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Le nostre tenniste e i risultati Slam 2014

16/11/2014 12:48 6 commenti
Flavia Pennetta classe 1982, n.12 del mondo
Flavia Pennetta classe 1982, n.12 del mondo

6 tenniste italiane in top100 secondo le ultime classifiche WTA, 6 tenniste che durante l’anno si sono districate attraverso le insidie del circuito e hanno affrontato le prove del Grande Slam: ma come si sono comportate nello specifico nei 4 tornei più importanti della stagione? La prima notazione da fare è che solo due di questo ristretto gruppo di giocatrici hanno fatto segnare buone prestazioni Slam, mentre per le altre 4 sono arrivate perlopiù cocenti delusioni.

La pugliese Flavia Pennetta ha cominciato la stagione al meglio, con un quarto di finale raggiunto in Australia e che l’ha vista perdere dalla futura vincitrice Na Li (ma dopo aver battuto al quarto turno l’ostica tedesca Kerber): un ottimo risultato cui ha fatto eco l’impresa a Indian Wells, con le due prove successive Slam della stagione e un prosieguo della stagione caratterizzati però da un preoccupante calo di prestazioni. Sono infatti arrivati due secondi turni decisamente deludenti sia al Roland Garros (contro la svedese Larsson) che a Wimbledon (contro l’americana Davis): con dei risultati diversi è facile intuire che la Pennetta avrebbe potuto rifare il suo ingresso in top10. Peccato, ma per come ha giocato a New York ritrovando il feeling smarrito improvvisamente con i propri colpi raggiungendo i quarti di finale contro la dominatrice Serena Williams, l’obiettivo potrebbe divenire appetitoso il prossimo anno, ammesso che giochi bene e si confermi nei primi mesi dell’anno per poi attaccare la preda a cavallo della seconda e della terza prova Slam. È pur vero che a New York ha sfruttato fino ai quarti un tabellone agevole, con l’australiana Dellacqua al 4T primo vero banco di prova, ma una top player (questa per me è Flavia quando è in condizione psico fisica ottimale) deve essere brava a sfruttare anche i corridoi favorevoli che le si presentano dinnanzi nei tabelloni.

La coriacea Sara Errani che, sebbene per alcuni abbia vissuto una stagione fatta di alti e bassi, negli appuntamenti Slam è riuscita a raggiungere due quarti di finale, risultati di assoluto prestigio, nei tornei peraltro in cui in passato ha ottenuto le migliori sensazioni: al Roland Garros ha sconfitto avversarie insidiose come la Keys e la Jankovic al quarto turno, prima di cedere nettamente e contro pronostico (perlomeno nella modalità della sconfitta contro un’avversaria però in stato di grazia) di fronte alla tedesca Andrea Petkovic. A New York invece Sara ha sfruttato un buon tabellone e dopo un match bellissimo che l’ha vista vittoriosa contro la venere nera Venus Williams al terzo turno ha ceduto purtroppo senza prove d’appello alla danese Wozniacki, la tennista che dopo Serena Williams ha espresso il miglior tennis nell’estate su cemento americano.

La stagione Slam di Sara è iniziata invece male, con una brutta sconfitta al primo turno della prova australiana a opera della tedesca Julia Görges. In un torneo in cui in passato la Errani aveva ottenuto ottimi risultati, era lecito aspettarsi qualcosa in più da lei. Sfortunata invece la sua prestazione sull’erba di Wimbledon: contro la baby francese Garcia, Sara ha espresso il suo miglior tennis in singolare su questa superficie e se non ci fosse stata un’interruzione probabilmente avrebbe vinto. Purtroppo l’esito è stato diverso ma questo primo turno giocato con maggior convinzione e fiducia lascia ben sperare per i prossimi appuntamenti “erbivori”.

Purtroppo le note positive e le prestazioni soddisfacenti a livello Slam delle nostre top100 finiscono qui (o quasi…): la nostra Camila Giorgi ha vissuto le due prime prove Slam da semi debuttante e sinceramente poco poteva contro la Cornet in Australia (secondo turno) e la Kutzetsova (sempre 2T) a Parigi. Differente il discorso riguardo Wimbledon e Us Open, che avrebbe potuto giocare con differenti ambizioni: le sconfitte subite al primo turno in entrambe le occasioni non possono essere accettate, essendo giunte contro avversarie decisamente alla sua portata e contro cui si doveva vincere, senza se e senza ma.

Sull’erba londinese invece la Giorgi ha perso contro l’americana Riske mentre a New York ha ceduto le armi all’australiana Rodionova: ciò che Camila dovrà migliorare il prossimo anno e soprattutto negli appuntamenti più importanti della stagione, sarà proprio la gestione delle partite in cui parte favorita, dovendo cambiare, qualora fosse necessario, strategia in corso d’opera, cercando di contrastare avversarie che cercheranno di portarla all’errore. Se dovesse limare i soliti arcinoti aspetti turbolenti del suo gioco, l’ingresso perlomeno nelle top20 nel 2015 potrebbe facilmente divenire realtà: sfido chiunque a dire che la Giorgi non abbia le capacità per stare tranquillamente attorno a tali posizioni di classifica.

Roberta Vinci, come risaputo, ha vissuto una stagione inattesa e in calo rispetto ai risultati dell’anno precedente e con pochi acuti nell’intero anno: anche le prove Slam hanno confermato questo trend. Sono arrivati infatti 3 deludenti primi turni nelle prime 3 prove Slam di questo 2014, con sconfitte difficili da digerire e che non lasciavano trasparire buone sensazioni in vista del futuro. In Australia ha perso contro la cinese Jie Zheng, a Parigi ha concesso il lasciapassare per il torneo alla francese beniamina locale (ma modesta giocatrice…) Parmentier mentre a Londra nulla ha potuto contro la promettente Vekic. Qualcosa è cambiato a New York dove è sembrato che ritrovasse gli automatismi del suo tennis e soprattutto il suo dritto (vero indicatore del suo gioco), spingendosi fino al terzo turno perdendo ma lottando contro la vera sorpresa dello Slam newyorchese targato 2014, la cinese Shuai Peng. Pochi punti da difendere nel prossimo 2015, con la possibilità di poter risalire in classifica, sperando anche di trovare dei sorteggi non proibitivi per far bene negli appuntamenti Slam della prima metà dell’anno.

Chi invece aveva cominciato bene l’anno ma poi ha vissuto un preoccupante calo facilmente riscontrabile nei risultati Slam è stata l’altoatesina Karin Knapp: un 2T in Australia e un’impresa veramente sfiorata contro la russa Maria Sharapova, capace di imporsi contro Karin solo per 10/8 al terzo. Un match che forse ha lasciato nell’italiana più scorie del dovuto, con la Knapp che ha visto incrinarsi certezze costruite con fatica nel 2013. Sono arrivate quindi battute d’arresto ai primi turni di Parigi contro la tedesca Barthel, a Wimbledon contro la Pliskova (un altro 3° set infinito…) e a New York contro la bulgara Pironkova. I risultati ottenuti in questo finale di stagione fanno però ben sperare per l’anno venturo: con dei buoni tabelloni si potrebbero fare molti punti, soprattutto nei primi mesi dell’anno, e risalire la china. Obiettivo top30 per me fattibile.

Chiudiamo con un commiato speciale, un rapido passaggio sulla nostra Francesca Schiavone: i tempi d’oro evidentemente sono ormai passati e i 4 primi turni raccolti negli Slam quest’anno stanno a corroborare questa tesi. Quest’anno sono arrivate infatti 4 eliminazioni immediate su 4 tornei Slam disputati e poco importa se vengono infranti record su Slam giocati consecutivamente. Il tennis sa essere uno sport splendido ma anche giudice incorruttibile e spietato: in Australia ci ha pensato la Cibulkova, sulla terra rossa di Parigi la Tomljanovic, a Wimbledon la Ivanovic e a New York la King. La stagione ormai è andata, chissà se negli Slam 2015 un paio di turni superati, che equivarrebbero a trionfi dall’antico sapore, potranno divenire una piacevole realtà.


Alessandro Orecchio


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6 commenti

manuel (Guest) 16-11-2014 22:35

@ giovanni (#1213584)

vincere uno slam ? magari

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giovanni (Guest) 16-11-2014 15:52

Camila ha perso proprio due match quasi vinti: a Melbourne e Parigi.
in entrambe le occasioni ha polverizzato le avversarie lasciandole fare la comparsa che meritavano.
Prossimo anno: vinciamo uno slam

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diegoo (Guest) 16-11-2014 14:37

Flavia a livello slam, è stata ottima,al RG e Wimbledon c’è stato un calo più che normale per una donna di 32 anni. Anche Sara ha fatto una stagione buonissima a livello slam. Ciò che è mancato a Sara rispetto ai due precedenti anni è stata la continuità. Le altre quattro azzurre, invece non bene nei tornei slam. Nel 2015, bisogna augurarsi che Flavia e Sara riescano a rimanere nelle prime 15-20 del mondo,anche se bisogna dire che la Pennetta oramai avrà 33 anni. Da Camila,invece mi aspetto dei continui miglioramenti e una definitiva esplosione: metterei la firma per finire il 2015 nelle 20. Roberta,sono convinto che può benissimo tornare nelle prime 30, la sua è stata un’annata storta. Anche Karin ha il potenziale per stabilizzarsi nelle prime 30 del mondo, mentre Francesca coi può continuare a far divertire. Infine bisogna sperare qualche giovane salga definitivamente in classifica,sto parlando delle varie Paolini,Matteucci,Barbieri,Rosato ecc.. Speriamo bene per il 2015!

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cercasifuturiroger (Guest) 16-11-2014 13:26

Scritto da Pazzodicamila
Camila a Wimbledon ha perso con la Riske al secondo turno, non al primo. Cambia poco, ma giusto precisare.

E’ proprio così….articolo scritto un pò di fretta, forse, oltre alle precedenti osservazioni fatte.

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Pazzodicamila (Guest) 16-11-2014 13:23

Camila a Wimbledon ha perso con la Riske al secondo turno, non al primo. Cambia poco, ma giusto precisare.

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cercasifuturiroger (Guest) 16-11-2014 13:02

Questa volta osservazioni di Alessandro Orecchio un pò in chiaroscuro.. al di là dell’ottimismo “di prospettiva” per Flavia (avrà 33 anni ormai) per il quale ho più di qualche dubbio, non sono molto d’accordo con le sconfitte di Errani contro Garcia a Wimbledon dove la francese anche prima della sospensione regalava molto (totale errori non forzati 65), con la nostra giocatrice che si limitava a buttarla dall’altra parte tranne che in alcune interessanti trame tattiche proposte, tipo palleggiare corto e realizzare, una rarità per lei, 25 winners in quell’incontro (quindi concordo sulla maggior ricerca del vincente da parte di Sara ma con Garcia che faceva troppo il bello e cattivo tempo). Completamente sbagliata, a mio avviso, la disamina dell’incontro Giorgi-Cornet A0 2014….con l’azzurra che ha praticamente regalato il match con 73 errori gratuiti e con l’arrotina francese vittoriosa al terzo set con zero (!!!) vincenti. Valutazioni un pò anomale per me da parte del pur bravo Alessandro.

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