ATP Sydney: Quali. Si ferma al turno decisivo Stefano Travaglia
Stefano Travaglia si ferma al turno decisivo nelle qualificazioni del torneo ATP 250 di Sydney ($439.405, cemento).
L’azzurro è stato battuto da Viktor Troicki, 28 anni, n.92 del mondo, con il risultato di 75 63 in 1 ora e 34 minuti di partita.
Da segnalare che Travaglia nel primo set è stato avanti per 4 a 1 e poi sul 5 a 4, con il serbo al servizio, ha mancato tre palle set, prima di perdere la frazione per 7 a 5, dopo un’interruzione per pioggia proprio sul 5 a 4 in suo favore.
La partita punto per punto
8 Aces 9
2 Double Faults 0
63% 1st Serve % 72%
26/43 (60%) 1st Serve Points Won 33/44 (75%)
10/25 (40%) 2nd Serve Points Won 9/17 (53%)
4/8 (50%) Break Points Saved 5/6 (83%)
11 Service Games Played 10
11/44 (25%) 1st Return Points Won 17/43 (40%)
8/17 (47%) 2nd Return Points Won 15/25 (60%)
1/6 (17%) Break Points Won 4/8 (50%)
10 Return Games Played 11
36/68 (53%) Total Service Points Won 42/61 (69%)
19/61 (31%) Total Return Points Won 32/68 (47%)
55/129 (43%) Total Points Won 74/129 (57%)
TAG: ATP Sydney, ATP Sydney 2015, Stefano Travaglia, Travaglia
@ Figologo (#1238487)
mager ha dichiarato di preferire il veloce, e a fine gennaio comincerà la stagione sul veloce… se farà una programmazione varia e proverà ad affacciarsi ai challenger i capirà dove potrà arrivare, comunque le tue considerazioni (remore?) le trovo giuste e assennate, io la vedo un po’ da tifoso, vedremo.
@ Il Ghiro (#1238504)
Beh, un gruppo di lavoro composto da Napolitano, Donati, Baldi e Caruso (metto da parte Mager che al momento è seguito ottimamente da Nargiso) itinerante su superfici rapide sarebbe MOLTO interessante.
Deflazione dei costi, deflazione dei tempi, concentrazione su superfici, affiatamento, crescita comune, possibilità di giocare il doppio e monetizzare.
Non penso che sia un inedito un sistema del genere, ma dovrei approfondire.
Purtroppo (pochi) soldi (750$) e (pochi) punti (6) che invidiano molto a quanto avrebbe raccolto entrando in MD (4500$ e 12 punti)
@ Figologo (#1238487)
Ho visto l’avviso di chiamata che mi hai messo nell’articolo sugli italiani nei future, direi che è stato utile.
E’ tanto vero quello che dici, circa le superfici, che si potrebbe fare un discorso retrospettivo su Vanni.
Quanto sarebbe servito giocare prima sul cemento ad uno col suo servizio.
Io da un anno sostengo che Basso, oltre a quelli che hai citato, dovrebbe giocare maggiormente sul veloce.
Poi c’è Virgili che ha ottenuto il miglior risultato di sempre nella sola occasione in cui ha abbandonato il clay, ma il discorso Adelchi si trascina un vespaio grande almeno come quello di Quinzi, per cui chiudiamolo subito.
Penso e dico da un anno che forse bisognerebbe organizzare dei gruppi di lavoro a “superficie” e non a coach.
Cioè, evitando esempi reali, il Ghiro ha come giocaori allenati Wilander,Vilas,Muster, Curren e Karlovic, per cui tutti giocheranno gli stessi tornei, ovvero la stagione su terra, perchè solo così posso seguirlie non posso averli diseeminati per il pianeta ad inseguire la superficie tecnicamente migliore per ciascuno.
Il Figologo ha Bruguera,Berasategui, Mc Enroe,Edberg e Henman, per cui si gioca solo cemento e veloce.
Mi pare chiaro che gruppi di lavoro così suddivisi finiscano per penalizzare alcuni degli atleti e che la federazione dovrebbe mediare tra i coach in questo senso.
Sonego ha servizio e dritto importanti, oltre a una buona dose di personalità, credo sarà il prossimo ad entrare nei 500.
Però l’ho visto giocare una volta sola contro Arnaboldi ed è un giudizio estremamente sommario.
Il tempo, Ghiro, mi limita!!
Per farla breve, non mi prendo Donati perchè lo ritengo un top player di sicuro successo o perchè lo consideri diverse spanne superiore a Napolitano o Mager.
Io parto da una considerazione. Prima del “come si gioca” c’è il “dove si gioca”.
Ora, al di là della predisposizione (non tecnica, ma logistica, leggi:voglia e soldi) al globetrotterismo, io vedo questi ragazzi,in un modo o in un altro, orientati a giocare prevalentemente su terra o, se vogliamo dirla diversamente, non orientati a impostare una stagione dedicandosi quasi totalmente a cemento e carpet.
Semplicemente,e lasciando da parte i risultati dei future di S.Margherita di Pula, io considero il tennis di Napolitano (soprattutto) e di Mager (speriamo, e potrei soffermarmi a lungo anche sul significato di questo “speriamo) fortemente produttivo sulle superfici suddette piu che sulla terra.
Potrei fare un altro nome, ma non si parla di giovanissimo in questo caso, ma lo faccio perchè è il paradigma di quanto dico: Caruso.
Donati, invece, sebbene sia un altro che per colpi (servizio, peraltro già intaccato dai guai fisici avuti,e soprattutto DRITTO che mi ha lasciato intravedere aspetti MOLTO interessanti, ) e stile di gioco può raccogliere frutti sul rapido, mi sembra abbia una completezza maggiore per avere una certa competitività anche su terra.
Mi potrai contestare che Mager gioca praticamente solo clay. Vero, ma noi stiamo parlando di quanto possono salire, e io ti dico che Mager ha giocato clay ma ha giocato future, cioè tornei che ti fanno salire tanto e non quanto, perchè per andare dentro i 200 e oltre devi poi necessariamente giocare challenger.
Ora,specie su clay, tra i livello future e quello challenger c’è un bel solco, che non so se Mager riuscirà a colmare.
Per questo,e per attitudine che spero non sia solo io a vedere, auspico che Gianluca venga fatto competere anche su superfici rapide.
Stesso discorso, all’opposto può farsi per un altro semi-giovane come Cecchinato.
Dove potrà arrivare?
E’ imprescindibile capire DOVE giocherà.
Se sulla stagione come quella appena trascorsa leva cemento e indoor e mette challenger americani io ti dico che i 100 sono ampiamente alla portata.
Altrimenti troppi punti persi per strada e un livello che deve salire TROPPO nella parte centrale di stagione per stare dove spero l’amico siculo possa stare.
Di Quinzi non parlo perchè ogni volta si solleva un vespaio.
Baldi devo vedere un’intera stagione e non 4 partite per capire che giocatore sia.
Sonego, scusami, non so come giochi.
Non è Twitter, non c’è un numero limitato di caratteri…scrivi pure…
Io mi prendo Donati, ma il discorso è complesso.
Appunto un conto è avvicinarsi o fare capolino, un altro è starci stabilmente che poi, insieme alle vittorie, è quello che fa la statura della carriera di un giocatore. tutti quelli che hai citato potrebbero anche farcelo un passo a cavallo dei top100, ma non li vedo potenziali top 100 stabili, travaglia sì… tra i più giovani a me quelli che piacciono di più sono mager e napolitano, secondo me se “esplodono” (e giocano sopratutto sul veloce) possono entrare nei 200 atp già quest’anno, donati mi convince un po’ meno, quinzi è un caso a parte, ne parlerei il meno possibile… sonego sì ha avuto un bell’exploit, speriamo che dia seguito ma mi accontenterei per quest’ anno che entrasse stabile nei 500-400 atp, basso spero che continui la sua crescita costante…
Ricordo anche Giannessi tra quelli che ci sono andati vicini, segno che basta una buona stagione, soprattutto se si parte dalla n.200 atp circa(Giannessi partiva da lontanissimo, avesse avuto 100 punti in più …).
Su Vanni sono d’accordo, Viola è arrivato a 115 come hai detto tu, poi ha fatto per anni l’elastico tra 130 e 190, per cui come escludere che possa entrare nei 100?
Giustino è un altro che credo abbia tutto per entrare, era appena diventato un top 200, era in crescita e si è infortunato.
Marcora l’anno scorso era considerato solo un giocatore da future, adesso è un giocatore che gioca in prevalenza challenger e che mette la testa nelle quali atp, non dico quest’anno, ma in 2 anni potrebbe anche completare la crescita.
D’altra parte Cecchinato, che ha problemi tecnici sul rovescio, ed è incostante, ora è 150 circa, ovvero 100 punti sopra Travaglia,Marcora e Arnaboldi.
Uscendo completmente dal discorso, da chi ti aspetti(vi aspettate…)l’exploit quest’anno tra quelli che non hanno ancora iniziato, ovvero i 95/96, Mager,Basso,Virgili e compagnia?
Personalmente ero rimasto molto colpito da Sonego.
@ Il Ghiro (#1238328)
il salto nei 100, anche se per poco, è difficile, è un vero e proprio step. guarda viola che è arrivato intorno al 115 ma non ha mai fatto il salto, e pur restando sempre nei top 200 non sembra avere proprio quel livello… vanni può farcela se imbroccasse qualche exploit, tipo qualche challenger vinto, cecchinato forse ma secondo tra qualche anno se migliora per ora no, arnaboldi e marcora mi piacciono ma mi sembrano troppo leggeri, fabbiano anche di più, giustino si è un po’ perso… aspettando i vari napolitano quinzi donati mager ecc travaglia mi sembra l’unico che possa entrare e starci con costanza.
?..28 dicembre? Chissa quanti regali a Natale!
Eh, avevo scritto 18 dicembre…l’avevo invecchiato di 10 giorni dai… 🙂
@ Il Ghiro (#1238323)
Travaglia è quasi un 92 poichè è nato il 28 di dicembre!!!
Tutto vero, mi riferivo al fatto che la classe è poco prolifica, Dimitrov a parte.
@ nere (#1238285)
Io non ho scritto top 100 perchè sono scaramantico, però penso che tutti i giocatori che sono nella top 200, o almeno la stragrande maggioranza di chi riesce ad arrivare a quei livelli, abbiano la possibilità di entrare almeno una stagione nel centinaio successivo,oltre al dovere di porselo come obiettivo.
Non per fare l’italianofilo, però Travaglia è un 91 sui generis, perchè è quasi un 92 (18 dicembre 91), è stato fermo 1 anno per infortunio, e ci ha messo almeno altri 6 mesi a riprendere il ritmo agonistico.
Stesso discorso, data di nascita a parte, per Carreno.
Tennisticamente, ad esempio,è quasi assurdo ritenere Cecchinato(marzo 92, quindi 4 mesi meno), che ha avuto un percorso regolare e senza stop, più giovane di Trvaglia.
Oh, tolto Dimitrov la classe ’91 è piuttosto disgraziata.
Carreno-Busta, Kuznetsov, Herbert, Buchanan.
Questi gli unici davanti a Travaglia, con lo spagnolo e il russo i soli nei 100 oltre al bulgaro.
Concordo, soprattutto apprezzo la programmazione coraggiosa di travaglia, che l’anno scorso in questo periodo giocava solo futures su terra. ha fatto un’ottima annata, è entrato nei 200 e si è buttato subito nella trasferta australiana. vista anche la buona prova nelle quali degli us open, confido che si ripeta e riesca ead entrare nel md degli australian open. in quella fascia di età è sicuramente il più talentuoso e il più versatile (terra e veloce). quest’esperienza a livelli più alti gli servirà sicuramente, se si disciplina tatticamente e si centra con la testa, la tecnica pura lo può tranquillamente portare nei top 100, è l’unico che secondo me può sfondare quella barriera quest’anno.
Travaglia inizia l’anno dalla sua miglior base di classifica di sempre, non era mai partito nei top 200 a gennaio, e con una vittoria atp, sebbene nelle quali.
Oltre a questo ha tenuto il campo contro Troicki, sul cemento e non sulla terra.
Mi sembra un’ ottima premessa per affrontare con fiducia le quali degli Ausopen, e magari fare una stagione che lo porti nei 150 o anche meglio.
Facendo una considerazione generale su questo inizio 2015, a livello mentale e di autostima, mi piace che diversi tennisti italiani con poca esperienza a questi livelli, stiano facendo i primi approcci con i tonei atp e con le quali degli slam, qualcosa mi pare si stia seminando.
🙂 🙂 🙂
bellissima!
@ Pierre Herme the Picasso of Pastry (#1238085)
ma soprattutto troicki, per sua fortuna (o sfortuna?), non è trockij 😉
Tutto sommato un buon match.
Non avremo mai la controprova ma conoscendo Troicki mi sento di dire che anche se Travaglia avesse vinto il primo set avrebbe dovuto poi contenere il ritorno di Troicki nei successivi due.
Dal suo rientro non l’ho visto mollare mai, il serbo, che chissà dove potrà arrivare.
Per Travaglia soldi e (mi pare 6) punti che tornano utili.
Spero per lui possa far bene alle quali degli AO.
@ jeanlolita (#1238104)
Australian Open, quali.
Peccato, parlavo ieri di spessore agonistico…Da 1 a 4 a 7/5.
Ci sta, avere incontrato il serbo non è stata un gran fortuna però racimola qualche punto importante per il rank, credo….chiedo conferma.
Scusate la distrazione, dove gioca ora?
vediamo il bicchiere 1/2 pieno
Travaglia ha perso ma non e’ stato asfaltato.
troicki lo conosciamo tutti e putroppo ( o per fortuna ) Travaglia non e’ Stalin. 😉