Grigor Dimitrov e la Masters Cup: “Se dovessi partecipare sarebbe un mio merito, non sperando che qualcuno si faccia male e mi lasci l’opportunità di giocare”
Grigor Dimitrov, che ha mancato la qualificazione alle ATP World Tour Finals a causa della sconfitta riportata contro Andy Murray a Parigi, ha dichiarato di non avere intenzione di prendere parte all’evento di fine anno in qualità di sostituto.
“Se dovessi partecipare sarebbe un mio merito, non sperando che qualcuno si faccia male e mi lasci l’opportunità di giocare”, ha spiegato a L’Equipe. “Quindi no, non credo faccia per me”.
Al fianco degli otto tennisti che si daranno battaglia, verranno selezionati i due giocatori, dal ranking più alto, desiderosi di aggregarsi come riserve, che accederanno al round-robin qualora dovessero presentarsi infortuni.
Il ventitreenne bulgaro ha detto di essere speranzoso nella qualificazione per le prossime stagioni. “Quest’anno ho giocato molto bene, sarebbe bello poter prendere parte”, ha dichiarato prima del proprio incontro che lo vedeva opposto ad Andy Murray.
Dimitrov riconosce grandi meriti al suo allenatore Roger Rasheed ma indirizza altrettante lodi al proprio lavoro, considerando l’ascesa in classifica di cui si è reso protagonista quest’anno, arricchito dalla semifinale centrata a Wimbledon, tuttavia ritiene di poter fare molto meglio al suo ritorno alle competizioni. “Mi aspetto ottime cose per la stagione prossima, visto che questa è stata la migliore per me”, ha puntualizzato.
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6 commenti
Vai a dirlo a nalbandisn sta cosa….da riserva ha vinto il masters….non si sa mai cosa può succedere nelle prime partite…
il tuo problema è il rovescio, che è bello da vedersi, ma è troppo debole per combattere al top level. Se non migliori in quel fondamentale, grandi progressi (molto difficile, impossibile con Rasheed, che è un preparatore atletico non un allenatore tecnico) ti saranno preclusi.
Come mi dispiace che non si sia qualificato 😥 meglio lui di Raonic…
@ fabrizio (#1205619)
Concordo pienamente, ieri infatti avevo scritto che Dimitrov manca ancora di un lavoro mentale. Tecnicamente anch’io vedo i miglioramenti, ma agonisticamente non mi sembra abbia la necessaria cattiveria e tenuta mentale, queste sue dichiarazioni lo confermano. Rasheed è un ottimo tecnico, è riuscito a canalizzare e far concentrare Hewitt et Monfils, sono certo saprà ben indirizzare Dimitrov.
@ Quiliano (#1205570)
Io credo che a livello tecnico Dimitrov ha indubbiamente tutti i colpi, a rete secondo me già oggi non è inferiore a Federer ed in difesa è anche superiore allo svizzero, la differenza la fa ovviamente la continuità a livello mentale, a livello tecnico però noto per esempio a differenza dello svizzero una difficoltà del bulgaro nel chiudere i punti, mi spiego con la completezza di gioco che ha fa ancora poco male con il dritto per esempio, con il rovescio che è anche un po il piccolo tallone d’Achille dello svizzero il bulgaro è ancora meno efficace di Roger e nel tennis di oggi dove tutti giocano il rovescio a due mani questo è un grosso svantaggio, vedi le partite che un fenomeno come Federer ha perso con Rafa. Però i miglioramenti del bulgaro anche solo rispetto al 2013 sono evidenti e se vado indietro di oltre dieci anni ricordo le difficoltà e il tempo messo da Federer per assemblare al meglio il suo straordinario talento passando da vittorie mirabili a sconfitte inspiegabili, fino a quando da fine 2003 Roger ha acquisito quella consapevolezza che lo ha portato a dominare la scena almeno fino alla crescita di Rafa.Concludendo Dimitrov in futuro non vincerà assolutamente come Roger ma quando farà l’ultimo salto credo che vincerà più di uno slam ed in prospettiva lo vedo di gran lunga più forte dei vari Raonic, Nishikori, Goffin etc, vedo come suo possibile antagonista Coric un po come riproporre a livello inferiore la sfida Federer-Nadal, questo sempre dopo che i tre mostri di oggi Federer, Nadal, Djokovic abbiano abdicato.
Rasheed ha avuto il merito di insegnargli che durante gli scambi bisogna correre e non passeggiare come faceva prima.
Ora avrebbe bisogno di un coach che gli insegni a chiudere prima gli scambi già vinti e, magari, ad essere un minimo più cinico ed efficace, se necessario a discapito dello spettacolo: quello da solo non ti porta al Master. Per il resto, punti deboli non ne ha.