La situazione sul problema delle scommesse nel tennis
Svariati tennisti professionisti si sono detti preoccupati dal fenomeno dei match trucati, presente a livello medio-basso, secondo quanto riportato da Usa Today.
“Penso sia una cosa assolutamente illegale e che stia rovinando la reputazione del nostro sport”, ha dichiarato Djokovic all’emittente, che aggiunge come lo stesso serbo, nel 2006, sia stato invitato a manomettere alcune partite. “Tra noi non accade mai. Ma la realtà generale è differente”.
Mike Bryan, stando al suddetto report, riterrebbe che un buon 25-30% dei giocatori abbia, quantomeno, ricevuto più di una proposta, “Quando si disputa un evento di categoria Challenger, o un piccolo torneo, e si è messi di fronte ad un’offerta di 50.000$, non è facile rifiutare”.
Il presidente dell'”ATP Player Council”, il doppista Eric Butorac, ha ammesso di essere stato approcciato in prima persona e, prontamente, aver segnalato l’accaduto al ‘Tennis Integrity Unit” (TIU), che coordina l’attività anti-corruzione all’interno del circuito. “La somma di denaro per cui giochiamo non è sufficientemente alta”, ha detto, facendo riferimento alle manifestazioni Challenger e Futures.
Hanno ottenuto grande eco, inoltre, le indagini condotte dalle autorità italiane per arginare il problema del ‘calcio scommesse’, che avrebbero persino evidenziato il coinvolgimenti dei tennisti professionisti Daniele Bracciali e Potito Starace. Intercettazioni di dialoghi virtuali, datate 2007, mostrano Bracciali parlare con un personaggio che sarebbe stato arrestato nel 2011 in Italia, per la manomissione di incontri; nel corso del medesimo anno, da tale persona si sarebbe appreso che Starace avesse appositamente perso la finale del torneo di Casablanca.
Da alcune conversazioni pubblicate da La Gazzetta dello Sport, si apprende che a Bracciali fosse stato chiesto di portarsi in vantaggio di un set ed un break, per poi venire sconfitto—per cui avrebbe ricevuto denaro in più—, richiesta alla quale lo stesso avrebbe replicato “Se lo conoscessi potrei farlo, ma in questo caso non posso”.
Invitato ad offrire maggiori dettagli, ha detto, “Normalmente ci offrono 50 [mila]”. Segue, successivamente, un estratto da cui si evince come Bracciali avrebbe dovuto vincere un set o perdere in due parziali ma, tuttavia, rispondeva, “Questa volta giocherò un match normale”, accondiscendendo però ad organizzare un incontro una volta di ritorno.
In seguito ad una separata indagine, l’ex-tennista australiano Nick Lindahl è stato dichiarato colpevole e sanzionato per aver manomesso un incontro, stessa sorte che è spettata al ‘collega’ Matthew Fox.
In totale, il TIU ha condannato ben 11 giocatori professionisti, oltre ad un ufficiale della Federazione francese un mese fa. Ad ogni modo, lo stesso TIU non intende rilasciare dichiarazioni in merito ai procedimenti attuali.
Edoardo Gamacchio
TAG: Notizie dal mondo, Scandalo Scommesse
4 commenti
La soluzione sarebbe così semplice, basterebbe abolire le scommese nei tornei minori, mi chiedo che necessità ci sia di scommettere in un challenger dai…
Tristissimo ma vero….
In Italia è giusto che si trucchino le partite. C’è impunità totale e per la parità dei diritti, se può essere corrotto un parlamentare o un dirigente senza alcuna punizione, possono giustamente farlo i tennisti come i calciatori o i dopati.
E’ tutto poco serio. Molte chiacchere ma sanzioni e carcere non se ne vedono