Jo Wilfried Tsonga favorevole all’orologio in campo
Jo Wilfried Tsonga ha parlato in maniera positiva della possibilità di inserire un orologio in campo per così avere la certezza sulla regola dei 25 secondi tra un punto e l’altro.
“Potrebbe essere un’ottima idea visto che alcuni giocatori perdono tanto tempo tra un punto e l’altro.
Vero che l’orologio può mettere pressione al mio servizio, certe volte nell’esibizione IPTL non riuscivo a concentrarmi, ma alla fine mi ha aiutato a migliorare anche altri aspetti del mio tennis. Quindi credo sia positivo inserirlo nel circuito“.
Durante l’ITPL infatti, tra un punto e l’altro per la prima volta il tempo viene cronometrato attraverso un orologio posizionato a bordo campo
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Concordo.
Qualche modifica graduale ci può stare. Come è stato inserito il tie-break che non mi sembra sia stato questo disastro, così un limite di tempo con regole certe ci può stare.
IN QUESTE ESIBIZIONI SONO STATE MESSE TROPPE NUOVE REGOLE TUTTE INSIEME. IL CAOS HA REGNATO (E NON PARLO DEL PUBBLICO CHE HA FATTO LA SUA PARTE). SONO D’ACCORDO CON FEDERER RIGUARDO ALLE MODIFICHE. RIDICOLI IL FALLO PER IL LANCIO MANCATO, IL PUNTO SUL NET, IL COUNTDOWN SONORO. PER CARITA’ NEL CORSO DEL TEMPO CERTE COSE SONO CAMBIATE (VEDI TIEBREAK) MA QUI SI ESAGERA…… 🙁
@ Kriss69forever (#1223922)
Si poi però non chiamatelo più tennis..
L’orologio in campo sarebbe il caso di sperimentarlo, così come i no-ads.
Il conto alla rovescia dovrebbe arrestarsi all’impatto con la pallina, così si evita che la riprendano in mano n volte. Unirei un limite di 10 secondi fra primo e secondo servizio. Darei 3 chiamate a set per giocatore per 25 secondi di più.
Non mi sembra interessante il tie-break a tempo, mentre sopprimerei subito il net sul servizio.
@ Marcus91 (#1223860)
Bè sorvolo sul discorso onestà intellettuale perché non sai nemmeno di cosa parli,tornando invece alla regola in questione trovo che la sua applicazione porterebbe ad una pagliacciata fatta di polemiche e servizi da ripetere che renderebbero le partite nevrotizzanti anziché piacevoli.
Oltretutto applicare tutte quelle scelte discrezionali(da quando far partire il tempo,come gestire rumoreggiamenti del pubblico ecc) porterebbe ad attriti tra giocatori ed arbitro più di quanto accada già oggi con il rischio di far perdere al tennis il tipico aplomb che lo distingue da altri sport quali il calcio.
Quando dici che la regola del tempo è sempre esistita dici un’altra fesseria,in passato non ce n’è mai stato bisogno(eppure siamo sopravvissuti lo stesso)in quanto tutto era affidato al buon senso,parola ormai decisamente fuori moda..è chiaro che mancando quest’ultimo orologi,campanelle,countdown ed altre idiozie simili trovano terreno fertile.
Te sei il primo che non dovrebbe parlare di onestà intellettuale, che da quando scrivi su questo sito non ne hai fatta vedere nemmeno un pò, se vogliamo parlare della regola, il restare nei 25 secondi di tempo è una regola che c’è da sempre, solo che se qualche big non la rispetta non succede nulla (Nadal, Djokovic, Sharapova ed altri) mentre se succede a qualche giocatore più inistro in classifica ci prende un warning…Ti sembra giusto??
Io questa regola la adotterei solo con delle aggiustazione: la prima consiste nel far partire il tempo da quando il giocatore che è al servizio ha preso le palline dai raccattapalle e il pubblico sta in silenzio, inoltre non farei tipo countdown per tutti i 25 secondi ma solo nei 5 finali.
Questa regola andrebbe ad impedire che i giocatori si adeguino lle regole, tutti i giocatori.
@ Marcus91 (#1223817)
Non fate gli ipocriti;sapete benissimo che questa regola penalizzerebbe(e sta già penalizzando) chi ha un tennis più fisico fatto di scambi estenuanti da fondo..a tutto vantaggio di bombardieri ed attaccanti.
Non è giusto ribaltare le gerarchie tennistiche cambiando le regole del gioco,è di una disonestà intellettuale vergognosa!
E tanto c’hai dovuto mette in mezzo Nadal….BAH
Non hai mai visto giocare Nadal e Djokovic?
Ma dai su per piacere di cosa stiamo parlando,questa dell’orologio è una sciocchezza bella e buona così come è una regola assurda e che nulla ha a che vedere con il tennis quella del tempo tra un punto e l’altro! Vietare ai giocatori di ossigenarsi dopo punti massacranti è demenziale e pericoloso per la salute degli atleti stessi,e francamente non ne vedo l’utilità..vi annoiate a guardare le partite perché troppo lunghe?Trovate questo sport noioso?Vi sta antipatico Nadal? Guardate il calcio o la pelota basca,nessuno sentirà la vostra mancanza!!
per me è una regola inutile e anche un po’assurda,visto che comunque a livello maschile tutti servono anche 10-15 secondi anche dopo un punto perso,anche a me l’orologio in campo distrarebbe visto che sono uno che serve rapidamente fra un punto e l’altro,e cosi come tanti altri,mentre alla sharapova servirebbe molto.
E’ evidente che, se il fatidico ‘conto alla rovescia’ viene fatto partire quando, dopo la decretazione dell’assegnazione del punto precedente, ammesso che se ne sia giocato uno, da parte del giudice di sedia, nell’ordine: 1)_le palline per il servizio son state consegnate al giocatore, 2)_le medesime son state selezionate da quest’ultimo, 3)_l’ambiente (…rumori, movimenti intorno al campo e sullo stesso, luci, precipitazioni sul campo, ecc.) è stato giudicato idoneo ad iniziare il quindici, 4)_nulla turba il servizio fino a prima dell’impatto tra racchetta e pallina, e 5)_varie ed eventuali, si possono fare un sacco di soldi mandando dei caroselli pubblicitari!
A me sembra una cosa davvero brutta, preferisco tutta la vita che ogni tanto qualcuno ci metta un po’ di più a servire (cosa in cui tra l’altro non vedo niente di male, se non la si fa di proposito e troppo spesso) piuttosto che avere lì un cronometro che inizia il conto alla rovescia dopo la fine di ogni singolo punto.
Ma come 30 secondi?! Allora non servirebbe a niente!
L’orologio dovrebbe servire proprio per far sì che certi tennisti non sforino i i 25 secondi, se si mette a 30 a che serve?
La regola dell’orologio è forse l’unica che abbia un senso, in effetti limita un po’ sia l’efficacia del servizio sia la durata degli scambi. La sperimenterei nei tornei ATP250 e ATP500 portandola a 30 secondi.
Tutte le altre novità sono delle idiozie.
Concordo con Jo-Wilfred.
Peraltro dovrebbero anche comportarsi meglio anche i tifosi che rumoreggiano troppo. Dopo un punto eccezionale, è normale che ci sia l’entusiasmo del pubblico e quindi anche si possano sforare i 25 secondi (anche più tempo per il replay).
Però in questi giorni i tifosi indiani non stavano mai zitti durante il punto.
grande Wil