Diario di Viaggio (11 febbraio 2015)
La dura o bella realtà dell’essere tennista, questione di punti di vista, è quella di trovarsi in Italia, magari nella propria casa con i propri affetti il giorno prima, mentre il giorno successivo ritrovarsi catapultati su un volo intercontinentale, con un bagaglio, una borsa tennis, con all’interno racchette, indumenti da gioco, scarpe e soprattutto dentro quella borsa, vi è racchiusa la voglia matta di raggiungere un gran risultato per ripagare le spese e i grossi sacrifici realizzati, per poter andare dall’altra parte del mondo alla ricerca di un grande risultato per dare la svolta all’anno tennistico e perché no che sia da svolta per un’intera carriera.
il Diario di Viaggio di questa settimana ha deciso di seguire l’avventura di Matteo Viola, n.188 Atp, che ha deciso di partire alla volta del Messico per disputare il challenger su cemento in altura di Morelos.
L’11 Febbraio, ci si reca al check in dell’aereoporto di Venezia molto presto, prima ancora del sorgere del sole. La prima tratta aerea è Venezia-Amsterdam. Due ore abbondanti di volo. Poi un lungo scalo, con ben sei ore di attesa prima di salire a bordo del volo diretto alla volta di Città del Messico, dove l’arrivo è previsto per le 7 p.m. (dopo oltre 10 ore di volo) sempre dell’11 Febbraio. Questo come molti di voi sapranno a causa delle -7 ore di fuso orario che dividono l’Europa dal centro america.
Arrivati a destinazione, cotti dal lungo viaggio e storditi dal bel fuso da assorbire, ci attende un’ora e mezza di autobus prima di giungere nello stato di Morelos, che conta 1.777.000 circa abitanti.
Luigi Calvo
Ringraziamo calorosamente l’amico Matteo Viola
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Bella partita di matteo argentino non era all’altezza di vincere auguri matteo
e io l’ho fatto per lunghi anni…
non ho controllato su quelle date. oggi costavano più o meno uguale. difficile che Air France e KLM facciano prezzi molto distanti l’una dall’altra, essendo parte della stessa compagnia.
Ciao Teo. Divertiti e soprattutto…vinci!!! 🙂
Forse costava di più.
Dal bassissimo della mia sedentarietà, tanto di cappello.
Parole sante!! Faccio proprio quello…
Grande Teo! Facci sognare…sperando sia la volta buona e svolta perchè no.
comunque se prendeva il volo per Parigi delle 9.55, faceva due ore di scalo a CDG ed arrivava a Mexico City mezz’ora prima. Almeno si risparmiava la levataccia.
Redazione,
non mi risulta che Morelos sia una città in Messico.
Morelos è uno degli stati federati del Messico, la cui capitale è Cuernavaca.
Credo che il torneo si giochi appunto nella capitale.
voglio comunque far notare che gli export manager di tutte le aziende italiane fanno grosso modo la stessa vita: cominciano i voli “prima ancora del sorgere del sole”, catapultati su un volo intercontinentale, cotti dal lungo viaggio e storditi dal fuso. È la vita, è il lavoro.