Nikola Hofmanova chiede aiuto con il ‘crowdfunding: “Per favore, aiutatemi a tornare tra le migliori 200 posizioni della classifica quanto prima”
In periodi di crisi, durante i quali ottenere contratti remunerativi dalle imprese costituisce un’impresa, la ‘microsponsorizzazione’ o ‘crowdfunding’ si presenta come un’alternativa valida affinché gli atleti possano sostenere i costi della competizioni ad alti livelli. In questo caso, l’austriaca Nikola Hofmanova, ventitreenne attualmente alla piazza numero 1231 della classifica, cerca un appiglio nel denaro che potrebbe ricavare dalla suddetta iniziativa, dopo che una violenta mononucleosi ne abbia drasticamente rallentato l’interessante ascesa.
Segue il documento, scritto dalla tennista in prima persona:
Salve,
Il mio nome è Nikola Hofmanova, ed intendo raccontarti brevemente la mia storia. Nel 2012, dopo aver conquistato il torneo ITF di Bakhara (premio in denaro di 25.000$) ed aver raggiunto la posizione numero 161 del ranking, sono stata colpita da mononucleosi.
Trascorsi alcuni mesi e debellata la malattia, avevo ripreso gli allenamenti seppure con alcuni problemi di salute. La situazione sarebbe andata avanti per più di un anno, e solo all’inizio del 2014 ho potuto stabilmente ricominciare ad allenarmi. Lavoro con mio padre, il primo che mi abbia seguito dall’inizio, ma da marzo di quest’anno lavoro anche all’Accademia di Tennis Berger Esch Auer di Vienna.
Dopo quasi due anni fuori dalle competizioni, ho perso tutti i miei punti ed il mio ranking, sono quindi costretta a ricominciare da zero.
In questa stagione sono riuscita a centrare tre secondi turni a livello ITF (10.000$) ed a riottenere una classificazione.
Nel 2015 tornerò stabilmente nel circuito, quantomeno per eguagliare i miei risultati passati. A tale proposito, mi piacerebbe poter prendere parte ad alcuni tornei in Egitto che richiederebbero delle spese di circa 8.000€, considerando i biglietti aerei, l’alloggio, il vitto ed anche i miei allenatori.
Per favore, aiutatemi a tornare tra le migliori 200 posizioni della classifica quanto prima.
Grazie per il vostro aiuto e per essere entrati a far parte della mia squadra!
Saluti, con amore.
Niki.
Edoardo Gamacchio
TAG: Nikola Hofmanova, Notizie dal mondo
Da quando ha fatto questa richiesta é riuscita a giocare solo un torneo nella Repubblica Ceca a febbraio, uscendo al primo turno… Due anni pieni di mononucleosi sono pesanti comunque…
@ Franz (#1208269)
No è un concetto ben diverso.
Il crowdfunding è una forma di elemosina!
Ripeto, questo è elemosina, non crowdfunding…
Finalmente qualcuno che la pensa in modo liberale…
Siamo fuori strada..
Citando il maestro libertà è partecipazione!
@ dr.prof. Antenore Papuffi servo della giustizia (#1208114)
No, sbagliatissimo: il 100%, non il 95%.
Si chiama libertà.
Sono due cose diverse, il rom ti scassa…., lei ha solo aperto un progetto su internet, chi vuole la aiuta chi non vuole no.
Perfetto…. seguendo questo illuminato parere, il 95% della popolazione mondiale (io avanti a tutti), è legittimato a fare proclami e richieste di sostegno economico sulla base del “libero mercato”!
Ed il libero diritto a non vedersi assillati al super dai rom che ti chiedono il carrello? No? quello no?
Bah! Rimango basito!:shock:
probabilmente! 😆
@ Frank Bolla (#1208071)
Complimenti per l’ampia ed esaustiva argomentazione… vedo che conosci molte parole che terminano in …ismo… magari se utilizzassi qualche altro vocabolo potresti risultare un po’ meno qualunquista… ooops, scusa se ti ho rubato quet’ultima parola….
decisamente un po’ timida e poco ambiziosa come richiesta.
non mi sembra crowdfunding.
Confermo la diagnosi: ipercomunismo demagogico con antipapismo
Il crowdfunding è un’altra cosa.
Mi spiace contraddirti ma anche qui non ci siamo: in Italia i primi scioperi (inizio del 1900) furono organizzati dai movimenti cattolici che pretendevano di non dover lavorare la Domenica. Nessuno mi sembra abbia parlato di colletivizzare WTA ad ITF giustiziandone il board sulla pubblica piazza come nemici del popolo…
Queste cause sono quelle che a breve segneranno la fine del crowdfounding!
Non sono d’accordo, passiamo dal populismo al comunismo.
Io non ci vedo nulla di male, lei chiede e tu sei libero di non dare.
Si chiama libero mercato, se la domanda incontra l’offerta bene, altrimenti non riceverà soldi da nessuno.
Anche gli altri commenti sono assurdi, sembrate politici in cerca di voti…
8.000 per alcuni tornei mi sembrano un pò troppi.
Come già detto sotto si organizzi meglio, faccia i tornei in Italia a Santa Margherita di Pula, prende un’appartamento in affitto 1.000/1.500 euro mese a pochi passi dalla spiaggia, a pochi km dai campi da tennis, con meno di 3.000 euro si fa 5 o 6 tornei. Chiaro se vuole mangiare a ristorante e dormire nelle suite del villaggio, allora ne servono molti di più.
Credo che un “aiutino ” vada riservato a più nobili cause. Che so… Esodati ? Precari della scuola? e chi più ne ha più ne metta 👿
e un caso davvero raro nel tennis.ma lei è unica nel suo genere.poteva benissimo giocare gli itf italiani che sono tantissimi.
Scusa se mi permetto ma c’entra eccome: Populismo (per definizione) e’ offrire soluzioni semplici a problemi complessi. Il crowdfounding e’ un importante soluzione per finanziare progetti come Wikipedia che offre un servizio eccezionale senza neanche un banner pubblicitario. E’ un mezzo per sostenere progetti no profit o per finanziare costose cure mediche.
E’ populismo attaccarsi al crowdfounding per farsi le vacanze a Sharm!
Se il problema poi e’ la sostanziale difficolta’ degli atleti a partecipare ai tornei minori (alti costi vs scarsi premi) facciano come stanno facendo gli operai della Thyssen: comincino a disertare in massa gli eventi ITF… forse sarebbe ora che anche gli sportivi non pensino solo al loro orticello ma inizino a muoversi ed a fare gruppo pretendendo magari un po’ piu’ di equita’ nella distribuzione dei premi… un tempo si chiamava coscienza di classe…
Ma il crowdfunding è una cosa bella ma non funziona mica così! Allora anch’io chiedo 10.000€ perché voglio fare un viaggio intorno al mondo e non ho i mezzi per farlo. Grazie!
Ma che vada a lavorare come tutti.Non è accettabile una iniziativa del genere solo perché non ha i soldi per diventare professionista.La solidarietà va data a chi ha handicap,a chi non sa come arrivare a fine mese,a chi è malato e ha bisogno di nuove cure che necessitano fondi per la ricerca ecc…
Forse avrebbe più chance con i “crowdfunding eleganti”
E che c’entra? Mi dispiace per i tuoi problemi e ti capisco, però ognuno è libero di cercare di risolvere i propri problemi come crede mentre tu sei libero di non aderire alla sua richiesta.
Basta con questo populismo manicheo.
Crowd funding aka questua!
Dispiace per la sua situazione.
Sì ma questa chiede soldi e non offre nulla in cambio. Nemmeno dovesse diventare numero uno…..
Se beneficenza deve essere, si metta in fila ed aspetti che i milioni di persone più bisognose siano soddisfatte……
se vuole una cena gliela offro volentieri…ma questo non c’entra niente col fatto che somigli vagamente alla bouchard..sia chiaro
Mi chiamo Mario Rossi
Lavoro alle acciaierie di Terni. Da qualche settimana la multinazionale per cui lavoro ha deciso che io ad altri 549 miei colleghi siamo di troppo… abbiamo provato a far presente il nostro piccolo problema al nostro presidente del consiglio che provato dalle fatiche della Leopolda ha preferito inviare al tavolo dei colloqui qualche centinaio di cellerini i quali con metodi efficaci, seppure un po’ sbrigativi, ci hanno convinto che era meglio non pretendere troppo…
per favore adottate un operaio e magari anche la sua famiglia… magari costiamo anche meno della signorina Niki Hofmnanova…
Grazio Mario!
Situazione alquanto grottesca e ridicola. Sembra proprio più un capriccio che un’esigenza scaturita dal problema di salute.
1) Non c’è scritto da nessuna parte che debba portarsi al seguito un intero ”branco” di allenatori aumentando le spese necessarie
2) La meta pare tutto fuorchè di importanza tennistica primaria, visto che si tratta di livello ITF avrebbe benissimo potuto svolgere quelli italiani, infinitamente presenti nel nostro territorio, giocando tornei in quantità maggiore, avendo più chance di ottenere un maggior numero di punti ranking, affrontando spese minori essendo austriaca e quindi nostra ”vicina di casa” che andando a finire in Egitto.
Grazie alla redazione che ci da anche modo di sorridere con queste curiose notizie ad ogni modo.
Ma per favore…