Roger Federer e la sua programmazione di fine stagione
Roger Federer ha rivelato i piani di questo finale di stagione, parlando della sua programmazione e delle scelte fatte o fattibili per poter essere al meglio in tutti gli appuntamenti mancanti, alcuni dei quali molto importanti, per portare a termine questo suo 2014. Ci si aspettava una maggiore selezione con la decisione paventata di rinunciare a qualcosa con l’intento di preservare energie preziose, in vista soprattutto dell’ultimo obiettivo che veramente manca nel suo palmarès (insieme all’oro olimpico in singolare), quella Coppa Davis che la sua Svizzera si giocherà sulla terra battuta indoor di Lille dal 21 al 23 novembre prossimo: a modo suo invece, ciò che ha detto Roger è stato sorprendente, con la sua intenzione che sarebbe quella di non rinunciare a niente, cominciando dal torneo casalingo di Basilea appena iniziato, passando poi per l’ultimo Masters 1000 dell’anno (Parigi Bercy), le immancabili ATP Finals di Londra e appunto l’atto finale Davis.
Premetto subito col dire che se Federer afferma di non voler rinunciare a nessun torneo, è evidente che sia in una condizione psico fisica ottimale e che, ognuno di questi appuntamenti, per lui sia davvero irrinunciabile. Da alcuni segnali sui social network dello svizzero, in particolare una foto delle sue scarpe sporche di terra rossa durante una sessione di allenamento, era sembrato facile intuire che tutto si indirizzasse verso la finale Davis e che, se si dovesse sacrificare qualcosa, il trofeo di Bercy potesse essere qualcosa di davvero secondario, già vinto in passato e sicuramente meno appetibile degli altri 3: oltre la competizione a squadre mai vinta, era difficile pensare che Bercy potesse affascinarlo maggiormente del torneo casalingo di Basilea o delle Finali di Londra. Invece la sua voglia di vincere tutto e di affermare una volta di più il suo talento purissimo, hanno avuto la meglio e il campionissimo svizzero si lancia in questo fine 2014 per centrare tutti gli obiettivi ancora in calendario.
Ovviamente sui vari forum e nella mente dei tifosi si sono subito scatenate ridde di voci e opinioni contrastanti sul reale bisogno di giocare ininterrottamente e senza soste in questo agguerrito scampolo di calendario e su come a 33 anni invece dovrebbe essere d’obbligo rinunciare a qualcosa, per non rimediare figure non all’altezza del proprio lignaggio, con il sospetto sempre strisciante però che all’ultimo arriverà un forfait a Parigi Bercy nel caso soprattutto se dovesse arrivare in fondo nella sua amata Basilea. L’obiettivo che si nasconde dietro questo desiderio dello svizzero è a mio avviso chiaro ed evidente: Federer ambisce a tornare in vetta al ranking ATP il prima possibile, e punti preziosi guadagnati anche a Bercy (vero obiettivo “debole” fra quelli ancora in calendario) diverrebbero in quest’ottica appetitosi e soprattutto utili anche se dovrà difendere comunque la semi finale 2013.
Alla luce degli ultimi risultati e delle complicate situazioni che al momento vivono i suoi più accreditati avversari, con Nadal di rientro e alle prese con l’appendicite, un Djokovic post Wimbledon un po’ distratto e a corrente alternata, un Murray che rischia addirittura di non qualificarsi per le ATP Finals e gli altri top10 che non hanno mai rappresentato valide minacce al suo strapotere, Roger Federer si presenta all’appuntamento con questo finale di stagione come un tennista decisamente in forma e non mi stupirei se facesse segnare risultati ottimali in serie e vittorie gratificanti che potrebbero rappresentare un importante trampolino di lancio in vista del 2015 e del primo Slam di stagione.
Federer vuole vincere insieme a Wawrinka la sua prima Coppa Davis, questo è il suo desiderio più grande a mio avviso, anche perché le occasioni propizie e un compagno nella delegazione svizzera all’altezza come Stan generano situazioni difficilmente ripetibili e che vanno immediatamente sfruttate. La Francia rappresenterà un avversario ostico e il tifo transalpino potrà essere un elemento da non trascurare, però né Tsonga né Simon (lo preferirei al Gasquet 2014 o all’istrionico Monfils) secondo me potranno avere la meglio su una Svizzera decisamente favorita. Credo inoltre possa vincere a mani basse Basilea, mentre a Bercy e a Londra il serbo Djokovic rappresenterà un avversario sicuramente più ostico dell’attuale Nadal, ammesso che il maiorchino sia presente a questi appuntamenti. Il “rischio” che Federer si trasformi in un pigliatutto è decisamente però alto, alimentato dal desiderio vivere di essere onnipresente in questo scampolo dell’anno.
Personalmente credo che se un tennista è in fiducia faccia bene a giocare, poco importa se ha 33 anni, d’altronde la tenuta fisica attuale dello svizzero rasenta la perfezione, in fondo si chiama sempre Roger Federer e il talento che possiede sarà un motore unico su cui basare ogni singolo colpo: la tenacia e le motivazioni sempre presenti sono componenti dell’universo di Federer invidiabili, con un campione che ha vinto veramente tutto e più di chiunque altro ma in grado di passare da un ATP500 a una finale Davis senza battere ciglio e con la stessa sete di vittorie. Nel prossimo mese sicuramente non lesinerà energie e cercherà di alzare più trofei possibili al cielo, in pieno stile Federer. Onore al merito, onore a Roger Federer.
Alessandro Orecchio
TAG: Federer, Notizie dal mondo, Roger Federer
Re roger
Roger il più grande di tutti e di sempre!!!! Tornerà n 1.
Ottimo servizio. Il Sig.Orecchio ci capisce di tennis ma devo dire anche i suoi colleghi. Mi piace molto il sito. Go Roger.
grande roger.orecchio,un bel articolo.
Confermo e sottoscrivo l’ articolo, con la mia modestia e sopratutto obiettività (tifo Rafa e non Roger) quando qualche giorno fa montava la critica sulla possibilità o meno di Roger di giocare tutti i tornei fino alla Davis e molti dicevano che era meglio saltare quel torneo o l’ altro, io mi espressi dicendo che Roger grazie alla sua classe è l’ unico tennista al mondo che può giocare tutti i tornei essendo competitivo perché il suo gioco è molto meno dispendioso dei suoi grandi avversari, inoltre aveva fiutato il momento (Rafa in difficoltà, Nole pensa giustamente al bimbo e il primo posto ad un passo) in più se ci mettiamo la vittoria convincente su Nole a Shangai si capisce che il morale è alle stelle, insomma oggi si sente il più forte.Io credo che siccome Roger appartiene ad una categoria elitaria di sportivi detta FUORICLASSE (vedi Valentino Rossi) riuscirà a breve a raggiungere i due obiettivi tornare N.1 e vincere la Davis, con il secondo per assurdo più duro del primo.Poi dopo aver fatto questo che dire (e parlo come ripeto da grande sostenitore di Rafa) il prossimo anno può anche decidere di giocare tutto l’ anno con la mano sinistra rimarrà comunque inimitabile per il nostro sport.
Federer non finisce mai di stupire!!
Non resta che dire c’mon..soffriremo con te roger
Articolo molto bello e interessante 😆
Quanti dubbi su questa preparazione, 33 anni e non sentirli. Orecchio piacevole come sempre.
Bravo Orecchio. Ottimo pezzo.