Il pensiero di Sara Errani sul doping: “Radiare tutti coloro che ne facciano uso”
Sara Errani ha rilasciato alcune dichiarazioni in risposta a quanto detto da Sergio Giorgi, padre di Camila, schieratosi a favore della legalizzazione del doping nel tennis.
“Legalizzare il doping? No. Radiare tutti coloro che ne facciano uso è il miglior modo per contrastarlo, più efficace di squalifiche di uno o due anni.”.
Edoardo Gamacchio
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@ fabious (#1260070)
l’ho fatto per fare un esempio, avrei potuto farne altri. il punto è che non dobbiamo garantire l’impunità perché comunque ci sarà sempre qualcuno che delinque, ma dobbiamo punire tutti quelli che non rispettano le regole.
@ Giorgio (#1259864)
L’esempio di corona non mi pare calzante, inoltre con la nostra giustizia ke non punisce gli spacciatori di droga, tu pensi ke manderebbero in galera i pushers di doping o gli atleti dopati?
@ fabious (#1259419)
è lo stesso discorso di quelli che hanno chiesto la grazia per corona, ma potrebbe essere qualsiasi altro. siccome sono liberi delinquenti ben peggiori di di corona, bisogna graziare pure lui. no! bisogna sbattere dentro anche quei delinquenti peggiori di corona. non bisogna liberalizzare il doping per il fatto che qualcuno la fa franca. ci sarà sempre chi in qualche modo riesce a passare tra le maglie del controllo antidoping. bisogna vigilare e stroncare la carriera di tutti quelli che ne fanno uso.
In Spagna, invece, stanno tranquilli…
Troicki e Cilic siete avvisati…
@ robyarr (#1259551)
Apprezzo il tuo pensiero, ma scusa mi pare che tu viva in un altro pianeta. Tu credi ke gli atleti di oggi non usino il doping. In realta’ lo usano tutti campioni e comprimari, non puoi pensare ke sia solo il talento o l’abnegazione negli allenamenti a far vincere un atleta. Tutti ki + ki – hanno uno staff medico, inoltre i + grandi sono sempre protetti soprattutto nel tennis se beccano qualcuno si tratta quasi sempre o di uno a fine carriera o uno oltre il 100mo posto. Infine ti sei mai kiesto come mai Bolt detesta Carl Lewis solo xkè pare ke l’americano ha detto ke in Jamaica non fanno i controlli antidoping.
ovvio, sergio giorgi ha detto di legalizzarlo perchè pensa sia corretto lasciar liberi di doparsi..che dite? era una provocazione, o un riflessione amara sul fatto che le leggi antidoping non servono a nulla, tanto si eludono o si silenziano? e che quindi a sto punto tutto alla luce del sole, almeno meno ipocrisia? noooo, ma che andate a pensare
Si rischiano di commettere giustizie irreparabili?
Scusa ma sono inorridito da quello che scrivi. Non è che se un pensiero è espresso dal padre della Giorgi o da Tommasi diventa in automatico un dogma di fede.
E se uno stato, per mostrare la supremazia della propria ideologia comunista (DDR), se ne sbatte della salute degli atleti, non è che tutto questo diventa giustificabile.
E’ certamente indiscutibile che molte delle medaglie, ad esempio alle olimpiadi, nella defunta Germania dell’Est siano state frutto dell’operato senza scrupoli a riguardo DELLA SALUTE UMANA di medici compiacenti.
Il problema è che radiare a distanza di 30 anni record senza avere riscontri oggettivi sulle sostanze che avrebbero assunto molti atleti è (quasi) impossibile.
Io sono per il principio che deve vincere chi sa esprimere meglio il proprio talento, la tecnica, la preparazione fisica costruita con la FATICA, LA DEDIZIONE, LA PASSIONE PER IL PROPRIO SPORT.
Mi schifa l’idea che il vincitore sia quello che ha il medico migliore. Tra l’altro è ampiamente dimostrato che i farmaci dopanti nel corso degli anni rovinano la vita con malattie devastanti. Altro che “i medici sanno dosare le sostanze”.
Un esempio tra i più appariscenti (ma è solo la punta dell’iceberg) è quello del body building.. Una bella carrellata di gente morta in età precoce.
Io radierei dallo sport atleti, medici, farmacisti ecc. ecc. che se ne sbattono di avere un’etica.
La vita è molto più di una medaglia, una vittoria o dei soldi che ti metti in tasca.
Se poi una persona è talmente cogl..na da pensare che la salute valga meno di tante altre cose.. che crepi da sola, non con l’autorizzazione dello stato.
Domanda Ovvia:
ma se le squalifiche di uno o due anni si danno sempre e solo ai pesci piccoli ( che strana coincidenza!! ) e che fà allora poi dai la squalifica a vita e per miracolo ci cascano anche i pesci grandi??
Anzi a maggior ragione, ci cascheranno sempre e solo i pesci piccoli!!!
Quindi invece in primis sarebbe tutto il sistema da cambiare!!
Cosa ben diversa!!
Saluti.
Fab
@ alexalex (#1259369)
il problema è troppo grande liberalizzare è una provocazione…ma è ovvio che il sistema antidoping fa ridere…la soluzione non c’è o meglio ci sono troppi interessi economici dietro le prestazioni e le imprese sportive di certi “campioni”…e cmq anche la liberalizzazione non risolverebbe il problema visto che qualcuno può permettersi un equipe di specialisti eccezionali(vedi Armstrong Djokovic Nadal e tanti ciclisti spagnoli..)e altri invece fanno doping fai da te o quasi(vedi caso Schwazer Riccò e via discorrendo..).in conclusioni tanti discorsi e teorie senza una via d’uscita…
Cio’ ke dice il papa’ della Giorgi è stato detto 20 anni fa anke da Rino Tommasi. Io sono d’accordo con loro, si rischiano di commettere
ingiustizie irreparabii (vedi il caso Pantani). Inoltre gli atleti sono tutti curati da fior di medici ke sanno quando e come somministrare le dosi. Infine, tornando indietro di parecchi anni
tutti gli sortivi dei paesi dell’est avevano il doping di stato.
Sarebbero da abolire tutte le medaglie e i record mondiali stabiliti negli anni 60 70 e 80.
Beh, Veronesi è un grande, ma ogni tanto ne spara: ricordo quell’uscita incompresa/incomprensibile sulla “polenta cancerogena”: anche lì, gran polverone mediatico…
Comunque, uno dei più bei contributi alla lotta al doping rimane una formidabile presa di posizione di Antonio Di Pietro, che verteva sul concetto di “Tutto proibito, tranne…” (segue lista del chiosco delle bibite).
Dico sul serio, non me lo sto inventando (a parte la battuta sul chiosco…).
Approccio quantomeno suggestivo…
Radiazione, se appurato contro ogni ragionevole dubbio.Non squalifiche ridicole di un anno o due.
Non sono d’accordo per niente con le dichiarazioni di Sergio Giorgi e ritengo che il doping sia il cancro dello sport. Tuttavia trovo più incredibile che le sue stesse posizioni siano state espresse in passato da Umberto Veronesi, si proprio lui, il famoso oncologo nonché ex Ministro della Sanità. Se costui, dall’alto del suo ruolo ha potuto esprimere questo parere, non vedo dove ci sia lo scandalo per stessa cosa detta da Giorgi. Ora tutti si stracciano le vesti: caso mai me la prendersi con Veronesi che ha parlato esattamente di liberalizzare il doping.
Io credo che quella di Sergio Giorgi sia stata più che altro una provocazione; penso che volesse sottolineare quanto sia facile, per chi voglia barare, eludere i controlli.
Ma, dal momento che ha suscitato tutto questo polverone, è stata un’uscita infelice.
…
Brava Sara.
Bocciato Sergio.
Io non sono d’ accordo con S.Giorgi sul legalizzare il doping per niente ma credo volesse intendere che lo stesso il doping viene utilizzato dagli atleti e medici che riescono a eludere I controlli ( vedi Armstrong ) e lui propone una soluzione , secondo me sbagliata ma è una sua opinione personale. Sono invece d” accordo con Sara ma servirebbe l’ ausilio di una equipe seria di dottori ultra specializzati non come adesso
Quello che dice Sergio Agitazione Giorgi vale come il 2 di picche quando la briscola è fiori! Sara ha ragione! La punizione per chi bara deve essere abbastanza severa da scoraggiare ogni tentativo! Quanti ciclisti dopo una prima squalifica, seppur esemplare, ci sono ricascati!
Va be ma quell uomo…. dai ma com fa a dire certe cose