Nuovo coach per Gioia Barbieri. Conclusa la collaborazione con Claudio Pistolesi
Conclusa la collaborazione tra Gioia Barbieri e Claudio Pistolesi durata soltanto tre mesi.
La giocatrice romagnola ha scelto di allenarsi per il Piccari Tennis Team dei fratelli Alessandro e Francesco Piccari.
Da segnalare che non c’è stata nessuna diatriba tra Gioia e Claudio ma soltanto problemi di ragioni logistiche.
Pistolesi vive negli Stati Uniti e per la Barbieri era un problema essere spesso negli Usa.
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Ragazzi ma la knapp è una giocatrice di altissimo livello, piccari i non piccari!
A dir ka verità quest’annata ha rischiato di essere una catastrofe.
Fatica la knapp a stare 50, figuriamoci dove andrà la barbieri che verrà seguita pizzichi e bocconi.
Questa è una farsa ed onestamente si parla abche troppo per una 200 del mondo
Le ho nominate per far capire che non va sempre nominata la knapp che prima del finale della stagione aveva 14 primi turni ed era a rischio prime cento. Con le altre e gli altri non stanno facendo di certo bene.
Ragazzotta viziata. Prima ha liquidato malamente e immeritatamente l’ottimo Galimberti. Poi adesso ci prende in giro tutti raccontandoci che il problema è sorto quando ha scoperto che Pistolesi vive e lavora negli Stati Uniti e non, come era convinta, a Lugo di Romagna. Mi spiace per i bravi e seri fratelli Piccari che si sono presi una bella gatta da pelare…
bene non proprio,ma abbastanza bene si,cambiare il coach però è stata un scelta davvero azzeccata,sperando ovviamente che porti i suoi frutti.
I piccari stanno lavorando con la knapp e ricordatevi che l’altoatesina era stata 36 ancora prima di conoscere i fratelli.
Quindi non diamo i meriti delle vittorie della knapp ai piccari. Anzi la sua performance media è inferiore rispetto gli anni d’oro.
Le altre del team non vanno nemmeno nominate, ininfluenti per lacreacita di gioia.
Ma poi chi viaggerà con gioia?
I fratelli staranno uno in accademia e l’altro con la knapp.
Bohhhhh
Mi raccomando Gioia. Tra 3 mesi passa a Sergio Giorgi. 😆 😆 😆
Pistolesi Chi ?
Secondo me la cavolata più grande l ha fatto lasciando Galimberti l unico con il quale era migliorata sia tennisticamente che di testa, era maturata non era più la solita barbieri. Ora va dai Piccari ottimo lavoro con la Knapp ma risultati molto negativi con Pillot e la palmigiano. La prima arrivata da 400 e ora fuori dalle 1000 l altra non vince due match di fila neanche a pagarla.
ma continua a finire le collaborazioni….com’è ???? 🙄
L’importanza del coach, a mio parere, è relativa.In giro non è che se ne vedano poi tanti di bravi, se si considera che vedo tenniste giocare e rigiocare commettendo sempre i medesimi errori.Errani e Vinci ne sono la prova vivente,così come Safarova,solo per fare degli esempi.
Personalmente credo che la,o il tennista, deve essere il coach di se stesso.Il coach dovrebbe al più aiutare a percorrere l’ultimo miglio.
Ho visto giocare la Barbieri in una unica occasione,forse a Stoccarda, e mi ha fatto una discreta impressione;con più “verve”in campo e una MAGGIORE MOBILITà può fare notevoli miglioramenti.Si alleni a dovere e guardi tanto tennis!
Sono d’accordo… E’ una buona scelta…
Però come sottolineato da altri utenti a questo punto noto incoerenza. Pensavo la sua fosse anche una scelta di vita: espatriare, misurarsi in un’altra realtà ecc… O si è trovata davvero male, oppure tanto valeva continuare con Galimberti che, risultati alla mano l’ha fatta crescere in maniera vertiginosa…
A metà stagione sembrava in rampa di lancio. Poi cambi, indecisioni ecc la hanno bloccata completamente nel percorso di crescita…
Spero che questa nuova scelta sia stabile, ci vuole pianificazione e fiducia nei coach che ci si scegli.
Non capisco perchè, però, da parte di tanti ci sia questo astio (espresso sotto forma d’ironia) nei confronti di Pistolesi…
Allenarsi insieme a Karin con i Piccari, un ottimo team e Panichi preparatore atletico non mi sembra male… 😉
Beh con la Knapp i fratelli Piccari hanno fatto un ottimo lavoro, credo che il prossimo anno la Barbieri entrerà stabilmente tra le top100!
Secondo me all’estero non Spagnolo/sudamericano lavora bene chi non ha nulla da perdere in patria: tenniste dell’est con federazioni azzerate e paesi brutti da visitare perchè troppo freddi, tenniste/i di paesi a lungo inesistenti tennisticamente con poca tradizione consolidata (Giapponesi, Portoghesi, Greco-Ciprioti,Agassian-Iraniani e Samprasiani etc).L’italiano medio non lo vedo espatriare facilmente in accademie della Florida se non si chiama Quinzi che tra l’altro poi ha preferito la scelta Latino-americana e non Nordamericana.
bah, chi ci capisce è bravo.
a parte che andare negli Stati Uniti non è sinonimo di miglioramento o di successi, come la pochezza tecnica dei tennisti americani dimostra, ma voglio dire, non lo sapeva che il buon Claudio se ne stava negli USA?
Ridicola!!!! certo pistolesi forse ha visto che erano più le chance di fare male che bene!!! Sarebbe stato uno smackko per lui!!! Quindi altro divorzio consensuale per pistolesi…. Ormai non supera i 2/3 mesi con un giocatore
sta ragazza non la capisco…
Cambiando così spesso non sarà facile ottenere veloci miglioramenti. Auspico maggiore stabilità.
quindi con la knapp…..bene! 😉
basta con questi coach o accademie blasonate cerca un un maestro che creda in te e che usi il cuore e sarai top 50 !viva la romagna!
ma questi quando diventano adulti
E che non lo sapeva da prima?