John McEnroe sulla Masters Cup: “il campo mi è sembrato subito un po’ lento. Se diventasse più veloce, i giocatori con più sensibilità di tocco sarebbero favoriti, così come lo spettacolo”
Lo statunitense John McEnroe, quattro volte vincitore del Masters ATP, si augura che la superficie dove si svolgono le ATP World Tour Finals acquisti maggiore rapidità, in modo da aumentare la qualità del gioco.
“Questi giocatori si stanno esprimendo ad un livello molto alto, tuttavia rimangono simili negli stili a causa della tecnologia di racchette e corde- Soltanto Roger sta producendo un tennis offensivo e d’anticipo, facendolo in maniera grandiosa e mettendo in mostra tutta la sua abilità nelle voleè”.
“Sono qui da qualche giorno, il campo mi è sembrato subito un po’ lento. Se diventasse più veloce, i giocatori con più sensibilità di tocco sarebbero favoriti, così come lo spettacolo. Ricordo la finale di Wimbledon (2001) nella quale Ivanisevic sconfisse Rafter in una tipica battaglia di servizi. Ho visto giocare Boris moltissime volte. A mio parere, uno dei migliori tre battitori della storia, al fianco di Pete e Goran. L’anno successivo, vidi la finale di Wimbledon tra Nalbandian e Hewitt, senza nemmeno un punto giocato a rete”, ha fatto presente il mancino nordamericano, ex-numero 1 del mondo.
McEnroe ha, inoltre, richiamato alla memoria i gloriosi fasti del Masters in quel del leggendario Madison Square Garden, a New York. “Io sono cresciuto a New York, ed al Madison Square Garden ho giocato uno dei tornei che reputi più prestigiosi. E’ una sede storica. E mi è dispiaciuto vedere come l’ATP abbia commesso l’errore di abbandonarla. Non avrebbero mai dovuto lasciarlo. Comunque, questa arena (O2) è quella che abbia riscosso maggiore successo, delle sei o sette venute dopo il Madison. A questo punto, mi pare difficile immaginare questo torneo ospitato da un impianto che non rientri fra questi due”, ha aggiunto
Edoardo Gamacchio
Fonte: Punto de Break
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6 commenti
parole sante quelle di john.
Comunque questo è l’interessante articolo sulla superficie del master, “spiegata” da Javier Sanchez, che è il proprietario del Green Set.
http://espn.go.com/blog/espntennis/post/_/id/1424/whats-up-with-all-the-blowouts-in-london
E’ vero, pero’ quando vado negli US da mio fratello torno a casa con una quantita’ esagerata di tubi di palline Wilson. Tieni conto che la’ non costano nulla rispetto all’Italia.
Comunque le palle head si usano in tantissimi tornei, tranne in Francia dove usano le Babolat.
Anche io sospettavo una grande incidenza delle palline (sembrano soffici). Non penso corrispondano esattamente alle head in commercio in Italia.
Dovrebbero alternare gli anni fra NYC e Londra. Sarebbe il massimo per questo torneo. Tutte le altre sedi al mondo non riescono a riempire le arene cosa desolante visto che giocano i migliori 8 al mondo.
La Cina non ha senso. Così come russia o medio oriente.
Comunque da quanto ho letto non è tanto la superficie ad essere lenta (è la stessa di basilea) ma sono le PALLINE (le head atp), le stesse utilizzate anche a bercy (infatti lentissimo pure lì).
Agli us open invece usano le wilson che sono molto ma molto più veloci…
Ma basta provarle di persona per notare la differenza di velocità fra le palle, le head sono davvero lente rispetto alle altre… Io infatti con le head mi trovo benissimo perchè è molto più difficile sbagliare mentre le wilson sono dei proiettili e scappano via di brutto.