernavaca e poi per non farci mancare troppo l’Italia, con grande gioia le cene sono state consumate in uno dei ristoranti italiani presenti in loco. Dopo si è ritornati subito in Hotel, perché il giorno dopo la sveglia suonava presto per delle ricche colazioni succedute da intensi allenamenti.
Domani Viola scenderà in campo contro l’argentino. Qui in Messico è ora di dormire, bisogna ricaricare le pile il più possibile per essere pronti alla battaglia sportiva in campo di domani, per cercare di strappare il pass per il secondo turno e poi chissà, magari non fermarsi più.
Ringraziamo il gentilissimo Matteo Viola, che nonostante il poco tempo a disposizione si concede alle mie domande, augurandogli un enorme in bocca al lupo per il torneo.
Luigi Calvo
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6 commenti
La cosa che mi fa impazzire e sulla quale mi piacerebbe sapere di più è come fanno logisticamente a gestire le varie opzioni quando non sanno la settimana dopo in che MD saranno o dove faranno le qualificazioni magari dovendo scegliere tra due o tre posti diversi nel mondo.
Forza campione!!!
Bell,idea bravi tutti
Bello poter seguire le gesta del mio corregionale direttamente dalle sue parole!
Grazie per questo servizio!
Sono d’accordo, ennesimo grande lavoro della redazione e di Calvo in particolare
Ottima idea quella di un diario di viaggio. Rende l’idea di quanto sia complesso gestire le lunghe trasferte.