Borna Coric vola troppo alto?
Hanno fatto rumore alcune dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dal giovane Borna Coric che senza giri di parole ha equiparato i tornei del Grande Slam a quelli del circuito challenger, affermando che non sia poi così differente giocare per vincere tanto un torneo Major quanto uno del circuito minore in quanto il segreto di un eventuale successo sta tutto nell’approccio a un torneo e nella mentalità che un tennista con tali ambizioni deve possedere per poter ottenere risultati positivi.
Borna ha continuato in maniera sorprendente affermando di non rintracciare neppure differenze rispetto la qualità dei giocatori presenti in uno Slam o in un challenger, vantandosi di essere un tennista in grado di potersela giocare con chiunque, fatta eccezione al momento solo per i primi dieci del ranking ATP. In ogni caso è impensabile paragonare i tornei dello Slam con un “semplice” challenger: gli avversari, la durata degli incontri, lo stress crescente, l’atmosfera irripetibile nelle due settimane di un Major, le aspettative, l’ambizione di scrivere la storia vincendo Wimbledon o il Roland Garros, contribuiscono a creare due universi vicini ma allo stesso tempo infinitamente distanti. E Coric in fondo questo lo sa bene.
Per condannare o corroborare le tesi del giovane ’96 speranza del tennis mondiale, occorre però fare delle precisazioni riguardanti proprio Borna: la sua crescita nel 2014 è stata vertiginosa, ha messo in campo un tennis esplosivo e solido in ogni suo fondamentale, con un dritto dalla potenza inaudita per un ragazzino della sua età e una consapevole fiducia nei propri mezzi che anche nei momenti critici di un match gli ha permesso di portare in porto la nave. Alcune partite sul finire della stagione sono state rivelatrici, con la sconfitta subita da un rientrante Nadal ancora nella mente degli appassionati per un approdo in top100 (attualmente numero 91 del mondo) divenuto ben presto realtà. Tutto lasciava presagire grandi cose e forse queste cose arriveranno anche presto, d’altronde di materiale pregiato ce n’è e pure tanto: poi all’improvviso sono cominciate a giungere interviste di troppo e alcuni meccanismi si sono inceppati.
Il talento su cui deve puntare Coric è quello tennistico e non certo quello dissacratorio e provocante che proviene dalle sue parole, farebbe meglio a concentrarsi sulla sua crescita, evitando i tranelli dei giornalisti e degli addetti al settore che cercano in lui la dichiarazione a effetto per creare scompiglio in un ambiente solitamente imbalsamato e basato sulle false apparenze. Non deve cadere nei tranelli di persone più furbe di lui, di chi questo mondo lo conosce meglio e sa quali equilibri sottili possono essere in poco tempo stravolti.
Coric sbaglia perché attacca più o meno velatamente colleghi che invece pensano solo a far parlare i risultati ma a mio avviso sbaglia ancora di più perché si mette nella posizione di non poter più compiere passi falsi: non potrà permettersi di perdere partite che deve vincere ma comunque mi sento di fare un plauso al suo coraggio, alla sua sfrontata consapevolezza un pizzico presuntuosa, alla sua voglia di spaccare il mondo battendo chiunque. Avreste preferito l’ennesimo giocatore che vola basso in pieno stile low profile e che parla di fatica, sudore e risultati da ottenere lentamente? Un campione per essere tale prima di convincere gli altri deve convincere se stesso, deve pensare di poter battere anche il numero 1 al mondo, tanto la fatica, il sudore e i risultati sono una parte imprescindibile del mondo di un tennista professionista e tutto ciò non può di certo essere spazzato via in un attimo da qualche dichiarazione di troppo.
Attenzione però perché il confine fra personaggio di rottura e tennista che fa parlare di sé per meriti sportivi (come in ogni disciplina) è veramente sottile: Coric deve continuare a credere di poter divenire il più forte ma lo dovrà dimostrare anche o soprattutto sul campo per poter confermare le tante affermazioni cui negli ultimi mesi si è lasciato andare.
Va bene essere sicuri e un po’ strafottenti, ma bisogna poterselo permettere: in ogni caso io sto con Borna il presuntuoso.
Alessandro Orecchio
TAG: Borna Coric, Coric, Notizie dal mondo
Mi sembra che le dichiarazioni di questo Coric siano state un po’ montate dai giornalisti. D’altra parte fa parte del loro mestiere cercare lo scoop.
Coric ha detto che tra tornei challenger e tornei del Grand Slam non c’è più una differenza abissale? infatti ormai anche per essere in grado di vincere un challenger, devi valere una posizione tra i top 100 del ranking e a volte non è nemmeno sufficiente. Inoltre a livello di top 500, la differenza è data soprattutto dalla testa.
In ogni caso Coric deve imparare a saper valutare le situazioni in cui si trova, prima di parlare. Ma non ho dubbi che ci riuscirà.
mi piace Coric, molto intelligente oltre che determinato.
è verissimo che può giocarsela con tutti tranne i top 10 o già di lì, fino a quel livello non c’è un grande divario tecnico tra i giocatori, sono quasi tutti giocatori tecnicamente molto vicini e la grande differenza la fa l’approccio mentale.
Esattamente.
Caro italtennis, non si tratta di essere professori di italiano, non si capisce proprio!
non condivido praticamente nulla di quello che ha scritto orecchio. articolo completamente fuori luogo dal principio alla fine
non si tratta di essere professori d’italiano, è che a volte si ha proprio la netta sensazione di un mucchio di parole messe lì senza troppa attenzione, tanto per far scrivere ed avere accessi sul sito, con titoloni in stile “libero”…dove magari “Un grave lutto per Valentino” leggendo diventa che è spirata la mamma 107enne del cugino di terzo grado….
una frase mal costruita nuoce alla comprensione del testo. La maggior parte dei lettori qui sa che Nadal ha perso con Coric, ma questo non si evince assolutamente dalla frase in oggetto. Anzi, il contesto contraddice il senso della frase. Italtennis è Orecchio?
@ Ktulu (#1260917)
??? Guarda il contesto della frase
Ormai qui siete tutti professori di italiano
Ci sta che un giovane approdato già ad alti livelli possa cadere in questi tranelli che spesso vengono tesi dai giornalisti, resta il fatto che è veramente un grande prospetto per il futuro, noi invece abbiamo Quinzi……………
@ paoloz (#1260851)
Donaldson imho è un altro giovane molto interessante in questo momento, e nessuno se lo fila 🙂
ok che si tratta di un articolo su intenet, ma almeno l’italiano?
Oltre ad una strana e molto personale analisi tecnica del gioco di Coric, mi disturba oltremodo la sintassi, che rende l’articolo molto faticoso da leggere. Caro Orecchio, posso permettermi di suggerirti di far controllare questi pezzi da qualcuno che sia in grado di rivederne la forma? I cambi repentini di soggetto all’interno della stessa frase, purtroppo, non sono consentiti in una lingua che non ha i casi, come è l’italiano
se non fosse che il senso generale dell’articolo è ben definito, avrei pensato che quella frase era una presa in giro per il giocatore 😆
Ma è soltanto un ragazzo, lo vorreste pure saggio?
Piuttosto sbruffoncello, ma almeno ha una base tecnica tale da poter parlare, anche se a sproposito.
“con la sconfitta subita da un rientrante Nadal”
Scritto così sembra che Coric abbia perso. Almeno l’italiano…
“un dritto dalla potenza inaudita”
Ma è una presa in giro o cosa?!
Ma se il dritto è il punto debole di Coric e fa una fatica immane a spingere!
“… io sto con Borna il presuntuoso”.
Io no.
Secondo me i giornalisti avrebbero dovuto ignorare alla grande Coric e non considerare le sue “provocazioni”…
@ paoloz (#1260851)
Ancor meglio di Safiullin vedo Rublev, appena migliorerà fisicamente ci farà divertire.. Per ora è troppo gracile per fare due ore costanti di gran tennis..
Coric deve ASSOLUTAMENTE migliorare il dritto dal centro del campo.
@ paoloz (#1260851)
già, la famosa voglia di vincere.
coric ne possiede a dismisura (anche kyrgios è messo bene).
concordo, safullin secondo me è il prospetto nr. 1 a livello mondiale, superiore a kyrgios. Poi ovviamnete dipenderà molto dalla “testa”, potrebbe diventare anche il nuovo berdych, se va male,il nuovo safin con testa a posto se va bene
lo spero.
sarebbe importante vedere che il tennis di vertice torna ad essere dominato dagli attaccanti…in generale ci credo poco perchè “ributtare la palla dall’altra parte” paga sempre tantissimo nel lungo periodo.
oltre agli australiani mi ha stupito molto il gioco di safiullin: grande completezza tecnica, grande varietà di colpi, grande potenza unita a buona mobilità. il russo ha tantissime carte da giocarsi, forse ci metterà un po’ a fare ordine ma ha un potenziale ottimo e soprattutto ha i fondamentali corretti.
si il diritto è poco efficace, ma ha dei missili al posto dell gambe, mi ricorda murray in tal senso,
in generale il suo stile di gioco sta evolvendo in termini di giocatore estremamente difensivo. E Zverev gli sta andando dietro, eccezionale mobilità (e zverev è molto alto) ma atteggiamento estremamente difensivo.
ma il futuro forse spinge secondo l’ottica australiana, molto più aggressiva.
L’ho visto giocare diverse volte e sinceramente non mi è sembrato niente di eccezionale. Vedi tanti altri giovani potenzialmente più forti.
Sicuramente ha una grande forza mentale per essere un ragazzo di solo 18 anni, anche se ultimamente non sembra esere sufficiente…
coric, ottimo prospetto, ha un gioco solido ma non significa che ogni suo fondamentale sia solido. il croato è solido nella misura in cui è un regolarista: sbaglia poco, si muove bene, lotta su ogni palla.
il dritto poi si porta dietro da anni un sacco di problemi (radicati e difficili da correggere), definirlo un colpo dalla potenza inaudita è fondamentalmente sbagliato, ma tanto sbagliato.
Anzi mi stupisco di leggere su un sito specializzato come livetennis una lettura tecnica così scentrata…
ps. con orecchio non è nemmeno la prima volta (non me ne voglia l’autore del pezzo).
capisco l’intento, però almeno il “dritto di potenza inaudita” te lo potevi risparmiare….comunque..hai guadagnato 1 commento, complimenti!
in linea di massima, spesso i primi turni di un gran slam sono paragonabili a un challenger.
i primi turni di un 500 (per non parlare di un 1000) sono nettamente piu duri.
a meno che non ti chiami lorenzi che al primo turno slam preni un top ten quasi sempre.
“… io sto con Borna il presuntuoso”.
Affinità elettive?