Numeri di Vitas: Ogni SPORT ha il suo tempo
TENNISTI I.G.P.
Ogni SPORT ha il suo tempo. Inteso come età. C’è un’ età per essere dei giovani promettenti, c’è un’età per essere nel pieno della maturità e c’è un’età per essere pronti a ricevere i contributi dall’ INPS. Ed ogni sport ha le sue eccezioni, tra l’ altro. Nel calcio inglese a 17 anni sei una promessa da lanciare in prima squadra. In quello italiano a 19 anni sei ancora una promessa ma da far giocare come fuori quota nella primavera. Intorno ai 25 anni la maturità e dopo i 35 le contestazioni dei tifosi. Se poi ti chiami MASSIMO PALANCA, giochi nel CATANZARO e segni direttamente su calcio d’angolo, puoi giocare anche fino alla soglia dei 40 che nessuno oserà protestare. Nella BOXE a 20 anni il RING , per te che sei una giovane promessa, dovrebbe essere soltanto il nome del film con MAOMI WATTS, o il vocabolo onomatopeico per indicare a chi non conosce la tua lingua l’uso del telefono. Perché se sali sul ring a 20 anni è probabile che non ci risali più. Nella boxe il tempo si dilata. Alcuni, come GIANFRANCO ROSI , hanno prolungato l’agonia fino ai 50 anni, prendendo le nazionalità più disparate pur di continuare a menare. Ma il più delle volte venendo menati. Questione di MONEY, si dice. Fatto sta che di BOXEUR quarantenni (o più) che hanno offerto le loro stanche mascelle alla furia degli UPPERCUT di rabbiosi e giovani virgulti ne son pieni i ring, le palestre e gli ospedali. Se poi giochi a biliardo e non devi esercitare quadricipiti ma lavorare di LOBO FRONTALE e CERVELLETTO allora davvero si dura di più.
Nel tennis moderno , a sbalordire oltre i 30 anni sono stati in pochi (SAMPRAS,AGASSI), oltre i 35 ne ricordo solo uno: la leggenda CONNORS. Parliamo di leggenda, quindi eccezione. Invece a sbalordire il mondo in “tenera” età sono stati in molti, segno che nel tennis si comincia presto ad esser forti e si finisce anche, abbastanza presto Degli ultimi numeri 1 da CONNORS in poi, soltanto in 4 hanno dato i primi segnali “da numeri 1” oltre i 22 anni : FERRERO vincitore del R.GARROS a 23 anni, RAFTER vincitore del suo primo US OPEN a 25 anni, RIOS finalista a MELBOURNE a 23 anni e MUSTER vincitore del ROLAND GARROS a 28 anni. Tutti gli altri numeri 1 del mondo questi segnali premonitori li hanno dati ben presto. Ve ne cito solo alcuni : WILANDER non ancora 18enne vince PARIGI,BECKER vince WIMBLEDON a 17 e EDBERG che vince gli US OPEN a 19 anni. . Basta guardare la storia dei numeri 1 recenti del tennis mondiale e si capisce come il periodo più proficuo per la maggior parte dei tennisti in questione è sicuramente quello compreso tra i 18 e i 25 anni. Lo è di meno quello tra i 25 e i 32. Non che passati i 25 non si vincano più SLAM o tornei di livello, ma diciamo che si inizia a faticare un po’ di più ad inanellare vittorie e soprattutto si inizia a soffrire il nuovo che avanza. Fare una statistica su quale sia l’età di maturazione dei tennisti sul circuito è impossibile, ma credo che questo dato riferibile a dei giocatori che rappresentano un eccezione (in quanto n.1), ma allo stesso tempo hanno in comune il fatto di aver occupato tutti la stessa posizione del ranking ATP, possa essere trasferibile con le debite proporzioni agli altri tennisti. Riassumendo e con le dovute eccezioni possiamo dire che : a 18 anni dovresti già fare intuire il tuo potenziale , avvicinandoti ai 23/24 dovresti esprimere il massimo e dopo i 25 stringere i denti.
Consuma presto il tennis, questa è la verità, come pochi altri sport. Non consuma gli italiani però. No, perché leggendo del BEST RANKING di STOPPINI raggiunto alla “veneranda” età di 29 anni mi son chiesto se gli italiani sono come il vino o se, come i pugili, vogliono giocare fino a 40 anni per cercare di regalarci un’ esultanza.
E andando a guardare bene sono in molti i tennisti italiani ad aver scalato il ranking quando ormai non ci credevano più. Iniziamo con ALESSIO DI MAURO e STEFANO GALVANI, best ranking alla soglia dei 30 anni. Proseguiamo con SANTOPADRE, NARGISO e BRACCIALI al massimo livello atp ai 28 anni. Per non parlare di FURLAN, STARACE e VOLANDRI a 26 e, gli ultimi due ancora in grado (?) di ritoccare il record. Ad un’ età “giusta” hanno marcato il proprio record: POZZI (25),GALIMBERTI (25), e assolutamente “nei tempi” i 23 anni di CAMPORESE (vicino ai 24), SANGUINETTI e i 24 di CANE’. Tra i più precoci sicuramente GAUDENZI , CARATTI e PESCOSOLIDO per tutti loro best ranking a 21 anni. Lo stesso LUZZI fece il suo miglior ranking atp a 22 anni. Chi è sbocciato ben presto ma ben presto si è sciolto è stato (udite,udite!!!) CLAUDIO PISTOLESI, che non ancora 20enne toccò la posizione n.71 ATP , mai più raggiunta. Tenendo presente che SEPPI (b.r. 24 anni), BOLELLI (b.r.23), CIPOLLA ( b.r.25) e FOGNINI (b.r. 22), nonché LORENZI che viaggia fortissimo verso il suo record alla soglia dei 28 anni, si spera siano ancora in grado di superarsi durante la loro carriera, avremo degli altri tennisti al massimo dell’ accelerazione dopo i 25 anni e con la prospettiva di un altro annetto ,al massimo, allo stesso livello. Eh sì, è proprio vero che i nostri maturano tardi.
Questa è un’affermazione tra le più gettonate per gli ANALISTI del settore. Tutto sta nel capire perché accade. Nel frattempo, non preoccupiamoci se BOLELLI fatica a fare risultati, FOGNINI stupisce nel bene e nel male e SEPPI sembra involuto o al massimo non evoluto : i nostri sono TENNISTI I.G.P., Iniziano a Giocare Più tardi. Basta aspettare.
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Si in effetti sono un di quelli che come sta andando questo Paese (il MIO Paese) non piace, in Colombia non ci vado, resto e tutto quello che non va lo dico perchè ne ho tutto il diritto!
Ma no, ma che ce l’hai con il mondo ?
Secondo me è il tifoso scoraggiato che ce l’ha.
E non gli va bene questa Italia ? A me si, invece.
Che se ne vada in Colombia, tanto per fare un nome a caso …
( con tutto il rispetto per i simpatici e le simpatiche colobiani e colombiani, ma in un Paese dove se uno sbaglia un rigore ai mondiali viene ammazzato per questo, voglio vedere se ci siamo nati noi … )
DIEGO NARGISO
http://www.atpworldtour.com/tennis/3/en/players/playerprofiles/default.asp?profileinquirey=pi&playersearch=NARGISO
Nato il 15 Marzo 1970 ( 39 anni appena compiuti )
Best Ranking il 10 Ottobre 1988 ( a 18 anni e 7 mesi scarsi )
Tanto per specificare …
10 anni prima rispetto ai ” numeri di Vitas ” …
… ma si, decennio più, decennio meno, che vuoi che sia … 😆
sbandy mà te ce l’hai con il mondo 😯 😯 😯 non ti và bene niente,eh dai sù rilassati 😉
Ma senti chi parla ! 😆
E chi sarà mai a dire che Nargiso ha raggiunto il suo massimo a 28 anni ??? 😆
Certo che anche il B.R di Pozzi a 25 anni fa un po’ ridere 😆
Mi chiedo come mai gente come te non abbia abuto la possibilità e la fortuna di nascere in Paesi bellissimo come la Colombia ad esempio …
Secondo me li il tuo nick sarebbe stato diverso :
Tifoso Incorraggiato ( sempre ad esser vivo, però … )
Tutto giusto ? 🙄
AH AH AH !!! 😆
Col vitas inizia un nuovo tipo di ” pensiero ” tennistico, mi sa, a questo punto … 🙄
Vorrei sapere cosa ne pensa Diego Nargiso …
Il meglio lo ha ottenuto a 28 anni, secondo Vitas … 😆
NARGISOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ???
( Ok, un altro degli articoli ” fantasiosi ” del Vitas ! ) 🙄
Nargiso si è espresso al meglio a 28 anni ?????
Ma se lo sanno tutti che il Best Ranking di Diego è arrivato nemmeno maggiorenne o forse si, attorno alla posizione numero 65 e poi per un motivo e per l’altro ha iniziato il declino nel ranking …
a 18 anni ! Non a 28 !!! 😕
Impariamo qualcosa prima di scrivere 😆 …
beh, forse tu vai troppo in là anche se non dici cose sbagliate…
e comunque sarebbe un discorso molto lungo.
volevo ringraziare chi si complimenta con me e dire a non ricordo CHI diceva di POZZI, che GIANLUCA POZZI fece il B.R. a 25 anni e mezzo circa,
Vitas permettimi di proporre una teoria sportivo-sociologica tutta italiana!
L’Italia è un Paese che nonostante tutti i problemi che c’ha tutto sommato stiamo mediamente bene, negli ultimi 10-15 anni però è successo uno stravolgimento sociale cui la nostra classe dirigente non sa dare spiegazioni che ha portato da un lato avere i giovani che cominciano a lavorare dopo essersi più o meno laureati tutti o quasi dopo i 30, che si sposano verso i 35 se non oltre.. insomma si fa tutto 10 anni dopo rispetto anche solo 1 generazione fa!
Adesso che la causa sia il calo di natalità, l’immigrazione, la mancanza di lavoro non stiamo qua ad analizzarlo però..
Che anche lo sport abbia subito l’influenza di questo fenomeno sociale?
(ricordiamoci che anche nel calcio la Nazionale Italiana ha un’età media ormai da pensionati per esempio.. mentre una volta ci andava Maldini a 18 anni a sostituire Cabrini adesso ci vanno i 27enni..)
hai ragione , ma se leggi bene l’inizio dell’ articolo c’è scritto
ogni sport ha le sue eccezioni. credo possa esserlo TYSON non credi??
SALUTI.
bravo gisva belle considerazioni, permettimi però di dire la mia su un paio di punti:
– non è la quantità di tornei minori che imborghesiscono i tennisti italiani.. è proprio l’Italia come paese che è imborghesito e decadente (potrei anche dire corrotto, privo di valori, privo di morale perfino nelle istituzioni.. ma questo discorso porta troppo lontano)
– Fognini non so fino a che punto sia nel pieno del suo vigore e potenzialità fisiche vista la quantità di infortuni ed interventi che ha già subito (facciamo le corna e tocchiamoci le …)
A parte che, a memoria, mi sembra che Pozzi abbia raggiunto il suo b.r. in età molto più avanzata.
Si può però fare una considerazione:
Tranne Francia, Spagna, Germania o USA (per dire le principali nazioni) all’estero o sfondi da giovane o smetti con il tennis.
Nei paesi dove ci sono molte attività a livello di tornei minori (futures, ma anche attività di club), possono rimanere nel mondo del tennis molti giocatori che non sbocciano giovanissimi, ma maturano tardivamente.
Nelle nazioni che ho detto prima si sono visti casi come Benjamin Becker o Gicquel.
Questi giocatori però raramente oltrepassano la soglia dei top30, perché non hanno la freschezza fisica necessaria per reggere una stagione da top-player.
Insomma avere una grossa attività minore in Italia aiuta ad avere tanti tennisti nei top500 (ed anche nei top200), ma non aiuta a sbocciare il campione, perché si rivela una palude.
Se anche ci fosse un futuro top10 italiano rischierebbe di essere troppo viziato e di imborghesirsi.
Altro particolare. Rarissimamente si sono viste super-promesse azzurre che hanno confermato i loro valori da juniores. Arrivano a 18 anni già logori.
Fognini è una delle poche eccezioni a questa regola (anche se non è ancora arrivato al suo massimo). Questo nonostante tutte le critiche che si fanno sulla sua ‘testa’ e per dare merito a chi l’ha traghettato nel mondo del professionismo.
Massimo quoto tutto quello che hai detto con la differenza che io oltre che RASSEGNATO sono SCORAGGIATO 😀
Vitas posso fare una seconda ri-peppiata?
Tutto giusto Vitas solo che, tanto per fare la “peppia stellata” che la mia compagna dice mi venga particolarmente naturale, volevo segnalare che Mike Tyson è diventato campione del mondo dei pesi massimi a 20 anni e 4 mesi.. (abbi pazienza sono fatto così..)
aspettiamo, anche perché non abbiamo alternative
Una volta di più complimenti Vitas per cosa e come scrivi!
Personalmente non sono PREOCCUPATO “se BOLELLI fatica a fare risultati, FOGNINI stupisce nel bene e nel male e SEPPI sembra involuto o al massimo non evoluto”, ma semplicemente RASSEGNATO… 😕