I denti del giudizio di Camila Giorgi. Il padre Sergio: “La difesa è banale. Esistono, invece, infinite formule d’attacco”
Sono stati i denti del giudizio a fermare la nostra Camila Giorgi dal circuito WTA.
L’azzurra ha effettuato negli ultimi giorni dei test posturali in quel di Pisa ed i denti del giudizio sono stati tolti nella speranza di risolvere il problema alla spalla che due anni fa la tenne ferma a lungo.
Camila inizierà con i tornei la prossima settimana in quel di Hobart.
Dal Corriere della Sera apprendiamo un’intervista fatta nei giorni scorsi al padre di Camila, Sergio Giorgi ed a Camila che però aveva difficoltà nel parlare perchè ancora dolorante alla bocca: “Camila è nata a Macerata perché mia moglie Claudia, argentina con madre di Varese e padre di Taranto, nel ?91 insegnava arte contemporanea nelle Marche. Ha un talento atletico impressionante: qualsiasi sport facesse, le riusciva bene. Da bambina eccelleva nella ginnastica artistica, aveva maestri russi severissimi, stava per fare il salto in nazionale. I suoi fratelli giocavano a tennis. Lei volle provare. La portai in un pallone, spensi il riscaldamento. Le dissi di fare le flessioni con la faccia nella terra rossa. Camila piangeva, mia moglie voleva strangolarmi. Le spiegai che per fare la professionista del tennis ci vogliono mentalità vincente e fisico d?acciaio. Continuammo così per 4-5 mesi, senza toccare la racchetta. Camila aveva 5 anni“.
“Vado pazzo per gli sport: mio figlio Amadeus, 19 anni, diventerà un calciatore fortissimo, altro che Balotelli…
La difesa è banale. Esistono, invece, infinite formule d?attacco ma devi avere talento e gambe rapidissime, come Camila.
Presto sapremo come andrà la mia carriera da coach. Chi dice che di tennis non capisco assolutamente niente, forse ha ragione”.
“Camila si merita di vincere ogni partita che gioca. Io, a bordo campo, soffro tanto, da padre. Noi Giorgi ci portiamo dentro uno choc fortissimo. La gente si permette di giudicare, bla, bla, bla, ma non sa nulla. Quando Antonela è scomparsa, ci è crollato il mondo addosso: ho temuto che Camila lasciasse il tennis. Ha perso una sorella e non ha mai cercato scuse…”.
Qui, per la prima volta, Camila apre bocca senza essere interrogata: “Oggi avrebbe 27 anni…
Devo diventare più continua, non guardo né la classifica né i punti: il 2014 è stato un anno ad altissimo livello, ora mi sento più solida e nel 2015 tenterò il salto di qualità”.
TAG: Camila Giorgi, Giorgi, Italiane, Sergio Giorgi
Che Dio ti benedica.
Sicuramente c’è un certo “scarrafonismo suo” nel giudizio del padre ma faccio notare che spesso si ha successo non per mero talento tecnico ad alti livelli. Tra giocatori medi molti sono stati raccomandati più che essere fenomeni da provino perfetto. Non penso che ci possa essere una oggettività indiscutibile da provino a meno di uno palesemente con ferri da stiro nei piedi. Ci sono parenti da Maradona Jr al fratello di Pogbà presi nei provini ma magari inferiori a giocatori di lega pro.
Sicuramente per questo motivo Camila non vincerà mai uno Slam…
@ Vince (#1235099)
Scusi sig. Vince, notavo un suo forum, sul tennis femminile, dove quasi nessuno ha commentato, perché questa iniziativa non ha avuto un gran riscontro? Poi sul sito della Giorgi qualcuno ha scritto che Lei non scriveva più qui, ma poi ha cambiato idea….ma come mai???
Grazie
Vedi, anche io sono un estimatore di Camila, ma vedo i suoi pregi e i suoi difetti, però guarda caso voi “ultras”, perchè voi potete essere etichettati solo in questo modo, visto che la vostra missione è sparlare delle altre e proteggere la ragazzina indifesa 😕
@ Bonnie75 (#1235003)
se ci sarà bisogno Sergio Giorgi avrà qualche consulente TECNICO ulteriore per farla migliorare.
ma ad oggi è l’unico riscontro tecnico che abbiamo sul calciatore Amadeus Giorgi 🙂
da una parte abbiamo il giudizio del padre, dall’altro quello di un tecnico di calcio… giusto per notare le differenze e poterci fare un’idea 🙂
@ Vince (#1235069)
Si ma non prendiamo per oro colato i provini. Sapete quante volte attuali giocatori di A sono stati scartati? Anche Balotelli (giustamente?)
Non lo so se Cina’ o Lozano (quello che ha portato Sara al n.5 del mondo) siano meglio di Sergio, come trainer calcistici.
So però che non spacciano per fenomeni dei giocatori che non lo sono affatto e tanto mi basta a preferirli.
Per la cronaca:
“…VIAREGGIO. Per diversi giorni si è allenato (in prova) col Viareggio Amadeus Giorgi, fratello della tennista Camila (numero 31 al mondo). Italo-argentino, classe ’95, è stato a disposizione del tecnico Tognarelli. Il periodo di prova si è concluso, Giorgi non è stato tesserato ed ha lasciato i bianconeri…” Fonte: versiliatoday
ottima argomentazione, peccato che siano…
Chiedetelo a Zeman se la difesa è banale! Le coperture difensive e i movimenti per minimizzare il rischio del gol sono cose estremamente complesse. In un certo senso il Boemo non difende bene proprio per la complessità che implica il suo modo di coprirsi difensivamente. La mera difesa passiva è invece in effetti banalotta ma solo perchè vi è la rinuncia ad offendere in attacco.
guarda che è chi è succube psicologicamente di qualcuno non sa consciamente di esserlo, e certo non dichiarla di esserlo…
non so se ti rendi conto che al massimo puoi dimostrare il contrario di quello che cerchi di dimostrare.
beh, quando giustifica le sue sceneggiate fuori dal campo tirando fuori la morte della figlia… (invece di ripromettersi di migliorare sotto quell’aspetto per trasmettere più sicurezza alla figlia…..),…
rimango a bocca aperta.
A me non sembra che Camila sia cresciuta male. Ha girato il mondo, giocato a tennis, vinto soldi, fuori dal campo è sempre tranquilla e sorridente… quindi dov’è il problema?
Tu la trovi in balìa, lei no: https://www.youtube.com/watch?v=kPp5LfNG8wY
Te lo dico io come si fa:
1) Liberarsi la testolina da pregiudizi
2) Rendersi conto che se Camila ha scelto il padre come allenatore vuol dire che quello vuole e, visti i risultati finora acquisiti, fa benissimo
3) Apprezzare un gioco che emoziona e che non ti annoia mai. Che ti fa saltare dalla sedia, sia che sia un vincente sia che sia errore
4) Capire che non tutte le carriere sono uguali e che ognuno è libero di fare le scelte che vuole, senza dover dar conto a nessuno
E’ semplice. Ce la fai? Non credo. E allora lascia stare e passa ad altro. Di tenniste se ne cade il mondo e anche l’ Italia ha le sue rappresentanti. Camila tra l’ altro è mezza Argentina, come sottolineava quel tipo ossessionato con la Bouchard, quindi lasciala perdere!
credo che pochi qui abbiano un’idea della fragilità fisica e psicologica di un essere umano di cinque anni. Mi sento davvero un po’ a disagio nel continuare a ribattere a certe argomentazioni (nelle flessioni la faccia non tocca la terra…mica correva nella neve…), preferisco ritirarmi e lasciare a voi l’ultima parola.
Sono d’accordo anche sulla capacità di poter difendere quando sei costretta, perchè qualche piano difensivo in alcuni scambi con giocatrici come Kvitova, Sharapova, Azarenka o Serena dovrà, per forza di cose, averlo. Ottimo l’intervento sulle difficili situazioni familiari di Camila sulle quali glissano vampiri e detrattori di Camila a proprio uso e consumo.
Ce n’è un altro che la pensa come te e drummer.
Detto ciò, ripeto la domanda, sperando che qualcuno mi prenda seriamente e mi possa cortesemente rispondere.
Come posso fare per diventare un hooligan della Giorgi?
Concorso? Designazione?
C’è un limite d’età?
E, ripeto: date cappellini, giubbotti, divise, manganelli?
Uno stemmino adesivo per la macchina?
Grazie per la risposta.
Sulle questioni di Sergio Giorgi allenatore sì o no, non mi pronuncio in maniera definitiva:
1) perché non ho mai praticato tennis a livello professionistico, quindi non conosco l’ambiente,
2) perché ritengo Camila Giorgi abbastanza grande per prendere le proprie decisioni con la giusta maturità,
3) perché fino ad oggi la carriera della Giorgi è stata una continua evoluzione, di solito un cambio di allenatore lo si prende in considerazione quando si è arrivati ad un livello e non si riesce a progredire.
Quello che posso dire è questo:
– la Giorgi ha giocato due partite con Sergio non allenatore, quelle di Fed Cup (in quel caso ha avuto Barazzutti a seguirla), e sono state due buone partite (a mio modo di vedere anche quella persa con la Kvitova è stata buona),
– potrebbe essere utile alla Giorgi ancora giocare in Fed Cup così potrà sperimentare la differenza di un allenatore diverso e decidere se continuare con Sergio o cambiare.
Secondo me Cinà o Lozano (quello che ancora non è riuscito a insegnare a Sara Errani come si serve) farebbero anche meglio di Sergio Giorgi come trainer calcistico.
Sul fatto poi che la difesa sia banale beh lasciam stare…io trovo sia più banale attaccare sempre e comunque a testa bassa, senza adattarsi alla situazione specifica e senza considerare la condizione del momento.
@ Marcus91 (#1234972)
Ma non ti sfiora proprio l’ idea che a molti Camila possa piacere per il gioco che mette in mostra, indipendentemente dal suo aspetto? Vedi, per me è quella come te….
A me la figura di Sergio Giorgi mi inquieta un po’.
Ma non tanto per quello che dice o come si comporta quanto piuttosto vedendo come reagisce la figlia.
La trovo in totale balia del padre. E se il padre non è una guida “equilibrata” allora la figlia non potrà che risentirne.
Lei mi sembra soffrire il padre, ne è succube. Troppa introversa, troppo nevrotica e sempre alla ricerca del consenso del padre (lo si vede alla fine di ogni punto che lo guarda).
Credo che più che da un punto di vista tecnico liberarsi dalla pressione psicologica del padre non possa che farle bene.
E’ verissimo che il padre è a dir poco fanatico, ma ha il merito di aver forgiato una tennista, che al massimo delle sue potenzialità è in grado di giocarsela con tutte. Ha ancore diverse lacune nel suo gioco ma con un allenatore Fit sarebbe fuori dalle 200, giocherebbe gli itf e dovrebbe ancora debuttare negli Slam.
A mio avviso l’allenatore giusto è quello che riesce a tirare fuori il meglio rispetto ai presupposti di partenza di un’atleta…Sebbene possa sembrare un gran risultato essere entrato nei 30 al mondo, di fronte alle capacità tecniche e atletiche di Camila credo ci si possa aspettare di più e se non ci sarà nessun miglioramento il padre farà bene a riconoscere i propri limiti e a mettersi da parte. Io ritengo che la top 10 sia un obiettivo raggiungibile e se non ci riuscirà a suon di vincenti ci vorrà qualcuno che gli insegni ad usare un po’ di più il cervello oltre che la forza bruta….
Se prima tifavo per Camila Giorgi, ora sono un suo hooligan…. Sono sicuro che la sua famiglia sia unita da valori e sentimenti forti, traspare da ogni frase…. Ognuno pensi alla sua, di famiglia, e a tenerla unita magari; nel modo giusto per la sua, di famiglia…. Sul lato umano auguro a Camila, come a chiunque, tutta la felicità; ma sul lato sportivo ero già “Giorgi oriented”, ora sono decisamente di parte. Sono gusti, ognuno ha i suoi. Io adoravo Camila per istinto e adesso sono certo dei motivi, ora sono anche un grande estimatore di suo padre col quale berrei volentieri qualche bicchiere di quello che dice lui: tanto lo reggo, sono una pellaccia simile….
bravo Tommaso, quoto al 100%.
Peccato che qualche drummer… è qui a insegnarci come si educano i figli…
Applausi per questo commento, io concordo in pieno con te e Radames, ma tant’è qui sembra che il padre della Giorgi può fare tutto ciò che vuole senza essere criticato….Purtroppo l’Italia è pieno di gentaccia come l’utente da te quotato e tanti altri, che pur di sbavare dietro una ragazza avvenente che si possono solo sognare, la idolatrano sempre e comunque!
Ma invece di buttare fango su altri utenti, non pensi che da un fan come te gli “altri utenti vorrebbero sapere una tua impressione…Sempre se ne sei capace eh!
Infatti lui ha iniziato con i metodi “estremi”, molto presto, partendo dalla parte fisica, dicendo che nel tennis ci vuole “un fisico d’acciaio”.
Quella è la sua visione, invece qualche altro fa leva soprattutto sul talento naturale tennistico, che chiaramente lo si scopre più tardi.
Come ha ricordato qualcuno sotto, Petra Kvitova, per fare un esempio, giocava a tennis fino a 16 anni in modo amatoriale e proprio come hobby, con il padre, nell’impianto della sua cittadina. Poi fu vista e apprezzata da un talent-scout che vide in lei una futura campionessa e da lì iniziò, pian piano, la sua carriera da tennista.
Ognuno ha le sue esperienze e i suoi casi di vita.
I metodi, sinceramente, bisogna avere un quadro più ampio di esperienze per valutare. Magari questi non sono nemmeno i più estremi.
Io non lo so, certo il tennis è un sport ricco che può arricchirti e chiunque vorrebbe fare del proprio figlio un tennista professionista, però…
Concordo, il commento di bosforo è proprio da umorismo di serie zeta!
Iperquoto
straquoto
Quoto 😉
speriamo che entri bene sei una delle poche che ha un tennis veloce soprattutto è offensivo.quest’anno devi fare i risultati oramai non ti manca molto per essere tra le migliori al mondo forza camila
l’unica cosa giusta che ha detto è che non capisce niente di tennis….ma ha omesso di dire anche che non capisce proprio un cavolo di nulla 😉
Fino ad oggi non mi sono mai permesso di criticare il padre come allenatore, perché ne sa indubbiamente più di me, ma solo per la sua incapacità di gestire le emozioni in partita e quindi, suppongo, impossibilità di insegnare a camila la gestione mentale dei momenti decisivi! Però leggere che la difesa è banale…
ma invece di fare queste polemiche sterili, perchè non ci dici quello che pensi tu di quest’intervista?
Siamo qui per commentare quella, sai, non per parlare di me, di te o di altri.
Cosa pensi di quei metodi di allenamento applicati ad una bambina di 5 anni?
Cosa pensi della volontà di Sergio di tenerla isolata dal mondo circostante?
A me risulta che quando voi che scrivete nel suo blog, avete proposto di fare una pizzata a Tirrenia, con lei e Sergio, non vi abbiano neanche risposto per dirvi “no, non è possibile, grazie”…o mi sbaglio?
E’ normale questo atteggiamento per te?
guarda, su questo tendo ad essere più comprensivo, sono frasi che i padri dicono. Questo non significa che lo faccia davvero, potrebbe essere una sparata da padre premuroso. Nel concreto, sono d’accordo con te che un atteggiamento del genere porterebbe a dei problemi nella creazione di rapporti interpersonali. Mi auguro che non sia il caso di Camila.
ah.. e quindi tu fai finta di non aver letto cos’ha detto testualmente il padre. tant’è, non mi aspettavo molto di più dalla tua risposta.
Comunque per tutti quelli che vogliono farsi un’idea su cosa pensi Cami del padre come allenatore, esiste questo video: https://www.youtube.com/watch?v=kPp5LfNG8wY
Quindi non capisco perché ti scandalizzi per le flessioni faccia a terra…
Sono pronto a scommettere che se Sergio avesse detto qualcosa come “ma certo, Cami può avere tutti i ragazzi che vuole e io sarei ben contento” qualcuno di nostra conoscenza abvrebbe trovato il modo di criticare ANCHE questo, argomentando ad esempio che Cami si sente una strafiga perché può avere tutti i ragazzi che vuole (e magari il nostro amico avrebbe ritirato fuori quella foto di Wimbledon 2010 che gli piace tanto) o che è una poco di buono perché ha tanti ragazzi.
La verità è che Camila o Sergio non dovrebbero più aprire bocca. E anche in quel caso, verrebbero criticati da chi se ne è creato una professione.
@ Radames (#1234896)
come vedi però siamo quasi gli unici a pensarlo, perlomeno qui, anzi, c’è anche chi ci fa pure umorismo da serie zeta.. mah
quindi?
Comunque l’intervista COMPLETA la trovate qui. Forse servirà a farsi un’idea migliore: http ://archiviostorico.corriere.it/2014/dicembre/30/Freud_incubi_sogni_ecco_Camila_co_0_20141230_d2bf3b84-8ff1-11e4-9345-2ba5002dcfc5.shtml
Io le flessioni faccia al cielo non le ho ancora viste fare da nessuno. Quello sì sarebbe stato innovativo e non banale.
bravo, quoto tutto in pieno, anche mia figlia ha cinque anni.
Ridi un corno. 👿 Perché invece,il nostro settore maschile,che sopravvalutate molto,ha vinto tanto,vero? Ma fatemi il piacere,per cortesia!
Di questo articolo e di questi commenti mi fa piacere una cosa: che almeno i vari Tafanus, Antonios e Omar Camporese hanno avuto il buon cuore di non venire a commentare, dopo aver preso per i fondelli Sergio per le risposte, Camila per i comportamenti e anche Gaia Piccardi autrice dell’articolo in altre sedi dove possono fare e dire quello che vogliono. Vince, invece, è venuto qua con la “faccia seria”, mentre altrove si è unito al coro. Che peccato.
Giusto per fare un esempio sulla seria analisi di questo articolo fatta da lorsignori: “Gaia Piccardi non ci spiegherebbe come mai non abbia chiesto a Camila Giorgi (non campionessa del mondo, né a 17, né a 23 anni) quali studi abbia eventualmente fatto? con quali risultati? se ha conseguito un diplomino in cosa, dove, quando? Se ha abbandonato gli studi?”
Ecco, con questi ci si deve confrontare quando vengono qua a pontificare. Così lo sapete, con chi avete a che fare.
innanzitutto argomenta tu, visto che lo chiedi a tutti e non hai argomentato ancora con mezza frase.
ah, no, hai parlato di numeri alla mano e classifica, molto utili per argomentare l’intervista ad un padre, il quale dice LUI STESSO che la prima volta che ha portato la figlia di 5 anni in un campo da tennis, l’ha messa faccia a terra a fare flessioni, facendola piangere, ed è andato avanti con quei tipi di allenamenti per mesi.
L’ha detto lui, non c’è niente di più chiaro, e visto che ho due figli piccoli, di cui uno proprio di 5 anni, ti dico senza pensarci due volte che le sue parole mi fanno schifo.
E mi mettono tristezza.
Non mi serve nessuna argomentazione ulteriore.
Guarda, in questo caso dei risultati sportivi non me ne interessa nulla, commento solo questa intervista agghiacciante e mi stupisco che quasi nessuno ne sia scandalizzato quanto me, mi sembra di vedere solo tanti pecoroni.
E chi ti dice il contrario? Guarda che questo tipo di ragionamento, che è quello su cui tra l’altro si basa la giustizia sportiva, è la rovina dello sport. Ci si deve difendere dalle accuse, non dalle illazioni, né tantomeno si deve dimostrare il contrario di quanto un detrattore affermi.
Credo che le flessioni al freddo a 5 anni fosse un modo per far capire che il tennis (o il calcio, o qualsiasi altro sport a livello professionistico) non fosse “ok prendo una racchetta e faccio una smorzata vincente in controtempo”, ma che dietro c’è tanto duro lavoro di preparazione. Che poi è un po’ una metafora della vita e di qualsiasi lavoro. Bisogna fare la gavetta. Qualcuno si scandalizza della faccia nella terra rossa. Ma dai, non scherziamo, è ovvio che sia un modo di dire. Avete mai fatto delle flessioni? La faccia non tocca MAI terra. E hanno tolto il riscaldamento sotto un pallone, mica correva nella neve in costume da bagno. Non fate i moralisti da 4 soldi per niente.
Nell’intervista integrale c’è anche un’altra affermazione piuttosto inquietante, quella in cui dice che i ragazzi le si possono avvicinare fino ad un km di distanza…e anche se lo dice come battuta, si capisce chiaramente che questo è ciò che lui vorrebbe.
Ma siamo davvero convinti che ad una sportiva di 23 anni, faccia bene non frequentare dei ragazzi? Io qualche dubbio su questo ce l’avrei 🙂
Già mi pare che non abbia amiche nel circuito, che è una cosa di per se anomala… c’è qualcuno che pensa davvero che isolarla dal mondo che la circonda le possa portare dei benefici?
@ stefre (#1234862)
quoto in pieno.. questa povera ragazza fa fatica a parlare davanti alle telecamere e il carattere lo formano i genitori in tenera eta..viene in mente il paragone con i vari tomic e lucic, anche perche chi ci dice che non abbia usato anche metodi violenti? e la difesa non conta, eh? chiedere a nadal, djokovi e murray…
@ stefre (#1234862)
D’accordissimo! Inoltre se uno ha delle qualità straordinarie, anche oggi può emergere senza allenatori o, ancora peggio, padri “fanatici”, basta considerare Petra Kvitova che fino a 16 anni non ha certo fatto una vita da forzata del tennis!
Il discorso sulla banalita’ della difesa e le varie forme d’attacco mi trova in totale disaccardo. Certo un gioco votato all’attacco e’ piu’ spettacolare di uno votato alla difesa, ma pensare di stare sempre in una situazione di attacco non prende in considerazione l’esistenza di un’avversaria… ci sono svariate condizioni in cui non si puo’ far altro che difendersi e tocca cercare di farlo nel migliore dei modi. Pensare di effettuare costantemente dei contrattacchi significa spingere Camila a un limite estremo che ha del disumano e che potrebbe bruciarla.
Sono assolutamente un sostenitore di Camila ma, dal mio punto di vista, la ragazza dimostra sicuramente di avere delle grandi doti da attaccante, ma non al livello che vorrebbe il padre. Pretendere conntinuita’ da un gioco cosi’ spericolato e’ un po’ folle soprattutto per una ragazza che non arriva al metro e 70.
Poi magari ce la fa, ma e’ una scommessa ad altissimo rischio… un peccato se poi la perde… con quelle doti atletiche naturali che ha Camila, sarebbe un peccato non completarla bene come tennista allo scopo di inseguire utopie di gioco all’attacco.
Detto questo, non rispetto i metodi da generale (sui quali ho molti dubbi… mi sembra un voler enfatizzare le cose per renderle eclatanti, un vizio che Sergio ha sempre avuto).
Rispetto invece (anche se i risultati dovessero essere negativi) la fortissima volonta’ di un padre e (voglio sperare) sua figlia di arrivare con le loro forze ai vertici del tennis senza passare per le macchine un po’ tritacarne degli sponsor e delle grandi accademie.
Rispetto molto anche la riservatezza con cui hanno affrontato una perdita clamorosa come una figlia nel pieno della sua gioventu’… e come questa cosa non sia pressoche’ mai stata dichiarata come scusa per risultati sotto le aspettative… che invece, e’ una scusa validissima. Trovo incredibile come, quando si discute sull’evoluzione problematica del tennis di Camila e su ritardi prestazionali, non possa essere tenuto conto un evento cosi’ pesante come quello che e’ capitato ai Giorgi.
Da padre, in questo senso, hanno tutta la mia stima e il mio affetto.
Speriamo questa stagione sia migliore della precedente che, tengo a precisare, e’ stata ottima. Tendo a non prendere in considerazione le esaltazioni di Sergio sulla futura numero 1 a 18 anni… se vuole sparare certe cavolate e’ libero di farlo.
Guardo ai risultati per quello che sono: Camila e’ ora n. 33 del mondo… in un anno ha scalato una 60ina di posizioni nella top 100. Questo e’ un’OTTIMO risultato! Adesso il 2015 ci dira’ “quanto ottimo” e’ stato… se riuscira’ a mantenerlo (obiettivo minimo) o a migliorarlo, potremo definitivamente dire che il 2014 e’ stato l’anno della svolta.
Buon 2015 tennistico a tutti.
No, va beh…io rido.
Gaia Senesi, chi è? Una tennista?
La giornalista è Gaia Piccardi.
Iniziamo bene
io sono sbigottito da certe affermazioni nei miei confronti: siamo tutti qui per commentare questa intervista, o sbaglio? il punto di partenza di questa discussione sono le parole di Sergio Giorgi, o sbaglio? orbene, tutte le mie affermazioni nascono da ciò che Giorgi stesso dice, e lo ripeto con forza: i metodi da sergente dei marines NON sono l’unico modo di far crescere un campione o una campionessa. Ci sono per fortuna moltissimi esempi che dimostrano il contrario. Quali sono le “conclusioni così pesanti” che avrei tratto da questa intervista? Ti invito a dirmelo.
Speriamo che il suo esordio nel 2015 a Hobart non sia disastroso come quello delle sue colleghe più grandi… 🙄
Quante ovvie banalita`si leggono, come quella che per allevare i figli occorre polso; certo che ci vuole ma la cosa piu` difficile e` farsi progressivamente da parte quando crescono, con un padre cosi la Giorgi a 23 anni a mala pena mette tre parole in fila: il declino dei genitori e` presupposto indispensabile per la crescita e la maturazione dei figli, nella vita ed anche in campo sportivo …
è difficile capire se una ha talento a 5 anni 🙂
non capisco perchè quando si leggono le storie delle tuffatrici cinesi, campionesse-bambine, tutti si scandalizzano per i metodi a cui sono state sottoposte e poi invece se ad adottare gli stessi metodi è un italiano, allora alcuni arrivano addirittura a dire che è giusto fare così…mah
http ://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-06/sgridai-perche-esultava-aveva-173000.shtml#continue
questa storia faccia riflettere chi crede che: a) per diventare campioni bisogna essere ricchi; b) chi crede che per vincere occorra fare le flessioni al freddo a CINQUE anni
le flessioni al freddo a CINQUE anni sono l’unico modo per raggiungere obiettivi sportivi??? Il mondo è impazzito… fermate tutto, voglio scendere.
certo che trarre queste conclusioni così pesanti da poche parole di una intervista è proprio ridicolo!
ma cosa ne sai della loro vita, dei loro rapporti, della loro storia?
come ti permetti di sentenziare in questo modo?
noi vediamo solo le gesta sportive dei tennisti, cosa possiamo saperne di tutto il vissuto di questa gente.
Sono sbigottito di come si sparano certe affermazioni senza conoscere le situazioni.
Io ho 3 figli che fanno sport ad alto livello, non uso i metodi “Giorgi” ma non dico certo che sono da biasimare come fanno certi illuminati commentatori da poltrona come te.
@ Radames (#1234847)
Alt. Non facciamo confusione. Parliamo di due situazioni differenti. Oggi l’unica via per raggiungere obbiettivi sportivi e’ la ferrea disciplina che Giorgi ha saputo trasmettere anche con le “flessioni al freddo” che ci stanno e come!!!.
Altra cosa e’ picchiare per le sconfitte o robe simili. Senza dubbio da TELEFONO AZZURRO e arresto. Spero non sia il caso dei Giorgi.
Non mi piace quella frase: “la difesa è banale ecc”.
Io userei quella più efficace: “la miglior difesa è l’attacco”.
D’altronde, pure nel calcio, senza una grande difesa non si va da nessuna parte e non si fa la storia (anche se il paragone tra questi sport è insussistente).
Per quanto riguarda i metodi ecc non so, è difficile da capire se non si è dentro.
Se uno ha talento naturale penso non abbia bisogno di metodi estremi.
Però il fisico, soprattutto, si può anche costruire, anche se, ripeto, per la naturalezza con cui l’ha spiegato Sergio, sembra una cosa naturale e normale.
Spero si possa parlare di questa ragazza per le sue imprese sportive.
Il suo personaggio e la sua storia li stiamo conoscendo pian piano, ma credo, francamente, che sono poco importanti o fondamentali.
E’ il campo che parla e che parlerà (altra frase fatta dello sport, ma tant’è 🙂 )
@ Radames (#1234847)
Purtroppo credo che sia l’unico modo.. Storie normali no. Portano a risuktati straordinari..
Se leggi le storie delle numeri 1.. Te ne renderai conto..
PURTROPPO. Aggiungo io
per fortuna che c’è almeno uno che la pensa come me… Io trasecolo quando leggo di un padre che porta la figlia all’allenamento, spegne il riscaldamento e le fa fare flessioni con la faccia nella terra rossa, facendola piangere. Sarà che sono padre di una figlia femmina, ma trovo nauseante questo atteggiamento da sergente dei marines. Sono certo che non sia l’unico modo di portare una bambina a diventare una professionista, in qualsiasi sport. E se questo fosse l’unico modo, beh, lo lascio agli altri.
E vedo commenti di gente che gli fa anche i complimenti, come ce n’erano altri (o gli stessi) che giustificavano un mesetto fa quel padre/allenatore romeno che buttava in terra la figlia a schiaffi perché aveva perso. In che mondo viviamo.
ma solo perchè non l’ha allenato il padre, altrimenti a quest’ora avrebbe già vinto 3 palloni d’oro…altro che Messi e Cristiano Ronaldo 🙂
vedo che hai alti livelli argomentativi, io ti porto le classifiche e le partite della Giorgi, tu rispondi con batuttine da scuola media…
ok, vai avanti così…
L’intervista a cura di Gaia Senesi ha toni sicuramente diversi da quelli riportati.
SE si pretende che non si metta in mezzo il lutto che ha subito la famiglia Giorgi, si inizi ad evitare commenti gratuiti e previsioni fuorvianti sulla nostra Camila.
Il lutto c’è. È nel cuore di chi resta. Cami ha subito una battuta d’arresto nella sua crescita personale e professionale.
Forza Camila
Sempre con te
okay il padre l’ha portata tra le prime 40 al mondo e non è poco, ci mancherebbe… ma per il vero salto di qualità io resto dell’idea che ci vorrebbe un vero allenatore… la Giorgi ha tantissimi margini di miglioramento, probabilmente questo sarà l’anno in cui :
A: se termina l’anno tra le prime 20, allora potrà anche tenersi il padre come allenatore
B: se termina l’anno più o meno come il 2014, allora dovrà pensare di prendersi un vero allenatore
Tu fai parte dei c.d. hooligans della Giorgi?
A tal proposito volevo chiederti: come si entra? si paga? Danno giubbottini, divise e quant’altro?
@ Luca Milano (#1234816)
non ero informato su tali moderati 😯 obbiettivi. ringrazio Figologo ma confermo il mio pensiero.
La sorella maggiore Antonella è morta a Parigi nel 2011 per un incidente d’auto.
Il padre è sicuramente fanatico, ma purtroppo per avere successo nel tennis ci vuole qualcuno che ti segua da piccolo con costanza e una dose di fanatismo, se no è impossibile per un bambino allenarsi tutti i giorni due o tre ore al giorno.
Senza un durissimo allenamento, seguito e accompagnato costantemente da un padre o da uno zio come Toni Nadal, dai 5, 6 anni in poi e tante altre qualità personali, che nessuno ti può inculcare, è impossibile arrivare tra i primi 50 del mondo.
il fatto che per ora non abbia raggiunto questi obiettivi lo consideri un fallimento?
mi sembra che finora ogni anno sia cresciuta, ed anche tanto, e facendo i conti anche con problemi fisici che gli hanno fatto perdere un annetto circa
i primi risultati dell’anno già parlano chiaro, i tennisti italiani hanno 1 anno di più e già per quanto mediocri, lo saranno ancora di più; i ricambi dove sono? cosa ha creato il tanto decantato centro federale? ed i tecnici certificati? NESSUNOOOOOO E NESSUNAAAA!!!!!
a cosa siamo attaccati?
rispondo io… solo alla Giorgi che per giunta è continuamente criticata e nel passato costretta ad emigrare mentre ora sono stati costretti, loro malgrado, ad avvicinarla.
Questo è quello che produce una federazione….completamente politicizzati, prepotenti e dittatoriali attaccati alla loro sedia nel più classico stile italiano dove non contano la capacità ma solo le conoscenze e la posizione sociale.
AHHHH DIMENTICAVO MA SIAMO UNA POTENZA MONDIALE PERCHE’ SIAMO ARRIVATI NEI QUATTRO NELLA COPPA DAVIS………
non ti passa per la testa che se lo sia scelto Camila come coach?
seduto su una poltrona a commentare da spettatore è facile sparare sentenze come la tua, cerca di argomentare meglio le tue posizioni…
Concordo. Il resto bla bla bla.
Una partita di Camila vale sempre la pena di eesere vista, indipendentemente dal risultato è sempre uno spettacolo, che ti faccia esaltare o inc..zare è comunque un profluvio di emozioni.
Per le altre mi basta vedere il risultato sul televideo.
Ma poi, Amadeus Giorgi fenomeno calcistico è una bufala colossale.
Leggetevi TUTTA l’intervista se volete rimanere con quella indescrivibile sensazione tra il riso e il pianto.
Mi permetto di correggere, l’obiettivo è sempre stato quello di portarla al numero 1 del mondo, agli Slam in bacheca e ad essere la migliore tennista al mondo.
“presto sapremo come andra la mia carriera da coach”: papà Giorgi ci dà qualche speranza di lasciarla maturare e crescere con un vero coach??
ritratto del padre-padrone da rabbrividire..
bla bla bla un corno, povera ragazza, si aggiunge purtroppo ad una lunga (e triste..) lista.
Ne ho viste tante di interviste del padre, ma questa mi ha lasciato veramente di sasso, e lascio perdere l’arroganza e la supponenza (pure verso gli altri figli) che traspare da ogni parola.
@ PingPong (#1234793)
!!! 😯 !!!
@ Figologo (#1234771)
Mi spiace, non concordo questa volta.
La banalità si misura con la mancanza di originalità e con il grado di ovvietà di ciò che si dice o si fa.
Sergio Giorgi è tutt’altro che banale, sia nelle parole che nei fatti.
anche io spero in una top 20!
Camila possiede un potenziale enorme,e sono abbastanza convinto che saprà sicuramente tirarlo fuori da qui al prosieguo della sua carriera,detto questo anche io sono fra coloro che ritengono che il padre in questa fase rappresenti più un limite che non una risorsa e che farebbe sicuramente meglio a rimanere defilato affidando la ragazza in mani più competenti delle sue.
@ 3.4 (#1234791)
Cioè dal vincere niente dalla posizione 1500 al vincere niente alla posizione 33
Grande risultato 😆 😆
io sono 3.5 e per pochi punti non sono andato 3.4. Stop. Parlano i FATTI. (non mi merito una classifica superiore).
Questo Signore ha portato sua figlia dal NIENTE al n° 33 del mondo. 😯
Se lasciamo parlare i fatti Lui come coach e’ un fenomeno(premetto che non lo conosco), poi sui metodi possiamo discutere tutta la vita ma l’obbiettivo l’ha raggiunto. bravo lui
Il padre della Giorgi dovrebbe scrivere un libro sulla sua vita… fare le cose che ha fatto lui credo sia per pochi!!!
Sì però basta co sta storia che non si possono giudicare gli operati dei 2, altrimenti scappa fuori il lutto che l’ha colpiti….Altrimenti si può pensare che lo strumentalizzino questo triste fatto!
La difesa è banale ma l’attacco no?
Quanto mi dispiace per Camila…
Vai Camila! 🙂
Questo è l’anno della consacrazione.
Vi garantisco che ci sono fenomeno dello sport mondiale che hanno temprato il fisico d’acciaio e la mentalità vincente senza brutalità da Full Metal Jacket.
La difesa è banale?
Per me Sergio Giorgi è banale.
Sono ottimista che il 2015 sarà l’anno di Camila, se trova un minimo di continuità la top 20 è alla sua portata. Secondo voi che risultati otterrà in Australia?
Non sapevo del lutto in casa Giorgi.
Mi spiace.
So quanta forza un evento del genere può dare, se superato.
Bello il passaggio che nell’intervista sottolinea la spontaneità di Camila e che fa ben capire quanto lei ha in mente e nel cuore sua sorella.
Ora posso pensare davvero che Camila potrà diventare una grandissima tennista.
Bella anche l’affermazione del papà quando dichiara che potrebbe non essere all’altezza della situazione anche se, è evidente, non lo pensi.
entra nelle top 10 quest’anno. a quel punto si parlerà meno del padre e più del suo tennis.