Francesca Costalonga, da Vicenza alla Grande Mela
Il tennis in casa già dalla nascita, un passato da grande promessa e un futuro negli Stati Uniti tutto da scoprire. Ecco in tre passaggi la storia della vicentina Francesca Costalonga, pronta per l’esperienza più importante della propria vita. Il 4 febbraio volerà a New York, dove la attende un posto all’ASA Junior College di Brooklyn. Un’opportunità conquistata grazie alla racchetta, filo conduttore dei 20 anni di una ragazza che respira tennis sin da quando era nella culla, con il padre e una zia insegnanti, ai quali si è presto aggiunto anche uno dei suoi sei fratelli. “Per molti anni – spiega Francesca – mio padre è stato il responsabile di una squadra di Serie A1, sia maschile sia femminile, in cui hanno militato grandi tennisti, Flavia Pennetta in primis. Fin da subito mi sono trovata di fronte una realtà di gioco molto positiva e di alto livello, capendo che questo sport sarebbe stato la mia vita”. Ha iniziato a colpire le prime palline a cinque anni, e anche se non ha raggiunto un rendimento da ‘pro’, è comunque fra le migliori terza categoria del Belpaese, come attestato dalla prima testa di serie ricevuta agli scorsi campionati italiani di ‘terza’. “Da piccola sono stata sempre fra le migliori cinque del Veneto, ottenendo numerose convocazioni per le competizioni a squadre più importanti”.
Ed è proprio a squadre che giocherà negli States, dove col suo tennis offensivo proverà a ritagliarsi un ruolo da protagonista. L’idea del college è nata per caso, in vacanza. “Ho conosciuto un professore italiano della Columbia University di New York: mi vide giocare e mi consigliò di fare dei provini, sicuro che col mio livello avrei trovato delle borse di studio. Così, in quarta superiore sono partita per New York, e grazie al suo aiuto ho svolto i provini, con buoni risultati. Mi rimaneva però da finire il liceo scientifico, e al termine non ero più convinta di provare quest’esperienza”.
Ma l’occasione di poter studiare in una delle città più belle del mondo, giocando a tennis e conoscendo nuove realtà, era troppo grande per lasciarsela sfuggire. “Ho pensato che al mio posto in molti sarebbero partiti senza rifletterci un secondo, così ho deciso di provarci”. La borsa di studio è arrivata in appena due giorni, con l’aiuto dell’agenzia StAR di Corrado Degl’Incerti e ora è pronta per il grande viaggio. “Mancano alcuni documenti, ma è tutto definito. Dal 10 febbraio inizierò a frequentare la facoltà di management and business”. L’obiettivo è diventare una manager sportiva, magari nel mondo del tennis, anche se… “Il mio sogno è sempre stato quello di diventare una giocatrice professionista, e alcuni ce l’hanno fatta dopo il college. Quindi – chiude – mai dire mai”. Perché in America va così: anche due obiettivi completamente diversi come laurea e professionismo possono svilupparsi di pari passo. Provare per credere
TAG: Costalonga, Francesca Costalonga, Italiane
@ pincopallino (#1244673)
Se hai letto altri articoli del genere e non li hai apprezzati perché sprechi il tuo tempo continuando a leggere questi articoli che definisci “pubblicitari”? Sei forse masochista?
Tralasciando l’aspetto prettamente tennistico l’articolo è interessante:e’ positivo che più di qualche giovane cerchi di portare avanti di pari passo carriera tennistica e universitaria.Chapeau!
La redazione puo fare quello che vuole pero non mi sembra un gran notizia. Cioe dal punto di vista tennistico potrebbe anche andare bene anche se poi il livello dei junior college e molto piu basso di quello dei college normali di 4 anni che partecipano alle divisioni ncaa 1 e 2 quindi non so quanto le giovera. Invece dal punto di vista scolastico i junior college sono piuttosto scadenti ed e qualcosa di ben risaputo. Cioe ci vanno o quelli che non vengono ammessi alle universita ‘normali’ o quelli che piu che una laurea vogliono un diploma post high school. Quindi alla fine mettere un articolo cosi como se stesse facendo chissa quale cosa non mi sembra particolarmente azzeccato.
Bella storia, anche questo può il tennis! Anzi, inviterei la redazione ad aggiornarci ogni tanto sugli sviluppi di Francesca perchè anche questo é tennis vissuto!
@ Gene (#1244773)
dopotutto il riferimento all’agenzia non era affatto necessario
Tanta invidia da parte mia…nessun maestro di tennis…e poca voglia di studiare…se ci sono giovani che invece hanno le possibilità per vivere esperienze interessanti come questa…be merita solo un incoraggiamento
X Lo staff di LiveTennis
Perchè invece non ve ne fregate di questi maleducati e continuate a fare il vostro lavoro?
La cosa che più mi incuriosisce di questi articoli è il perché, se il sogno di questa ragazza è di diventare una profesionista, non ci abbia già provato, avendo numerosi componenti della famiglia invischiati in questo mondo?!
Concordo
Ma chissenefrega se “restano emeriti sconosciuti al tennis italiano” !
Grazie al tennis riescono a farsi una stupenda esperienza e a prendere una laurea ….tanto di cappello e in bocca al lupo
trovo queste storie interessanti, non penso le facciano per pubblicità, magari per fare un favore ok, però rimangono interessanti
@ pincopallino (#1244673)
Non riceviamo alcun compenso per questi articoli.
Sono solo per informare. Se non sono di vostro gradimento non verranno più pubblicati.
Un caro saluto.
mi sembra che di questi articoli ne abbiamo letti più di qualcuno.. su emeriti sconosciuti che ad un’età non più da junior si affidano al tennis per una esperienza americana.. e poi restano emeriti sconosciuti, almeno al tennis italiano..
Ad occhio e croce ricorre sempre il riferimento ad una agenzia italiana che cura questo tipo di cose.. che si tratti di pubblicità? Non sarebbe meglio dirlo chiaramente: “pagina pubblicitaria”?